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PubblicatoFeliciano Franco Modificato 10 anni fa
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Lettera 351
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Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce
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Padre santissimo, lo Spirito Santo obumbri l'anima e il cuore e l'affetto vostro del fuoco della divina carità, e infonda un lume sopranaturale nell'intelletto vostro per siffatto modo, che nel lume vostro noi pecorelle vediamo lume; e che nessuno inganno che il dimonio vi volesse fare con le malizie sue, possa essere occulto alla Santità vostra.
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Desidero, Padre santissimo, di vedere compire in voi tutte l'altre cose che la dolce volontà di Dio vi richiede, delle quali so che avete grandissimo desiderio. Spero che questo dolce fuoco dello Spirito Santo adopererà nel cuore e nell'anima vostra, sì come fece in quei discepoli santi, che gli diede fortezza e potenza contro i demoni visibili e contro gli invisibili.
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Nella virtù sua atterravano i tiranni del mondo; e nel sostenere dilatavano la fede. Diede loro un lume con una sapienza in conoscere la verità, e la dottrina che essa Verità aveva lasciata, onde l'affetto, che va dietro all'intelletto, li vestì del fuoco della sua carità, intanto che persero ogni timore servile e piacere umano, e solo attendevano all'onore di Dio e a trarre l'anime dalle mani delle dimonia;
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e di quella verità che si trovavano illuminati, volevano porgere a ogni creatura. Ma dopo la molta vigilia, umile e continua orazione, e molta fatica mentale ch'essi ebbero questi dieci dì, furono ripieni di questa fortezza dello Spirito Santo, sì che innanzi andò la fatica e lesercizio santo.
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O padre santissimo, pare che ci insegnino, e oggi confortino la S. V., e pare che ci diano la dottrina in che modo possiamo ricevere lo Spirito Santo.
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Per che modo? che noi stiamo nella casa del conoscimento di noi; nel quale conoscimento l'anima sta sempre umile, che nella allegrezza non disordina, né nella tristizia viene a impazienza; ma tutto è maturo e paziente in questo conoscimento, perché ha concepito odio alla propria sensualità.
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In questa casa sta in vigilia e continua orazione: perché lintelletto nostro deve vegliare in conoscere la verità della dolce volontà di Dio, e non dormire nel sonno dell'amore proprio. Allora riceve la continua orazione, cioè il santo e vero desiderio, col quale desiderio esercitano la virtù, che è un continuo orare. Onde non cessa d'orare, chi non cessa di bene adoperare. Per questo modo riceviamo questa dolce fortezza.
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Adunque, seguiamo questo dolce modo con vera e santa sollecitudine, giusto il nostro potere. Dico che essi confortano voi sommo e vero pontefice, mostrandovi la verità divina, e adiutorio suo; ché non con forza umana, conquistarono tutto il mondo, e tolsero la tenebra dell'infedeltà, ma nella fortezza, sapienza e carità di Dio; la quale non è infermata per voi né per veruna creatura che si confidi in lui.
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Dunque, bene è vero che di questa fortezza vi confortano in questa necessità della Sposa vostra. E non tanto per fede ci siete confortato, ma per opera. Perché, già quattro settimane, singolarmente abbiamo veduto che la virtù di Dio ha operato mirabili cose fatte per mezzo di vile creatura, acciocché vediamo manifestamente che egli è colui che adopera, e non la potenza umana.
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Adunque a lui ne rendiamo la gloria, e siamogli grati e conoscenti. Godo, Padre santissimo, d'allegrezza cordiale, che gli occhi miei hanno veduto compire la volontà di Dio in voi, cioè in quellatto umile, non usato, già grandissimi tempi, della santa processione.
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Oh quanto è stato piacevole a Dio, e spiacevole alle dimonia! In tanto che si sforzarono di darvi scandalo dentro e di fuori: ma la natura angelica raffrenava la furia delle dimonia. Ora dissi ch'io desideravo di vedere compita in voi questa volontà dolce di Dio in ogni altra cosa: e però vi rammento che la Verità vuole che diate pensiero e sollecitudine in dirizzare e ordinare la Chiesa di Dio l'uno dì dopo l'altro, secondo che v'è possibile, nel tempo che voi avete.
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Ed egli sarà colui che adopererà per voi, vi darà fortezza a poterlo fare, e lume a conoscere quello che è necessario, con sapienza e prudenza a dirizzare la navicella sua, e la volontà a volerlo fare. La quale già v'ha data, ma la crescerà per la sua infinita misericordia. In questa virtù sconfiggerete i tiranni, leverete la tenebra dell'eresia: perché esso medesimo dichiara e dichiarerà questa verità.
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Godo che questa dolcissima madre Maria, e Pietro dolce, principe degli Apostoli, v'ha rimesso nel luogo vostro. Ora vuole la Verità eterna che nel giardino vostro facciate un giardino di servi di Dio; e quelli nutricate della sostanza temporale, e essi voi delle spirituali: che non abbiano a fare altro che gridare nel cospetto di Dio per il buon stato della santa Chiesa, e per la S. V.
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Questi saranno quei soldati che vi daranno perfetta vittoria, e non tanto sopra i malvagi cristiani, i quali sono membri tagliati dalla santa obbedienza, ma sopra gl'infedeli, dei quali ho grandissimo desiderio di vedere il gonfalone della Croce santa sopra di loro. E già pare che ci vengano a invitare. Quello sarà allora doppio diletto.
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Or cresciamo, e nutriamoci nelle vere e reali virtù; entriamo nella casa del conoscimento di noi, acciocché nel modo detto riceviamo la plenitudine dello Spirito Santo. Confortatevi, Padre mio santissimo e dolcissimo; ché Dio vi darà refrigerio. Dopo la grande fatica segue la grande consolazione, perché egli è accettatore dei santi e veri desideri.
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E ora si cominci l'affetto e gli atti umili - imparando dall'umile Agnello del quale siete vicario -, con vera costanza fino alla morte, e con ferma speranza nella provvidenza sua, dilettandovi sempre nel nostro Creatore e negli umili servi suoi; siccome so che la S. V. si diletta.
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Ma io vi ricordo, perché la lingua non può fare che non satisfaccia all'abbondanza del cuore; ma principalmente perché mi sento stimolare la coscienza dalla dolce bontà di Dio. Abbiate pazienza in me, che tanto vi gravo, o per un modo o per un altro; e perdonate alla mia presunzione. Son certa che Dio vi fa vedere più l'affetto che le parole.
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Umilmente vi domando la vostra benedizione. La dolce ed eterna bontà di Dio, Trinità eterna, vi doni la grazia sua, con plenitudine del fuoco della sua carità; in tanto che nelle vostre mani si riformi la santa Chiesa, e che facciate sacrificio di voi a Dio.
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Altro non vi dico. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Godete ed esultate nei dolci misteri di Dio. E se in veruna cosa ho offeso Dio o la S. V., me ne rendo in colpa, e vi prego che mi perdoniate; apparecchiata a ogni penitenza.
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