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COSA RAPPRESENTA IL DOCUMENTO PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

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Presentazione sul tema: "COSA RAPPRESENTA IL DOCUMENTO PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE"— Transcript della presentazione:

1 COSA RAPPRESENTA IL DOCUMENTO PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
RISORSE STORIA PNSD PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE COMPETENZE E CONTENUTI PNSD STRUMENTI L.107/2015 FORMAZIONE ACCOMPAGNAMENTO

2 Innovazione del sistema scolastico
Il PNSD è il documento di indirizzo del MIURR per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della Scuola Italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali: strumenti, competenze e contenuti, formazione, accompagnamento. Valenza pluriennale Innovazione del sistema scolastico Opportunità dell’innovazione digitale Tecnologia ma anche offerta di strumenti per cogliere e affrontare le sfide nell’interpretare e sostenere l’apprendimento durante tutta la vita (Life Long Learning) e in tutti i contesti formali e non della vita (Life Wide)

3 Dobbiamo dare loro LE CHIAVI DI LETTURA DEL FUTURO
Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: COMPETENZE, APPRENDIMENTI, i loro RISULTATI e IMPATTO che gli allievi avranno NELLA SOCIETA’ come individui, cittadini e professionisti. QUESTI OBIETTIVI SARANNO AGGIORNATI nei contenuti e nei modi per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente. Dobbiamo dare loro LE CHIAVI DI LETTURA DEL FUTURO

4 FONDI STANZIATI DALLA LEGGE «La buona scuola»
RISORSE FONDI STANZIATI DALLA LEGGE «La buona scuola» L.107/2015 e altri fondi MIURR

5 Amministrazione Digitale Qualità degli spazi e degli ambienti
STRUMENTI Amministrazione Digitale Condizioni di accesso Le condizioni che abilitano le opportunità della società dell’informazione e mettono le scuole in grado di praticarle Qualità degli spazi e degli ambienti Identità digitale

6 COMPETENZE /CONTENUTI
ALUNNI DIGITALI Competenze trasversali Nuove alfabetizzazioni Incentivare il generale utilizzo dei contenuti digitali di qualità Decreto Ministeriale dei Libri Digitali Competenze di comprensione e di produzione dei contenuti complessi e articolati anche all’interno dell’universo comunicativo digitale Attitudini da sviluppare Promuovere Innovazione, diversità e condivisione dei contenuti didattici e opere digitali Introduzione del pensiero logico e computazionale

7 DIDATTICA PER COMPETENZE
OBIETTIVO Passare da una scuola della TRASMISSIONE alla scuola dell’ APPRENDIMENTO. IL PARADIGMA sul quale lavorare è la DIDATTICA PER COMPETENZE come programmazione che mette al centro trasversalità, condivisione e co-creazione, e come azione didattica caratterizzata da esplorazione, esperienza, riflessione, autovalutazione, monitoraggio e valutazione

8 Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie
FORMAZIONE Sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo, per la formazione didattica a tutti i livelli Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo tutti operatori della comunità scolastica Rafforzare la formazione didattica a tutti i livelli: iniziale, in ingresso, in itinere

9 ACCOMPAGNAMENTO Propagare l’innovazione all’interno di ogni scuola
Innovare le forme di accompagnamento alle scuole Monitorare a livello quantitativo e qualitativo l’intero Piano e la sua attuazione Dare una dimensione territoriale al PNSD

10 SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO AMMINISTRAZIONE DIGITALE
STRUMENTI SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO Ambienti digitali della didattica Challenge Prize per la scuola digitale Linee guida per una politica attiva di Byod ACCESSO Fibra e banda ultra-larga alla portata di ogni scuola Cablaggio interno a tutti gli spazi delle scuole Canone di connettività: il diritto internet parte a scuola IDENTITA’ DIGITALE Sistema di autenticazione unica (SINGLE SIGN-ON) Un profilo digitale per ogni studente Un profilo digitale per ogni docente AMMINISTRAZIONE DIGITALE Digitalizzazione amministrativa della scuola Registro elettronico per tutte le scuole Primarie

11 COMPETENZE/CONTENUTI DIGITALE, IMPRENDITORIALITA’ E LAVORO
COMPETENZE STUDENTI Un framework comune per le competenze digitali degli studenti Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate Un research unit per le competenze del XXI secolo Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola Primaria Aggiornare il curricolo di Tecnologia scuola Secondaria 1° DIGITALE, IMPRENDITORIALITA’ E LAVORO Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) Girls in tech and science Piano carriere digitali Alternanza scuola-lavoro per l’impresa digitale CONTENUTI DIGITALI Standard minimi e interoperabilità degli ambienti online per la didattica Promozione delle risorse educative aperte (OER) e linee guida su autoproduzione di contenuti didattici Biblioteche scolastiche come ambienti alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali

12 FORMAZIONE DEL PERSONALE
ACCOMPAGNAMENTO FORMAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Un animatore digitale per ogni scuola Accordi territoriali Stakeholders’ club per la scuola digitale Una galleria per la raccolta di pratiche Dare alle reti innovative un ascolto permanente Osservatorio per la scuola digitale Un comitato scientifico che allinei il piano delle pratiche internazionali Il monitoraggio dell’intero piano Un legame palese con l’intero piano triennale dell’offerta formativa(PTOF) FORMAZIONE DEL PERSONALE Formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo La nuova formazione per i neoassunti

13 ANIMATORE DIGITALE E’ UNA FIGURA DI SISTEMA E NON UN SUPPORTO TECNICO CHE, INSIEME AL DIRIGENTE SCOLASTICO E AL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO, COORDINA LA DIFFUSIONE DELL’INNOVAZIONE A SCUOLA E LE ATTIVITA’ DEL PNSD ANCHE PREVISTE NEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA PROPRIA SCUOLA

14 POTRA’ SVILUPPARE PROGETTUALITA’
FORMAZIONE INTERNA COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE Stimolo alla formazione interna della scuola sui temi del PNSD organizzando laboratori formativi (senza essere necessariamente formatore) Animare e coordinare la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre attività formative Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno ambienti della scuola Pratica di una metodologia comune Informazioni su innovazioni esistenti in altre scuole Un laboratorio di coding per tutti gli studenti CLICCA QUI

15 Che cosa sono i «challenge prizes»
L'esperienza nasce dal lavoro di Alberto Di Minin, ricercatore universitario e consigliere per l'Innovazione e le tecnologie del ministro uscente Maria Chiara Carrozza, che si è ispirato ai «challenge prizes» del mondo anglosassone. Si tratta di sfide rivolte a ricercatori, studenti e creativi, ma più in generale a tutta la cittadinanza, affinché i partecipanti, proponendo soluzioni inedite, contribuiscano all'avanzamento del livello di ricerca e innovazione.

16 B.Y.O.D. è l'acronimo di Bring Your Own Device, ovvero “porta il tuo dispositivo” ovvero tablet, smartphone, notebook, etc.

17 PENSIERO COMPUTAZIONALE
EDUCAZIONE AL PENSIERO COMPUTAZIONALE E AL CODING NELLA SCUOLA ITALIANA

18 CODING ovvero il codice informatico, la programmazione «Imparare a programmare non serve solo a creare futuri programmatori, di cui pure c’è bisogno» spiega Alessandro Bogliolo, docente all’università di Urbino e «ambasciatore» per l’Italia della «CodeWeek». «Il salto di qualità - continua Bogliolo - si fa quando si inizia a pensare che il coding debba diventare materia di studio». E lo sta diventando un po’ in tutto il mondo. Barack Obama pochi mesi fa, aveva esortato gli studenti americani a non comprare un nuovo videogioco, ma a costruirlo. A non scaricare l’ultima app, ma a disegnarla».

19 In Italia, tra le linee guida del progetto del governo sulla Buona Scuola è citata anche l’educazione al pensiero computazionale e al coding nella scuola italiana. Il concetto chiave è il pensiero computazionale, che ricorre anche nel documento del governo. «Significa pensare in maniera algoritmica ovvero trovare una soluzione e svilupparla - dice Bogliolo -. Il coding dà ai bambini una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi complessi quando saranno più grandi». Insomma imparare a programmare apre la mente. Per questo si può cominciare già in tenera età.

20 I nostri bambini, i cosiddetti «nativi digitali», sono fruitori passivi della tecnologia. Quando i bambini si avvicinano al coding, invece, diventano soggetti attivi della tecnologia. I risultati sono immediati. In poco più di un’ora si può creare un piccolo videogioco, funzionante: «Li rendiamo produttori di tecnologia. E i ragazzi via via maturano anche una presa di coscienza». Il coding ci introduce al pensiero computazionale, cioè a realizzare un'idea o a risolvere un problema facendo leva sulla creatività e sugli strumenti giusti.

21 Si possono imparare i rudimenti del linguaggio informatico giocando, partendo dalle istruzioni per mettere in sequenza blocchi grafici di costruzione che devono essere inseriti l’uno all’altro correttamente per evitare inesattezze di sintassi. Ogni blocco è un'azione più o meno complessa e più le difficoltà aumentano, più ci si avvicina al codice informatico che anima le applicazioni e i software che abitualmente utilizziamo.

22 Si tratta perciò di apprenderne il funzionamento e far capire ai bambini che in ogni prodotto smart c'è un microprocessore da programmare e animare. In questo modo i bambini e le persone inesperte di linguaggi di programmazione, possono imparare importanti concetti di calcolo matematico, ragionare in modo sistematico, pensare e partecipare creativamente in prima persona all'elaborazione.

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