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LA SICUREZZA ELETTRICA

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Presentazione sul tema: "LA SICUREZZA ELETTRICA"— Transcript della presentazione:

1 LA SICUREZZA ELETTRICA
ELETTROCUZIONE 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

2 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica
Corso Sicurezza La corrente elettrica non si vede.... ma se ne vedono gli effetti In Italia ogni anno si hanno infortuni da contatti elettrici si hanno infortuni da contatti elettrici …con 400 decessi per elettrocuzione Il 95% degli infortuni avviene in ambito domestico Circa il 10-15% di tutti gli incendi hanno origine da problemi elettrici 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

3 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica
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4 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica
La norma CEI 64-8 definisce la tensione di contatto limite convenzionale UL nel modo seguente. La tensione di contatto limite convenzionale UL è il massimo valore della tensione di contatto che è possibile mantenere per un tempo indefinito in condizioni ambientali specificate. I valori di tale tensione si deducono dalle curve di sicurezza e sono pari a: — UL = 50 V per i contatti in condizioni ordinarie;  — UL = 25 V per i contatti in condizioni particolari. Nel caso di corrente continua, i valori della tensione di contatto limite convenzionale sono rispettivamente pari a 120 V per le condizioni ordinarie e 60 V per quelle particolari CURVE DI SICUREZZA 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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7 Il corpo umano riporta meno danni, a parità di intensità, al
passaggio della corrente continua piuttosto che a quello della corrente alternata. Ciò in quanto le correnti pulsanti a 50 Hz risultano particolarmente dannose per il sistema nervoso (provocano la tetanizzazione dei muscoli, cioè ripetute e velocissime contrazioni), mentre la corrente continua ha prevalentemente un effetto di riscaldamento resistivo dei tessuti. 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Percorso Fattore F Valutazione Mano sinistra-piede sinistro 1 Situazione di perfetta equivalenza Mano sinistra-piede destro Mano sinistra-entrambi i piedi Mano destra-piede sinistro 0.8 Situazioni meno pericolose Mano destra-piede destro Mano destra-entrambi i piedi Schiena - mano sinistra 0.7 Glutei - mani Mano sinistra – mano destra 0.4 Schiena - mano destra 0.3 Torace - mano sinistra 1.5 Situazioni più pericolose Torace - mano destra 1.3 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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50 Hz assenza di reazione tetanizzazione Arresto respirazione Tempo di contatto Assenza di effetti pericolosi per il corpo umano fibrillazione Intensità della corrente a: corrente di soglia = minimo valore percepito b: corrente di rilascio = massima corrente che consente di interrompere il contatto 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Leggi e Normative D.Lgs. 81/08 (Nuovo Testo Unico sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro) Legge 186/68 (impianti a regola d’arte) D.M. 37/08 (sicurezza degli impianti) Norme CEI (Italia) Norme CENELEC (Europa) Norme IEC (Ente normatore extraeuropeo) 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Protezione differenziale 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Contatto diretto 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

18 PROTEZIONE DA CONTATTI DIRETTI
Protezione totale (persone non addestrate e ambienti ordinari) Isolamento delle parti attive con materiali non removibili. L'isolante può essere rimosso solamente tramite distruzione; Involucri o barriere per impedire l'accesso alle parti pericolose. L'involucro può essere rimosso tramite l'uso di un attrezzo o di una chiave affidata a personale responsabile. Protezione parziale (persone addestrate e ambienti ad accesso limitato) Mediante ostacoli; Distanziamento in modo da impedire un contatto accidentale. Protezione addizionale Interruttori differenziali ad alta sensibilità (questa protezione non dispensa dall'applicazione di una o più delle misure sopra indicate). 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Contatto indiretto 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

21 PROTEZIONE DA CONTATTI INDIRETTI
La protezione dai contatti indiretti (protezione in condizioni di guasto), secondo la norma CEI 64‐8, si realizza mediante: ● Installazione di un interruttore differenziale con corrente di intervento differenziale non superiore a 30 mA. ● Collegamento a terra di tutte le masse del sistema. ● Coordinamento dei valori della resistenza di terra e della corrente di intervento differenziale dell’interruttore. 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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24 Protezione Elettrica da dispersione e cortocircuito/sovracorrente
Int. differenziale magnetotermico Int. magnetotermico Sono dispositivi che automaticamente aprono il circuito, cioè sconnettono il dispositivo collegato, in caso venga riscontrata la condizione di emergenza a cui sovraintendono. 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Schema di principio di un interruttore differenziale 1-Alimentazione 2-Uscita verso circuito utilizzatore 3-Toroide in materiale ferroso al alta permeabilità 4-Avvolgimenti dei conduttori di linea (con correnti uguali in entrata è uscita i flussi generati si annullano) 5-Avvolgimento rivelazione corrente differenziale(se i flussi generati dai conduttori di linea sono diversi si genera nel toroide un flusso magnetico che induce a sua volta una f.e.m con il compito di comandare il dispositivo di sgancio 6-Dispositivo di sgancio per l'apertura dell'interruttore 7-Tasto di prova 8-Resistore per limitare corrente di prova 9-Contatti dell'interruttore 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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27 INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO
Protezione dal cortocircuito (Parte magnetica) Questo tipo di guasto si verifica quando due conduttori a differente potenziale entrano in diretto contatto tra loro, provocando un elevatissimo e istantaneo flusso di corrente. Protezione dal sovraccarico (Parte termica) Questo problema si verifica quando l'intensità di corrente supera un valore prefissato a causa per esempio di troppi carichi accesi contemporaneamente. Il limite di corrente è determinato da limiti costruttivi dell'impianto e in particolare dalla capacità dei fili conduttori di smaltire il calore prodotto per effetto Joule. 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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PRESE A SPINA B.T. Presa industriale circuiti monofase 16 A 2 poli - per circuiti monofase senza terra 3 poli - per circuiti monofase con terra 4 poli - per circuiti trifase con terra 5 poli - per circuiti trifase con neutro e terra Il neutro è il conduttore che serve da ritorno per la corrente che arriva al carico tramite il conduttore di fase, nei sistemi monofase; mentre serve da ritorno per la corrente di squilibrio del sistema trifase Il conduttore di neutro è da considerarsi a tutti gli effetti conduttore attivo, come quello di fase, anche se nella maggioranza dei casi avrà una tensione rispetto a terra di pochi volt. 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Un’altra spina utilizzata su molti apparecchi è quella di tipo tedesco/francese, detta anche “Shuko”. Il collegamento con la terra avviene tramite due linguette laterali. Non entrano nelle prese di tipo italiano ma solo in quelle a loro dedicate 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Uso delle prese Schuko solo mediante adattatore Esiste un certo livello di compatibilità meccanica fra gli spinotti di fase e di neutro delle spine italiane e del Schuko ma non dello spinotto di terra. Pertanto se non si usa l’adattatore si ha la corretta funzionalità (con illusione che tutto vada bene) ma non la sicurezza 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Tabella Gradi Protezione IP La 1° cifra rappresenta l’indice di protezione contro la penetrazione di oggetti solidi e polveri, mentre la 2° cifra l’indice di protezione contro la penetrazione di liquidi entrambi validi in condizioni ambientali standard. 2° Cifra Descrizione 1 Protezione da gocce d'acqua 2 Protezione da gocce d'acqua deviate fino a 15° 3 Protezione da vapori d'acqua 4 Protezione da spruzzi d'acqua 5 Protezione da getti d'acqua 6 Protezione da getti forti d'acqua o mareggiate 7 Protezione contro l'immersione 8 Protezione contro l'immersione continua 1° Cifra Descrizione 1 Protezione da oggetti solidi maggiori di 50 mm 2 Protezione da oggetti solidi maggiori di 12 mm 3 Protezione da oggetti solidi maggiori di 2.5 mm 4 Protezione da oggetti solidi maggiori di 1 mm 5 Protezione da polveri 6 Protezione forte da polveri 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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Apparecchiaura in classe 2 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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La norma tecnica CEI (CEI EN ) stabilisce che per qualsiasi genere di lavoro elettrico o non, in cui vi è la possibilità di rischio elettrico, ne deve essere valutata la complessità, al fine di individuare le figure professionali idonee ad operare; queste sono così classificate: Persona esperta PES Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che l elettricità può creare. Persona avvertita PAV Persona adeguatamente avvisata da persone esperte per metterla in grado di evitare i pericoli che l elettricità può creare. 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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PRONTO SOCCORSO Qualora si verifichi una folgorazione è indispensabile la massima rapidità e precisione nel soccorrere la persona colpita. Il soccorritore deve adottare i criteri di sicurezza necessari ai fini della propria incolumità e sicurezza 17/10/2017 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

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