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07 – Precipitazioni Corso di “Geografia fisica”

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Presentazione sul tema: "07 – Precipitazioni Corso di “Geografia fisica”"— Transcript della presentazione:

1 07 – Precipitazioni Corso di “Geografia fisica”
Scuola di Scienze e Tecnologie L-32 / L-34 – Scienze geologiche, dell’ambiente e della natura Corso di “Geografia fisica” Modulo “Fisica dell’atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci 07 – Precipitazioni

2 Fenomeni temporaleschi
Cumulonembi a forte sviluppo verticale (anche oltre i 12 Km), producono temporali brevi ma intensi, anche con produzione di fulmini. . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

3 Grandine Nei cumulonembi sono presenti forti correnti ascensionali discontinue che possono riprendere più volte granelli di ghiaccio in caduta, causandone un ulteriore rivestimento in ghiaccio (grandine). . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

4 Supercelle Cumulonembi di particolare spessore e con forte circolazione interna; danno luogo alle cosiddette “bombe d’acqua”. . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

5 Precipitazioni nevose
Spesso, ciò che cade dalle nubi è neve (cristalli di ghiaccio) che si sciolgono attraversando aria sempre più calda, trasformandosi in pioggia. Quando questo scioglimento è incompleto si ha il fenomeno dell’acquaneve; quando invece non avviene si hanno le precipitazioni nevose. . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

6 Precipitazioni convettive
Quando una bolla d’aria al suolo più calda di quelle circostanti, che quindi si innalza nell’atmosfera, supera il livello di condensazione da luogo a nubi a prevalente sviluppo verticale (cumuli). Se il sollevamento prosegue e viene condensata una notevole quantità di acqua si ha la formazione di cumulonembi che portano fenomeni temporaleschi di tipo convettivo. . Alle nostre latitudini è una situazione tipica soprattutto dell’entroterra nei mesi più caldi ed è quella che dà luogo ai temporali estivi. Il ciclo convettivo si chiude poi in corrispondenza delle aree in cui la temperatura dell’aria al suolo è più bassa. Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

7 Precipitazioni per convergenza
Nella fascia intertropicale, le masse d’aria provenienti dalle latitudini maggiori dei due emisferi (Alisei) si scontrano e sono quindi costrette a risalire per convergenza. In questo modo si vengono a formare sistemi molto estesi di cumulonembi che danno luogo a precipitazioni molto intense. Il centro di questa fascia estremamente piovosa oscilla a N e a S dell’Equatore a seconda delle stagioni. . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

8 Precipitazioni orografiche
Quando un vento umido incontra una catena montuosa è costretto a risalire, dando luogo a un sollevamento adiabatico forzato che, se prosegue oltre il livello di condensazione, forma nubi sul versante sopravento e, se prosegue, a precipitazioni orografiche fin sulla cima e un poco oltre (situazione di stau). Avendo svalicato, l’aria scende lungo il versante sottovento subendo una compressione adiabatica, riscaldandosi e diminuendo di umidità relativa (situazione di föhn). . Dato che nel tratto tra il livello di condensazione e la massima quota raggiunta l’aria si raffredda secondo il gradiente adiabatico saturo mentre nel corrispondente tratto sottovento si riscalda secondo il gradiente verticale adiabatico secco, per ogni 100 m di questo tratto la sua temperatura aumenta di circa 0.4 °C (e risulta quindi ancora più secca). Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

9 Vortici e fronti polari
I Poli, essendo i luoghi più freddi della Terra ospitano permanentemente centri di alta pressione in cui le masse d’aria in quota scendono verso il basso per poi iniziare a circolare intorno ad essi (vortice polare). Al contatto con le masse d’aria più calda delle medie latitudini si viene quindi a creare un fronte (fronte polare). . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

10 Onde di Rossby A causa di disturbi esterni, il margine di questi vortici assume un andamento irregolare, formando ondulazioni (onde di Rossby) che con il tempo tendono a diventare sempre più accentuate, fino a generare nuclei separati di aria fredda e secca (polare) e più calda e umida (temperata) che ruotano intorno a un centro comune. . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

11 Evoluzione del fronte polare
. Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

12 Vortici alle medie latitudini
Le coppie di aria polare e temperata in rotazione generate dalle onde del fronte polare vanno a costituire i cicloni frontali (o extratropicali), che migrano entro l’ambito delle medie latitudini. . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci

13 Cicloni frontali Le zone di contatto tra le due diverse masse d’aria vanno a formare fronti che migrando ruotano intorno ad un centro comune. In questo modo, si vengono a generare le perturbazioni frontali che danno luogo alla massima parte delle precipitazioni nella fascia temperata. . Geografia fisica - Modulo “Fisica dell’Atmosfera e dell’Idrosfera” Prof. Carlo Bisci


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