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Politica dell’economia globale a.a

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Presentazione sul tema: "Politica dell’economia globale a.a"— Transcript della presentazione:

1 Politica dell’economia globale a.a. 2016-2017
Marco Di Giulio

2 Modelli nazionali di economia politica
Importanza della dimensione nazionale, anche per comprendere le vicende internazionali Letteratura sui modelli di capitalismo (cd. Varieties of Capitalism) International Politics Regional/Global Markets Domestic Markets Domestic Politics

3 La difficile approvazione del CETA
CETA  Canada-EUROPE Trade Agreement Negoziazioni iniziate nel 2009 Accordo di libero scambio Riduzione generalizzata dazi doganali sulle esportazioni di beni Accesso preferenziale al procurment dei governi Firmato il 30 ottobre 2016… …superando il veto del Parlamento del Belgio.

4 Modelli nazionali Quale scopo ha l’attività economica?
Benessere del consumatore Un’idea più ampia di benessere collettivo Ruolo dello Stato Regolatore Interventista Politiche industriali Politiche ‘assistenziali’ Relazioni industriali Proprietà Sindacalizzazione Tipo di Welfare Pensioni Sanità Disoccupazione Povertà Hall e Soskice 2001: Varieties of Capitalism Economie di mercato liberali (UK) Economie di mercato coordinate (F, G,…) I diversi modelli europei I paesi scandinavi Il modello continentale Francia e Germania I paesi mediterranei Italia, Spagna, Grecia Gli USA Il Giappone La Cina

5 Modelli nazionali (II)
La letteratura sui modelli nazionali di capitalismo si inserisce in un dibattito più ampio delle scienze sociali adottando una prospettiva «istituzionalista» L’istituzionalismo enfatizza il ruolo delle eredità storiche dei singoli contesti: Le regole formali Pubbliche (relazioni fra poteri dello stato) Private (tipo di regolazione dei diritti di proprietà) Storia Sequenze con cui gli eventi avvengono sono decisive Cultura Il complesso dei valori condivisi condiziona le scelte politiche ed economiche

6 Modelli nazionali: limiti
I «modelli» non esistono davvero, sono delle costruzioni analitiche. Utili per capire le traiettorie evolutive dei paesi e anche per comprendere le scelte pubbliche… …possono avere dei limiti: Sottovalutare fattori di cambiamento ‘esogeni’ rispetto ai contesti nazionali La costruzione del Mercato comune Europeo ha profondamente intaccato la purezza dei modelli nazionali Sottovalutare gli effetti di medio-lungo periodo di cambiamenti incrementali «Dualizzazione» del mercato del lavoro in Europa I modelli non sono «esportabili» Es. Difficile pensare di «replicare» casi di successo come il Giappone, perché in larga misura «unici»

7 Esiste un «modello» migliore?
Se alcuni «modelli» hanno sicuramente fallito  esperimenti di economia pianificata (URSS, altri paesi socialisti)… …difficile dire se il modello «anglosassone» abbia avuto risultati migliori rispetto ai paesi dell’Europa continentale, o al Giappone…

8 Gli stati continueranno a competere. Ma su cosa?
Interdipendenze economiche rendono sempre più difficile pensare a politiche mercantilistiche in senso classico. Questo non vuol dire che gli stati smettano di pensare in termini di «vantaggi relativi» Se la produzione è sempre più immaginabile come una «catena globale del valore» Global Value Chain… …il cuore del comportamento strategico degli Stati sarà quello di concentrarsi sugli «anelli» che portano maggior valore Internazionalizzazione Formazione R&S


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