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Come e perché investire ed essere Terzo Settore

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Presentazione sul tema: "Come e perché investire ed essere Terzo Settore"— Transcript della presentazione:

1 Come e perché investire ed essere Terzo Settore
Onlus Centro Ricerche e Attività Paola Berbeglia Presidente CReA Delegata educazione alla cittadinanza globale per le ONG italiane ed europee

2 Indice della fiducia dei cittadini verso istituzioni e attori sociali
Onlus Centro Ricerche e Attività

3 Terzo settore, la riforma è legge: ecco cosa prevede
Onlus Centro Ricerche e Attività In attesa dei decreti attuativi del governo, ecco i punti principali della legge delega: Un registro unico nazionale, un Codice del terzo settore, il riordino della disciplina anche fiscale, un nuovo impulso all’impresa sociale, l’istituzione del servizio civile universale, la nascita del Consiglio nazionale del terzo settore, la Fondazione Italia Sociale.

4 Alcuni numeri sulla migrazione ed il rifugio – Anno 2015
Onlus Centro Ricerche e Attività Nel 2015 in Italia sono sbarcate persone (il 9% in meno rispetto al 2014) e, soprattutto, il paese ha iniziato ad attuare il cosiddetto approccio hotspot i migranti forzati  (ossia i richiedenti asilo, i rifugiati e i profughi) sono stati a livello mondiale 65,3 milioni   21,3 milioni sono rifugiati e 3,2 milioni richiedenti asilo in attesa di una decisione sulla loro domanda migranti stanziali, gli stranieri residenti in Italia sono , appena 12mila in più rispetto allo scorso anno. A questa presenza va aggiunta quella dei soggiornanti non (ancora) iscritti all’anagrafe, considerando i quali Idos stima che gli stranieri regolarmente presenti in Italia sfiorino i 5 milioni e mezzo di persone ( ).

5 Bilancio tra immigrati in Itala ed emigrati italiani all’estero: fifty-fifty
Onlus Centro Ricerche e Attività  sono almeno le persone di origine immigrata che fino ad oggi hanno acquisito la cittadinanza italiana. Conteggiando anche gli italiani che vivono all’estero ( secondo le anagrafi consolari, cresciuti nel 2015 di circa 200mila unità), si può stimare che: su 244 milioni di migranti nel mondo, l’Italia detenga una quota del 4% (oltre 10 milioni), riferibile per la metà ad italiani all’estero e per l’altra metà a immigrati residenti sul territorio nazionale. 

6 L’economia legata a migrazione e rifugio
Onlus Centro Ricerche e Attività Dal Rapporto del Ministero dell’Interno sull’accoglienza anno 2015 sui circa 35 euro pro-capite spesi per lo SPRAR, oltre un terzo va a coprire le retribuzioni La seconda voce in ordine di volume di spesa è “spese generali per l’assistenza”, in cui rientrano il vitto e alloggio, l’abbigliamento, ecc. ma anche il cosiddetto pocket money, ovvero “un contributo in denaro da corrispondere a ogni beneficiario e destinato alle piccole spese personali, ulteriori rispetto ai beni e ai servizi garantiti dal progetto di accoglienza”. Da questa analisi emerge dunque come le strutture d’accoglienza producano un impatto positivo sul territorio, generando un indotto in termini di professionalità attivate, consulenze ed altri servizi. di operatori e professionisti.

7 Struttura della spesa SPRAR in base ai bilanci preventivi del 90% dei progetti Fonte: elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno e ANCI Voci di spesa Spesa 2014 (euro) Struttura Costo del personale 37,9% Oneri relativi all’adeguamento 12,4% Spese generali per l’assistenza 23,8% Integrazione 6,2% Consulenze 3,8% Costi indiretti 0,9% Altre spese 15,0% Totale 100,00%

8 Valore pro-capite giornaliero della spesa SPRAR (11
Valore pro-capite giornaliero della spesa SPRAR ( posti) Fonte: elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno e ANCI Voci di spesa Spesa 2014 (euro) Distribuzione Costo del personale 13,16 37,9% Oneri relativi all’adeguamento 4,30 12,4% Spese generali per l’assistenza 8,24 23,8% Integrazione 2,15 6,2% Consulenze 1,31 3,8% Costi indiretti 0,30 0,9% Altre spese 5,21 15,0% Totale 34,67 100,00%

9 La stima dei costi complessivi 2015
Onlus Centro Ricerche e Attività Stima del costo medio pro-capite giornaliero Stima del costo totale 2015 CARA,CDA, CPSA, Strutture temporanee 30 -35 918,5 milioni SPRAR 35 242,5 milioni Totale 1.162,00 milioni I dati della tabella rappresentano una stima previsionale dei costi, soggetti a variazione in relazione all’andamento dei flussi migratori e alle presenze nei centri di accoglienza. Fonte: Ministero dell’Interno.

10 Stima delle entrate e delle uscite in miliardi di euro (costo standard) (2012)
Onlus Centro Ricerche e Attività ENTRATE IMPORTO USCITE Gettito Irpef 4,9 Sanità 3,7 Imposta sui consumi 1,4 Scuola 3,5 Imposta sugli oli minerali 0,84 Servizi sociali 0,6 Lotto e lotterie 0,21 Casa 0,4 Tasse e permessi 0,25 Giustizia 1,8 Totale gettito fiscale 7,6 Ministero degli interni 1,0 Contributi previdenziali 8,9 Trasferimenti economici 1,6 Totale entrate 16,5 Totale uscite 12,6 SALDO: +3,9 miliardi di euro

11 Analisi di alcuni costi e benefici economici dell’immigrazione regolare in Italia
Onlus Centro Ricerche e Attività Un tentativo di valutare i costi ed i benefici totali dell’immigrazione straniera è stato effettuato dalla Fondazione Leone Moressa. Dall’’analisi della spesa relativa all’anno fiscale 2012, che ha stimato le entrate e le uscite relativamente agli oltre 4 milioni di stranieri regolarmente iscritti in anagrafe, si evince che il rapporto tra costi e benefici dell’immigrazione in Italia è in attivo di circa 4 miliardi di euro (cfr. tab. 16). Nell’analisi sono state considerate da un lato le entrate pubbliche dovute alla presenza straniera (gettito Irpef, Imposta sui consumi, Imposta sui carburanti, Lotto e lotterie, Tasse sui permessi di soggiorno e cittadinanza, Contributi previdenziali) e dall’altro lato la spesa pubblica riferita agli utenti stranieri (Sanità, Scuola, Servizi sociali, Casa, Giustizia, Ministero dell’Interno, Trasferimenti economici). In questo bilancio – esclusivamente finanziario – della presenza straniera sono incluse anche le spese per le politiche di accoglienza e contrasto all’immigrazione irregolare (all’interno della voce Ministero dell’Interno). Complessivamente, la spesa pubblica ammonta a 12,6 miliardi di euro, contro 16,5 miliardi di gettito

12 Dossier statistico immigrazione IDOS 2016 GRAZIE per l’attenzione
Onlus Centro Ricerche e Attività Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia. Aspetti, procedure, problemi – Ministero dell’interno Roma, ottobre 2015 Dossier statistico immigrazione IDOS 2016 GRAZIE per l’attenzione Paola Berbeglia


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