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Comportamentismo - cognitivismo

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Presentazione sul tema: "Comportamentismo - cognitivismo"— Transcript della presentazione:

1 Comportamentismo - cognitivismo
reazione per l’ambiente (emozione, abitudine, apprendimento) legge dell’effetto: azione soddisfazione  ripresa dell’azione (oppure insoddisfazione  rifiuto alla ripresa) - L’attività della mente  solo ipotesi (non si riesce osservare) Cognitivismo: Risposte non immediati, non subisce ma interagisce Processi all’interno dell’individuo (no scatola nera  ) Modelli mentali, elabora le informazioni dell’ambiente Riferimenti ai circuiti di elaborazioni (complessi) - Non solo stimoli, ma dall’interno: immagini mentali, ricordi di eventi, ragionamenti, soluzioni di problemi ecc.

2 Memoria – modello Atkinson e Shiffrin (1968)
sensoriale Memoria a breve termine Memoria a lungo termine

3 Apprendimento (?) Cambiamento al livello di comportamento
Riflette le modifiche al livello di conoscenze Conoscenze: informazioni e concetti presenti nella memoria possono essere richiamate, riutilizzate, elaborate Apprendere: processo continuo di acquisizione di informazioni elaborazione delle nuove informazioni trasformazioni delle informazioni possedute in una forma nuova

4 Apprendimento di un concetto “nuovo”
Elaborazione del concetto presentato a vari livelli (processo quasi esclusivamente cognitivo) Partenza (prima fase): - livello sensoriale (suono, immagine, evento ecc.) codificazione (lungo-corto, acuto.., brillante, scuro ecc.) associazioni alle informazioni precedenti predisposta all’interpretazione Elaborazione al livello lessicale: aspetto semantico (significato) Collegamento con i concetti con cui è in relazione rappresentato nella memoria a lungo termine pronto per essere utilizzato (esempio di ti-ti ta, esempio di “fi”)

5 Comportamentismo?? “Condizionamento classico”
Esempi di associazioni “ stimoli neutri” - trapano del dentista… prof. ssa – reazione psicosomatico (scuola – malessere) Acquisizione di nuove aspettative  osservate in ambito del comportamentismo  Fenomeni di natura cognitiva

6 Comportamentismo?? “Condizionamento OPERANTE”
- Reazione positiva…  benessere  Aumento delle frequenze = incrementa l’emmissione di un comportamento Ambito scolastico: Regole stabilite dal “condizionamento operante” rinforzo chiaramente positivo shaping = andare per gradi  decidere l’obiettivo finale, ma osservare il feedback importanza del rinforzo e della frequenza tra i rinforzi

7 L’ATTENZIONE Griglia di Sperling Memoria “sensoriale” cca. 200 msec!!!
Informazione persa senza l’attenzione…

8 T M A R P I S W O L F H J X V C L’ATTENZIONE Griglia di Sperling
Memoria “sensoriale” cca. 200 msec!!! Informazione persa senza l’attenzione… T M A R P I S W O L F H J X V C

9 L’ATTENZIONE Griglia di Sperling Memoria “sensoriale” cca. 200 msec!!!
Informazione persa senza l’attenzione… Attenzione  Memoria a breve termine

10 T M A R P I S W O L F H J X V C L’ATTENZIONE Griglia di Sperling
Memoria “sensoriale” cca. 200 msec!!! Informazione persa senza l’attenzione… T M A R P I S W O L F H J X V C

11 L’ATTENZIONE - Individuare/scartare le situazioni
- L’efficacia/ritardo dipende della stanchezza, - Non richiede tutta l’energia Più importante per l’apprendimento (Altre teorie: sostenuta, divisa, selettiva,alternata, focalizzata, “Flusso”)

12 Flusso La teoria dell’esperienza ottimale.
Il Flow di Mihály Csíkszentmihályi

13 L’ATTENZIONE FOCALIZZATA
Autonoma rispetto all’udito/sguardo (movimenti del direttore d’orchestra/coro) Capacità di concentrare  Studio/concerto/pisolino (esclusione stimoli) La capacità attentiva residua = 0/o quasi Quando non c’è attenzione = non c’è codifica!! Motivo: il ns. sistema è prevalentemente seriale (Es. Lingua, melodia) Funzione cruciale (altrimenti bombardati da caos) INDISPENSABILE Un senso per le informazioni in entrata per poter selezionare

14 Gioco equilibrato Meno richiesta di risorse cognitivi: Camminare, andare in bicicletta, guidare, (att. motorie “automatizzate”) Richiesta di risorse cognitivi notevoli: Studiare, fare calcoli, cantare, disegnare, pensare ecc. (all’inizio devono essere apprese.., poi diventano comportamenti)

15 L’ATTENZIONE IMPLICAZIONI PER LA DIDATTICA
Risorse, quante, per quanto tempo – impegno cognitivo Ostacoli: iperattivi, scarse risorse attentive, senza capacità di focalizzazione Mediazione  interesse (grado e durata della focalizzazione) Limite di focalizzazione sostenuta; adulto 1-2 ore! Bambini molto meno!!! (nuovi stimoli ogni 3-4 minuti!!  flusso, ossitocina) Permettere pause per il recupero delle risorse spese  musica, giochi Fase “più fresca” PIANIFICAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA Tenendo conto: limitazioni attentive, difficoltà, facilitazioni, preparazione didattica ANCHE PIANIFICAZIONE DELLE SINGOLE LEZIONI!!

16 L’ATTENZIONE IMPLICAZIONI PER LA DIDATTICA
1. Conoscenza in entrata  non tutta viene realmente elaborata!!  guidare gli studenti per utilizzare le risorse in modo più selettivo possibile Come?  esaltare le informazioni più rilevanti (mettere in foco, guidarli)  creare collegamenti tra quanto sa e quanto deve apprendere (“preselettori” dell’attenzione = conoscenze precedenti) 2. Attività che sono diventate automatiche  riducono le risorse attentive (richiedeva precedentemente una pratica prolungata!!) Riconoscere concetti simili e paragonare con il nuovo familiare, già conosco, sensazione di essere in altezza; “organizzatori anticipati” 4. Non fare salti eccessivi!  dividere i compiti per gradi, gradini (zona sviluppo prossimale) 5. Incoraggiare i studenti di diventare autonomi nell’apprendimento. (strategie metacognitive)

17 Parentesi: apprendimento implicito (infanzia –linguaggio/musica)
“modificazione relativamente permanente del comportamento che ha luogo per effetto dell’esperienza” (Hilgard, Atkinson e Atkinson, 1989) Ruolo della MEMORIA: non è una fase successiva all’apprendimento, MA: serie di fasi  a cascata   processi di elaborazione (tracce mnestiche) Apprendimento implicito: adattamenti alle regolarità quotidiane  Molte delle ns. abilità fondamentali – senza intenzionale apprendimento - senza chiara consapevolezza… Impossibile/difficile esprimere o verbalizzare (camminare, andare in bicicletta, regole grammaticali ecc.) “dissociazione tra abilità di riferire e comportamento”…“ad orecchio”, “ad intuito” Memoria implicita: - prima nel bambino – ultima nell’anziano - indipendente dell’IQ

18 Parentesi: apprendimento implicito (infanzia –linguaggio/musica)
Umani  predisposizione naturale, spontaneità nell’acquisizione dei principi Dispositivo innato per il linguaggio (Chomsky) Processo attivo di scoperta (regole, creatività – aperto-”aprito” :-) Ruolo dell’adulto, importanza del contesto familiare e dello scambio interattivo (Vygotsky) /scaffolding=supporto/ Fino ai tre anni prevale l’acquisizione inconsapevole/implicite !! Prima di essere in grado di pronunciare le parole: capaci a segmentare il flusso delle parole (sillabe, parole, sintagmi)  RAGGRUPPAMENTI percettivi (dal 6 mesi!!) Importante nell’apprendimento del linguaggio e anche della MUSICA

19 Parentesi: apprendimento implicito (infanzia –linguaggio/musica)
MUSICA e apprendimento implicito Esposizione alla musica/lingua  processi inconsci (sottovalutato nell’educazione ma riconosciuto scientificamente) *apprendimento? Modificazione relativamente permanente del comportamento – per l’effetto dell’esperienza (Hilgard, Atkinson) Molte abilità – senza l’intenzione (senza consapevolmente) implicit learning Attivazione sistema sottocorticale (+ antico sistema!!) Caratteristiche: Difficile esprimere/raccontare con le parole Imitazione (come si fa?) Dissociazione tra abilità e di referire Esempio: regole grammaticali (meccanismi “bottom up”)

20 Parentesi: apprendimento implicito (infanzia –linguaggio/musica)
Prima infanzia  maggior parte degli apprendimenti “ad orecchio” (non dai segni chironomici = manca la memoria procedurale) “ad intuito” (ritmo, finale della frase musicale,  aspettativa “congruente”) dall’esperienza (“rete”) ** memoria implicita: prima di comparire nel bambino e ultima di scomparire nell’anziano indipendente dall’età indipendente dal IQ

21 Parentesi: apprendimento implicito (infanzia –linguaggio/musica)
Chomsky: dispositivo “innato”, processo attivo, scoperta, processo creativo Vygotski: approccio interazionista,  concetto “scaffolding”, ruolo dell’adulto, sociale Bruner: contesto familiare, scambio interattivo, (“cargiver” adulto che prende cura) *** dissociazione fra linguaggio e comunicazione!! Fino ai 3 anni: prevale inconsapevole Segmentazione il flusso in unità – raggruppamenti percettivi

22 Parentesi: apprendimento implicito (infanzia –linguaggio/musica)
MUSICA enculturation Sloboda – tre fattori: Abilità precoci alla nascita Esperienze comuni della cultura Influsso esercitato dal sistema cognitivo Intervalli:  consonanti (battimento NO - esperimenti scimpanzé, pulcini) Aspettativa: struttura gerarchica  musica occidentale (enculturation?) Tonalità: 8 mesi, variazioni (colgono la violazione melodica/armonica) Codifica tonale + evidente v.so 5-6 anni Codifica armonica a cca. 7 anni  si affina tra 9-12 annidi età Ritmica: cambiamento di tempo da 2 mesi, 7 mesi cogliere pulsazione isocrona, + configurazione ritmica 8 mesi raggruppare eventi sonori in base all’altezza (gestalt) (  ritmi bulgari  neonati 6 mesi come adulti bulgari  variazioni metriche) filogen. antica, ontogenet. precoce (“blocco di partenza”)

23 Attenzione e memorizzazione
Strettamente collegate Diversi gradi: coma – sonno – coscienza – stanchezza – stato di paura o emozione Disturbi di memoria o disturbi di attenzione? “Body & mind” Psicosomatica (da 1950 Franz Alexander – hu/usa) - sistema nervoso simpatico e parasimpatico - ormoni (ghiandole endocrine – oxitocina, adrenalina, cortisolo - sistema immunitario (stato mentale)


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