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RISCHIO ELETTRICO CORSO ASPP/RSPP MODULO A3.

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Presentazione sul tema: "RISCHIO ELETTRICO CORSO ASPP/RSPP MODULO A3."— Transcript della presentazione:

1 RISCHIO ELETTRICO CORSO ASPP/RSPP MODULO A3

2 I principali rif. normativi
RISCHIO ELETTRICO PRINCIPIO DELLA MASSIMA SICUREZZA TECNOLOGICAMENTE FATTIBILE Obblighi del DL: Adozione di misure protettive sempre più evolute e sofisticate, sia per ciò che riguarda la progettazione, la realizzazione, l’esercizio la modifica e la manutenzione degli impianti ed apparecchiature elettriche DPR 547/55 requisiti degli impianti e delle attrezzature DPR 303/56 Legge 186/68 Legge 46/90 NORME CEI I principali rif. normativi DPR 547/55. Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.P.R. del 19/03/56 n. 303 Norme generali per l'igiene del lavoro LEGGE 186/68 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici Legge n. 46 del 1990 Norme per la sicurezza degli impianti

3 LE PRINCIPALI NORME CEI DI RIFERIMENTO
11-8: Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia, Impianti di terra. 64-2: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione; 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua 64-8: (versione 2) Ambienti a maggior rischio in caso di incendi 81-1 Protezione di strutture contro fulmini

4 LA SICUREZZA NEGLI IMPIANTI ELETTRICI
LEGGE 46/’90 L’art..1 prescrive che sono soggetti all’applicazione della legge gli impianti di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione dell’energia elettrica per gli edifici adibiti ad uso civile e agli immobili destinati ad attività produttive, commerciali, terziarie,…. Vanno intesi come edifici destinati ad attività produttive e del terziario gli edifici adibiti a sede di società, ad attività industriale, commerciale, gli uffici, le scuole, i luoghi di cura,…. Deve essere redatta da ditta abilitata la Dichiarazione di Conformità ai sensi della legge 46/90

5 RISCHIO ELETTRICO L’elettricità è la forma di energia più versatile presente in natura. Può essere pericolosa se non viene usata correttamente. Alcune norme possono aiutare a minimizzare i rischi elettrici e a ridurre incidenti ed infortuni Il rischio elettrico non può essere eliminato, ma può essere controllato attraverso la formazione e informazione dei lavoratori nonché mediante semplici regole comportamentali.

6 Effetti della corrente elettrica sul corpo umano
La gravità degli effetti è in funzione dei seguenti parametri: l’intensità della corrente La durata del contatto Il percorso della corrente nel corpo umano

7 Effetti della corrente elettrica sul corpo umano
Alternata piu pericolosa

8 CONTATTI ACCIDENTALI CONTATTO DIRETTO:
si intende il contatto di una persona con una parte attiva, cioè in tensione, dell’impianto P.e. contatto con un conduttore non protetto,… Si ha quando una persona tocca una parte di un utilizzatore elettrico che normalmente non deve essere in tensione, ma ché può trovarsi in tensione per difetto di isolamento. P.e. l’involucro metallico di una macchina alimentata elettricamente CONTATTO INDIRETTO:

9 Protezione dai contatti diretti
Protezione passiva: segregare e rendere inaccessibili le parti attive mediante isolamento, barriere, involucri,…. Protezione attiva: Interruzione immediata dell’alimentazione in caso di contatto diretto, ottenuta mediante l’uso di interruttore differenziale ad alte sensibilità

10 Protezione dai contatti indiretti
Senza interruzione di alimentazione:Utilizzo esclusivo di componenti di classe II Protezione attiva:Uso di impianto di terra coordinato con l’interruttore generale di protezione dei circuiti elettrici (interruttore differenziale,…)

11 Protezione dai contatti diretti
Grado di protezione IP: rappresenta attraverso 2 numeri il livello di protezione. I = protezione contro il contatto di corpi solidi esterni e contro l'accesso a parti pericolose. II = protezione contro la penetrazione dei liquidi

12 Protezione dai contatti diretti
Protezione persone ed oggetti solidi

13 Protezione dai contatti diretti
Protezione dall’acqua

14 Impianto di messa a terra
collegare una massa a terra vuol dire stabilire un collegamento elettrico tra la massa e il terreno a potenziale zero; La Norma CEI 64-8 definisce gli elementi e le caratteristiche dell’impianto di terra: Terra Il terreno come conduttore il cui potenziale elettrico in ogni punto è convenzionalmente considerato uguale a zero Dispersore Corpo conduttore in contatto elettrico con il terreno e che realizza un collegamento elettrico con la terra

15 Interruttore differenziale
confronta continuamente la corrente elettrica entrante con quella uscente e scatta quando avverte una differenza; è contrassegnato dalla lettera T ; Se la differenza pari a B è superiore alla soglia di sensibilità ( I = 0,03A) interviene il differenziale. L’interruttore differenziale non interviene nel caso in cui una persona tocca entrambi gli elementi in tensione ed è isolata a terra ( ad es. se si trova su una scala di legno o se ha le scarpe con suole di gomma, ecc.) Gli interruttori differenziali utilizzati hanno una corrente nominale differenziale di intervento uguale o minore a 30mA, costruiti in modo da aprire quasi istantaneamente il circuito, quando fluisce verso terra una corrente di valore pericoloso per le persone.

16 Sistemi di protezione da sovracorrenti
Definizione: Ogni corrente che supera il valore nominale (per le condutture il valore nominale è la portata) viene definita dalle norme sovracorrente.


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