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Il Network. Il modello organizzativo hollywoodiano: gli albori 1920: Industria cinematografica: modello fordista –Film di genere (produzione di massa.

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Presentazione sul tema: "Il Network. Il modello organizzativo hollywoodiano: gli albori 1920: Industria cinematografica: modello fordista –Film di genere (produzione di massa."— Transcript della presentazione:

1 Il Network

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3 Il modello organizzativo hollywoodiano: gli albori 1920: Industria cinematografica: modello fordista –Film di genere (produzione di massa Universal 250 film) –“Vendita a metro” 1930: Quattro colossi (Warner Bros, Paramount, Metro Goldwyn Mayer e Twentieth Century Fox) controllano il mercato con strutture gerarchiche funzionali che controllano dall’ideazione alla distribuzione.

4 Il modello organizzativo hollywoodiano: gli albori 1944: I grandi studios controllano il 73% del noleggio, 4.424 sale, 90 milioni di biglietti alla settimana! 1950: i due shock –Intervento antitrust (impone la cessione delle sale) –Nascita televisione (tra il ‘46 ed il ’56 gli incassi calano del 40%) Il modello di massa entra in crisi

5 Il modello organizzativo hollywoodiano: nasce la struttura reticolare 1950: Industria cinematografica si differenzia –Dal prodotto di massa (ora è in TV) all’esperienza cinematografica –Prodotti più sofisticati, elaborati, costosi e non sperimentati –Aumentano gli investimenti promozionali e pubblicitari –Aumentano fortemente i rischi finanziari

6 Il modello organizzativo hollywoodiano: nasce la struttura reticolare Il nuovo modello organizzativo degli Studios: dalla gerarchia al mercato –Esigenze di professionalità differenziate e esigenza di ripartire il rischio –Gli studios esternalizzano e mantengono il controllo sul finanziamento del progetto in cambio dei diritti di distribuzione

7 Il modello organizzativo hollywoodiano: nasce la struttura reticolare Nasce la galassia di imprese e soggetti operanti nel settore –Case di produzione indipendenti, società specializzate (effetti speciali, fitto attrezzature, casting, ecc.) –Figure professionali indipendenti (registi, attori, sceneggiatori, tecnici, montatori, fotografi Il film nasce dalla collaborazione di più soggetti che decidono di cooperare temporaneamente su un progetto.

8 Fonte Il modello organizzativo hollywoodiano J. Rifkin “L’era dell’accesso” Mondadori http://books.google.it/books?id=IWF8JfCIqFY C&pg=PA85&lpg=PA85&dq=l%27era+dell%2 7accesso+il+modello+organizzativo+hollywo odiano&source=bl&ots=CBHpDlJOar&sig=Bx -VmX7epGBxXn-LpknOYZxdlkM&hl=it&ei=- 8qkSu_oCY- PsAbmg6HSBA&sa=X&oi=book_result&ct=re sult&resnum=6#v=onepage&q=l%27era%20d ell%27accesso%20il%20modello%20organiz zativo%20hollywoodiano&f=false (pag. 85 – 92)http://books.google.it/books?id=IWF8JfCIqFY C&pg=PA85&lpg=PA85&dq=l%27era+dell%2 7accesso+il+modello+organizzativo+hollywo odiano&source=bl&ots=CBHpDlJOar&sig=Bx -VmX7epGBxXn-LpknOYZxdlkM&hl=it&ei=- 8qkSu_oCY- PsAbmg6HSBA&sa=X&oi=book_result&ct=re sult&resnum=6#v=onepage&q=l%27era%20d ell%27accesso%20il%20modello%20organiz zativo%20hollywoodiano&f=false

9 Il modello organizzativo hollywoodiano: le lezioni da trarre Per comprendere il funzionamento delle organizzazioni dobbiamo comprendere in che modo esse si collocano all’interno dei network e come collaborano con altre organizzazioni La rilevanza del fenomeno reticolare è rafforzata: –La tendenza da parte delle grandi organizzazioni ad esternalizzare una serie di attività –La presenza di numerose piccole imprese che per poter sopravvivere sono spinti a collaborare e mettersi in rete; –La consapevolezza che l’affermarsi di logiche distrettuali aumenta le possibilità di sopravvivenza di piccole realtà anche operanti in comparti differenziati

10 Il network ed il problema dei confini organizzativi Le ipotesi di partenza: L’ipotesi dell’interdipendenza interaziendale L’ipotesi dell’ambiente specifico L’ipotesi dell’ambiente istituzionale

11 L’ipotesi di interdipendenza interaziendale Prospettiva 2 Prospettiva 1 A A A AA A A A L’azienda non può essere considerata come una monade isolata

12 L’ipotesi dell’ambiente specifico Sì Bisogna guardare ed analizzare i singoli attori che influenzano e che sono influenzati dall’azienda NO Il contesto nel quale si inserisce l’azienda non deve essere considerato come un sistema a se stante, indefinito e indistinto

13 13 L’ipotesi dell’embeddedness FA Ambiente Bisogna considerare che la relazione dell’azienda con i suoi fornitori come con gli altri attori subisce o può subire il condizionamento derivante dalle regole del gioco del Business System o da un’altra relazione esistente tra altri due attori Altra relazione tra altri due attori Regole del gioco del Business System

14 Il concetto di network Il network è una rete di aziende legate tra loro da peculiari relazioni di interdipendenza e da particolari meccanismi di relazione (meccanismi di coordinamento istituzionali)

15 Le fasi di analisi del network Analisi degli attori Analisi delle interdipendenze Analisi dei meccanismi istituzionali di coordinamento

16 L’analisi degli attori del network Scelta del tipo e del numero di attori Scelta tipologia e delimitazione del campo Scelta del numero Livello diadico (due organizzazioni) Livello a costellazioni (impresa focale) Livello popolazione (insieme di imprese)

17 L’analisi degli attori del network ed il caso Gesac Quali soluzioni organizzative possono agevolare Gesac nel perseguire i suoi obiettivi di promuovere una azione di "sistema" per il marketing turistico della destinazione Napoli, massimizzandone le ricadute sulla città e sull'aeroporto? Quali gli attori da considerare? Qual è il livello di analisi? Livello diadico (due organizzazioni) Livello a costellazioni (impresa focale) Livello popolazione (insieme di imprese)

18 18 L’analisi delle interdipendenze Origine GradoNatura

19 19 Le interdipendenze di scambio sussistono dunque tra quelle organizzazioni collegate da relazioni di scambio di tipo output-input in riferimento ad una specifica risorsa L’origine delle interdipendenze Scarsità soggettiva delle risorse Interdipendenze di scambio o verticali

20 20 L’origine delle interdipendenze Le interdipendenze competitive emergono dalla condivisione di risorse e generano un fabbisogno di coordinamento collegato ad una relazione di competitività tra le organizzazioni Scarsità relativa delle risorse Interdipendenze competitive o orizzontali

21 21 L’origine delle interdipendenze Le interdipendenze associative si riscontrano tipicamente tra quelle imprese che realizzano servizi complementari Relazioni di collaborazione Complementarità risorse Interdipendenze associative

22 L’origine delle interdipendenze ed il caso Gesac Quali soluzioni organizzative possono agevolare Gesac nel perseguire i suoi obiettivi di promuovere una azione di "sistema" per il marketing turistico della destinazione Napoli, massimizzandone le ricadute sulla città e sull'aeroporto? Qual è l’origine delle interdipendenze? Soggettive? Competitive? Associative?

23 23 La natura dell’interdipendenza Naturali VolontarieArtificiali Se l’interdipendenza è legata alle caratteristiche del sistema di attività degli attori Se vi è un intervento forte da parte di un ente di governo politico che impone ad alcuni attori di stabilire relazioni reciproche, in tal caso le interdipendenze saranno artificiali Le interdipendenze possono emergere per l’agire congiunto di due o più attori che individuano delle possibilità di interrelazioni

24 La natura delle interdipendenze ed il caso Gesac Quali soluzioni organizzative possono agevolare Gesac nel perseguire i suoi obiettivi di promuovere una azione di "sistema" per il marketing turistico della destinazione Napoli, massimizzandone le ricadute sulla città e sull'aeroporto? Qual è l’origine delle interdipendenze? Naturali? Artificiali? Volontarie?

25 25 Il grado di dipendenza interaziendale Grado di dipendenza Relazione bilaterale Relazione unilaterale

26 Il grado di dipendenza interaziendale ed il caso Gesac Quali soluzioni organizzative possono agevolare Gesac nel perseguire i suoi obiettivi di promuovere una azione di "sistema" per il marketing turistico della destinazione Napoli, massimizzandone le ricadute sulla città e sull'aeroporto? Qual è il grado di dipendenza? Unilaterale? Bilaterale?

27 L’analisi dei meccanismi istituzionali di coordinamento

28 I meccanismi sociali Si differenziano in base al grado di formalizzazione: Amicizia e parentela Gratitudine Fiducia Contratti relazionali

29 I meccanismi contrattuali Si differenziano in due tipologie: Contratti con natura obbligativa (non equity) Contratti di natura proprietaria (equity)

30 I meccanismi contrattuali non equity Numerose tipologie: Contratti di collaborazione e alleanza Associazioni Temporanee di Impresa Putting out, contracting out, subfornitura Contratti di agenzia Licensing Franchising

31 I meccanismi contrattuali equity Numerose tipologie: Controllo proprietario Joint Venture Venture Capital Consorzi

32 I meccanismi associativi e di collegamento I più noti: Consigli di amministrazione incrociati Comitati interaziendali Associazioni di categoria Trust e cartelli

33 I meccanismi di regolazione collettiva Mercato Sovrastruttura sociale e culturale Piano pubblico Norme Authority

34 I meccanismi di coordinamento istituzionali nel caso Gesac Quali soluzioni organizzative possono agevolare Gesac nel perseguire i suoi obiettivi di promuovere una azione di "sistema" per il marketing turistico della destinazione Napoli, massimizzandone le ricadute sulla città e sull'aeroporto? Quali i meccanismi istituzionali? Sociali? Contrattuali? Associativi? Regolazione?

35 La scelta dei meccanismi istituzionali di coordinamento Le fasi: Definizione degli obiettivi Analisi dell’organizzazione interna Analisi delle alternative strategiche e operative Individuazione dell’attore (o degli attori) con cui stabilire relazioni Contatto dell’attore e negoziazione del contenuto Scelta e adozione del meccanismo di coordinamento


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