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PubblicatoEstachio Milani Modificato 10 anni fa
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La festa dei macigni rotolati Da un testo di Tonino Bello
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dai macigni che ci opprimono
Potessimo liberarci dai macigni che ci opprimono ogni giorno!
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La festa dei macigni rotolati è la Pasqua.
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E’ la festa di un terremoto che ha aperto le porte alla vita.
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La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto,
videro il macigno rimosso dal sepolcro.
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Una pietra enorme messa all'imboccatura che non lascia filtrare
dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, Ognuno di noi ha il suo macigno.
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che blocca ogni lama di luce,
che opprime in una morsa di gelo;
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che impedisce la comunicazione con l'altro.
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E' il macigno della solitudine,
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della miseria,
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dell’ infermità,
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dell' odio,
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della disperazione
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e del peccato.
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Ognuno di noi ha il suo sigillo di morte.
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A Pasqua l’abbiamo fatto rotolare?
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Abbiamo alzato lo sguardo verso la luce?
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Abbiamo aperto la porta alla primavera dell’amicizia e dell’amore?
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Si è ripetuto il miracolo che contrassegnò la Resurrezione di Cristo?
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Ha realizzato Anna Maria
Brano musicale: S. Rachmaninov Slava Op. m.11 Ha realizzato Anna Maria per la parrocchia dello Spirito Santo
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