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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Crotone 5 Maggio 2003 Giornata dellEconomia 5 Maggio 2003 Giornata dellEconomia DIFFERENZIALI.

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1 Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Crotone 5 Maggio 2003 Giornata dellEconomia 5 Maggio 2003 Giornata dellEconomia DIFFERENZIALI DI SVILUPPO E VANTAGGI LOCALIZZATIVI DEI TERRITORI Dr. Francesco Cortese

2 MISURIAMO LA CRESCITA ECONOMICA DELLE PROVINCE PRENDENDO IN ESAME IL PIL PRO CAPITE Tra il 1995 e il 2001 la forbice tra il valore della prima provincia in classifica (MILANO) e lultima (CROTONE) si riduce da 3,1 a 2,9 volte. Infatti…

3 … Crotone fa segnare un indice pari a 54,3 collocandosi in ultima posizione tra le province

4 Variazione percentuale del pil pro capite 1995-2001 CROTONE VANTA UNA CRESCITA DEL 40,3% -Si posiziona seconda (dietro a Vibo), in relazione alle altre calabresi - La crescita è superiore a quella della Calabria, del Mezzogiorno e dellItalia nel complesso

5 Nonostante il trend positivo, la distribuzione del reddito è sempre estremamente concentrata nelle regioni del centro-nord. Le posizioni di testa sono occupate da: 1)Milano 2)Bolzano 3)Modena 4)Bologna 5)Reggio Emilia Superiori di oltre il 35% alla media nazionale

6 Mentre nelle ultime 5 posizioni si trovano: 99) Vibo Valentia 100) Caltanissetta 101) Enna 102) Agrigento 103) Crotone Tutte al di sotto del dato Italia del 40%

7 Composizione percentuale del pil per settori - Terziarizzazione delleconomia locale (anche se inferiore rispetto a quella delle altre province calabresi) - Crotone vanta la percentuale piu alta rispetto allintera calabria nel settore industriale

8 Lanalisi dei differenziali di sviluppo prosegue con lesame della produttività nominale del lavoro, misurata dal valore aggiunto per addetto Nel 2000 tale valore si è attestato sui 48 mila euro a livello nazionale, con nette differenziazioni su scala territoriale

9 A Sud il valore aggiunto per addetto si attesta sui 41.800 euro, con uno scarto del 13,1% in confronto alla media nazionale

10 Crotone con 42.600 euro risulta essere la prima provincia calabrese - il dato è superiore a quello del Mezzogiorno (2% circa), ed è inferiore al dato nazionale (11,25%) - differenziale di produttività è inferiore a quello del reddito pro-capite (45,7%): vicinanza al Paese per tecniche produttive impiegate rispetto al reddito)

11 La riduzione del gap fra Centro-Nord e Mezzogiorno passa anche attraverso il rilancio della produttività del lavoro, perseguibile, tra laltro, con una riduzione del costo dello stesso È utile esaminare i differenziali nel costo del suddetto fattore produttivo nelle diverse aree territoriali

12 Il costo del lavoro per addetto al Sud si attesta su valori decisamente più bassi rispetto alla media nazionale: per il 2000, tale valore è pari a circa 24mila euro, contro i 27,5 dellItalia (con una forbice pari quindi al 15%)

13 La provincia di Crotone fa registrare un valore di circa 21.000 euro che risulta essere il più basso tra le province calabresi

14 A livello settoriale emerge che il maggior costo del lavoro per addetto si riscontra nel settore industriale seguito da quello dei servizi

15 DIFFERENZIALE DI INFLAZIONE E DI PRODUTTIVITÀ MERCATI LOCALI DEL LAVORO MAGGIORE DISTRIBUZIONE DEI VANTAGGI DI COMPETITIVITÀ MIGLIORI OPPORTUNITÀ LOCALIZZATIVE PER MERIDIONE

16 Qualità delle risorse umane = fattore di successo Alcuni requisiti qualitativi minimi sono accertabili attraverso procedure selettive, ma sulla qualità professionale dei lavoratori si può agire con LATTIVITÀ DI FORMAZIONE Tuttavia, le condotte finalizzate alla crescita delle risorse umane sono ancora sporadiche e discontinue

17 - Solo il 14% circa dei dipendenti italiani alla fine del 2001 risulta aver seguito attività formative, quota peraltro sostanzialmente stabile dalla fine degli anni novanta - La provincia di Crotone rispecchia il dato nazionale e si colloca al primo posto tra le province calabresi

18 Costo dellattività formativa: Nellanno 2001 solo il 5% è stato finanziato con fondi pubblici, mentre le imprese crotonesi si sono fatte carico del restante 95%. Intervento del settore pubblico : -sensibilizzare il management imprenditoriale sullimportanza della formazione -finanziare lattività di formazione

19 Esternalità positive (infrastrutture, mercato del credito, efficienza della P.A.*) MAGGIORE COMPETITIVITÀ *In relazione alla efficienza della P.A., indagini UNIONCAMERE-ISTAT evidenziano un miglioramento della situazione con una diminuzione tra il 1996 ed il 2000 degli oneri amministrativi gravanti sulle imprese

20 MERCATO DEL CREDITO I differenziali a livello territoriale sono ancora oggi evidenti: -per ogni 100 di ricchezza prodotta, le società di capitale del Sud devono destinare 12,1 in oneri finanziari -per il Centro-Nord lincidenza degli oneri sul valore aggiunto è pari all11,4%. -Il dato di Crotone è pari al 15,3%, superiore di oltre 2 punti percentuali al dato del mezzogiorno

21 Le vischiosità che caratterizzano il mercato del credito nel meridione si evidenziano anche attraverso lanalisi di alcuni indicatori quali il rapporto tra sofferenze ed impieghi

22 Da questo punto di vista, Crotone risulta essere la provincia calabrese più virtuosa con la minore percentuale (15,1%)

23 Da ciò si evidenzia che il mercato del credito appare più debole proprio nelle aree dove maggiore è la nascita di nuovo tessuto imprenditoriale, cioè nel Mezzogiorno

24 DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE Infrastrutture = conseguenza dello sviluppo o condizione predisponente? In ogni caso… - una migliore dotazione infrastrutturale aumenta la produttività dei fattori della produzione e ne diminuisce i costi di acquisizione - il capitale pubblico viene spesso considerato fonte di esternalità positive sullo sviluppo endogeno e, quindi, fattore di crescita dei sistemi locali

25 Analizzando gli indicatori infrastrutturali, si evidenziano ulteriormente i divari esistenti nel nostro Paese: Posto pari a 100 il valore relativo allItalia, il Sud presenta un ritardo di 22 punti percentuali

26 Crotone si colloca allultimo posto tra le province calabresi con un indice pari a 55

27 Anche lindice di variazione della dotazione infrastrutturale (1991- 1999) conferma il ritardo della nostra provincia.

28 Escludendo le infrastrutture di carattere sociale, Crotone fa registrare i maggiori ritardi, rispetto al resto del Paese, - nella dotazione ferroviaria (33,7%) - nella dotazione di reti bancarie (33,7%) - nelle strutture e reti per la telefonia e la telematica (29,6%)

29 AUMENTO DELLA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE = - rimozione di ostacoli strutturali - riduzione del gap con il resto del Paese - aumento della produttività delle nostre imprese - conseguente aumento della crescita economica della nostra provincia

30 Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Crotone


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