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PubblicatoMariella Cristina Modificato 10 anni fa
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Entriamo nel mistero della " Grande Settimana" con la Parola di Dio ed i Riti. Ecco Gesù Cristo acclamato, condannato, crocifisso ! Gesù Cristo infinitamente degno di lode e degno di compassione! Infinitamente consegnato all'impotenza, infinitamente efficace, come lo esprimono le tre parole indirizzate al buon Ladrone : " Oggi. Con me. In Paradiso."
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Eccoci allo sconvolgente percorso del Salvatore, dall'entrata in Gerusalemme, fino alla deposizione del suo corpo al sepolcro. Facciamo pienamente nostra la preghiera della chiesa : " Accordaci questa grazia di vivere gli insegnamenti della sua passione e di avere parte alla sua risurrezione." Gli insegnamenti della Passione? È la messa in luce del Servitore nel suo abbassamento e della sua adesione assoluta al Padre : " Non come voglio io, ma come vuoi tu."
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Il Maestro e Signore lava i piedi dei suoi discepoli e rivela così che Dio è un Dio di amore e di umiltà. Gesù, compiendo il memoriale, della prima Pasqua ebraica, inaugura quello della nuova Alleanza dove noi comunichiamo al suo Corpo ed al suo Sangue " finché Egli venga." Nella realtà di questa liturgia, noi entriamo in quella del suo mistero.
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" Li amò fino alla fine." Fino all'estremo, come solo può amare Dio. L'Eucarestia, dove la presenza del Signore e la sua relazione con il Padre si manifesta nell'assenza, nutre la nostra fede " finché Egli venga." Già viviamo, perché le parole pronunciate da Gesù " questo è il mio corpo." " questo è il mio sangue " realizzano adesso ciò che esprimono, come lo fecero all'epoca della Cena.
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Gesù, il Salvatore Dio simpegna totalmente nella passione di suo Figlio la quale opera interessa tutti noi. Il Padre glorifica questo Figlio divenuto il suo Servitore e che " lha pregato con un grande grido e lacrime." Egli lo glorifica nella sua morte stessa, e la chiesa comunica all'Ora di Cristo e la fa sua. Nel celebrarla con fede, diventa capace di intercedere per tutti.
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Dalle prime parole, la liturgia della Parola ci pone davanti allo sguardo di Dio su Cristo, sguardo alla sua fiducia : " Il mio Servitore riuscirà." Il racconto di san Giovanni è una testimonianza di credente indirizzato alla fede dei credenti. Giovanni espone il " segno " supremo che Cristo offre del suo amore quello che riassume tutti gli altri, Io fa con realismo, con nobiltà. " affinchè crediate anche voi." La chiesa ascolta e risponde con una preghiera veramente universale, poi entra nel silenzio del Sabato santo.
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La chiesa ha trattenuto il suo respiro. Adesso la sua gioia esplode, la grande veglia comincia dalla proclamazione della Risurrezione di Cristo. La nostra notte si illumina! Di libro in libro, la Parola ci conduce fino all'Eucarestia dove noi rinnoviamo i nostri impegni di battezzati in comunione con tutti i battezzati di Pasqua. Cristo è vivente e noi vivremo!
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Oh notte, di quale luce tu risplendi ! La morte non ha potuto trattenere nel suo abbraccio il Figlio unico." Ciò che canta questo inno, tutta la Veglia pasquale lo celebra : Cristo è risorto !
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Tutti corrono oggi: Pietro, Giovanni, Maria Maddalena! Per incontrare Gesù, occorre alleggerire il nostro cuore, affrettarci, avere per centro di gravità l'inaudito di questa Pasqua. " Il Cristo, il nostro Agnello pasquale, è stato immolato", noi vivremo! Nell'avvenimento passato ha compimento il nostro avvenire, ogni Eucarestia è il sacramento della Pasqua definitiva.
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http://pages.videotron.com/ddm/ Questo giorno di Pasqua è un giorno di gioia. Cristo è risuscitato ! Le Pie Discepole del Divin Maestro vi augurano Buona Pasqua.
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