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PubblicatoGraziana Di gregorio Modificato 10 anni fa
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Un esempio Giovedì Santo “Gesù, si alzò da tavola, depose le vesti e,
preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio” (Gv 13,4-5) Un esempio
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In ginocchio Ha fondato una Chiesa per il servizio.
Il cammino della Chiesa, dei discepoli di Cristo, è tracciato dal Maestro stesso. Ha fondato una Chiesa per il servizio. In ginocchio
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Ciò non significa forse che a immagine e rassomiglianza
del loro Maestro in ginocchio, è necessario che loro, sostenuti dal suo Spirito, annuncino il vangelo, parlino dell'amore del Padre, chinandosi a terra? Da allora, quale altro atteggiamento, la Chiesa, i discepoli di Cristo, potrebbero assumere se non l'inginocchiarsi?
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Ciò non significa forse che a immagine
e rassomiglianza del loro Signore piegato fino a terra, è necessario che loro, sostenuti dallo suo Spirito, si pongano umilmente al livello di tutti coloro a cui propongono le sue parole e i suoi gesti per rivelare loro il suo amore liberatore? Ciò non significa forse che non c'è altro atteggiamento possibile, per il servizio, se non quello?
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Beati, se lo pratichiamo!
“Beati voi, sapendo queste cose, le praticate” (Gv 13,17) Beati, se lo pratichiamo! Gesù, ecco la carità: lavare i piedi. Ma ecco il pericolo: si può sapere benissimo, ma non praticarlo.
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Beati noi se, avendo viva nella mente e nel cuore
l'icona del Figlio di Dio in ginocchio davanti all'uomo, mentre lava i piedi ai discepoli, stiamo gli uni di fronte agli altri in atteggiamento di servizio, con rispetto, venerazione, serenità, amore, cosi come si sta davanti a Dio. Beati noi se, riusciamo a vivere di gratitudine, lode, ringraziamento verso il Padre che da sempre ci ama e ci ha creati, nei confronti del Figlio che con la sua vita donata ci ha redenti, nello Spirito che giorno dopo giorno ci fa santi.
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Beati noi! Beati noi se, ci facciamo ascolto di Colui
che è Parola ed ha il potere di scaldare il cuore e aprire gli occhi, per riconoscerlo risorto e correre per portare al mondo l'annuncio di una festa nuova. Elaborato da Antonio Barone
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