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1 VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI NELLE ATTIVITA' DI SALDATURA Corrado Cigaina

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Presentazione sul tema: "1 VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI NELLE ATTIVITA' DI SALDATURA Corrado Cigaina"— Transcript della presentazione:

1 1 VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI NELLE ATTIVITA' DI SALDATURA Corrado Cigaina corrado_cigaina@ats-pavia.it

2 2 SALDATURA processo che porta ad unire due parti metalliche processi di saldatura avvengono in presenza di calore per fondere una parte limitata di materiale il calore viene fornito da una sorgente termica: fiamma ossiacetilenica, arco elettrico plasma d'arco laser etc.. a volte viene aggiunto un materiale metallico di apporto per facilitare la coesione

3 3 PRINCIPALI PROCESSI DI SALDATURA Saldatura per fusione I metalli scaldati sino al punto di fusione e uniti uno con l'altro, solitamente con l'ausilio di un materiale d'apporto Saldatura per pressione I metalli vengono uniti sotto pressione ed eventualmente con calore localmente limitato Brasatura i metalli da trattare vengono uniti con l'aiuto di un metallo d'apporto fuso

4 4 PROCESSI DI SALDATURA in base alla sorgente termica utilizzata: Saldatura alla fiamma ossiacetilenica Saldatura ad arco con elettrodi rivestiti Saldatura ad arco sommerso Saldatura a filo continuo con e senza protezione di gas (MIG / MAG / FCAW) Saldatura con elettrodo infusibile e protezione di gas (TIG) Saldatura laser e a fascio elettronico

5 5 SALDATURA ELETTRICA AD ARCO il calore necessario per portare a fusione le parti è fornito dall’energia termica posseduta da un arco elettrico.

6 6 SALDATURA PER FUSIONE A GAS impiego di speciali cannelli (gas) che producono una fiamma caldissima. Sui pezzi da collegare si fa colare il metallo di una bacchetta d’apporto.

7 7 VALUTAZIONE DEI RISCHI valutazione per ogni tipologia di saldatura I rischi dipendono: dal tipo di saldatura, dai materiali (metalli di base, superficie rivestimenti, elettrodi) da saldare condizioni ambientali (all'esterno o in un ambiente confinato)

8 8 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Analisi preliminare; Individuare tutte le fasi di lavoro e le aree di lavoro: gestione dei materiali; preparazione dei materiali; attività di saldatura; trattamenti finali..etc..etc.. Analizzare se è rispettato quanto prevede: la normativa le norme tecniche

9 9 VALUTAZIONE DEI RISCHI Valutazione di tutti i rischi non è facile Spesso le SDS dei materiali li classificano come “non pericolosi” (non sono considerate le sostanze che si volatilizzano) SDS come unico criterio di valutazione può comportare una sottostima del rischio Addetto alla saldatura: mansione esposta a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.

10 10 REACH I materiali da saldare sono articoli (art. 7 c. 2 del Reg. REACH) articolo: “un oggetto a cui sono dati, durante la produzione, una forma, una superficie o un disegno particolari che ne determinano la funzione in misura maggiore della sua composizione chimica”. Il fabbricante (o l'importatore) di articoli deve identificare le sostanze altamente pericolose (SVHC) contenute nei propri articoli ( Candidate list ECHA)

11 11 REACH Se una o più di queste sostanze SVHC sono presenti in concentrazioni ≥ 0,1% (peso/peso) nell’articolo immesso sul mercato si dovrà: effettuare una comunicazione sulla sicurezza d’uso agli utilizzatori notificare a ECHA la o le sostanze superiori ad 1 tonnellata/anno. Piombo metallico molto utilizzato nelle leghe è in Candidate List

12 12 CLP CLP definisce le leghe come miscele “Alle leghe, ai metalli in forma massiva, ….anche se classificati come pericolosi, non richiedono un’etichettatura di sicurezza...se non presentano un pericolo per la salute umana …. per l’ambiente acquatico nella forma in cui sono immessi sul mercato

13 13 CLP Le leghe: possono essere esentate dall’obbligo di etichettatura devono essere comunque classificate informazioni di sicurezza nella SDS disposizioni particolari per etichetta di leghe per brasatura e saldatura che contengono cadmio: EUH207 — «Attenzione! Contiene cadmio. Durante l'uso si sviluppano fumi pericolosi. …..».

14 14 RISCHI DIRETTAMENTE CONNESSI Rischi fisici radiazioni, campi elettromagnetici, rumore, microclima, elettricità Rischi chimici Fumi di saldatura, gas di combustione, gas inerti, polveri metalliche, miscele di gas e solventi Rischi per la sicurezza incendio, esplosione, inciampi, uso delle saldatrici elettriche

15 15 RISCHI NON DIRETTAMENTE CONNESSI Movimentazione manuale carichi Spazi confinati Lavori in quota Uso carrelli elevatori Urti colpi Inciampi e cadute Movimentazione bombole Uso improprio DPI ergonomia

16 16 AMBIENTE DI LAVORO elementi di criticità: pavimentazione, zone di passaggio, aree di lavoro, Mezzi in movimento impianti elettrici Trasporto bombole di ossi-gas

17 17 DIVIETI È vietato saldare su: recipienti o tubi chiusi non bonificati recipienti o tubi aperti che contengono materiali pericolosi; recipienti o tubi anche aperti che abbiano contenuto materiali che possono determinare atmosfere esplosive o a reazioni pericolose

18 18 RISCHI ELETTRICI rischio basso; solitamente saldatrici funzionano a bassa tensione Rischio aumenta: per le condizioni ambientali: spazi bagnati o angusti Saldatrici utilizzate in modo non corretto Saldatrici non sottoposte a manutenzione Cavi di alimentazione danneggiati

19 19 VALUTAZIONE RISCHIO ELETTRICO Raccogliere informazioni sulle attrezzature Consultare manuali di istruzioni Verificare se l'apparecchiatura è correttamente installato e mantenuto in buone condizioni. ispezionare interruttori di alimentazione, connessioni, cavi di alimentazione Esaminare l'area di lavoro: impianto elettrico, presenza di superfici bagnate, lavoro in quota, ambienti confinati etc..

20 20 SALDATRICE ELETTRICA macchina marcata “CE” (direttiva macchine) macchina non marcata “CE” (all V D.Lgs 81/08) attrezzatura soggetta a valutazione “rischio elettrico” (titolo III – capo III D.lgs 81/08) impianto elettrico conforme alla norma UNI EN 60204-1:2006 (Sicurezza del macchinario – Equipaggiamento elettrico delle macchine);

21 21 SALDATRICE ELETTRICA interruttore onnipolare sul circuito primario di derivazione della corrente elementi metallici collegati a terra vietato installazione saldatrici in luoghi a rischio esplosione proteggere le pinze porta elettrodi dai contatti accidentali con parti in tensione cavi impiegati con caratteristiche adeguate alla tensione ed alla corrente

22 22 INCENDIO ESPLOSIONE Dovuto a calore intenso scintille prodotte dalla saldatura fiamma di saldatura presenza di materiali combustibili o infiammabili Metallo fuso Arco di saldatura Presenza di materiali infiammabili nelle vicinanze

23 23 INCENDIO ESPLOSIONE accertare fonti di calore, fiamme libere, archi elettrici presenza di liquidi infiammabili o materiali combustibili nelle vicinanze Raccogliere informazioni riguardanti eventuali liquidi materiali nelle vicinanze Identificare altre potenziali fonti esplosive vapori o polveri esplosive Identificare la posizione delle attrezzature antincendio e vie di fuga.

24 24 PREVENZIONE INCENDIO-ESPLOSIONE dispositivi antincendio appropriati vicino alla zona di saldatura > 10 metri tra fiamma libera e materiali infiammabili > 5 metri tra fiamma libera e bombole di gas mezz’ora dopo la fine del lavoro verificare che non vi sia un inizio di incendio. Non tenere in tasca accendini o fiammiferi saldatura di metalli rischio incendio generalmente “medio” (D.M. 10/03/1998)

25 25 SALDATURA OSSI-GAS operazioni che richiedono miscele di ossigeno e gas combustibile provenienti e uso di fiamme alto rischio incendio-esplosione

26 26 PERICOLI DA GAS COMPRESSI OSSI-GAS Comburente: ossigeno gas combustibile: acetilene, idrogeno, propano, sono immagazzinati in bombole ad alta pressione. rischi relativi all’uso di bombole,riconducibili a: poca stabilità; pressione; esposizione ad alte temperature

27 27 DISPOSITIVI SICUREZZA Antiritorno Gas:Impedisce il travaso di gas dal tubo dell’ossigeno al tubo del combustibile e viceversa Antiritorno di Fiamma: Arresta il ritorno di fiamma evitando che la fiamma, tramite le tubazioni arrivi direttamente alle bombole dei gas Arresto Termico: Blocca definitivamente il dispositivo di sicurezza, in caso di sovratemperatura.

28 28 BOBMOLA DI GAS Etichettatura d'identificazione Marchio e numero matricola proprietario Marchio e matricola del costruttore Nome del gas contenuto nella bombola Massima pressione esercizio Pressione collaudo e data collaudo Tara bombola

29 29 Etichettatura CLP

30 30 RISCHI GAS COMPRESSI Alcune indicazioni: Evitare in uno stesso luogo gas tra loro incompatibili; evitare stoccaggio in luoghi ove si trovino materiali combustibili o sostanze infiammabili Separare i recipienti pieni da quelli vuoti i recipienti devono essere tenuti in posizione verticale ed assicurati alle pareti (es. catenelle)

31 31 RISCHI GAS COMPRESSI Uso del gas solo se chiaramente identificabile”: colorazione dell'ogiva come da normativa di legge nome commerciale del gas, scritte indelebili, etichette autoadesive, decalcomanie cartellini di identificazione raccordo di uscita della valvola come normative di legge;

32 32 ERGONOMIA NELLA SALDATURA Saldatura, lavoro statico, rischio minore nella saldatura con elettrodo a bacchetta (sostituzione ogni 2 minuti) necessità a volte di sorregge contemporaneamente cannello e visiera di protezione. A volte devono essere sollevate parti da lavorare pesanti. Capita di dover saldare in posizioni non comode (es. sopra la testa)

33 33 RADIAZIONI Nei processi di saldatura si generano radiazioni non ionizzanti Arco elettrico emette: UV, luce visibile, infrarossi (IR) Saldatura a gas: Luce visibile e infrarossi (IR) effetto delle radiazioni sul corpo dipende da tipo di radiazione intensità della radiazione, distanza dalla sorgente durata dell'esposizione.

34 34 RADIAZIONI Nei processi di saldatura: Valutazione rischi ROA ogni 4 anni Potrebbe essere necessario misurare Servono DPI adeguati Protezione anche dei lavoratori che non saldano

35 35 RADIAZIONI CALCOLO DPI Calcolo dei Dispositivi di Protezione per saldature in funzione della distanza e dei parametri di saldatura definiti nella norma UNI EN 169 https://www.portaleagentifisici.it/fo_ro_artific iali_calcolo_esposizione.php?lg=IT

36 36 CAMPI ELETTROMAGNETICI Nella saldatura ad arco elettrico si formano campi elettromagnetici CEM rischi che possono essere significativi a causa delle alte intensità di corrente saldatura ad arco elettrico MIG, MAG e WIG si utilizzano correnti fino a 750 A Portatori di pacemaker : soggetti sensibili

37 37 CAMPI ELETTROMAGNETICI Se la saldatrice rispetta: CEI EN 50444 - Norma di base per la valutazione dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici prodotti dalle apparecchiature per la saldatura ad arco e processi affini CEI EN 50445 - Norma per famiglia di prodotti per dimostrare la conformità delle apparecchiature per la saldatura a resistenza, saldatura ad arco e processi affini ai limiti di base relativi all’esposizione umana ai campi elettromagnetici (0 Hz – 300 Ghz) Se usata conformemente rispetterà i VLE (Guida UE)

38 38 CAMPI ELETTROMAGNETICI CEI EN 50505 norma specifica per la valutazione dell'esposizione a EMF dei saldatori misure per la riduzione dell'esposizione: scegliere correnti di saldatura possibilmente basse aumentare la distanza tra lavoratore e cavo di saldatura/fonte di corrente evitare il più possibile di portare il cavo di saldatura sul corpo o sulla spalla definire e marcare le aree pericolose e limitare l'accesso ai portatori di dispositivi (pacemaker)

39 39 RISCHI CHIMICI I rischi chimici associati alla saldatura derivano principalmente dallo sviluppo dei fumi composizione e concentrazione dei fumi sono strettamente dipendenti dal materiale che viene saldato via di esposizione: prevalentemente inalatoria anche se non è da trascurare l’esposizione cutanea ad agenti sensibilizzanti.

40 40 “FUMI DI SALDATURA” Durante la saldatura a seconda della tipologia, si liberano fumi, polveri vapori e gas ….che contengono diverse sostanze ( circa 40) Le sostanze nocive originano: dal materiale lavorato materiali d'apporto (elettrodi, ecc.) rivestimenti metallici o detergenti.

41 41 “FUMI DI SALDATURA” Gas e vapori Sostanze nocive gassose originano dai gas combustibili, dall'aria, dai materiali di rivestimento o dalle impurità (ozono, monossido di carbonio,'ossido di azoto, acido cloridrico ) Polveri Le singole particelle nella saldatura, hanno un diametro da 0,01 fino a 1 μm e pertanto possono raggiungere gli alveoli (frazione respirabile)

42 42 FUMI DI SALDATURA Classificazione delle sostanze pericolose nella saldatura in base alla dimensione delle particelle

43 43 SALDATURA ELETTRODO

44 44 SALDATURA WIG TIG

45 45 CLASSIFICAZIONE FUMI Secondo gli effetti dannosi: Sostanze che interessano le vie respiratorie e i polmoni (es ossido di ferro, ossido di alluminio) Sostanze tossiche e tossico-irritanti (ossido di manganese, ossido di rame, Sostanze cancerogene: – Cromo VI – composti del cadmio,cobalto (utilizzo limitato) – numerosi composti del nichel – Berillio saldatura a resistenza leghe con rame

46 46 NICHEL Irritante per contatto (dermatite da contatto) Nei lavori di saldatura, non c'è un contatto con la cute ma soprattutto un'assunzione inalatoria di nichel. particolarmente tossico il tetracarbonilnichel, Ni(CO)4, che si forma con la reazione tra nichel e monossido di carbonio si possono verificare cefalea, nausea, cianosi, debolezza, febbre e polmonite.

47 47 OZONO si forma a partire dall'ossigeno con la radiazione UV dell'arco elettrico, per esempio nelle procedure di saldatura MIG, WIG e ad arco al plasma. può causare: secchezza delle mucose, cefalea, infiammazione delle basse vie aeree e quindi bronchite, asma, edema o fibrosi polmonare. effetto cancerogeno è in discussione

48 48 CROMO e MANGANESE Saldatura dell'acciaio inossidabile, determina la formazione di fumi contenenti manganese e cromo: Manganese effetto tossico sui polmoni e sul sistema nervoso centrale cromo (III) corrosivo e può scatenare reazioni cutanee allergiche cromo (VI) rischio di cancro del polmone e probabilmente di cancro delle cavità nasali e dei seni paranasali,

49 49 MISURAZIONE Se rischio non irrilevante per la salute, misurazione dell'esposizione..a meno che.......si possa dimostrare con altri mezzi in conseguimento di un adeguato livello di prevenzione e di protezione” (art 225 D.Lgs 81/08) si ritiene adeguato livello di prevenzione e protezione in presenza di: Adeguato impianto di aspirazione localizzata manutenzione e verifica periodica dell’efficienza dell’impianto

50 50 DIRETTIVA UE 2017/2398 In vigore dal 17/01/2018 adozione in Italia entro 17/01/2020 cromoesavalente (Cr VI) aggiunto alle sostanze cancerogene all. XLIII Dlgs 81/08 Fissato limite a 0,005mg/m³. derogaperiprocedimentidi saldatura e analoghi cheproduconofumi:0,025 mg/m³finoal17gennaio 2025

51 51 VALUTAZIONE FUMI SAL DATURA Attenzione all'uso degli algoritmi; possibile sottostima del rischio Molto meglio confermare gli algoritmi con misurazioni personali di concentrazione nell'aria Molto spesso vi è una “multiesposizione” a basse dosi di numerose sostanze. Individuare i pericoli tipici della lega e i pericoli che si generano dalla saldatura della stessa

52 52 VALUTAZIONE FUMI SALDATURA Fase1 raccolta informazioni sulla composizione fumi: Materiale da lavorare Rivestimenti (es:vernici, pellicole etc..) o contaminazione (es: oli) Materiale d'apporto (scheda di dati di sicurezza, scheda tecnica UNI EN ISO 15011-4) Gas di processo (acetilene) o gas risultante dal processo ( ozono - rapporto di prova UNI EN ISO 15011-4)

53 53 UNI EN ISO 15011-4 Informazioni sui fumi di saldatura (scheda tecnica): Indicazioni del fabbricante Test di laboratorio Composizione ed emissione dei fumi

54 54 VALUTAZIONE RISCHI FUMI Fase 2 - Determinare le proprietà nocive delle sostanze contenute nei fumi : Sostanze che nocive per le vie respiratorie e i polmoni (ossidi di ferro, ossido di alluminio) Sostanze tossiche o tossiche irritanti ( fluoruri, ossido di manganese, ossido di rame) Sostanze cancerogene (cromo VI,ossido di nichel)

55 55 VALUTAZIONE RISCHI FUMI Fase 3: Determinazione della classe di pericolo in base a al processo Passaggio 4: Determinazione delle condizioni di lavoro, incluso il seguente: Condizioni spaziali Posizione della testa e del corpo in postura forzata Durata della saldatura

56 56 VALUTAZIONE RISCHI FUMI Fase 4: Determinazione delle condizioni di lavoro: Ambiente confinato Ambiente chiuso-aperto Posizione della testa e del corpo Durata della saldatura Fase 5: valutazione complessiva del rischio Classe pericolo(3) x condizioni lavoro ( 4) Considerare esiti del monitoraggio biologico

57 57 MISURE DI PROTEZIONE Se non è possibile evitare l'esposizione dei lavoratori ai fumi di saldatura, si adottano misure protettive secondo la gerarchia : 1.uso metalli d'apporto a basso contenuto di sostanze pericolose 2.ventilazione 3.misure organizzative ed igieniche 4. misure di protezione personale (DPI) Documentare quanto fatto nel DVR

58 58 SOSTITUZIONE Saldatura a basso rilascio di sostanze pericolose: saldatura ad arco sommerso saldatura TIG con elettrodi di tungsteno privi di ossido di torio, saldatura a gas a bassa energia, saldatura ad arco a impulsi, Nel DVR si deve “giustificare” perchè non si sono adottate lavorazioni a basso rilascio di sostanze pericolose

59 59 VENTILAZIONE 2 possibilità: Ventilazione locale per aspirazione localizzata degli inquinanti Ventilazione generale per diluizione degli inquinanti La sola ventilazione generale non sostituisce impianti di aspirazione localizzata in presenza di agenti chimici pericolosi (es. cancerogeni sensibilizzanti)

60 60 ASPIRAZIONE E VENTILAZIONE Aspirare i fumi alla sorgente: misura preventiva che riduce notevolmente i rischi inalatori L'aria aspirata deve essere “reintegrata” con aria salubre/depurata È possibile il ricircolo dell'aria aspirata e depurata nell'ambiente di lavoro?

61 61 ASPIRATORI MOBILI Molte normative territoriali (Emilia Romagna) limitano/vietano l'uso Aspiratori mobili con sezione di depurazione, solo nei casi in cui non sia possibile utilizzare i sistemi centralizzati; vietati nelle lavorazioni nelle quali si sviluppano sostanze classificate come cancerogene, in caso di saldature aventi durata pari all’intero orario di lavoro, uso associato ad una ventilazione generale forzata”.

62 62 RICIRCOLO DELL'ARIA ALL IV 81/08 Qualunque sia il sistema adottato per la raccolta e l’eliminazione delle polveri, il datore di lavoro è tenuto ad impedire che esse possano rientrare nell’ambiente di lavoro. Nei lavori in cui si svolgano gas o vapori ….o fumi di qualunque specie il datore di lavoro deve adottare provvedimenti atti ad impedirne o a ridurne, per quanto è possibile, lo sviluppo e la diffusione

63 63 EN ISO 15012-4: 2016 EN ISO 15012-4: 2016 -attrezzatura per la captazione e la separazione dei fumi di saldatura Norma armonizzata direttiva macchine, definisce: requisiti generali dell'attrezzatura di ventilazione-captazione Efficacia di separazione attrezzature per fumi contenenti cancerogeni e non contenenti cancerogeni

64 64 EN ISO 15012-4: 2016 attrezzature destinate a captare fumi di saldatura: fumi NON contenenti sostanze: cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione (CMR) EFFICACIA DI SEPARAZIONE > 95% fumi contenenti sostanze: cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione (CMR EFFICACIA DI SEPARAZIONE > 99%

65 65 EN ISO 15012-4: 2016 Attrezzatura per separazione fumi contenenti sostanze CMR

66 66 RICIRCOLO ARIA SALDATURA aria aspirata durante la saldatura in assenza di cancerogeni, mutageni, tossiche per la riproduzione può essere reimmessa nel luogo di lavoro solo se adeguatamente purificata. Uso di sistemi aspirazione mobili: Marcati “CE” W1..o.. W2 o... W3 misurazioni ambientali ed individuali per verificare l'efficacia

67 67 RICIRCOLO ARIA SALDATURA aria aspirata durante la saldatura con presenza di cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione meglio non re-immetterla Se si vuole far ricircolare l'aria aspirata nel luogo di lavoro si devono utilizzare aspiratori mobili: Marcati “CE”.. W3 misurazioni ambientali ed individuali per verificare l'efficacia ed il rispetto dei limiti

68 68 ASPIRAZIONE LOCALIZZATA elemento di captazione : Cappe chiuse: sistema che circonda la sorgente non utilizzabili dove è necessario l'intervento del personale Cappe riceventi: catturano gli inquinanti interponendosi sul “cammino” della massa fluida Cappe catturanti: l’effluente è aspirato verso la cappa per mezzo di un flusso d’aria direzionale.

69 69 IMPIANTI ASPIRAZIONE Requisiti minimi -Industrial Ventilation ACGIH 2007 : corretto posizionamento del terminale di captazione, racchiudendo la sorgente inquinante o avvicinando il più possibile la faccia della cappa alla sorgente stessa; velocità di cattura tra 0,25 e 1,O0 m/s in funzione della velocità di emissione dell'inquinante distribuzione omogenea della velocità di ingresso dell’aria sul fronte della cappa

70 70 IMPIANTI ASPIRAZIONE Industrial Ventilation ACGIH 2007 : corretto reintegro dell’aria aspirata, evitando formazioni di turbolenze e correnti interferenti; manutenzione e pulizia periodica stabilita da un protocollo tecnico di manutenzione predittiva; verifica periodica, ad esempio annuale, delle velocità di cattura.

71 71 FORMAZIONE SPECIFICA Aspetti da trattare: sostanze pericolose e i rischi individuati Ambiente di lavoro la posizione di lavoro (postura), corretta applicazione dell'apparecchiatura di ventilazione, DPI da utilizzare, misure igieniche, comportamento in caso di funzionamenti anomali

72 72 DPI i lavoratori, oltre alla protezione collettiva, devono usare idonei DPI La scelta del DPI è fortemente condizionata dalla valutazione del rischio: Indumenti protettivi Calzature antinfortunistiche con suola antiscivolo. Guanti. Protezione per occhi e volto Protezione vie respiratorie (filtri combinati)

73 73 PERMESSO DI LAVORO Permesso “a caldo”: misura di tipo organizzativo autorizzativo: saldatura non inizia prima di aver valutato i rischi ed adottato adeguate misure. Un permesso deve almeno specificare: che lavoro sarà fatto; come e quando deve essere fatto; quali sono le precauzioni necessarie chi è responsabile per il controllo iniziale chi controllerà durante l'esecuzione del lavoro chi conferma che il lavoro è finito e non c'è più rischio

74 74 AUDIT INTERNO Gli audit delle operazioni di saldatura devono essere eseguiti periodicamente organizzati in modo da coprire tutte le aree salute e sicurezza condotti per evitare e prevenire qualsiasi potenziale rischio di incidenti dovuti a disattenzione del personale o inadeguate condizioni di sicurezza nelle aree di lavoro. Audit è documentato nel DVR

75 75 GESTIONE RISCHI SALDATURA Definizione degli obbiettivi aziendali Norme, standard, etc.. Definizione e implementazione delle azioni correttive - Programma delle misure Definizione e implementazione delle azioni correttive - Programma delle misure Risorse, responsabilità revisione Valutazione dei rischi delle situazioni individuate Valutazione dei rischi delle situazioni individuate Analisi delle misure preventive protettive già adottate Analisi delle misure preventive protettive già adottate Identificazione del tipo di saldatura e del luogo di lavoro Identificazione del tipo di saldatura e del luogo di lavoro


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