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Giovani, merito, opportunità

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Presentazione sul tema: "Giovani, merito, opportunità"— Transcript della presentazione:

1 Giovani, merito, opportunità
Incontri preparatori Assise 2011 Giovani, merito, opportunità

2 Giovani, merito, opportunità
Incontri preparatori Assise 2011 Roma, 14 aprile 2011 Giovani, merito, opportunità Hanno detto: “Merito, mercato e crescita sono le nostre way out, gli antidoti alla crisi e alla distanza tra politica e Confindustria”. “i giovani hanno poca cultura d’impresa”. “l’orientamento professionale viene fatto dai professori, che non hanno alcuna conoscenza del mondo dell’impresa e spesso sono animati da pregiudizi ideologici”. “i giovani sono spesso fuorviati dal racconto che i media fanno dell’impresa, dipinta come luogo di ingiustizia e sfruttamento”. “i giovani sono la nostra innovazione e il nostro futuro: la nostra vergogna come Paese è quella di aver investito tutto sui pensionati e nulla sui giovani”. “il momento più importante per il futuro professionale dei giovani avviene a 14 anni, quando la scuola superiore viene scelta in base alla convergenza tra le aspettative dei genitori e l’incoscienza dei figli”. “il contratto a tempo indeterminato non può essere l’equivalente di un posto fisso garantito a vita”. “i giovani italiani cominciano a lavorare mediamente 3 anni dopo quelli tedeschi: a quel punto fanno fatica a cambiare il loro modo di vivere e ad allinearsi alla velocità del business”.

3 Incontri preparatori Assise 2011 i Segue – hanno detto
“I giovani sono pieni di energia, entusiasmo e curiosità: siamo noi che li teniamo lontani perché non li sappiamo coinvolgere”. “A Roma ci sono più avvocati che in tutta la Francia: è tempo che le famiglie e le scuole smettano di spingere i giovani esclusivamente verso le facoltà umanistiche”. “I giovani sono coloro che continuano a farsi domande invece che tentare esclusivamente di dare risposte”. “I giovani imprenditori devono essere un ponte tra impresa e società”. “L’inglese oggi è una condizione-cancello per accedere ai mercati internazionali. Purtroppo non è una condizione-cancello per accedere ai percorsi di studio”. “In Italia non c’è reale possibilità di scelta tra la scuola pubblica, che riceve i docenti dalle graduatorie senza poterli scegliere, e la privata, che può selezionare i docenti come un’azienda: la scelta è determinata solo in base al reddito del cittadino e la parità è solo sulla carta”. “La scuola deve insegnare la leadership, altrimenti quando i giovani entrano nel mondo del lavoro sono troppo impreparati per assumere incarichi di responsabilità”.

4 Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE
Scuola e cultura d’impresa Occorre creare dei veri e propri “campus” aziendali (non solo stage) in cui i giovani ricevano informazioni e formazione rispetto al mondo dell’impresa, apprendendone obiettivi, struttura, disegno organizzativo, competenze necessarie e cultura richiesta. Occorre formare gli insegnanti attraverso programmi che li avvicinino al mondo dell’impresa in modo da orientare correttamente i giovani al momento della scelta. La scuola media non produce un orientamento scolastico funzionale alle esigenze di sviluppo del Paese: il concetto che facoltà umanistiche come Giurisprudenza aprono tutte le porte è ampiamente superato e smentito dalla realtà dei fatti. Occorre riallineare il processo di orientamento ampliando la portata di iniziative come “Orientagiovani”. Occorre introdurre la leadership come “materia di studio” curricolare, sviluppando l’attitudine alla guida e alla presa di responsabilità di gruppi di lavoro rispetto al raggiungimento di obiettivi condivisi (progetti di ricerca, progetti inter-scolastici, …). La cultura italiana, estremamente legata alle radici geografiche e famigliari, è spesso un ostacolo alla motivazione dei giovani ad intraprendere percorsi internazionali. Occorre sviluppare una cultura aperta al cambiamento e alla dimensione internazionale a partire dalla scuola e lavorare parallelamente sulle famiglie. Lingue straniere Le competenza linguistiche sono oggi un fattore necessario e imprescindibile per creare la possibilità di esportare competenze e forza lavoro, allargando lo scacchiere delle opportunità di crescita, ma non sono un requisito necessario per la selezione all’ingresso delle Università. Occorre spingere per ottenere che le competenze linguistiche divengano necessarie per accedere ai percorsi”scolastici superiori e universitari.

5 Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE
Formazione tecnica e scientifica Il numero dei giovani che scelgono una formazione tecnica è estremamente inferiore a quello che occorre per rispondere al bisogno di professionalità e maestranze espresso dal settore manifatturiero italiano, che è il secondo in Europa e che potrebbe offrire una risposta importante a disoccupazione e crescita di mercato. I contenuti erogati da istituti tecnici e facoltà universitarie scientifiche non rispondono alle esigenze delle imprese: occorre integrare i percorsi curricolari con intership in azienda per avvicinare i giovani al mondo del lavoro prima del termine del percorso scolastico. Occorre promuovere l’adesione dei giovani a percorsi di tipo tecnico facendo comprendere l’importanza di avere maestranze italiane in grado di essere impiegate nei progetti di sviluppo del nostro Paese. È necessario che le facoltà scientifiche promuovano progetti di ricerca orientati non solo al mondo accademico ma principalmente al mondo dell’impresa, che rappresenta l’opportunità di applicazione pratica dei modelli teorici. La formazione scolastica deve sviluppare competenze tecniche che rispondano a logiche di innovazione. Ciò avviene solo se si mette il cliente al centro, come punto d’origine della richiesta di innovazione. CONFINDUSTRIA e giovani È importante che anche Confindustria valorizzi il ruolo dei giovani imprenditori come “ponte” tra il mondo della scuola e dei giovani e quello dell’impresa: i giovani imprenditori sono meno distanti da cultura, modelli, linguaggio dei giovani e possono offrire un modello ed esempio più facilmente fruibile dai ragazzi tra i 14 e il 25 anni. I giovani sono estremamente sensibili a temi come responsabilità sociale, sostenibilità, sviluppo tecnologico e digital divide: tutti temi importanti per Confindustria. Occorre capire come utilizzare questa possibilità per costruire una piattaforma di integrazione tra i due mondi.

6 Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE
Ingresso nel mondo del lavoro Il contratto a tempo indeterminato è un obiettivo importante se abbinato al concetto di flessibilità L’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro avviene troppo tardi: occorre pensare a soluzioni che non si limitino agli stage, ma avvicinino i giovani all’impresa anche durante il percorso scolastico e a condizioni che ne favoriscano l’ingresso prima Le aziende devono aprire le porta ai giovani in età scolare, organizzando programmi di formazione in accordo con le scuole in modo da integrare i POF (Piano dell’Offerta Formativa)

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