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PubblicatoOsvaldo Savino Modificato 10 anni fa
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A) Testi con un obiettivo comunicativo esplicitamente PERSUASORIO
Distinguere fra A) Testi con un obiettivo comunicativo esplicitamente PERSUASORIO B) Testi con un obiettivo comunicativo esplicitamente COMUNICATIVO Fine immediato: far fare o non far fare Fine immediato: far sapere Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le strategie persuasorie si dividono in:
A) Strategie in cui predomina l’intento fattivo – persuadere qualcuno con l’obiettivo di far fare qualcosa oppure non far fare qualcosa B)Strategie in cui l’elemento fattivo lascia il posto al convincimento attraverso argomentazioni di carattere logico Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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ENTRAMBE LE STRATEGIE PRESUPPONGONO UN CONTESTO COMUNICATIVO TRA UTENTE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DI NATURA FIDUCIARIA Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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A) la strategia della complicità B) la strategia della distanza
Le strategie persuasorie possono utilizzare due approcci differenti verso il destinatario: A) la strategia della complicità B) la strategia della distanza Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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La strategia della complicità:
tende a far sentire il cittadino-destinatario come un “complice” o un protagonista del discorso della Pubblica Amministrazione si manifesta, di solito, attraverso l’uso del pronome NOI con funzione inclusiva, oppure, sul piano dell’immagine, attraverso la presenza del cittadino comune Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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La strategia della distanza:
chi produce il messaggio e chi lo riceve NON sono messi sullo stesso piano. L’autore del messaggio dimostra di avere competenza su un certo argomento, e determina le modalità dell’accesso a questo argomento da parte del destinatario. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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UN ESEMPIO DI STRATEGIA DI PERSUASIONE BASATA SULLA DISTANZA
LE CAMPAGNE CONTRO LA DROGA PROMOSSE DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI SOLITO SONO BASATE SU ESEMPI POSITIVI: “Ragazzi, la vita è questa: non bruciatela con la droga” Pay off di immagini di giovani sani, impegnati in attività sociali gratificanti – partita di calcio, discoteca, lavoro, famiglia, ecc. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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QUALI SONO I PUNTI CRITICI DI QUESTO APPROCCIO?
A) I giovani ai quali il messaggio è destinato spesso percepiscono la propria realtà come molto diversa da quelle rappresentate nello spot – ad esempio, difficoltà nel trovare lavoro, ecc. B) La fonte del messaggio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, NON viene considerata autorevole e/o affidabile Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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UN ESEMPIO DI STRATEGIA DI PERSUASIONE BASATA SULLA COMPLICITA’
Lo spot sulla droga in cui si vede il viso di un giovane in primo piano che alla musica di un carillon ruota lentamente di 360° per tornare nella posizione di partenza. Si scopre allora che il volto non ha più occhi Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Pay off: “SE TI DROGHI TI SPEGNI”
PERCHE’? Perché gli occhi sono l’elemento più rappresentativo dell’identità personale Lo spot suggerisce che usare la droga significa perdere la propria identità individuale Pay off: “SE TI DROGHI TI SPEGNI” Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Il destinatario della comunicazione viene invitato ad identificarsi con il protagonista dello spot, che parla in prima persona. Chi crea la comunicazione, anche in questo caso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, “nasconde” la propria identità istituzionale dietro al viso del protagonista: la comunicazione diventa così faccia-a-faccia, interpersonale, diretta, basata sulla fiducia Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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QUALI SONO I PUNTI CRITICI DI QUESTO APPROCCIO?
Il destinatario può produrre una auto-giustificazione per NON identificarsi con la storia narrata e con il protagonista della comunicazione (teoria della dissonanza cognitiva) Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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UN ESEMPIO ATTUALE: IL FALLIMENTO
UN ESEMPIO STORICO: Mr. BIGGOTT E LA CAMPAGNA DEL GOVERNO AMERICANO CONTRO IL RAZZISMO UN ESEMPIO ATTUALE: IL FALLIMENTO DELLE CAMPAGNE CONTRO IL FUMO UNA REGOLA GENERALE: QUALSIASI STRATEGIA COMUNICATIVA NON SI RISOLVE NELLA REALIZZAZIONE DI UN TESTO CONVINCENTE Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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PER ESSERE TALE, UN TESTO DEVE TENERE CONTO DEL PUBBLICO AL QUALE SI INDIRIZZA, DELLE CARATTERISTICHE ESPRESSIVE DEL LINGUAGGIO PRESCELTO E DEI FORMATI DEL MEZZO DI COMUNICAZIONE CHE VEICOLA IL MESSAGGIO Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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REGOLE DI BASE DELLO SCRIVERE BENE: LE MASSIME CONVERSAZIONALI DI GRICE
Dai un contributo informativo secondo quanto è richiesto dagli obiettivi dello scambio comunicativo Non dire ciò che credi falso Non dire ciò per cui non hai prove adeguate Evita l’oscurità di espressione Evita l’ambiguità Sii breve Sii ordinato nell’esposizione Sii pertinente Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Dalla prefazione di Franco Bassanini al Manuale di Stile (edizione 1997):
“Scrivere in maniera oscura e incomprensibile, spesso ambigua, significa di fatto negare un diritto e ostacolare il rispetto delle leggi. Significa, inoltre, ampliare in modo improprio la discrezionalità di chi interpreta ed attua le norme” Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Si possono individuare CINQUE diversi punti di vista sul linguaggio amministrativo:
Punto di vista TECNICO: vi sono elementi che non si possono cambiare, come ad esempio il riferimento a leggi e decreti o altre formule con valenza giuridica Punto di vista PRAGMATICO: oltre alla correttezza, ci si deve preoccupare dell’efficacia della comunicazione rispetto ad uno scopo Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Punto di vista IDEOLOGICO: un determinato linguaggio può essere usato per mantenere uno status-quo politico sociale; per difendere interessi di parte; per escludere dalla comunicazione determinati soggetti o fasce sociali; per sottolineare l’esistenza, giudicata positiva o negativa, di una minoranza; ecc. Punto di vista ESTETICO: esprime il giudizio di gusto sul linguaggio (bello/brutto; sciatto/ricercato; personale/impersonale; colto/popolare; ecc.) Punto di vista ETICO: esprime il giudizio morale sul linguaggio (buono/cattivo; giusto/ingiusto; democratico/elitario; ecc.) Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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L'ORGANIZZAZIONE LOGICO-CONCETTUALE DEL TESTO Prima di scrivere un testo bisogna:
1. Pianificare il testo Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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a) Chi è il destinatario? A chi scrivo?
Pianificare il testo a) Chi è il destinatario? A chi scrivo? Pianificare il testo significa chiedersi preliminarmente: "Chi è il destinatario?". Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Pianificare il testo Farsi questa domanda significa fare delle ipotesi sul destinatario e su alcune sue caratteristiche (età, sesso, provenienza geografica, luogo di residenza, professione o mestiere esercitato, titolo di studio posseduto, capacità linguistiche, abitudini di lettura ecc.). Il vario modo di combinarsi di queste caratteristiche nelle diverse persone è ciò che rende un testo difficile o incomprensibile per alcuni, semplice o di media difficoltà per altri. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Pianificare il testo b) Qual è il contenuto? Che cosa scrivo? Occorre avere le idee chiare sul contenuto del testo. Parlare e scrivere in modo chiaro deriva quasi sempre dal pensare in modo chiaro. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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c) Qual è l'obiettivo? Perché scrivo?
Pianificare il testo c) Qual è l'obiettivo? Perché scrivo? Un testo può avere diversi scopi come: informare su qualcosa, sollecitare un comportamento individuale o collettivo, chiedere un pagamento, emanare una sanzione, regolare rapporti privati e pubblici. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2. Organizzare le informazioni
L'ORGANIZZAZIONE LOGICO-CONCETTUALE DEL TESTO Prima di scrivere un testo bisogna: 2. Organizzare le informazioni Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Organizzare le informazioni
a) Raccogliere le informazioni Un testo è chiaro se contiene in modo esplicito tutte le informazioni necessarie a chi lo legge o ascolta. Esso non deve chiedere al destinatario di fare riferimento a conoscenze implicite, cioè presupposte o date per scontate dal testo. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Organizzare le informazioni
b) Prendere appunti Dopo aver raccolto tutte le informazioni possibili sull'argomento da trattare, il passo successivo è annotarsele in forma di appunti. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Organizzare le informazioni
c) Fare la scaletta Sulla base degli appunti, si procede, poi, a fare una scaletta degli argomenti che si intende trattare, anche senza seguire un ordine preciso. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Organizzare le informazioni
d) Ordinare i punti della scaletta Nell'ordinare i punti della scaletta, prima di scrivere il testo, i criteri da seguire sono essenzialmente due: · Avere chiara la rilevanza delle informazioni. É consigliabile organizzare le informazioni in modo tale che siano inequivocabilmente evidenti e distinguibili quelle principali dalle altre, secondarie o di supporto. · Decidere la gerarchia delle informazioni. Si tratta di presentare le informazioni secondo un preciso ordine: da quella più generale a quella più particolare. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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L'ORGANIZZAZIONE LOGICO-CONCETTUALE DEL TESTO
3. Scrivere il testo Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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a) Dare forma linguistica alle proprie idee
Scrivere il testo a) Dare forma linguistica alle proprie idee Poiché la scrittura non è la pura trascrizione delle idee e delle informazioni raccolte e selezionate, occorre che chi scrive sappia tenere a bada il flusso delle proprie idee. La stesura dei singoli punti della scaletta corrisponde a una prima suddivisione del testo in paragrafi, cioè in blocchi omogenei, completi e coerenti. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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b) Esplicitare l'oggetto del testo
Scrivere il testo b) Esplicitare l'oggetto del testo L'indicazione esplicita dell'oggetto del testo costituisce un aiuto alla lettura e alla comprensione di questo. Perché sia davvero di aiuto, l'oggetto, oltre ad essere esplicito, deve essere presentato in modo semplice e chiaro. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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c) Fornire tutte le informazioni necessarie
Scrivere il testo c) Fornire tutte le informazioni necessarie Perché i testi siano chiari devono contenere tutte le informazioni necessarie alla loro comprensibilità. Anche per i testi della pubblica amministrazione vale la famosa regola del giornalismo anglosassone che suggerisce di fornire sempre le informazioni che derivano dalle risposte alle cosiddette 5 w (who?, what?, when?, where?, why?, cioè "chi?", "che cosa?", "quando?", "dove?" e "perché/come?"). Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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d) Ordinare le informazioni
Scrivere il testo d) Ordinare le informazioni Le informazioni essenziali non solo devono essere presenti nel testo, ma devono essere ordinate, di norma, secondo precisi criteri gerarchici. Pertanto, ai fini della chiarezza del testo, è preferibile che le informazioni principali precedano quelle secondarie. Esse devono essere cioè immediatamente riconosciute come tali da chi legge. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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e) Raggruppare le informazioni in blocchi omogenei
Scrivere il testo e) Raggruppare le informazioni in blocchi omogenei Quanto più il testo è esteso, tanto più occorre raggruppare le informazioni in blocchi (paragrafi e capoversi) coerenti, completi e ordinati. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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g) Badare alla coerenza e alla coesione del testo
Scrivere il testo g) Badare alla coerenza e alla coesione del testo Un testo è coerente quando le sue varie parti parlano "della stessa cosa", cioè quando esiste tra esse un continuo ed evidente legame di significato. Un testo ha una sua coesione, invece, quando il collegamento tra le varie parti è assicurato da legami linguistici di tipo grammaticale (come i pronomi) o di tipo lessicale (come le congiunzioni, gli avverbi ecc.). Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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IL LESSICO 1. Usare parole comuni
Un testo è chiaro se chi legge capisce tutte le parole che esso contiene. Chi scrive il testo deve usare parole di uso comune perché sono più facili e comprensibili di quelle di uso elevato, raro o arcaico. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2. Usare parole concrete e dirette
IL LESSICO 2. Usare parole concrete e dirette Un testo è chiaro se usa parole non solo note a tutti, ma di significato immediato e concreto. Per esempio, i verbi danno alle frasi un senso immediato, concreto e preciso. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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3. Usare pochi termini tecnico-specialistici
IL LESSICO 3. Usare pochi termini tecnico-specialistici La maggior parte dei termini tecnici usati nei testi della pubblica amministrazione deriva da altri linguaggi specialistici, come quello giuridico, economico-finanziario ecc. Quando è possibile, è preferibile usare parole di uso comune al posto di termini tecnici, meno noti e chiari. Quando è inevitabile usare termini tecnici, è necessario fornire brevi e semplici spiegazioni la prima volta che sono usati nel testo (per esempio: derogatorio, cioè che fa eccezione). Altre volte, infine, quando si tratta di testi lunghi in cui ci siano molti termini tecnici o usati con sensi specifici, può essere utile fare un elenco delle parole principali (glossario) e spiegarle in modo semplice. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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4. Usare poche sigle e abbreviazioni
IL LESSICO 4. Usare poche sigle e abbreviazioni Nei testi diretti a un vasto pubblico è preferibile scrivere per esteso ciò che nel linguaggio corrente della pubblica amministrazione è indicato spesso con un'abbreviazione o con una sigla. Per quanto riguarda il modo di scrivere le sigle non esiste una norma comune osservata da tutti. É comunque opportuno che all'interno dello stesso testo (e all'interno della stessa amministrazione) si adoperi sempre lo stesso criterio di scrittura. Quando in un testo occorre ripetere più volte una sigla, la prima volta che si usa è opportuno riportare per esteso la parola o l'espressione da cui ha origine la sigla, seguita dalla sigla tra parentesi tonde. Le volte successive basta usare la sigla. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Rivedere e controllare il testo
IL LESSICO Rivedere e controllare il testo Dopo aver scritto il testo, controllare se sono stati rispettati i suggerimenti relativi all'organizzazione logico-concettuale, alla sintassi, al lessico. a) Riscrivere singole parti del testo o frasi se esse non sono abbastanza brevi, semplici, chiare. b) Rileggere attentamente il testo dopo averlo riscritto in modo più semplice. c) Far rileggere il testo ad altre persone (che non hanno partecipato alla pianificazione e stesura del testo) per controllarne la leggibilità e comprensibilità. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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LA SINTASSI Per quanto riguarda la sintassi, cioè il modo di organizzare le parole in frasi, meno queste sono lunghe e complesse, meno problemi incontra chi legge il testo. Però anche le frasi brevi, alcune volte, possono essere oscure o difficili da capire. Questo succede se chi scrive condensa in poche parole molte idee o informazioni senza spiegarle. Pertanto un testo è tanto più facile da leggere e da capire quanto più le sue frasi sono brevi, ma anche semplici e lineari. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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LA SINTASSI 1. Scrivere frasi brevi
Un testo è chiaro se le sue frasi sono brevi, cioè non superano le parole. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2. Scrivere frasi semplici e lineari
LA SINTASSI 2. Scrivere frasi semplici e lineari Sono semplici e lineari le frasi uniproposizionali, costituite cioè da una sola proposizione con un soggetto, verbo e qualche complemento. Anche se non è sempre possibile scrivere frasi uniproposizionali, occorre contenere al massimo la loro lunghezza e complessità. Inoltre bisogna preferire le frasi di forma coordinata a quelle di forma subordinata. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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3. Scrivere frasi con verbi di forma attiva
LA SINTASSI 3. Scrivere frasi con verbi di forma attiva Le frasi che contengono verbi di forma attiva sono più semplici e comprensibili. Infatti la forma attiva è più diretta e più chiara della forma passiva o impersonale perché costringe chi scrive a esprimere sempre il soggetto dell'azione e il complemento oggetto. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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4. Specificare sempre il soggetto
LA SINTASSI 4. Specificare sempre il soggetto Per evitare ambiguità specificare sempre il soggetto della frase e preferire soggetti animati e concreti a soggetti inanimati e astratti. I soggetti animati sono quelli che si riferiscono a persone concrete (cittadini, contribuenti, pensionati ecc.) che devono fare qualcosa. Sono inanimati, invece, i soggetti che si riferiscono a obblighi, operazioni, a uffici. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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5. Scrivere frasi di forma affermativa
LA SINTASSI 5. Scrivere frasi di forma affermativa Le frasi di forma affermativa sono più chiare di quelle negative perché sono più dirette. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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6. Preferire, se possibile, modi e tempi verbali semplici
LA SINTASSI 6. Preferire, se possibile, modi e tempi verbali semplici Tra i modi verbali è preferibile scegliere quelli più semplici che sono quelli più diffusi nell'uso comune. Per esempio l'indicativo è preferibile al congiuntivo o al condizionale, quando non ha riflessi sul senso della frase. Ciò è possibile se, nella scelta delle congiunzioni, si preferiscono quelle più comuni, cioè usate nella lingua parlata (se, anche se, perché, quando ecc.) a quelle di tono più elevato o raro (a condizione che, qualora, ove, purché, benché, dal momento che, affinché ecc.). Queste ultime, infatti, richiedono, di solito, l'uso del congiuntivo. É preferibile evitare l'uso del gerundio quando il suo soggetto sia diverso da quello della proposizione principale. Anche per i tempi verbali, è preferibile ricorrere a quelli più usati nella lingua parlata. Per esempio nella lingua parlata sono molto diffusi il presente, il passato prossimo e il futuro semplice. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione
Guida all'impaginazione dei documenti amministrativi di Giovanni Garroni Scopo della Guida é fornire un orientamento essenziale per la produzione corrente di documenti. Quindi un manuale di grafica, ma più semplicemente un piccolo breviario di buon senso visivo. Le proposte contenute nella guida, che a volte potranno sembrare rigide, sono un semplice testo orientativo per la pubblica amministrazione, con i suoi complessi problemi di comunicazione a un ampio pubblico. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Qualsiasi trascrizione é una forma di impaginazione
Le Regole di impaginazione 1. Orientamenti generali 1.1. Lo strumento di scrittura Qualsiasi trascrizione é una forma di impaginazione Quando trascriviamo un qualsiasi documento, scrivendo a mano, con la macchina da scrivere, con il personal computer, dobbiamo progettare la sua impaginazione. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Rendere efficace il messaggio
Le Regole di impaginazione 1.1. Lo strumento di scrittura Rendere efficace il messaggio La pagina e il testo dovranno essere pensate in relazione al tipo di messaggio e al tipo di lettore e alle sua abitudini visive. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Facilitare la lettura con una impaginazione chiara
Le Regole di impaginazione 1.1. Lo strumento di scrittura Facilitare la lettura con una impaginazione chiara Per l'impaginazione valgono le stesse regole utilizzate redazione del testo. La chiarezza della struttura logica della nostra informazione scritta deve essere dimostrata dalla presentazione grafica. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Non farsi dominare dallo strumento
Le Regole di impaginazione 1.2. Il personal computer Non farsi dominare dallo strumento Tenere sempre sotto controllo l'aspetto del documento riducendo al minimo le varianti. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Utilizzare caratteri chiari e leggibili
Le Regole di impaginazione 1.2. Il personal computer Utilizzare caratteri chiari e leggibili Non abusare della grande offerta di caratteri da stampa del personal computer. Per i documenti correnti utilizzare il carattere della macchina da scrivere (es. Courier) Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 1.3. La pagina e la sua struttura
La pagina é una mappa Già al primo impatto, la struttura logica del testo deve essere chiara. La comunicazione al pubblico deve colpire l'osservatore in modo tale che si soffermi sui dati essenziali della comunicazione. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 1.3. La pagina e la sua struttura
La lettura di un testo In genere non si legge ma si guarda, si dà un'occhiata; cioè con il testo si ha un approccio essenzialmente visivo, rinviando la lettura più accurata. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Dove si sofferma lo sguardo
Le Regole di impaginazione 1.3. La pagina e la sua struttura Dove si sofferma lo sguardo La nostra lettura non é lineare, ma procede a balzi con frequenti ritorni dell'occhio all'indietro. La nostra scrittura, detta minuscola, concentra molte informazioni sulla parte superiore delle lettere. Per abitudine il nostro occhio, durante la lettura, si sofferma principalmente sulla parte superiore delle lettere. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Usare caratteri tipografici ben leggibili
Le Regole di impaginazione 1.3. La pagina e la sua struttura Usare caratteri tipografici ben leggibili I caratteri sono dei segni convenzionali. La loro leggibilità è determinata principalmente dall'abitudine. Nonostante ciò tra i vari tipi di carattere normalmente utilizzati ci sono comunque differenze significative di leggibilità. Le lettere minuscole sono più ricche di informazioni delle lettere maiuscole. I caratteri con le grazie (che sono i piccoli fili alle estremità delle aste) sono più ricchi di informazioni dei caratteri senza grazie, detti bastoni. Un testo scritto tutto in maiuscolo é più faticoso da leggere di un testo scritto in minuscolo. Un testo scritto con un carattere senza grazie richiede più attenzione di lettura di un testo scritto con un carattere con le grazie. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Ogni testo sulla pagina ha una gabbia di impaginazione
Le Regole di impaginazione 1.4. La gabbia di impaginazione Ogni testo sulla pagina ha una gabbia di impaginazione La gabbia di impaginazione é quella struttura di linee invisibili che organizzano il testo sulla pagina Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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La gabbia deve facilitare la lettura del testo
Le Regole di impaginazione 1.4. La gabbia di impaginazione La gabbia deve facilitare la lettura del testo La costruzione della pagina scritta deve sostenere la struttura logica del testo Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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La gabbia deve accettare tutte le varianti del testo
Le Regole di impaginazione 1.4. La gabbia di impaginazione La gabbia deve accettare tutte le varianti del testo La gabbia deve essere sperimentata per accogliere tutte le varianti presenti in un testo, senza che queste producano una sensazione di disordine. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Verificare la composizione per colonne specializzate
Le Regole di impaginazione 1.4. La gabbia di impaginazione Verificare la composizione per colonne specializzate Un esperimento utile consiste nel dividere la pagina, con i suoi margini già definiti, in tre o quattro colonne. La colonna a sinistra può essere usata per le evidenziazioni, come richiami, titolazioni, sintesi, e le restanti colonne per il testo. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Costanza nella posizione del testo
Le Regole di impaginazione 1.4. La gabbia di impaginazione Costanza nella posizione del testo Ogni categoria di testo (titoli, titoletti, richiami, testo corrente, note, tabelle eccetera) deve trovare forma e allineamento costanti all'interno di uno stesso documento Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Non confondere le intestazioni con i contenuti
Le Regole di impaginazione 1.4. La gabbia di impaginazione Non confondere le intestazioni con i contenuti Non confondere le intestazioni con i contenuti Con il personal computer é frequente la produzione delle intestazioni della carta insieme al testo. Deve sempre essere evidente la differenza tra i due testi Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Il lettore non deve vedere i caratteri tipografici
Le Regole di impaginazione 1.5. I caratteri tipografici Il lettore non deve vedere i caratteri tipografici I caratteri tipografici sono dei segni convenzionali, frutto di abitudini secolari di scrittura e di lettura. Per una lettura scorrevole dei testi correnti il carattere non deve essere in primo piano. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Caratteri senza grazie
Le Regole di impaginazione 1.5. I caratteri tipografici Caratteri senza grazie I caratteri senza grazie sono quelli composti di semplici aste, in genere di spessore costante. In genere sono forniti in molte varianti dello spessore delle aste, ciò ne favorisce l'uso per titolazioni e elementi da porre in evidenza. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 1.5. I caratteri tipografici
Caratteri con grazie I caratteri con le grazie sono quelli che hanno un raccordo tra le aste verticali e le linee orizzontali. Sono i più diffusi per i testi correnti. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Evitare caratteri con disegni fantasiosi
Le Regole di impaginazione 1.5. I caratteri tipografici Evitare caratteri con disegni fantasiosi Ci sono in commercio infiniti caratteri. Noi ci limiteremo a queste sole due categorie di base: con le grazie e senza grazie. Con queste si può affrontare la mole maggiore del lavoro di impaginazione dei testi. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Caratteri per il personal computer
Le Regole di impaginazione 1.5. I caratteri tipografici Caratteri per il personal computer Si é imposto un elenco standard di caratteri che i produttori vendono già installati nelle macchine o nei programmi. L'elenco comprende i caratteri più diffusi di ogni categoria: un carattere da macchina per scrivere, in genere il Courier; qualche carattere con le grazie, dove non manca mai il Times e il Palatino; qualche carattere senza grazie, l'Helvetica - o il suo equivalente Arial – e l'Univers. Questi caratteri sono stati scelti dai produttori sia per la loro fama che per dei particolari di disegno, che ne rendono particolarmente buona la resa su video. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione
1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Tondo Il testo deve essere scritto di norma in carattere tondo chiaro, cioè il carattere normale di una serie, possibilmente della famiglia dei romani (i caratteri con le grazie). Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione
1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Corsivo Il corsivo ha un significato preciso e non può essere usato al posto del tondo. In linea di principio vanno in corsivo i titoli di libri, film e opere d'arte, le parole straniere, e raramente le parole a cui si vuole dare evidenza. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione
1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Neretto Bisogna evitare l'uso del neretto dentro testi composti in tondo chiaro. Il neretto si può usare per elementi definiti nella pagina, come le numerazioni di capoversi o i titoletti. Il neretto non deve mai essere usato con le funzioni del corsivo e infatti dispone di un suo corsivo. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione
1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo MAIUSCOLO Il maiuscolo va utilizzato con grande parsimonia e mai per i testi correnti. Anche nelle titolazioni bisogna cercare di evitare i testi scritti in maiuscolo, che risultano di difficile lettura. In alternativa è meglio utilizzare variazioni di corpo (la dimensione del carattere), il neretto, un carattere alternativo. I titoli tutti in maiuscolo devono essere molto brevi (quattro o cinque parole). Non devono essere composti testi in maiuscolo corsivo, questo serve esclusivamente ad accompagnare il corsivo minuscolo. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Scegliere l'ordine di composizione
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Scegliere l'ordine di composizione Il modo con cui il testo é ordinato sulla pagina deve essere costante e non deve creare problemi di lettura. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Composizione a blocchetto o pacchetto
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Composizione a blocchetto o pacchetto Il testo é allineato sia a destra che a sinistra. Per evitare spaziature eccessive nelle singole linee si deve, dove necessario, spezzare le parole. Questo tipo di composizione si dice anche "testo giustificato" Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Composizione a bandiera
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Composizione a bandiera La bandiera sinistra é il testo allineato solo sul lato sinistro. Permette di mantenere invariati gli spazi tra le lettere e tra le parole. Si usa prevalentemente per testi composti in colonne strette, didascalie ecc. La bandiera destra va evitata in quanto la nostra scrittura procede da sinistra a destra e la variabilità nell'inizio delle righe rende faticosa la lettura. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Composizione a lapide, epigrafe o centrata
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Composizione a lapide, epigrafe o centrata I centri di ogni riga di testo sono allineati su un asse verticale. Si utilizza per epigrafi, titoli, targhe. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Non variare la lunghezza delle linee di un testo
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Non variare la lunghezza delle linee di un testo Il testo si può comporre in pagine o in colonne (testi di una giustezza determinata che scorrono nella stessa pagina su colonne adiacenti). Le colonne o le pagine di un medesimo testo devo essere composte con linee identiche. Qualunque variazione induce a pensare che si tratti di testi diversi. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Proporzioni della composizione dei testi
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Proporzioni della composizione dei testi Per la buona leggibilità di un testo, oltre alla scelta del carattere, sono fondamentali le proporzioni tra parte stampata e spazi bianchi. In particolare tra dimensione del carattere e intervallo tra le linee di scrittura (interlinea), e tra lunghezza della riga e interlinea. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione
1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Spaziatura verticale Non si dovrà mai scendere sotto il 120% del corpo del carattere si sta usando (es. corpo 1O -interlinea 12). Un altro elemento determinante é la lunghezza della riga, sempre in rapporto all'altezza del carattere. Righe lunghe necessitano di una interlinea più ampia, per evitare faticose ricerche dell'inizio della nuova riga. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Spaziatura orizzontale
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Spaziatura orizzontale E' lo spazio tra le lettere e lo spazio tra le parole. Chi ha progettato il carattere con cui scriviamo ha pensato anche a ottimizzare le spaziature, per cui in genere non dobbiamo preoccuparci. I problemi possono sorgere quando il testo viene giustificato senza spezzare le parole; in questo caso il programma di scrittura potrebbe spaziare in modo abnorme le righe di testo. In linea di principio su righe lunghe é bene giustificare il testo, con l'accortezza di sillabare, mentre su linee corte é preferibile il testo a bandiera, con o senza sillabazione. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione
1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Capoversi I capoversi di un testo possono essere segnalati o da uno spazio supplementare all'inizio della prima riga di un paragrafo, o da un'interlinea maggiore tra l'ultima riga di un paragrafo e la prima del nuovo. I due sistemi sono alternativi. Di norma i titoli e la prima linea di un capitolo non dovrebbero avere il capoverso rientrato Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Elenchi Gli elenchi contenuti all'interno di un paragrafo dovrebbero essere facilmente leggibili come un'informazione secondaria rispetto a quella principale. Quindi, ad esempio, il testo dell'elenco sarà tutto rientrato rispetto alla linea di testo che lo anticipa. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Verifica del testo in rapporto all'impaginazione
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Verifica del testo in rapporto all'impaginazione Una volta scritto, o riscritto, un documento dovremo sottoporlo a un nuova verifica legata alla forma con cui apparirà sulla pagina. Se la nostra scrittura é già soddisfacente, per il compito che ci siamo proposti, allora sarà sufficiente un'impaginazione semplice. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Alleggerire il testo se l'impaginazione é espressiva
Le Regole di impaginazione 1.6. Raccomandazioni sul trattamento del testo Alleggerire il testo se l'impaginazione é espressiva Se riterremo utile un'impostazione grafica più articolata, potrà essere necessario un ulteriore lavoro sul testo. Alcune parti potranno essere sostituite da elementi tipografici e grafici (come elenchi, richiami, evidenziazioni grafiche eccetera). Il testo trattato graficamente tenderà a perdere il tono discorsivo, a favore di una forte visualizzazione della struttura logica. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2. Criteri di impaginazione dei documenti amministrativi 2.1. Generalità Nell'ambito della produzione di documenti semplici possiamo distinguere tre schemi base di organizzazione della pagina Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Composizione della pagina con un solo carattere
Le Regole di impaginazione 2.1. Generalità Composizione della pagina con un solo carattere Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.1. Generalità L'organizzazione più semplice di un testo corrente é quella che usa un solo tipo di carattere. L'obiettivo é una pagina pulita, ben spaziata, con i capoversi chiaramente delineati, con un uso corretto e moderato delle possibilità che la serie del carattere prescelto ci offre (il maiuscolo, il minuscolo, il maiuscoletto, il corsivo, oltre ovviamente il tondo). Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.1. Generalità Quando scriviamo testi semplici dobbiamo essere molto sobri nella scelta del carattere. Per il testo si deve usare un carattere molto familiare. In questo senso deve essere tenuto sempre presente il tipico carattere della dattilografia (come il Courier), e la possibilità di comporlo senza giustificarlo (quindi a bandiera sinistra). Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.1. Generalità Bisogna assolutamente evitare cambi nella dimensione del corpo del carattere all'interno del testo, dobbiamo invece operare con le varianti di disegno (tondo, corsivo, maiuscoletto) Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Composizione della pagina con due caratteri
Le Regole di impaginazione 2.1. Generalità Composizione della pagina con due caratteri Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.1. Generalità Se scegliamo di utilizzare due serie di caratteri, nell'ambito di una pagina organizzata tradizionalmente, la cura della coerenza dovrà essere ancora più elevata. Le serie devono essere di due famiglie diverse. Preferibilmente una serie della famiglia dei romani (caratteri con le grazie) e una serie della famiglia dei bastoni (senza le grazie). Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.1. Generalità Il romano, con cui preferibilmente comporremo il testo, dovrà seguire le regole fino ad ora esposte; il bastone invece lo utilizzeremo per identificare la struttura del documento (titolazioni, intestazioni dei paragrafi, numerazione di capoversi e quanto altro evidenzi lo schema logico del testo) Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Composizione della pagina per blocchi grafici
Le Regole di impaginazione 2.1. Generalità Composizione della pagina per blocchi grafici In questo caso nella pagina, oltre alla presenza delle due serie citate al punto precedente, introdurremo un'organizzazione del testo per blocchi grafici relativi ai diversi argomenti trattati. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Verificare la struttura logica dell'impaginazione
Le Regole di impaginazione 2.1. Generalità Verificare la struttura logica dell'impaginazione Dopo ogni impaginazione si deve verificare la coerenza tra struttura logica del testo e impostazione grafica. La grafica deve sostenere nella lettura dei contenuti. La composizione grafica per concetti é in genere più rigida della scrittura corrente; è probabile che dovranno essere riscritte alcune parti del testo per ottenere una forte coerenza tra immagine e contenuto. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.2. La corrispondenza La corrispondenza, nella sua semplicità, contiene molti degli elementi di base che ritroveremo anche in altri documenti più complessi. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.2. La corrispondenza Intestazione Deve essere indicato l'ente che emette il documento, l'ufficio specifico, l'indirizzo, i numeri di telefono e, possibilmente, il nome del responsabile dell'ufficio. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.2. La corrispondenza Data Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.2. La corrispondenza Protocollo Deve contenere tutte le indicazioni necessarie per l'identificazione del documento. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.2. La corrispondenza Destinatari Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.2. La corrispondenza Oggetto Deve indicare sinteticamente il contenuto del documento. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.2. La corrispondenza Contenuto Firma Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 2.3. Gli atti amministrativi
Gli atti amministrativi sono quei documenti scritti dalle amministrazioni che hanno una particolare rilevanza per i cittadini. Una volta chiarito che tipo di atto dobbiamo scrivere e quale informazione dobbiamo trasmettere, possiamo suddividere il documento in blocchi di testo omogenei e coerenti. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 2.3. Gli atti amministrativi
Dovremo, approssimando, arrivare ai seguenti blocchi: Protocollo Intestazione Destinatario Data Oggetto Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 2.3. Gli atti amministrativi
Decisione Bisogna indicare con la massima precisazione che cosa l'amministrazione ha deciso nel caso concreto Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 2.3. Gli atti amministrativi
Motivazione In questa parte vanno indicati i motivi che hanno portato alla decisione Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 2.3. Gli atti amministrativi
Procedure Ciò che il cittadino destinatario dell'atto deve, eventualmente, fare dopo averlo ricevuto. Per procedura si intende il percorso completo, quindi: quali documenti sono richiesti, cosa bisogna fare, dove si deve andare Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Le Regole di impaginazione 2.3. Gli atti amministrativi
Firma Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Chiedere solo informazioni essenziali
Le Regole di impaginazione 2.4 La modulistica Chiedere solo informazioni essenziali E' necessario che le informazioni richieste al cittadino siano quelle essenziali. Richieste inutili o confuse producono errori e allungamenti dei tempi costringendo il cittadino a ritornare nell'ufficio, gli impiegati a raddoppiare il contatto con gli utenti e cosi via. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Controllare i concessionari
Le Regole di impaginazione 2.4 La modulistica Controllare i concessionari Anche nel caso di concessione di determinati servizi ad altri soggetti (uno degli esempi più evidenti é il caso della concessione del servizio di riscossione dei tributi) é necessario che l'amministrazione controlli la qualità dei moduli Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica Formato Per il modulo si dovrà utilizzare un solo formato di carta unificato: l'Uni A4 (210 mm x 297 mm) é da escludere qualunque altro formato, soprattutto perché l'utilizzazione di formati diversi rende complicato il trasporto e la conservazione dei documenti, sia al cittadino che all'amministrazione Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica Gabbia Il margine sinistro deve essere, indicativamente, almeno a 3 centimetri dal bordo del foglio, per permetterne l'agevole classificazione . Anche il margine destro e quello inferiore non devono essere risicati, in quanto per molte persone é difficile scrivere troppo vicino al bordo. Si deve facilitare la direzione di lettura del modulo, dall'alto al basso e da sinistra a destra, evitando il proliferare di finestre e tasselli che spesso sfuggono al lettore Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica Intestazione Il nome dell'amministrazione dovrà essere sempre indicato, così come l'ufficio, in posizione costante su tutti i moduli Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica Uso del modulo L'uso a cui é destinato sarà posto in evidenza con il criterio di un titolo breve e un eventuale sottotitolo più esteso. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica Carattere Nei moduli, di preferenza, saranno utilizzati due caratteri di famiglie diverse: un carattere con le grazie per il testo prestampato che costituisce l'oggetto del modulo e un carattere senza grazie, più piccolo ma di buona leggibilità, per le spiegazioni dei campi da compilare da parte del cittadino. Il cittadino deve poter riempire il modulo anche leggendo il solo testo composto con il carattere senza grazie. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica Spazi di scrittura Prima devono essere progettati gli spazi che il cittadino dovrà compilare e solo dopo andrà costruito il testo prestampato. Infatti costringere la compilazione in angusti spazi residui mette in difficoltà il cittadino, e spesso rende difficile la decifrazione della scrittura. Per le cifre, come ad esempio il codice fiscale, si deve prevedere un aiuto verticale che permetta al cittadino di verificare la presenza di tutti gli elementi richiesti Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Istruzioni per la compilazione
Le Regole di impaginazione 2.4 La modulistica Istruzioni per la compilazione Il modulo é chiaro quando non sono necessarie istruzioni per compilarlo oltre all'indicazione del contenuto sulla stessa riga da compilare Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica Data e firma Bisogna evitare qualunque confusione su data e firma. Si deve indicare sempre se per data si intende la data di compilazione o quella di presentazione. Per la firma per esteso bisogna chiarire, quando si richiede che sia leggibile, che non si tratta della sigla Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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Informatizzazione della modulistica
Le Regole di impaginazione 2.4 La modulistica Informatizzazione della modulistica Nel caso di moduli che interessano un grande numero di cittadini é bene valutare la convenienza di produrre moduli predisposti per la lettura ottica e la successiva elaborazione automatica dei dati. Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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2.4 La modulistica La telematica Lo sviluppo della telematica rende oggi disponibili tecnologie molto evolute per lo scambio, l'acquisizione, il trattamento, l'archiviazione delle informazioni. Già oggi si possono ottenere certificati per telefono o documenti attraverso appositi terminali senza alcun modulo di richiesta. Il futuro va in questa direzione e prima di progettare un nuovo modulo é bene meditare sulla sua reale necessità Prof. Luigi Spedicato - Università del Salento
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