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PubblicatoGioia Pellegrini Modificato 10 anni fa
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Low-grade Squamous Intraepithelial Lesion ( L SIL )
Dr.ssa Simonetta Bulletti Az. Regionale dell’Umbria USL 2 Centro di Citologia Corso di Aggiornamento Professionale “ la Citologia Cervico-Vaginale dal microscopio alla Biologia Molecolare “ Perugia marzo 2003
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GENESI Studi epidemiologici hanno dimostrato che il carcinoma della cervice uterina è legato a: Abitudini sessuali Storia contraccettiva Numero di partners Multiparità
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GENESI Si focalizzò l’attenzione su un possibile ruolo eziologico di un agente trasmesso sessualmente. Studi successivi hanno confermato il ruolo del Papilloma Virus Umano(HPV) nell’eziologia del carcinoma della cervice
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Genesi HPV ritrovato nel 99,7% dei casi di cervico carcinoma
Solo 1% di donne positive per HPV ad Alto Rischio sviluppa il cervico carcinoma La sola presenza del virus ha un basso valore predittivo positivo
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Genesi Altri fattori possono intervenire per far aumentare il rischio di progressione verso SIL di alto grado e cervico carcinoma: Fattori genetici Risposta immunitaria Varianti dell’HPV Carica virale Persistenza dell’infezione Fattori ambientali
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GENESI Tutto ciò gioca un ruolo importante nella progressione del Carcinoma Squamoso della cervice uterina E’ un modello oncogenetico in cui il processo di trasformazione si realizza attraverso una evoluzione a più tappe: Inizia dalle lesioni intraepiteliali(CIN) Termina con lesioni francamente invasive
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Genoma virale
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Genoma Virale I virus sono stati suddivisi in tre categorie che ne identificano il diverso potenziale oncogeno: HPV ad Alto Rischio di trasformazione neoplastica:16,18,45,46; HPV ad Intermedio Rischio di trasformazione neoplastica: 31,33,35,39,51,52; HPV a Basso Rischio di trasformazione neoplastica: 6,11,41,42,43,44;
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Genoma Virale Le tre diverse categorie hanno specifiche caratteristiche genomiche per i geni trasformanti E6 ed E7 I virus ad Alto Rischio producono proteine ad alta affinità per : E6 per p53 ( cromosoma 17 ) E7 per pRB ( cromosoma 13 )
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Ciclo Cellulare Nella cellula fisiologica esistono 2 gruppi di geni, oncogeni ed oncosoppressori, il cui equilibrio garantisce la normale crescita cellulare. Qualora un oncogene venga attivato o un oncosoppressore disattivato, si determina una deregolazione del ciclo cellulare, cui può conseguire un incontrollato incremento della crescita ed un’eventuale trasformazione neoplastica.
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GENESI Il carcinoma cervicale è lo stadio finale di continue e progressive modificazioni sempre più atipiche. La prima modificazione porta alla comparsa di cellule atipiche nello strato basale dell’epitelio pavimentoso stratificato
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GENESI La lesione evolve finchè tutto l’epitelio è completamente sostituito da cellule atipiche che non si differenziano verso la superficie.
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GENESI Il termine usato per i vari stadi di evoluzione di queste lesioni che precedono il carcinoma è quello di DISPLASIA (alterato sviluppo) : Lieve Moderata Grave
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GENESI Successivamente si è usato il termine di CIN (lesione intraepiteliale cervicale) : Displasia lieve CIN 1 Displasia moderata CIN2 Displasia grave CIN3 (ca .in situ)
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Cellule Epiteliali Anomale
Bethesda System 2001 Cellule Epiteliali Anomale Cellule Squamose Atipiche di Significato Indeterminato (ASCUS ) Lesioni di Basso Grado ( L SIL ) Lesioni di Alto Grado ( H SIL )
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Low SIL Le Lesioni di Basso Grado includono: Displasia lieve CIN 1
Alterazioni cellulari da effetto citopatico da HPV (atipia coilocitotica)
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Citoplasma Cellule alterate: cellule di tipo superficiale e grandi intermedie Citoplasma può essere cheratinizzato o cianofilo, generalmente è ampio e sottile Confini cellulari ben distinti Forma cellulare poligonale
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Nucleo Nucleo aumentato rapporto n/c di almeno 3 volte quello di una cellula intermedia Forma lievemente irregolare Frequente binucleazione o multinucleazione Membrana nucleare sottile e di spessore uniforme
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Nucleo Ipercromia con uniforme distribuzione della cromatina
Raramente presenti i cromocentri e nucleoli Fondo del preparato pulito
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Atipia Coilocitotica Il coilocita è definito come una cellula squamosa superficiale o intermedia caratterizzata da: Ampio alone paranucleare a margini netti,otticamente vuoto Nucleo ingrandito
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Atipia coilocitotica Ipercromasia Cromatina degenerata o in ammassi
Multinucleazione Margini citoplasmatici arrotondati Zone citoplasmatiche periferiche spesse Anfofilia ed orangiofilia citoplasmatica
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Atipia coilocitotica L’aspetto morfologico specifico e patognomonico della presenza di HPV, in uno striscio cervico vaginale, si basa sulla presenza di coilociti che rappresentano l’effetto citopatico più eclatante di una infezione virale produttiva.
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Discheratociti L’altro aspetto di questa infezione è rappresentato dalla presenza dei discheratociti: Cellule orangiofile Cellule isolate o più spesso in gruppi Nucleo picnotico ingrandito ed irregolare
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Sensibilità Coilociti e discheratociti sono l’espressione di modificazioni cellulari che permettono una diagnosi di infezione da HPV. La sensibilità della citologia per evidenziare le infezioni da HPV è del 15-30% perché: Coilociti e discheratociti non sono presenti in tutte le infezioni produttive
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Sensibilità Poche cellule alterate con caratteristiche non sempre evidenti Tali modificazioni cellulari non sono evidenti nelle infezioni latenti e quando il virus è integrato nel genoma della cellula ospite.
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low grade squamous intraepithelial lesion (LGSIL, mild dysplasia and/or HPV), pap smear
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