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PubblicatoDante Cioffi Modificato 10 anni fa
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Lettera 143
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Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce
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Laudabile e carissima madre, madonna la regina, la vostra indegna Catarina, serva e schiava dei servi di Gesù Cristo, scrive a voi nel prezioso sangue suo; con desiderio di vedervi vera figliuola e sposa consacrata al dolce Dio nostro.
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Figliuola siete chiamata dalla dolce prima Verità, perché siamo creati e usciti da Dio. Così disse egli: «Facciamo l'uomo all'immagine e similitudine nostra». Sposa fu fatta la creatura razionale quando Dio prese la natura umana.
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O dolcissimo amore Gesù, in segno che tu l'avevi presa per sposa, in capo degli otto dì tu le donasti l'anello della dolcissima e santissima mano tua, nel tempo della santa Circoncisione.
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Così sapete voi, venerabile madre mia, che in capo degli otto dì, se si levò tanta carne quanta è un cerchio d'anello; e cominciò a pagarci l'arra, per darci pienamente speranza del pagamento, il quale ricevemmo in sul legno della santissima Croce, quando questo Sposo, Agnello immacolato fu svenato, e da ogni parte versò abbondanza di sangue, col quale lavò le immundizie e peccati della sposa sua, cioè l'umana generazione.
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E attendete, che il fuoco della divina Carità ci ha donato l'anello non d'oro, ma della purissima carne sua; e ci ha fatte le nozze, questo dolcissimo Padre, non di carne d'animale, ma del prezioso corpo suo: ed è questo cibo e Agnello arrostito al fuoco della Carità in sul legno della dolce Croce.
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Dunque io vi prego dolcissimamente in Cristo Gesù, che il cuore e l'anima con ogni suo affetto e movimento e sollecitudine si levi ad amare e a servire sì dolce e caro Padre e sposo quanto è Dio, somma e eterna Verità, quale ci amò veramente, e senza essere amato.
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Non sia dunque alcuna creatura, né Stato né grandezza né signoria né alcuna altra gloria umana (che tutte sono vane e corrono come il vento), che ci ritragga da questo vero amore, il quale è gloria e vita e beatitudine dell'anima; e allora dimostreremo d'essere spose fedeli.
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E ancora, quando l'anima non ama altro che il suo Creatore, e non desidera veruna cosa fuori di lui, ma ciò ch'ella ama e fa, fa per lui; e tutte quelle cose che vede che siano fuori della sua volontà (come sono i vizi e peccati, ogni ingiustizia e ogni altro difetto) odia, in tanto che per il santo odio che ha concepito contro il peccato, eleggerebbe innanzi la morte, prima che rompere la fede allo Sposo eterno suo.
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Siamo, siamo fedeli, seguendo le vestigia di Cristo crocifisso, spregiando il vizio e abbracciando le virtù; facendo e adoperando ogni gran fatto per lui.
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Sappiate, madonna mia venerabile, che l'anima mia gode e esulta poiché io ricevetti la vostra lettera, la quale m'ha data grande consolazione per la santa e buona disposizione la quale mi pare che voi avete, cioè di dare per gloria del nome di Gesù Cristo la sostanza e la vita.
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Maggiore sacrificio né maggiore amore gli potete mostrare che a disporvi a dare la vita per lui, se bisogna. Oh quanta dolcezza sarà quella, a vedere dare sangue per sangue, e che io veda crescere tanto in voi il fuoco del santo desiderio per la memoria del sangue del Figliuolo di Dio;
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che, come voi siete intitolata regina di Gerusalem così siate capo e cagione di questo santo Passaggio, sì che quel santo luogo non sia posseduto più da quei pessimi Infedeli, ma sia posseduto dai Cristiani onorevolmente, e da voi come cosa vostra.
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Sappiate che il Padre santo n'ha grandissimo desiderio. Sicché, manifestando voi a lui la vostra volontà, la quale lo Sposo santo ha messa nell'anima vostra, vorrei che gliela mandaste dicendo, acciocché gli crescesse più il desiderio.
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E vorrei che voi domandaste di fare questo santo Passaggio, voi principalmente, e tutti gli altri Cristiani che voi volessero seguire; perché se voi vi levate su a volerlo fare, e mandare in effetto il santo proponimento, troverete una grande disposizione di Cristiani a volervi seguire.
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Vi prego dunque per l'amore di Cristo crocifisso che voi ne siate sollecita; e io prego, quanto sarà possibile alla mia fragilità, la somma e eterna bontà di Dio, che a questo e a tutte le vostre buone operazioni vi dia perfettissimo lume, e cresca in voi il desiderio sopra desiderio;
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sicché, accesa di fuoco d'amore perveniate dalla signoria di questa misera e caduca vita, a quella perpetua città di Gerusalem, visione di pace, dove la divina clemenza ci farà tutti re e signori, e ogni fatica remunererà a chi per il suo dolcissimo amore sopporta ogni fatica.
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