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Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati

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Presentazione sul tema: "Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati"— Transcript della presentazione:

1 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Come si avvicinano i Pirati ad una Nave Mercantile? Metodo del CAVO COSA SUCCEDE? Due piccole imbarcazioni, collegate tra loro con un cavo di acciaio attendono in posizione ortogonale rispetto alla rotta della nave vittima, a motore spento. Nel momento in cui il cavo si incastra a livello del bulbo, le barche pirata si avvicinano grazie alla velocità della nave vittima ai fianchi della stessa, senza fare alcun rumore. 2) CARATTERISTICHE a) Molto silenzioso b) Il cavo d’acciaio non si vede al radar c) Non fattibile se la nave vittima ha una velocità superiore a 20 nodi (ma tutte le navi mercantili hanno una velocità di crociera inferiore ai 20 nodi) d) Le barche pirata hanno un sistema veloce, pratico e sicuro di ormeggio (è difficile separare le due navi da bordo della nave vittima) e) Viene effettuato quasi sempre di notte f) la sua preparazione richiede abilità marinare da parte dei pirati e una rotta costante della nave vittima

2 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Come si avvicinano i Pirati ad una Nave Mercantile? Attività di pesca simulata ed avvicinamento laterale improvviso COSA SUCCEDE? Alcune piccole imbarcazioni simulano attività di pesca litoranea, eseguendo delle rotte parallele alla costa. All’improvviso una o due imbarcazioni si separano dal gruppo ad alta velocità, quando la nave vittima si trova al traverso della loro posizione, in modo tale da raggiungerla ed abbordarla dai settori poppieri. Di solito l’accostata prima del cambiamento di rotta avviene quando “nascosti” da un’altra imbarcazione 2) CARATTERISTICHE a) Richiede mezzi di attacco piccoli e molto veloci. b) Non è silenzioso c) L’attacco può anche essere diurno (avviene di solito all’alba o al tramonto) d) Una costante guardia al radar potrebbe rivelarne l’attuazione con un discreto anticipo rispetto all’abbordaggio (radar A.R.P.A.) e) non richiede una particolare abilità nella barca pirata ma richiede una discreta abilità nell’eventua-le personale radarista di bordo.

3 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Come si avvicinano i Pirati ad una Nave Mercantile? Distanza < 2Nm Avvicinamento improvviso controbordo COSA SUCCEDE? Una piccola imbarcazione pirata fa rotta opposta rispetto alla nave vittima ad una certa distanza (inferiore alle 2 miglia nautiche). Arrivata ad un rilevamento polare di circa 45°, la nave pirata vira di pochi gradi e si avvicina controbordo alla massima velocità, attaccando sempre i settori poppieri 2) CARATTERISTICHE a) Non richiede mezzi di attacco molto veloci. b) Non è silenzioso c) L’attacco può anche essere diurno (avviene di solito all’alba o al tramonto) d) Una costante guardia al radar potrebbe rivelarne l’attuazione con poco anticipo rispetto all’abbordaggio (radar A.R.P.A.) e) non richiede una particolare abilità nella barca pirata ma richiede una discreta abilità nell’eventuale personale radarista di bordo. f) è di facile individuazione ma i tempi di intervento sono molto bassi (velocità relative elevate, limitati spazi di intervento, mimetizzazione con traffico mercantile)

4 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Come si avvicinano i Pirati ad una Nave Mercantile? Avvicinamento dai settori poppieri COSA SUCCEDE? Una piccola imbarcazione pirata una volta raggiunti i settori poppieri della nave vittima, ne fa la stessa rotta (si mette “in scia”) in modo da avvicinarsi da poppa ed approfittare degli eventuali settori ciechi del radar, di una “schermatura” naturale del rumore e della visibilità ridotta da parte della Plancia comando della stessa nave vittima 2) CARATTERISTICHE a) Richiede mezzi di attacco molto veloci. b) Può risultare molto silenzioso c) L’attacco può anche essere diurno (avviene di solito all’alba o al tramonto) d) Se nel settore cieco del radar, potrebbe non essere rilevato e) richiede una particolare abilità nella barca pirata ed una ottima abilità nell’eventuale personale radarista di bordo. f) Non è di facile individuazione

5 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Come si avvicinano i Pirati ad una Nave Mercantile? May Day May Day Falsa richiesta di soccorso COSA SUCCEDE? Una piccola imbarcazione pirata invia un messaggio di soccorso i voce su VHF. All’avvicinamento della nave vittima possono avvenire due fatti distinti: o abborda direttamente la nave vittima o prende in ostaggio i componenti della Lancia di salvataggio che si avvicina per il soccorso e successivamente abborda la nave vittima. May Day 2) CARATTERISTICHE a) Non richiede mezzi di attacco molto veloci. b) La simulazione di “may day” avviene quasi sempre di notte c) Di solito il soccorritore viene ingannato anche con fumogeni (simulazione di incendio a bordo) o, se le condizioni lo permettono, buttando a mare una piccola zattera di salvataggio (vuota per simulare l’abbandono nave e costringere la scialuppa di salvataggio ad avvicinarsi) d) Il metodo può essere utilizzato anche lontano dalla costa, richiede una buona conoscenza della lingua inglese ed il possesso da parte dei pirati di apparecchiature radio. e) Dato che è stato uno dei metodi più usati all’inizio del fenomeno “pirateria moderna”, nell’ultimo periodo il suo impiego è molto ridotto. f) Non è di facile individuazione

6 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Come si avvicinano i Pirati ad una Nave Mercantile? Attacco a “branco di lupi” COSA SUCCEDE? Una piccola imbarcazione pirata si avvicina dai settori prodieri della nave vittima con l’unico obiettivo di farla accostare verso la costa ove la attendono altre navi pirata, ben armate e posizionate in modo tale da non permettere alla nave vittima di togliersi dalla punteria delle armi (lanciarazzi, mitragliatrici calibro 20, ecc…) 2) CARATTERISTICHE a) Di solito avviene vicino alla costa, in prossimità della foce di un fiume, dove le navi pirata attendono la nave vittima. b) L’attacco è condotto da gruppi ben addestrati ed organizzati ed è sempre finalizzato alla confisca dell’intera nave per la richiesta di un riscatto. c) Anche questa tecnica è stata largamente usata dal 2005 al 2008, poi la maggiore distanza delle rotte di navigazione ne ha ridotto l’utilizzo (richiede che la nave vittima sia vicino alla costa, ad una distanza inferiore alle 50 miglia)

7 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Cambiare la rotta di navigazione per evitare la zona COSA SUCCEDE? Invece di attraversare il Mediterraneo, il Canale di Suez e la zona pericolosa, alcune compagnie decidono di circumnavigare l’Africa doppiando il capo di Buona Speranza, allungando la navigazione di circa 2700 miglia nautiche (3 o 4 settimane in più in termini di tempo) 2) Caratteristiche La zona pericolosa del Golfo di ADEN viene completamente esclusa dal passaggio della nave. Diminuzione dei costi assicurativi Si sono verificati fenomeni di pirateria in alcune coste dell’Africa occidentale Completa esclusione del Mediterraneo e del Canale di Suez (con conseguenti ricadute economiche per i vari Paesi ne traggono invece beneficio, soprattutto Egitto, Italia, Grecia, Malta) Aumento notevole dei costi e della durata del viaggio (carburante, personale, usura nave, ecc…) che ovviamente incide sul costo finale del bene trasportato

8 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Organizzazione e sorveglianza dei transiti COSA SUCCEDE? Sono attuate, anche contemporaneamente, le seguenti contromisure: Allontanamento delle rotte a più di 200 miglia dalle coste Somale (quando possibile, non nel Golfo di Aden in quanto è largo 193 Nm nel suo punto più largo) Transiti di più navi contemporaneamente (convogli) Scorta dei convogli da parte di navi militari (missioni militari marittime ONU o NATO). Possibile anche organizzare l transito in “FINESTRE” di transito scortato (ampiamente già utilizzato dalla Marina Militare Cinese in scorta a propri convogli mercantili). Pattugliamento delle coste Somale (sempre in acque internazionali) da parte delle suddette navi militari. Utilizzo di sistemi elettronici di allertamento (Ship Security Alert System, GMDSS InMarSat, Sistema satellitare di tracciamento delle imbarcazioni SHIPLOC). Ci sono delle evidenti controindicazioni nell’uso di tali strumenti proprio perché in Somalia NON ci sono autorità da allertare ma solo negli altri paesi rivieraschi dell’area (anche in maniera limitata) Conoscenza in tempo reale delle attività di pirateria e della eventuale presenza di navi di protezione disponibili alla scorta, attraverso Internet (Maritime Security Service – Horn of Africa). Software distribuito gratuitamente. Richiede una buona programmazione. Possibile spegnimento del sistema AIS che aiuterebbe la pirateria organizzata nella localizzazione ed identificazione delle prede GMDSS INMARSAT 2) Caratteristiche Gli attacchi della pirateria organizzata ed estemporanea sono pochi sui convogli e nulli sui convogli scortati Aumento dei costi assicurativi Aumento dei costi del viaggio (tasse governative per le missioni militari di supporto). COSTI MOLTO INFERIORI DI QUELLI DELLA CIRCUMNAVIGAZIONE. Il Mediterraneo continua a svolgere il suo ruolo di via di comunicazione. Aumento della durata del viaggio intesa come “attesa” dei componenti del convoglio (il convoglio può formarsi subito dopo SUEZ). DURATA MOLTO INFERIORE RISPETTO ALLA CIRCUMNAVIGAZIONE

9 Durante la navigazione
Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati Quali sono le misure di difesa? Misure Anti-abbordaggio Tali contromisure, installate direttamente a bordo, servono ad evitare l’abbordaggio o limitarne i danni, senza l’uso di armi (sono tutti di carattere non letale). FILO SPINATO Lungo tutta la nave, ai lati del ponte, vengono installate delle collane di filo spinato fisse o mobili (verticali durante la navigazione, orizzontali in zona pericolosa) Durante la navigazione In zona pericolosa Nave vista da poppa 2) SECURE SHIP SYSTEM Una barriera elettrica cinge lo scafo della nave e, una volta attivata direttamente dai pirati, oltre a far suonare sirene ed allarmi per allertare l’equipaggio assaltato, produce sugli intrusi una scarica elettrica (non letale ma molto dolorosa) di 9000 volt. Tale sistema conserva la sua affidabilità sotto qualsiasi condizione climatica ma presenta molti rischi se installato su navi che trasportano materiali infiammabili Sound alarm + 9.000 volts

10 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Misure Anti-abbordaggio Tali contromisure, installate direttamente a bordo, servono ad evitare l’abbordaggio o limitarne i danni, senza l’uso di armi (sono tutti di carattere non letale). Rollio 3) Manovre forzate di rollio o beccheggio Attuando tali manovre si intende rendere ardua la scalata della murata della nave al momento dell’arrembaggio vero e proprio creando intorno alla nave un minimo di moto ondoso 4) Fuoriuscita di aria compressa (o gas inerte) sotto la linea di galleggiamento (air-blast system) Il sistema è ancora in fase di sperimentazione e prevede la fuoriuscita di aria compressa da delle apposite uscite poco al di sotto della linea di galleggiamento a nave scarica, che possano provocare lo stesso effetto del rollio ma in maniera più veloce (senza dover muovere la nave). Al posto dell’aria compressa si è sperimentato anche il gas inerte autoprodotto per un effetto aggiuntivo di “stordire” i pirati al momento dell’arrembaggio Air-blast System

11 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Misure Anti-abbordaggio Tali contromisure, installate direttamente a bordo, servono ad evitare l’abbordaggio o limitarne i danni, senza l’uso di armi (sono tutti di carattere non letale). Idranti o estintori 5) Uso di idranti e/o estintori (schiuma) Gli idranti e gli estintori possono essere usati sia contro l’uomo che contro l’imbarcazione (alcune piccole motobarche utilizzate dai pirati si possono anche ribaltare od allagare fino all’affondamento se centrate dal getto). Il classico idrante è economico, preciso, con una buona gittata e non necessita di particolare addestramento.

12 Dissuasori a microonde
Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati Quali sono le misure di difesa? Misure Anti-abbordaggio Tali contromisure, installate direttamente a bordo, servono ad evitare l’abbordaggio o limitarne i danni, senza l’uso di armi (sono tutti di carattere non letale). Dissuasori acustici 6) Dissuasori Acustici Il sistema LRAD (Long Range Acoustic Device) è un dispositivo generatore di onde acustiche ad alta frequenza secondo fasci direzionali, che fino a 300 metri è in grado di produrre suoni compresi fra i 90 (alla massima distanza) ed i 150 Decibel (la soglia umana del dolore è tra i 120 ed i 140 Db). Dopo un utilizzo abbastanza frequente, l’uso di normali tappi per le orecchie da parte della pirateria, ne ha sancito l’inutilità. Sono tuttavia installati ancora su molte navi mercantili. Dissuasori a microonde 7) Dissuasori a microonde Il sistema ancora sperimentale V-MADS (Vehicle Mounted Active Denial System) dirige fino a 600 metri un fascio di microonde di 95 Ghz e provoca una sensazione immediata di forte bruciore cutaneo su tutto il corpo. La sua efficacia può essere sensibilmente degradata dalla nebbia e dagli spruzzi delle onde. Semplici pannelli metallici e di legno possono invalidarlo completamente.

13 Agenti chimici super scivolanti
Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati Quali sono le misure di difesa? Misure Anti-abbordaggio Tali contromisure, installate direttamente a bordo, servono ad evitare l’abbordaggio o limitarne i danni, senza l’uso di armi (sono tutti di carattere non letale). Agenti chimici super scivolanti 8) Uso di agenti chimici scivolanti Gli agenti chimici super scivolanti vengono rilasciati sulla murata della nave al momento dell’arrembaggio e possono rendere impossibile l’esecuzione dello stesso. Ad arrembaggio avvenuto possono essere rilasciati anche sulla parte di coperta occupata dai pirati e, in tale modo, potrebbero impedire la conclusione con successo dell’attacco. La durata degli agenti chimici varia dalle 6 alle 12 ore ed il loro costo non è proibitivo. Alcune volte vengono aggiunti alla miscela agenti urticanti non letali. La presenza di leggi specifiche anti inquinamento ha spinto le aziende produttrici a creare miscele chimiche biodegradabili e quindi non inquinanti.

14 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Misure Anti-abbordaggio Tali contromisure, installate direttamente a bordo, servono ad evitare l’abbordaggio o limitarne i danni, senza l’uso di armi (sono tutti di carattere non letale). Laser accecanti 9) Uso di Laser o LED accecanti (L-RAD) Malgrado l’uso di tale sistema sia vietato da alcune convenzioni internazionali di tipo umanitario, è stato progettato e sperimentato nei primi anni 2000 ed ampiamente usato fino al Si tratta di un fascio di luce laser che agisce fino a un raggio di due chilometri abbagliando temporaneamente i malintenzionati: per i pirati risulta impossibile prendere la mira con la luce negli occhi. Ovviamente più l’imbarcazione si avvicina e più intenso è l’effetto. Le ditte produttrici, come la britannica “BAE System”, hanno sempre assicurato che il fastidio alla vista provocato dal fascio laser è temporaneo.

15 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Misure Anti-abbordaggio Tali contromisure, installate direttamente a bordo, servono ad evitare l’abbordaggio o limitarne i danni, senza l’uso di armi (sono tutti di carattere non letale). 10) Sistema elettronico integrato DESTO – POMPEIUS (tratto dalla pubblicazione “Analisi Difesa” anno 12 n° 115) Le soluzioni tecnologiche per contrastare la pirateria marittima vengono progettate parallelamente da varie ditte di ciascun paese. In Italia la SELEX-ELSAG ha progettato i seguenti sistemi integrabili fra loro (ampiamente testati dalla Marina Militare): L’emettitore di onde radio DESTO (Direct Electromagnetic STOpper) genera una specie di bolla elettromagnetica attraverso un raggio direzionale di energia non pericolosa per gli esseri viventi ma in grado di disabilitare temporaneamente e/o danneggiare permanentemente i barchini pirata (intervenendo direttamente sui circuiti elettronici dei relativi motori), costringendoli a fermarsi. Il sistema integrato antipirateria POMPEIUS in grado di contrastare le incursioni delle piccole imbarcazioni e sorvegliare le aree sotto controllo H24. Basato su un’architettura net-centrica e modulare che integra numerosi sistemi di sorveglianza, il sistema si articola in due parti, la ship segment (segmento navale) da installare sulla nave ed il shore segment (segmento terrestre) da mettere a terra. L’obiettivo del segmento navale è quello è l’avvistamento precoce di possibili minacce da parte dei pirati; il sistema oltre ad essere integrato con i sensori di bordo dispone di sistemi di sorveglianza elettro-ottici THESAN (con sensori TV e telecamere IR) e radar di sorveglianza LYRA (radar doppler a scafo), specificatamente progettati per l’avvistamento e la classificazione di piccole imbarcazioni (il raggio d’azione del radar doppler è di circa 2 miglia nautiche). Il segmento a terra (shore) viene impiegato per il controllo dell’area sottoposta a sorveglianza controllando la distribuzione delle informazioni e coordinando le operazioni in mare. Il sistema è in grado di ricreare la visione del traffico marittimo proveniente da qualsiasi fonte informativa (ed informatica). Il sistema POMPEIUS è un prodotto completamente sviluppato e testato con successo nel marzo 2010 nel golfo di Aden.

16 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Servizio di vedetta Tale servizio comporta un discreto livello di addestramento e la disponibilità di un maggior numero di persone per ciascun turno di guardia. Ciascuna delle TRE vedette necessarie DEVE essere fornita di cannocchiale (meglio se integrato con infrarossi), di una ricetrasmittente in costante collegamento con la plancia, e deve ricoprire il settore corrispondente di un fanale. v v v

17 W.Z. per l’anticollisione
Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati Quali sono le misure di difesa? Personale RADARISTA in plancia Mentre è ormai consuetudine nella normale navigazione, non in zona pericolosa, lasciare un ufficiale e un membro dell’equipaggio in plancia per ogni turno di guardia, nelle zone infestate da pirati è bene che venga di nuovo impiegato un Ufficiale in qualità di radarista, che segua sia i due radar (banda X e banda S), sia l’eventuale radar doppler a scafo. È necessaria la figura dell’Ufficiale in quanto deve saper usare molto bene il Radar A.R.P.A ed è necessario un alto livello di addestramento. Per identificare i piccoli bersagli, quali le imbarcazioni dei pirati, bisogna usare il radar di scoperta in bassa scala e soffermarsi anche sui piccoli echi che di solito il radar A.R.P.A. non riesce a tracciare. Ovviamente è opportuno l’uso sia della Warning Zone (zona nella quale qualsiasi oggetto, anche fermo, provoca un allarme sonoro e visivo, ANCHE PER UNA SINGOLA BATTUTA RADAR) e la Acquisition Zone (zona nella quale qualsiasi bersaglio che si muove di moto proprio viene automaticamente prima acquisito e poi tracciato). I radar A.R.P.A. moderni hanno la possibilità di avere almeno 2 W.Z. distinte e indipendenti l’una dall’altra. W.Z. per l’anticollisione Warning Zone Warning Zone W.Z. anti pirateria

18 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? La CITTADELLA (protezione e sopravvivenza a lungo termine dell’equipaggio). La “Cittadella” è uno specifico locale blindato della nave, progettato in fase di costruzione, che, in caso di attacco dei Pirati giunto alla fase terminale di abbordaggio, deve essere raggiunto in pochissimo tempo da TUTTO l’equipaggio (altrimenti non ha senso). È bene sottolineare che il principio di funzionamento della Cittadella perde completamente senso se un membro dell’equipaggio ne rimane fuori (diventa inevitabilmente ostaggio dei pirati). Tale locale è progettato per resistere all’attacco con qualsiasi arma da fuoco siano dotati i pirati. Al suo interno ci devono essere l’aria condizionata, le razioni di emergenza per più giorni, l’approvvigionamento idrico indipendente dall’esterno, apparati radio VHF-MF-HF e satellitari per una propria comunicazione con l’esterno Comunicare con l’esterno è essenziale in quanto se le eventuali unità militari di soccorso sanno che tutto l’equipaggio è nella cittadella, tutti coloro che saranno intercettati a bordo non possono essere altro che pirati (meno remore per l’intervento da parte di forze militari) Dall’interno della Cittadella, il Comandante può arrestare in maniera definitiva i motori principali ed ausiliari. Può essere dotato di telecamere a circuito chiuso con comando a distanza per verificare la situazione in coperta ed in plancia. In una nave tedesca in cui tale sistema ha evitato che venisse sequestrata dei pirati (nave Beluga Fortune), la Cittadella era dietro la Plancia Comando, ed il suo ingresso era completamente nascosto dall’armadio contenente le pubblicazioni nautiche) – Tale notizia è riservata. Ingresso di una CITTADELLA Nave Beluga Fortune Particolare dell’intervento della task force militare tedesca

19 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Protezione della Plancia comando e chiusura della sala Macchine La plancia è l’obiettivo principale dei pirati in tutte le fasi dell’attacco in quanto in fase di avvicinamento possono essere sparati dei colpi verso la plancia per costringere il personale di guardia a fermare la nave (è anche possibile che vengano lanciate verso la plancia delle bottiglie incendiarie), ed in fase di abbordaggio è il primo obiettivo da raggiungere da parte dei pirati per avere il completo controllo della nave. Per tali motivi è opportuno che la Plancia venga protetta con i seguenti accorgimenti: Vetri antisfondamento e/o antiproiettile Porta di accesso e porte che danno sulle alette che, se chiuse dall’interno, non possono essere aperte dall’esterno (tali porte dovrebbero essere blindate) Elmetti e giubbotti protettivi (in kevlar) per il personale in turno di guardia (elmetti non in colore militare) Se la porta o il boccaportello di accesso sono chiusi con chiave, quest’ultima deve essere ben visibile al personale di guardia, per poter uscire rapidamente in caso di attivazione della cittadella. Protezioni strutturali devono essere attuate anche per la sala macchine ed il locale agghiaccio timone, cioè deve essere possibile chiudere le vie di accesso con porte o boccaportelli blindati.

20 Stesso cartello precedente in lingua ARABA
Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati Quali sono le misure di difesa? Cartelli dissuasivi ben visibili Anche se può sembrare una misura di minore effetto, può contribuire a dissuadere dall’attacco i pirati meno organizzati. Sia sulle paratie delle tughe sia sul bordo libero, DEVONO essere posizionati cartelli in lingua SOMALA o ARABA che descrivono le contromisure anti pirateria (realmente esistenti). Esempio di un cartello di allarme in lingua somala che avvisa del pericolo di ALTA TENSIONE ELETTRICA P.S. Grazie alla compagnia “Costa” per il bel disegno تحذير! خطر عالية الجهد Stesso cartello precedente in lingua ARABA

21 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Quali sono le misure di difesa? Illuminazione a giorno dello scafo durante la navigazione notturna in zona di pericolo Vengono istallati intorno allo scafo dei proiettori di luce che, durante la navigazione notturna in zona di pericolo, rimangono accesi ed illuminano a giorno lo scafo rivolti verso il basso. P.S. Grazie alla compagnia “Costa” per il bel disegno

22 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Cosa fare se l’attacco è imminente? L’imbarcazione dei pirati è stata identificata ed è in avvicinamento Attivare lo “Ship security alert system” (se disponibile, altrimenti mettere in atto le procedure GMDSS) Raggiungere e mantenere la massima velocità sostenibile Mandare il messaggio di emergenza GMDSS (Mayday – Ship under pirates attack) Mettere in atto manovre evasive (semicerchi a zig-zag) A seconda dello stato del mare, rimuovere qualsiasi oggetto di protezione o appiglio (cavi, biscagline o parabordi) dai lati della nave Attivare le pompe antincendio ed utilizzare le manichette antincendio nell’intento di coprire le aree più vulnerabili di accesso della nave Mettere in atto qualsiasi altra misura difensiva non letale di auto protezione (vedere le lastrine precedenti) Se AIS è stato spento per evitare di essere identificati, riaccenderlo e renderlo operativo con una configurazione di massima potenza (VHF) Attivare, per l’equipaggio, l’allarme sonoro anti pirateria in modo che possa raggiungere nel più breve tempo possibile il proprio posto di guardia anti pirateria o la cittadella (a seconda del piano si sicurezza antipirateria precedentemente pattuito e testato con esercitazioni) Fare un appello del personale per controllarne posizione e numero.

23 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Cosa fare se i pirati sono riusciti a salire a bordo? L’imbarcazione è dotata di CITTADELLA Mantenere la calma PLANCIA – Assicurarsi che ci sia un ampio tratto di mare libero di prora alla nave (altrimenti fare l’ultima virata in modo che tale ipotesi si verifichi) PLANCIA – Spegnere il motore principale e disabilitare i suoi comandi, quelli dei motori ausiliari e quelli del timone. Spegnere/disabilitare le apparecchiature elettroniche. TUTTI – Raggiungere nel più breve tempo possibile la Cittadella. CITTADELLA – Fare l’appello del personale CITTADELLA – Attivare le comunicazioni VHF – MF – HF – Satellitare (GMDSS) CITTADELLA – Mandare il messaggio di emergenza GMDSS (Mayday – Ship captured by pirates), specificando che tutto il personale si trova nella cittadella (“whole crew safe in citadel”) SE UN MEMBRO DELL’EQUIPAGGIO È RIMASTO ALL’ESTERNO DELLA CITTADELLA ED È STATO CATTURATO OPPURE NON SI HANNO SUE NOTIZIE, USCIRE ORDINATAMENTE E SEGUIRE LE INDICAZIONI SEGUENTI (valide per le navi senza la cittadella), ALTRIMENTI SE IN CONTATTO E NON CATTURATO CERCARE DI MANTENERE LA COMUNICAZIONE CON LUI (DIRGLI DI NASCONDERSI, STARE FERMO DOVE SI TROVA E NON OPPORRE RESISTENZA SE SCOPERTO DAI PIRATI)

24 Tecniche di Difesa passiva dall’attacco di Pirati
Cosa fare se i pirati sono riusciti a salire a bordo? L’imbarcazione NON è dotata di CITTADELLA Mantenere la calma Rimanere uniti per quanto possibile (punto di riunione o Plancia Comando) Ogni membro dell’equipaggio che non si trovi in plancia deve rimanere costantemente in comunicazione con la plancia NON offrire alcuna resistenza Cooperare con i pirati Lasciare in funzione le apparecchiature TV a circuito chiuso (controllo movimenti pirati – equipaggio) NON EFFETTUARE MOVIMENTI BRUSCHI INTORNO AI PIRATI, NON ALZARE LA VOCE NON USARE ARMI DA FUOCO ANCHE QUALORA ESSE FOSSERO DISPONIBILI NON UTILIZZARE FLASH NON USARE COME ARMI I RAZZI DI SEGNALAZIONE O ALTRI ARTICOLI PIROTECNICI


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