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I BAMBINI SEGUITI DAI SERVIZI SOCIALI E IL RUOLO DEL PORTAVOCE Valentina Calcaterra Università Cattolica di Milano Proprio perché “i grandi non capiscono.

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Presentazione sul tema: "I BAMBINI SEGUITI DAI SERVIZI SOCIALI E IL RUOLO DEL PORTAVOCE Valentina Calcaterra Università Cattolica di Milano Proprio perché “i grandi non capiscono."— Transcript della presentazione:

1 I BAMBINI SEGUITI DAI SERVIZI SOCIALI E IL RUOLO DEL PORTAVOCE Valentina Calcaterra Università Cattolica di Milano Proprio perché “i grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta” (dal Piccolo Principe), il Portavoce aiuta il bambino ad esprimere il proprio parere e lo riporta nelle sedi istituzionali. Il Portavoce è una figura professionale adeguatamente formato che traduce i pensieri dei bambini affidati ai servizi sociali; li aiuta a concettualizzare le loro preoccupazioni e desideri.

2 LITIGARE CON METODO Daniele Novara Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti Piacenza.  Non cercare il colpevole  Non imporre la soluzione  Favorire la versione che non è la verità del litigio (o con le parole a voce o scritte o con un disegno)  Favorire l’accordo creato da loro stessi  Restare neutrali  Non cercare il colpevole  Non imporre la soluzione  Favorire la versione che non è la verità del litigio (o con le parole a voce o scritte o con un disegno)  Favorire l’accordo creato da loro stessi  Restare neutrali E’ possibile anche stabilire un angolo dell’aula strutturato dove i bambini si ritrovano per risolvere i conflitti.

3 LA FATICA DI DIVENTARE GRANDI Gustavo Pietropolli Charmet (responsabile consultorio adolescenti Milano) Suggerimento: ogni docente potrebbe prendersi cura di 4/5 ragazzi ed incontrarli alcune volte durante l’anno per favorire la crescita del gruppo classe. Il Consiglio di Classe dovrebbe fare una maggiore riflessione su come sta il gruppo classe Il gruppo classe può venire in soccorso di quei ragazzi che hanno difficoltà ad indossare il ruolo di studente, che sono portati a sfidare il limite e che sembra non provino sensi di colpa.

4 TUTTO TROPPO PRESTO. L’EDUCAZIONE SESSUALE DEI NATIVI DIGITALI di Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta  Figli iperprotetti rispetto alla loro incolumità fisica, orfani nella loro vita online – zona di vuoto in cui gli adulti hanno lasciato i minori  Età 9/15 - idea di accelerazione  Uso autolesivo ed etero lesivo del web (es. navigazione in siti pornografici) Figli e studenti bisognosi di una buona educazione emotiva, affettiva e sessuale, perché vivono in un mondo ipersessuale, ricevono messaggi dal mondo web, spesso connotati con il codice della pornografia

5 È fondamentale promuovere a scuola l’educazione affettiva-sessuale per: È fondamentale promuovere a scuola l’educazione affettiva-sessuale per: - promuovere educazione di genere - promuovere rispetto tra maschi e femmine - promuovere l’idea di maschile e femminile a sostegno della dignità delle persone e del percorso di crescita ed evoluzione a sostegno della dignità delle persone e del percorso di crescita ed evoluzione L’educazione affettiva – sessuale è un loro diritto e un nostro dovere


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