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Non è una malattia ma una condizione genetica, È corretto pensare che a coloro che è stata diagnosticata tale sindrome non sia considerato come una vittima.

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Presentazione sul tema: "Non è una malattia ma una condizione genetica, È corretto pensare che a coloro che è stata diagnosticata tale sindrome non sia considerato come una vittima."— Transcript della presentazione:

1 Non è una malattia ma una condizione genetica, È corretto pensare che a coloro che è stata diagnosticata tale sindrome non sia considerato come una vittima o un paziente. Hanno caratteristiche fisiche comuni ed un certo grado di difficoltà nell’apprendimento che varia da persona a persona. 14/10/2014 1 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

2  Inghilterra XIX sec., non s faceva molta differenza tra le persone che erano considerate “matte”, quelli in qualche modo “diversi” e quelli semplicemente “cattivi”, gli atteggiamenti nei confronti di queste persone erano medesimi.  Bethlhem Royal Hospital, primo asolo per malati di mente, questi venivano mostrati come curiosità.  Coloro che presentavano “forme strane” o “estremi” venivano rinchiusi in località di campagna, per impedire loro di far del male a se stessi e ad altri. 14/10/2014 2 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

3  Fu il primo ad identificare un gruppo di individui in un istituto e diede un’identità alla serie di caratteristiche che aveva osservato.  All’epoca la dottrina medica aveva scoperto la scienza della classificazione,  Down, lavorando con tale convinzione, dedusse che si trattava di una sottospecie della razza umana, una regressione verso razze inferiori. 14/10/2014 3 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

4  Idioti mongoloidi,  Idioti negroidi,  Idioti aztechi,  Idioti malesi,  Nessuno di questi appellativi entrò nel linguaggio comune. Il termine “mongoloide”è invece entrato a far parte integrante della nostra lingua, indicando un individuo che necessitava di essere ricoverato in istituto. 14/10/2014 4 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

5  Francia, 1950, medico.  Scoprì che le caratteristiche che contraddistinguono la sindrome di Down sono di origine genetica;  Cromosoma 21  Dimostrò quali potenzialità possiedono, nonostante le difficoltà di apprendimento e gli ostacoli frapposti dall’ignoranza degl’altri. 14/10/2014 5 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

6  Genitori, personale medico e paramedico, non danno più per scontato che i bambini e i ragazzi affetti da tale sindrome debbano ricevere solo cure di base e affetto.  Fin dal 1° giorno di vita faranno parte integrante della famiglia e devono ricevere dai genitori le condizioni migliori di partenza.  Stimolazioni con giochi affettuosi, completo supporto da parte di medici e terapisti, aiuta i genitori a pensare al futuro in modo positivo oltre che incoraggiare il rapido sviluppo. 14/10/2014 6 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

7  Aspettativa di vita, anni 55  Ipotonia, cioè mollezza degli arti, presenti in quasi tutti i casi  Lineamenti del volto  Struttura scheletrica che comporta stature basse e anomalie nello sviluppo del cervello  Invecchiamento precoce  Pene piccolo nei maschi e scarsa fertilità nelle femmine  Invecchiamento precoce 14/10/2014 7 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

8  Orecchie piccole  Nei piedi pollice e indice sono divaricati  Pelle secca  Anomalie del cuore nel 40% dei casi  Capelli radi  Collo corto  Maggiore prevalenza di diabete  Malfunzionamento delle cellule del sistema immunitario, favoriscono leucemie e tumori  Scarsa quantità e qualità dei dentriti (filamenti che mettono in contatto le cellule nervose) 14/10/2014 8 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

9  Sin da bambini, asilo, si rendono conto di essere sotto molti aspetti diversi dagli altri bambini.  L’adolescenza non dovrebbe essere soltanto l’età dello sviluppo fisico, ma anche quello della maturazione emotiva.  I disabili sono molto più vulnerabili di fronte a tutta una serie di problemi psico sociali, è importante creare sentimenti di fiducia e indipendenza per contrastare sensazioni di isolamento e di costante dipendenza dagli altri. 14/10/2014 9 Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro

10 Sempre incoraggiare la partecipazione, Lodare ogni risultato positivo, Per stimolare la partecipazione è bene coinvolgerli sempre nell’attività come se dovessero compiere delle piccole sfide, Empatia. 14/10/2014 10 Dott.Alessandro Grande Unife Didattica e pedagogia speciale- Unife Grande Alessandro


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