La presentazione ĆØ in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione ĆØ in caricamento. Aspetta per favore

Nozioni di RADIOTERAPIA per TSRM

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Nozioni di RADIOTERAPIA per TSRM"ā€” Transcript della presentazione:

1 Nozioni di RADIOTERAPIA per TSRM
UniversitĆ  degli Studi di Napoli Federico II

2 Gamma Knife

3 un ruolo di maggiore rilievo (ā€œbisturi a raggi gammaā€).
Nellā€™ambito delle varie apparecchiature proposte per la radiochirurgia, un ruolo di maggiore rilievo va attribuito al Gamma Knife (ā€œbisturi a raggi gammaā€).

4 Semplificazione dellā€™irradiazione
La sorgente radiante, posta dietro uno scudo dā€™acciaio, ĆØ rappresentata da un voluminoso elmetto metallico, modellato a tronco di sfera, nel quale sono distribuite in cerchi concentrici 201 mine di cobalto radioattivo che emettono raggi gamma. Semplificazione dellā€™irradiazione

5 In questo collimatore principale, durante il trattamento,
andrĆ  a posizionarsi un elmetto accessorio, contenente collimatori rimovibili di diametri variabili (4, 8, 14 e 18 mm) nel quale ĆØ alloggiata la testa del paziente sorretta da un sistema robotizzato di posizionamento (APS) che aggancia il casco stereotassico.

6 Proprio lā€™elmetto accessorio servirĆ  da un lato a focalizzare
i 201 fasci radianti nel punto endocranico previsto, creando con collimatori differenti campi di distribuzione della dose di diametro diverso, dallā€™altro a proteggere e schermare le regioni circostanti.

7 Elmetto collimatore

8 La durata del trattamento varia mediamente da una a tre ore,
in funzione del tipo di patologia e della morfologia della lesione. Gli effetti del trattamento si verificano nel tempo: tutti i pazienti curati con Gamma Knife devono eseguire periodici controlli per valutare lā€™effettivo arresto della crescita neoplastica.

9 Le caratteristiche generali delle lesioni trattabili con Gamma Knife sono:
-dimensioni inferiori a cm di diametro. -localizzazione profondaĀ o in vicinanza di strutture cerebrali critiche tale da rendere lā€™asportazione chirurgica impossibile o gravata da alti rischi di complicanze. -localizzazioni multiple. -fallimento delle altre opzioni terapeutiche (chirurgiche, farmacologiche). -condizioni cliniche generali del paziente che non consentano una anestesia generale.

10 ĆØ una apparecchiatura che,
In conclusione: lā€™unitĆ  Gamma Knife ĆØ una apparecchiatura che, per i suoi elevati costi gestionali, non ĆØ molto diffusa, infatti lā€™emivita del Co60 ĆØ di circa 5 anni e il suo smaltimento ĆØ molto costoso e complesso.

11 Adroterapia

12 Consiste nellā€™utilizzo di radiazioni prodotte
da ioni pesanti in grado di mirare con estrema precisione lā€™area da irradiare con rapida caduta della dose nelle aree circostanti. Le indicazioni sono ancora sperimentali ed ĆØ necessario rivolgersi ad un centro specializzato. Il rischio di una terapia troppo conformata alla zona bersaglio ĆØ che le cellule tumorali che si trovano ai margini, potrebbero non ricevere la dose necessaria ad impedirne la ricrescita, con conseguente aumento della possibilitĆ  di una ripresa di malattia a livello locale (recidiva). Sono necessari ulteriori studi per confermare o smentire tale ipotesi.

13 viene eseguita in due centri,
Attualmente in Italia lā€™adroterapia viene eseguita in due centri, a Pavia e a Catania.

14 Ciberknife

15 Il Ciberknife ĆØ costituito da un acceleratore lineare, LINAC, compatto, da 6 MeV montato su un braccio robotico mobile e da un software che consente di localizzare e mantenere con precisione il bersaglio durante il trattamento.

16 Lā€™acceleratore lineare emette raggi X
con un dose rate fino a 800 UM/minuto. Il Linac ĆØ dotato di 12 collimatori che permettono di ottenere fasci a sezione circolare con diametro da 5 mm a 60 mm. Il braccio robotico utilizzato dal sistema ĆØ in grado di muovere lā€™acceleratore lineare in circa 130 posizioni diverse intorno al paziente. Ciascuna posizione del fascio ĆØ a sua volta indirizzabile in 12 direzioni diverse, per un totale di 1500 fasci di irradiazione. Lā€™accuratezza di riposizionamento nello spazio ĆØ inferiore a 0,12 mm.

17 La radiazione ĆØ collimata per mezzo di collimatori fissi di tungsteno, in alternativa ĆØ possibile utilizzare un unico collimatore a diametro circolare variabile, lā€™IRIDE, in modo da poter sfruttare diverse aperture per diversi fasci allā€™interno di uno stesso trattamento, senza dover cambiare collimatore ed eseguendo il miglior piano possibile nel minor tempo possibile. IRIS collimatore ad apertura variabile

18 LETTO ROBOTIZZATO AXUM Lā€™apparecchiatura Cyberknife utilizza
un particolare tipo di lettino: lā€™AXUM (Anatomic Patient Positioning System) che allinea automaticamente e con accuratezza il paziente mediante un singolo comando remoto. CiĆ² riduce significativamente i tempi di allineamento del paziente. Durante il trattamento, se il sistema di guida mediante immagini, rileva uno spostamento del paziente (traslazione e/o rotazione) superiore rispetto a quello che il robot corregge automaticamente, AXUM riposiziona il paziente e il trattamento procede senza interruzioni.

19 In alternativa cā€™ĆØ un altro tipo di lettino
di trattamento robotico: Robocouch. Possiede 6 gradi di libertĆ , consente un rapido set-up, un preciso allineamento del paziente e, se abbinato con lā€™opzione Seated load, permette di caricare il paziente dalla posizione eretta.

20 SISTEMA DI GUIDA MEDIANTE IMMAGINI
Il sistema di guida mediante immagini del Cyberknife, consente di individuare la posizione del bersaglio durante lā€™intero trattamento, prendendo direttamente come riferimento lā€™anatomia del paziente. Esso ĆØ costituito da due tubi radiogeni che producono raggi X diagnostici e due relativi rilevatori a silicio amorfo.

21 Vengono prodotte, durante il trattamento, delle coppie di radiografie che mostrano lā€™anatomia del paziente e consentono al sistema di individuare gli spostamenti del bersaglio grazie al confronto di queste immagini con quelle ricostruite digitalmente dalla TC del paziente (DRR).

22 Il sistema invia al robot le eventuali correzioni da applicare alle diverse direzioni del fascio per compensare gli eventuali spostamenti del bersaglio. Grazie al confronto di immagini il sistema Cyberknife ĆØ in grado di individuare la posizione esatta del bersaglio da trattare. Non vi ĆØ pertanto necessitĆ  di casco strereotassico o di un body frame per fissare il paziente, nĆ© prima nĆ© durante il trattamento, poichĆ© il robot, guidato dalle immagini, corregge la direzione del fascio di radiazioni per compensare gli eventuali spostamenti del bersaglio.

23 Oltre al maggior confort per il paziente, uno dei grandi vantaggi
ĆØ quello di poter effettuare sia trattamenti in frazione singola, sia in regime di ipofrazionamento, qualora importanti strutture critiche impongano limiti sulla dose per frazione, senza perdere in accuratezza.

24 Il Cyberknife rappresenta un notevole
TRACKING DINAMICO Il Cyberknife rappresenta un notevole passo avanti nellā€™accuratezza del trattamento per unā€™altra sua prerogativa: la PRECISIONE. Grazie al Sistema Respiratorio Synchrony, esso ĆØ in grado di individuare e seguire in tempo reale la posizione della lesione e di sincronizzare il movimento del fascio di trattamento con il movimento del bersaglio dovuto alla respirazione, durante lā€™intero ciclo respiratorio.

25 Questa ĆØ una prerogativa unica del robot
e non solo rende i trattamenti molto piĆ¹ confortevoli per il paziente, che respira liberamente, ma anche piĆ¹ sicuri, veloci e soprattutto piĆ¹ accurati. Le tecniche generalmente utilizzate per il trattamento radioterapico di lesioni mobili sono il ā€œgatingā€ e il ā€œbreath holdingā€

26 Nel primo caso il paziente viene educato a respirare il piĆ¹ possibile
in maniera costante e ripetibile. Il LINAC rimane immobile ed il fascio ĆØ direttamente acceso e spento a seconda che la lesione, di solito polmonare o pancreatica, che si muove con il respiro, si trovi o meno nel campo dā€™azione del fascio stesso.

27 mentre la lesione ĆØ ferma, il LINAC eroga il fascio di trattamento.
Nel secondo caso il paziente viene educato a trattenere il respiro in un certo punto del ciclo respiratorio e mentre la lesione ĆØ ferma, il LINAC eroga il fascio di trattamento. Il Sistema Synchrony del Cyberknife non richiede nessun controllo del respiro da parte del paziente perchĆ© ĆØ il robot che si occupa di inseguire il bersaglio.

28 Esso usa una combinazione di fiducials e di LED.
I fiducials sono piccoli indicatori di metallo, di solito in oro, impiantati chirurgicamente nel paziente. Una volta che questi sono stati posizionati, sono localizzati tramite esame TC ed il sistema di ā€œguida mediante immaginiā€ ĆØ programmato con la loro posizione.

29 I LED luminescenti sono invece applicati sulla pelle dei pazienti.
Gli indicatori sono disposti solitamente sullā€™addome e sul torace del paziente, in modo da riflettere il movimento interno del diaframma. In un trattamento per neoplasia polmonare, vengono impiantati chirurgicamente dei fiducial interni nel torace e, sullā€™addome del paziente, viene disposta una maglia con dei LED che fungono da indicatori.

30 Il sistema Synchrony acquisisce le immagini dei fiducials interni e
La lesione polmonare si muove continuamente per il movimento respitario involontario del paziente . Il sistema Synchrony acquisisce le immagini dei fiducials interni e rileva la loro posizione tramite i LED disposti sullā€™addome. La posizione di questi indicatori viene rilevata da alcune telecamere poste sul soffitto della sala di trattamento. In base al colore dei LED, il software impartisce lā€™ordine allā€™acceleratore di erogazione.

31 LED del Sistema Synchrony
Sistema di Synchrony LED del Sistema Synchrony

32 Brachiterapia

33 ĆØ una forma peculiare di radioterapia in cui la sorgente radioattiva
La brachiterapia, conosciuta anche come radioterapia interna o curiterapia, ĆØ una forma peculiare di radioterapia in cui la sorgente radioattiva ĆØ collocata allā€™interno del corpo o in prossimitĆ  della zona da trattare. Il termine brachiterapia deriva dal greco brachys, ossia ā€œa breve distanzaā€, ad indicare che le sorgenti radioattive sono posizionate proprio vicino la massa neoplastica in modo da: consentire la massima erogazione di dose nella zona di interesse preservare il piĆ¹ possibile gli organi sani limitrofi.

34 La brachiterapia puĆ² essere utilizzata da sola o
in combinazione con altre terapie, come la chirurgia, la radioterapia esterna e la chemioterapia. I tipi di brachiterapia possono essere definiti in base a: collocazione delle sorgenti di radiazioni nellā€™area di destinazione del trattamento tasso o ā€˜intensitĆ ā€™ della dose di irradiazioni diretta al tumore durata di tale dose.

35 I tipi principali di trattamento brachiterapico in termini di posizionamento della sorgente radioattiva sono interstiziale e da contatto. Nella brachiterapia interstiziale, le sorgenti sono poste chirurgicamente nel sito interessato. Nella brachiterapia a contatto il posizionamento della sorgente di radiazione avviene in uno spazio accanto al tessuto bersaglio.

36 Questo spazio puĆ² essere:
una cavitĆ  del corpo ( brachiterapia endocavitaria), come cervice, utero e vagina un lume (brachiterapia endoluminale) come trachea o esofago il tessuto da trattare ( brachiterapia di superficie) come la cute nei vasi sanguigni (brachiterapia endovascolare) come il trattamento della coronaria ristesosi in-stent che, come metodica, ĆØ stata presa in considerazione per la stenosi dei vasi periferici e per il trattamento della fibrillazione atriale.

37 Il trattamento endocavitario ĆØ sempre temporaneo, di breve durata,
mente il trattamento interstiziale puĆ² essere sia temporaneo che permanente. Con lā€™utilizzo di posizionamenti meno frequenti, quali quelli di superficie, endoluminali, intraoperativi e endovascolari, possono essere utilizzate sia le sorgenti gamma che quelle beta.

38 Dosaggio Il dosaggio in brachiterapia si riferisce al livello o ā€˜intensitĆ ā€™ con cui la radiazione viene rilasciata al tessuto circostante ed ĆØ espresso in Gray/ora (Gy/h). La brachiterapia a basso dosaggio (LDR: low dose rate) comporta lā€™impianto di sorgenti che emettono radiazioni comprese in un intervallo che va da 0,4 a 2 Gy/h (generalmente da 40 a 80 cGy/h). CiĆ² rende la metodica sicura per lā€™utilizzo di impianti permanenti. La brachiterapia LDR ĆØ comunemente usata per i tumori della cavitĆ  orale, dellā€™orofaringe e per il cancro della prostata.

39 La brachiterapia a medio dosaggio
(MDR: medium dose rate) ĆØ caratterizzata da un range compreso tra i 2 Gy/h e i 12 Gy/h. La MDR non ĆØ usata comunemente. Nei pochi casi in cui ĆØ stata utilizzata, i risultati del trattamento sono stati piĆ¹ scarsi rispetto ai trattamenti LDR o HDR. La brachiterapia ad alto dosaggio (HDR: high density rate) si ha quando lā€™erogazione della dose supera i 12 Gy/h. Le applicazioni piĆ¹ comuni riguardano i tumori della cervice, dellā€™esofago, dei polmoni, della mammella e della prostata.

40 La brachiterapia a dosaggio di pulsazioni
(PDR: pulsed-dose rate) comporta lā€™uso di brevi impulsi di radiazione HDR, di solito una volta ogni ora, per simulare il tasso globale e lā€™efficacia del trattamento LDR. Siti tumorali tipici trattati con la brachiterapia PDR sono quelli ginecologici e i tumori della testa e del collo. La motivazione per lo sviluppo della brachiterapia PDR, inizialmente proposta nel 1991, ĆØ stata quella di sfruttare i vantaggi ottenuti grazie alla tecnologia afterloading con controllo computerizzato a distanza.

41 La tecnica PDR ha una serie di vantaggi:
il paziente ĆØ libero dalle radiazioni generalmente per 50 minuti ogni ora la clinica ha bisogno di un inventario di sorgenti piĆ¹ piccolo il controllo del computer nel passaggio della sorgente attraverso il tumore permette di ottimizzare la dose ĆØ una metodica facile da modificare in base al tempo di decadimento della fonte ( ad esempio passare da 5 minuti di impulsi ogni ora a 6 minuti ogni ora), mantenendo la durata globale del trattamento fissa.

42 Il posizionamento delle sorgenti di radiazioni nella zona di destinazione puĆ² essere temporaneo o permanente. La brachiterapia temporanea comporta il posizionamento di sorgenti di radiazioni per una durata fissa (di solito un certo numero di minuti o ore) prima che le sorgenti siano ritirate. La durata del trattamento specifico dipenderĆ  da molti fattori tra cui il rateo di dose e il tipo, le dimensioni e la localizzazione del tumore. Nella brachiterapia LDR e PDR la sorgente rimane attiva fino a 24 ore prima di essere ritirata, mentre nella brachiterapia HDR questo tempo ammonta di solito a pochi minuti.

43 Lā€™afterloader controlla il posizionamento della sorgente radioattiva rispetto al tumore, definisce quanto tempo la sorgente deve rimanere in un dato punto, creando la ā€œformaā€ della dose da consegnare in modo da seguire il piano predefinito. La brachiterapia permanente, nota anche come impianto di semi, prevede il posizionamento di piccoli semi LDR radioattivi (circa le dimensioni di un chicco di riso) nel tumore o nel sito di trattamento.

44 Oltre ad un periodo di alcune settimane o mesi,
Questi semi verranno lasciati in loco permanentemente fino al loro graduale decadimento. Oltre ad un periodo di alcune settimane o mesi, il livello delle radiazioni emesse dalle fonti si ridurrĆ  quasi a zero. I semi inattivi rimarranno quindi nel sito di trattamento senza alcun effetto aggiuntivo.

45 Sorgenti radioattive Le piĆ¹ comuni sorgenti sono il Cobalto-60, il Celsio- 137, lā€™Iridio-192, lo Iodio-125, il Palladio-103 e lo Stronzio-90/Ittrio-90. Le meno comuni sono lā€™ Oro-198, il Rutenio-106 e il Californio-252. Le sorgenti sono disponibili in diverse forme (aghi, tubi, semi, fili, pellet) ma sono generalmente usate come sorgenti sigillate. Sono doppiamente incapsulate, in modo da ottenere unā€™adeguata schermatura conto le radiazioni alfa e beta emesse e in modo da evitare la fuoriuscita di materiale radioattivo. Il Cesio-137 ĆØ disponibile in diverse forme, come aghi, tubi e pellet.

46 Lā€™Iridio-192 ĆØ disponibile in forma di fili e il core radioattivo ĆØ costituito da una lega di iridio-platino con una guaina esterna di 0.1 mm di spessore di platino. Questa sorgente si puĆ² trovare anche sottoforma di semi, sempre doppiamente incapsulata con una guaina di acciaio inossidabile e con dei ā€œfiliā€ di nylon. La brachiterapia HDR prevede spesso lā€™utilizzo dellā€™Iridio-192 con unā€™attivitĆ  solita di 370 GBq ( 10 Ci). Lo iodio-125, il Palladio-103 e lā€™Oro-198 sono disponibili solo come semi. Le sorgenti di Cobalto-60 si ritrovano come pellet e hanno di solito unā€™attivitĆ  di 18.5 GBq (0.5 Ci) per grumo.

47 Radionuclid i Tipo Half-life Energie Cesio (137Cs) Ī³-ray 30.17 years 0.662 MeV Cobalto-60 (60Co) Ī³-rays 5.26 years 1.17, MeV Iridio (192Ir) 74.0 days 0.38 MeV (mean) Iodio (125I) X-rays 59.6 days 27.4, and keV Palladio (103Pd) X-ray 17.0 days 21 keV (mean) Rutenio (106Ru) Ī²- particelle 1.02 years 3.54 MeV

48 Classificazione TNM

49 Per qualsiasi tipo di tumore esistono quattro stadi (a cui va aggiunto loĀ stadio 0Ā in cui si ha unĀ carcinoma in situ), indicati con numeri da 1 a 4, in ordine crescente di gravitĆ . Tale divisione, a partire dallaĀ classificazione TNM, varia a seconda della sede del tumore primario (ad esempio il T2N0M0 fa parte del secondo stadio nelĀ tumore al senoĀ e del primo nelĀ tumore polmonare), ma in genere le differenze non sono molto significative.

50 Il parametroĀ TĀ puĆ² essere 1, 2, 3, 4 a seconda della sua grandezza (1 piccola, 4 grande).
PuĆ² inoltre essere "is" ovvero "in situ". Il T4 in genere ĆØ tale non solo per la dimensione, ma anche per l'infiltrazione di organi vitali adiacenti (pericardio, esofago, trachea, ecc.). Il parametroĀ NĀ indica lo stato dei linfonodi vicini al tumore, se ĆØ 0 sono del tutto indenni, altrimenti puĆ² valere 1, 2, 3 con gravitĆ  via via crescente. Il parametroĀ MĀ indica la presenza diĀ metastasiĀ a distanza, esso puĆ² valere solo 0 (nessuna metastasi) o 1 (presenza di metastasi).

51 Un parametro rappresentato da una ā€œX"
(ad esempio, T2N1Mx) indica che non si conosce l'esatta estensione a distanza della malattia per il quale sono necessari ulteriori esami di approfondimento (ecografia, radiografia del torace, TAC, RMN, scintigrafia ossea total-body etc.). Il parametro G indica il grado di aggressivitĆ  del tumore o grado di differenziazione cellulare della neoplasia (grading) e va da 1 a 4. La conoscenza dello stadio della malattia ĆØ importante per fornire al paziente delle cure il piĆ¹ possibile appropriate, oltre che per formulare una probabileĀ prognosi. Nello stadio 0 le percentuali di guarigione sono praticamente del 100%.

52 Gli stadi I e II sono consideratiĀ  in ogni caso inizialiĀ e la prognosi ĆØ, nella maggioranza dei casi, fausta (soprattutto se non vi ĆØ coinvolgimento linfonodale). Gli stadi III e IV sono invece consideratiĀ avanzatiĀ e la prognosi ĆØ spesso infausta. In presenza di un tumore avanzato, soprattutto seĀ metastatico, si ricorre sovente a delleĀ cure palliative, finalizzate cioĆØ a limitare i sintomi e il dolore nel paziente, ma senza l'ambizione di guarirlo. Per maggiore correttezza, dal momento che non c'ĆØ la certezza di assenza diĀ metastasiĀ nel caso in cui ci sia stato un coinvolgimento linfonodale, molti medici utilizzano "MX". Se un tumore viene classificato come T3N1M0 e dopo qualche tempo compare unaĀ recidiva locale,Ā  la sigla non viene cambiata; invece se a distanza di tempo si formanoĀ metastasiĀ a distanza la sigla diventa T3N1M1.

53 PROTOCOLLI DI TRATTAMENTO

54 Il ruolo del TSRM in Radioterapia

55 Il trattamento radioterapico
I protagonisti Medico Radioterapista Esperto in Fisica Medica TSRM Paziente

56 Compiti e responsabilitĆ  del medico radioterapista
Selezione dei pazienti Inserimento della RT in una strategia globale di trattamento del paziente oncologico Individuazione del bersaglio o dei bersagli Prescrizione della dose e del frazionamento Approvazione della tecnica di irradiazione Controllo medico del paziente durante il trattamento Follow-up del paziente

57 Compiti e responsabilitĆ  dellā€™ Esperto in Fisica Medica
Controllo fisico-dosimetrico delle apparecchiature e delle sorgenti (CDQ) Dosimetria dei fasci e delle sorgenti Indicazione e ottimizzazione della tecnica di irradiazione Treatment planning Dosimetria in vivo

58 Compiti e responsabilitĆ  del TSRM
Collaborazione con il Radioterapista nelle procedure di simulazione e di centratura Predisposizione di blocchi, sagome, filtri,ecc. Esecuzione delle singole sessioni di RT esterna Predisposizione tecnica dei trattamenti di brachiterapia e collaborazione con il Radioterapista nella loro esecuzione Gestione del registro di carico/scarico delle sorgenti Registrazione dei ā€œdati di irradiazioneā€ nella RT esterna e nella brachiterapia

59 Collaborazioni possibili del TSRM con lā€™ Esperto in Fisica Medica
ā€œCommissioningā€ delle apparecchiature e delle sorgenti Controllo di qualitĆ  Dosimetria dei fasci e delle sorgenti Treatment planning Dosimetria in vivo

60 La protezione del paziente in RT
Si applicano i principi fondamentali della radioprotezione: ļƒŸ Giustificazione ļƒ› Radioterapista & Ottimizzazione ļƒ› RT - EFM - TSRM

61 Lā€™ottimizzazione in Radioterapia
ā€œProgrammare individualmente lā€™esposizione di volumi bersaglio, tenendo conto che le dosi a volumi e tessuti non bersaglio devono essere le piĆ¹ basse ragionevolmente ottenibili e compatibili con il fine radioterapeutico perseguito con lā€™esposizioneā€ Direttiva Euratom 97/43 del art. 4 D.Lgs. 187/ art. 4, comma 3

62 ā€œStrumentiā€ per lā€™ottimizzazione di un trattamento radioterapico
Tecniche di imaging Sorgenti radiogene e tecniche di irradiazione Strumentazione dosimetrica Sistemi computerizzati di treatment-planning 3D Dosimetria in vivo Real-time portal imaging

63 FORMAZIONE (D.L. 187/2000 - art. 7 - 10)
Il personale che opera in ambiti professionali direttamente connessi con lā€™esposizione medica deve seguire corsi di formazione con periodicitĆ  quinquennale Lā€™organizzazione della formazione continua puĆ² essere affidata dalle autoritĆ  regionali alle associazioni e alle societĆ  scientifiche accreditate

64 Controlli giornalieri

65 Dispositivi ottici di avvertimento e segnalazione

66 Verificare il buon funzionamento dei seguenti dispositivi:
ļ‚· Spie verdi/rosse interno bunker Ā Ā  Ā Ā  Ā Ā  Spia rossa : irradiazione in corso Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Spia verde : macchina pronta ļ‚· Spie verdi/rosse esterno porta bunker Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Spia rossa : irradiazione in corso Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Spia verde : macchina pronta

67 Sicurezze elettriche e meccaniche

68 Verificare il buon funzionamento dei seguenti dispositivi:
ļ‚· Contatti elettrici porta accesso al bunker

69 Durante lā€™irradiazione, aprire una delle porte del bunker, verificando lā€™effettivo arresto dellā€™emissione dei raggi.

70 Sistemi di sorveglianza del paziente

71 Verificare il buon funzionamento dei seguenti dispositivi:
Interfono Telecamere a circuito chiuso

72 Verifica dei laser di centratura (procedura semplificata)

73 Scopo del controllo ĆØ una rapida verifica che i laser di centratura indichino correttamente la posizione dellā€™isocentro. Alla procedura standard, eseguita con frequenza bisettimanale, viene affiancata questa procedura semplificata, che viene eseguita ogni giorno dai TSRM, allā€™accensione dellā€™apparecchiatura.

74 Procedura 1. Con lā€™apparecchiatura in posizione di riferimento portare il tavolo alla DNT (100 cm) ed impostare il campo di massima apertura con collimatori a 0Ā°. 2. Verificare che : a. i laser laterali orizzontali seguano la superficie del lettino; b. i laser laterali verticali seguano la linea trasversale della croce di campo; c. il laser sagittale coincida con la linea sagittale della croce di campo.


Scaricare ppt "Nozioni di RADIOTERAPIA per TSRM"

Presentazioni simili


Annunci Google