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Corso di preparazione all’esame

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Presentazione sul tema: "Corso di preparazione all’esame"— Transcript della presentazione:

1 Corso di preparazione all’esame
di abilitazione della professione Geometra 2017 URBANISTICA Fase 3 – 6 Giugno 2017

2 … ricordando che … L‘Urbanistica è una disciplina che studia il territorio ed ha come scopo la progettazione dello spazio urbano e comprende gli aspetti gestionali, di tutela e programmatici dell'attività edificatoria.

3 I SOGGETTI GIURIDICI COINVOLTI NELL’ ITER AMMINISTRATIVO SONO…
COMUNE ( verifica le esigenze preliminari ,responsabile dell’iter amministr.vo ) PROVINCIA ( solo parzialmente coinvolta in singole autorizzazioni e in eventuali Piani Urbanistici Coordinati ) REGIONE ( emanazione di Leggi Regionali riguardanti il territorio L.R. 11/2004) STATO ( emana leggi in materia pur perdendo potere legiferante nel tempo)

4 Incarico di progettazione a pool di professionisti ;
LA PROGETTAZIONE URBANISTICA AVVIENE ATTRAVERSO UN’ITER AMMINISTRATIVO CHE POSSIAMO SCHEMATICAMENTE RIASSUMERE COSI… Competenze del COMUNE Studio delle necessità edificatorie , compatibilità e fattibilità urbanistiche ; Incarico di progettazione a pool di professionisti ; Redazione di Piano Urbanistico preliminare ed esecutivo ; Adozione del Piano da parte della Giunta Comunale , pubblicazione sul BUR!!!! : La G.M. approva dopo i tempi necessari a tempi di stesura osservazioni/controdeduzioni della Provincia e/o Regione e dei cittadini

5 P.A.T. ( Piano Assetto Territorio ) …. strettamente collegato al…
Gli strumenti storici attraverso i quali si applica l’Urbanistica ed i suoi “ideali” sono… …..AI GIORNI NOSTRI…. P.A.T. ( Piano Assetto Territorio ) …. strettamente collegato al… P.I ( Piano degli Interventi ) P.A.T.I. ( quando il P.A.T. è adottato da più comuni per esigenze di tutela ambientale , storica o altro ; in questo caso si parla di Piano Assetto Territorio intercomunale ) (esempi : Alta Padovana , MedioBrenta , area metropolitana ) Da ricordare anche il P.T.C.R.(P) ( Piano Terr.le Coord.to Regionale / Provinciale )

6 STRUMENTI URBANISTICI
P.A.T. ( Piano Assetto del Territorio ) contiene disposizioni programmatiche. è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo del territorio comunale, individuando le specifiche vocazioni e le “invarianti” di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione territoriale ed alle esigenze della comunità locale.  Fissa gli obiettivi e condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili ed è redatto, dai Comuni, sulla base di previsioni decennali.

7 2) STRUMENTI URBANISTICI
P.I. ( Piano degli Interventi ) contiene disposizioni operative . E’ lo strumento operativo comunale che deve rapportarsi con il bilancio pluriennale e e con il programma triennale delle opere pubbliche e con regolamenti previsti da Leggi statali e regionali. Il P.I. si attua attraverso interventi diretti o per mezzo di Piani Urbanistici Attuativi (PUA) e provvede , in attuazione del PAT sulla base delle conoscenze aggiornate , a: suddividere il territorio comunale in Z.T.O. (A.T.O.) secondo le modalità di atto d'indirizzo ; individuare le aree in cui gli interventi sono soggetti a P. U. A. o  comparti urbanistici; definire i parametri per la individuazione delle varianti ai PUA; individuare le unità minime di intervento, le destinazioni d'uso e gli indici edilizi; definire le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente da salvaguardare; definire le modalità per  interventi di trasformazione e di conservazione; Individuare trasformazioni da assoggettare ad interventi di valorizzazione ambientale; definire e localizzare le opere/ servizi di interesse pubblico  ; individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria ed eventuali ampliamenti e quelle da trasferire mediante eventuali crediti edilizi e/o compensazioni; dettare la specifica disciplina dei centri storici, delle fasce di rispetto e delle zone agricole; * dettare la normativa con riferimento alle attività commerciali, al piani urbano del traffico, dell’ l’inquinamento luminoso, della classificazione acustica e della mobilità ciclistica.

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9 Carta delle invarianti ; Carta delle fragilità ;
In linea con la vastità delle tematiche coinvolte nello studio del PAT , la componente grafica risulta complessa e dotata di molteplici Cartografie riguardanti : Carta dei vincoli , Carta delle invarianti ; Carta delle fragilità ; Carta delle trasformazioni ( a volte soggette a schede specifiche ) Carta di coerenza del passaggio da PRG a PAT ; Carta del paesaggio ; Carta di viabilità sovracomunale ( competenze Provinciali e Regionali) ; Carta geologica e geomorfologica ; Carta dei siti naturalistici ( Vas e V.inc.A , Rete Natura2000) ; Eventuali…. Carta degli assetti fluviali ; Carta delle strutture agricole e agroalimentari ; Carta delle reticolo idrografico ; Carta degli elementi monumentali e di salvaguardia ; Carta degli elementi del paesaggio montano ; Carta dello sviluppo turistico e mappa attività connesse; Carta dei siti archeologici di salvaguardia . La

10 In linea con le emergenti tematiche di tutela ambientale e di promozione dello sviluppo sostenibile ,la L.R. 11 fa inoltre proprie le procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) introdotte a livello comunitario dalla Direttiva 2001/42/CE e, successivamente, dal Decreto Legislativo n. 152 del 2006. Come se non bastasse , bisogna dare attuazione ad eventuale V.inc.A. …… La V.inc.A. rappresenta uno strumento di prevenzione atto a garantire la coerenza complessiva e la funzionalità dei siti della rete Natura 2000 (vedi D.P.R. n. 357/97 ), consente l'esame delle interferenze di piani, progetti e interventi che, non essendo direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie caratterizzanti i siti stessi, possono condizionarne l'equilibrio ambientale ,permettendo la verificare la significatività di incidenze negative a carico di habitat o specie di interesse comunitario. A livello regionale gli aspetti procedurali e le linee di indirizzo per la stesura dello studio della V.inc.A.sono disciplinati con la D.G.R. n. 2299/2014.

11 Soggetti coinvolti . I principali soggetti coinvolti nella procedura di VAS sono:
l’autorità procedente, la pubblica amministrazione che elabora il piano, ovvero , lo recepisce, lo adotta o lo approva ; l’autorità competente, la pubblica amministrazione cui compete l’adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità e l’elaborazione del parere motivato; in sede statale autorità competente è il Ministro dell’Ambiente che esprime il parere motivato con il Ministro per i beni e le attività culturali; la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale di cui a L.123/08, assicura al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il supporto tecnico-scientifico per l’attuazione di quanto stabilito nel Decreto. i soggetti competenti in materia ambientale, le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessati agli impatti sull’ambiente dovuti all’attuazione dei piani e programmi. Il parere motivato è il provvedimento obbligatorio con eventuali osservazioni ,che conclude la fase di valutazione , espresso dall’autorità competente sulla base dell’istruttoria e degli esiti delle consultazioni. Ambito di applicazione . La VAS viene applicata sistematicamente ai piani e programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale:

12 FASE 3 Tutto cio’ che manca per completare il percorso di conoscenza basilare dell’Urbanistica

13 La zonizzazione z.t.o. A- B - C / D /E / F
La Zonizzazione è lo strumento , usato in urbanistica , per suddividere il territorio comunale in aree territoriali omogenee (Z.T.O./ A.T.O. ) secondo determinate caratteristiche Viene quindi attribuita una funzione specifica assoggettata a precise norme edilizie ; La suddivisione porta alla creazione di Zone urbane e sub-urbane definite con lettere A,B,C,D,E,F ; Si individuano Z.T.O. per insediamenti civili ( A , B e C con sottozone B1,B2,B3 , C1,C2 e Csp ); Si individuano Z.T.O. per insediamenti industriali / commerciali ( D con sottozone D1,D2 ); Si individuano Z.T.O. per insediamenti agricoli / rurali / ambientali ( E con sottozone E1,E2 ) ; Si individuano Z.T.O. per infrastrutture / insediamenti di pubblico interesse ( F sottozone F1,F2 ) ;

14 Il pensiero VOI NON POTRETE PENSARE CITTA’ NUOVE , MA SICURAMENTE POTRETE ADEGUARE LA “POLIS METROPOLITANA” O IL “PAESAGGIO LOCALE” , AD ESIGENZA DI SERVIZI ED INFRASTRUTTURE DEGLI ABITANTI , ANCHE ATTRAVERSO LA SINGOLA PROGETTAZIONE DI UN’EDIFICIO .

15 Concertazione del cittadino nel P.A.T.
La redazione del PAT viene preceduta dall'elaborazione di un Documento Preliminare, la cui prima stesura è stata adottata dalla Giunta Comunale con deliberazione , e rappresenta la base principale di dibattito sulla quale strutturare il processo di concertazione e partecipazione previsto dalla Legge Regionale Urbanistica 11/2004. Tale processo si sviluppa in arco temporale definito da una serie di incontri con le rappresentanze economiche e sociali della città. Vengono effettuati tavoli tematici (ambiente, infrastrutture e mobilità, ecc.) i cui resoconti sono pubblicati sul sito dedicato , che funge da archivio dei documenti prodotti inerenti la partecipazione. I contributi emersi durante le discussioni pubbliche e/o con gli uffici regionali preposti, portano alla stesura definitiva del Documento Preliminare da approvare dalla Giunta Comunale con deliberazione , previo eventuale parere di Commissione VAS o V.inc.A. Anche se il processo di partecipazione si concludesse ai sensi della L.R. 11/2004, l'Amministrazione Comunale puo’ riavviare l'iter per l'adozione del PAT, per dar vita ad una nuova fase di partecipazione e concertazione con il coinvolgimento dei diversi "portatori di interesse" e delle Municipalità, che sfocerà nell’adozione definitiva del Piano da parte del Consiglio Comunale con deliberazione .

16 Oneri di urbanizzazione
Sono detti "oneri concessori" l'insieme degli oneri da versare al Comune per ottenere il P.C.. Per gli interventi che comportano trasformazione urbanistica soggetti al rilascio del P.C. viene chiesto al privato "la corresponsione di un contributo commisurato all'incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione“ . Il calcolo degli oneri sul costo di costruzione cambia da Comune a Comune, in ragione di alcuni parametri propri dell’insediamento (Popolazione, indice di abitanti a mq, Comunità montana, ecc.) ma fa comunque riferimento al D.M. 801 /77 e si ottiene moltiplicando il costo a mq per la superficie residenziale, non residenziale, accessoria, logge, balconi etc., dell’immobile da realizzare. Le Amministrazioni locali, sono dotate di tabella .  Gli oneri di urbanizzazione sono distinti in contributi per la realizzazione dell’urbanizzazione primaria (strade, fogne, illuminazione pubblica, reti sottoservizi, aree per parcheggio e verde attrezzato. ecc.) e per l’urbanizzazione secondaria (asili e scuole materne, elementari, medie inferiori, centri sanitari, edifici per il culto, aree di verde attrezzato, ecc.). Tali contributi sono dovuti sia per le nuove costruzioni sia nelle ristrutturazione e/o cambio di destinazione d'uso, in base al volume di edificio realizzato. Gli insediamenti residenziali, commerciali, direzionali e turistici sono soggetti agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, mentre gli insediamenti industriali, artigianali alla sola urbanizzazione primaria e alla quota smaltimento rifiuti.

17 Costo di costruzione È dovuto ai Comuni nei casi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia. Ha un valore compreso tra il 5 / 20 % del del costo standard a mq, fissato dalla Regione, per le costruzioni di edilizia agevolata. La percentuale varia in funzione delle caratteristiche e delle tipologie delle costruzioni, della loro destinazione ed ubicazione.  Viene aggiornato dai Comuni applicando l'indice generale nazionale del costo di costruzione dei fabbricati residenziali , calcolato dall'Istat , che misura le variazioni nel tempo dei costi diretti del fabbricato ad uso abitativo. Gli standard urbanistici rappresentano i rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e gli spazi pubblici riservati alle attività collettive, all'edilizia scolastica, a verde pubblico o a parcheggi. Tali disposizioni si applicano ai nuovi PRG e relativi piani particolareggiati ,Ai nuovi regolamenti edilizi con annesso programma di fabbricazione ; alle revisioni degli strumenti urbanistici esistenti. Tale superficie è espressa in Mq area edificabile da destinarsi alla localizzazione di servizi pubblici per ogni abitante di cui si prevede l'insediamento all'interno di un piano urbanistico. Ricordiamo tra gli “ oneri concessori “ la Quota Smaltimento Rifiuti ( per attività industriali )

18 Norme tecniche di Attuazione
Le Norme definiscono in forma scritta le regole che stabiliscono diritti e doveri della proprietà immobiliare in funzione delle trasformazioni edilizie ed urbanistiche della città e del territorio. Fanno parte della documentazione del P.I. essendo regole esecutive , distinte per zonizzazione e sottozonizzazioni e indicano tutte le potenzialità edificatorie ammesse , minime e massime , le distanze , le altezze , i fabbricati schedati , ecc….

19 La perequazione. Con il termine perequazione in urbanistica si intende il principio "la cui applicazione tende ad ottenere due effetti concomitanti e speculari: la giustizia distributiva nei confronti dei proprietari dei suoli chiamati ad usi urbani, e la formazione di, senza espropri e spese, un patrimonio pubblico di aree al servizio della collettività“ La perequazione non va confusa con la compensazione, attraverso la quale si concedono diritti edificatori a fronte della gratuita cessione di terreni privati ,per costruzione di opere pubbliche o della realizzazione di opere di urbanizzazione. Si può ritenere perequativo il piano urbanistico nel quale ricorrano questi due elementi: Omogenea attribuzione dei diritti edificatori tra i proprietari (a prescindere quindi dall'eventuale edificabilità dell'area); Possibilità di trasferire i diritti edificatori da un'area ad un'altra. Tipologie di perequazione urbanistica : A seconda dell'area del territorio comunale interessata dal meccanismo perequativo si può avere: Perequazione urbanistica di comparto : che ha finalità di realizzazione di quanto previsto nel P.U., permettendo ai proprietari di territori di accordarsi tra di loro riguardo alla concentrazione di volumetrie all'interno di una determinata area, in modo tale da non creare svantaggi per alcuno; Perequazione urbanistica estesa : che nell'ambito della realizzazione di quanto previsto dal P.U., dà la possibilità ai proprietari di determinate aree di realizzare su alcuni lotti una concentrazione delle volumetrie e nel contempo, negli altri, la realizzazione di opere di interesse collettivo.

20 Il percorso urbanistico finisce con…..
Il VOSTRO pensiero urbanistico : nel test grafico finale proposto , fermo restando le fasi di apprendimento durante la docenza , proverete ad indicare quanto richiesto , nell’ambito di una città REALE e di una città IDEALE. FINALITA’ ITER AMMINISTRATIVO STRUMENTI URBANISTICI CARTOGRAFIE INDIVIDUAZIONE DELLE ZONIZZAZIONI NORME REGOLAMENTARI PEREQUAZIONE , CONCERTAZIONE e COMPENSAZIONE ONERI CONCESSORI.

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