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Modulo 13: System call relative al File System

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Presentazione sul tema: "Modulo 13: System call relative al File System"— Transcript della presentazione:

1 Modulo 13: System call relative al File System
Chiamate di sistema relative ai file algoritmi di allocazione dei buffer getblk brelse bread breada bwrite iget iput bmap namei alloc free ialloc ifree algoritmi di basso livello per il File System open creat dup pipe close open stat creat link chdir unlink chroot mknod chown mount chmod umount mknod link unlink chown chmod stat read write lseek mount umount chdir chroot Restituzione descrittore Uso di namei Assegnazione inode Attributi I/O File System Struttura Manipolazione Sistemi Operativi

2 fd = open (pathname, flag, modo);
procedura open input: nome del file, tipo di open, permessi per tipo creazione output: descrittore file { converte nome file in inode (procedura namei); if (file non esiste o accesso non permesso) return (errore); alloca entry di tabella file per inode, inizializza contatore e offset; alloca descrittore file utente, posiziona puntatore all’entry della file table; if (tipo specifica troncamento) libera tutti i blocchi del file (procedura free); sblocca inode; /* bloccato in namei */ return (descrittore file utente); } Sistemi Operativi

3 Open - modo O_RDONLY O_WRONLY O_RDWR O_NDELAY O_APPEND O_CREAT O_TRUNC
O_EXCL ……… Sistemi Operativi

4 Strutture dati relative al File System
fd1=open(“/etc/passwd”, O_RDONLY); fd2=open(“local”, O_RDWR); fd3=open(“/etc/passwd”, O_WRONLY); Tabella dei file Tabella degli inode Tabella dei descrittori dei file dell'utente 1 2 3 4 5 6 RC=1 Lettura RC=1 Scrittura RC=1 Lett./Scrit. RC=2 (/etc/passwd) RC=1 (local) Sistemi Operativi

5 Strutture dati relative al File System
1 2 3 4 5 processo A Tabella dei file RC=1 Lett./Scritt. RC=1 Lettura RC=1 Scrittura RC=3 (/etc/passwd) RC=1 (local) RC=1 (private) Tabella degli inode Tabella dei descrittori dei file dell'utente 6 processo B fd1=open("/etc/passwd”, O_RDONLY); fd2=open("private”, O_WRONLY); Sistemi Operativi

6 numero = read (fd, buffer, contatore);
per efficienza si caricano nella u-area i parametri di I/O: ·      modo lettura o scrittura ·      contatore numero di byte da leggere o scrivere ·      offset in byte nel file dove iniziare le operazioni di I/O address indirizzo in (da) cui copiare i dati flag indica se l’indirizzo è nello spazio kernel o user Altre informazione nell’u-area sono: La directory attuale Eventuale changed root Sistemi Operativi

7 read procedura read input: descrittore file utente
indirizzo del buffer nel processo utente numero byte da leggere output: contatore byte copiati nello spazio utente { recupera entry di tabella file dal descrittore file utente; controlla accessibilità a file; //  ad ogni chiamata posiziona parametri nella u-area per indirizzo utente,contatore byte, I/O all’utente; recupera inode da tabella file; blocca inode; posiziona offset in byte nella uarea da offset di tabella file; Sistemi Operativi

8 read while (contatore non soddisfatto){
converte offset in byte in blocco (procedura bmap); calcola offset nel blocco, numero byte da leggere; if (numero byte da leggere = 0) break; /* cerca di leggere end of file */ legge blocco (procedura breada) se richiesta lettura anticipata, altrimenti procedura bread; copia i dati dal buffer di sistema allo spazio utente; aggiorna i campi della u-area per l’offset nel file, contatore di lettura, indirizzo di scrittura nello spazio utente; rilascia il buffer; } unlock inode; aggiorna offset in tabella file per la successiva lettura; return (numero byte letti); Sistemi Operativi

9 read Il ciclo termina: Naturalmente Per EOF
Per errore lettura da device Per errore nella copia sul buffer utente È diverso raggiungere l’EOF rispetto a leggere un blocco con puntatore = 0 nell’Inode. Lock rilasciato alla fine di una system call  consistenza, ma possibilità di accesso a più processi. Sono necessari file e record locking per gestire l’accesso e la correzione di record in mutua esclusione. Sistemi Operativi

10 Read sequenziale #include <fcntl.h> main () 20 { int fd;
char lilbuf[20],bigbuf[1024]; fd = open("/etc/passwd", O_RDONLY); read(fd, lilbuf,20); read(fd, bigbuf,1024); read(fd, lilbuf, 20); } 20 1024 Sistemi Operativi

11 Lettura anticipata (Read ahead)
Finché un processo esegue la read di due blocchi sequenziali, il kernel assume che tutte le letture successive siano sequenziali. Ad ogni iterazione del ciclo di lettura, il kernel salva il successivo numero di blocco logico nell’inode in memoria e durante le successive iterazioni verifica se il numero di blocco corrente coincide con quello precedentemente salvato. Se sono uguali, il kernel calcola il numero di blocco fisico per la lettura anticipata e salva il sua valore nella u-area per utilizzarlo nella procedura breada. Sistemi Operativi

12 Lettura e scrittura concorrente
#include <fcntl.h> /* processo A */ main () { int fd; char buf[512]; fd = open("/etc/passwd", O_RDONLY); read(fd, buf, sizeof(buf)); /* lettura 1 */ read(fd, buf, sizeof(buf)); /* lettura 2 */ } #include <fcntl.h> /*processo B */ main() { int fd,i; char buf[512]; for (i=0; i<sizeof(buf);i++) buf[i]='a'; fd = open("/etc/passwd", O_WRONLY); write(fd, buf, sizeof(buf)); /* scrittura 1 */ write(fd, buf, sizeof(buf)); /* scrittura 2 */ } Sistemi Operativi

13 Lettura di un file utilizzando due descrittori
#include <fcntl.h> main () { int fd1, fd2; char buf1[512],buf2[512]; fd1 = open("/etc/passwd", O_RDONLY); fd2 = open("/etc/passwd", O_RDONLY); read(fd1, buf1, sizeof(buf1)); read(fd2, buf2, sizeof(buf2)); } Sistemi Operativi

14 numero = write (fd, buffer, contatore);
Se all’offset in cui si desidera scrivere non corrisponde un blocco già allocato, il kernel alloca un nuovo blocco ed inserisce il puntatore nella posizione opportuna all’interno della tabella dei puntatori nell’Inode. Può essere necesssario allocare uno o più blocchi indiretti nel caso di offset > 10Kb (se la dimensione del blocco è 1 Kb). Il kernel, nel caso debba scrivere durante l’iterazione solo una parte del blocco, deve prima leggere il blocco da disco in modo da non sovrascrivere le parti invariate. Il kernel usa la scrittura ritardata dei dati su disco, favorendo un ulteriore processo che voglia accedere agli stessi dati evitando ulteriori operazioni su disco. Delayed write ottima per pipe e file temporanei. Sistemi Operativi

15 posizione = lseek (fd, offset, riferimento);
fd è il descrittore del file offset è l’offset in byte all’interno del file riferimento è un parametro che indica se l'offset deve essere considerato: 0 (SEEK_SET) : dall'inizio del file 1 (SEEK_CUR): dalla posizione corrente di offset 2 (SEEK_END): dalla fine file posizione indica l’offset in byte dal quale partirà la successiva operazione di read o write. Sistemi Operativi

16 lseek #include <fcntl.h> main (int argc, char **argv) { int fd;
fd = open(argv[1], O_CREAT, 0755); if (fd == -1) exit(); lseek(fd, , 0); write(fd, ” ”, 1); } Sistemi Operativi

17 lseek #include <fcntl.h> main (int argc, char **argv) {
/* viene letto il primo byte di ogni blocco da 1K */ int fd, skval; char c; if (argc!=2) exit (); fd = open(argv[1], O_RDONLY); if (fd == -1) exit(); while ((skval = read(fd, &c, 1)) == 1) { printf("char %c\n", c); skval = lseek(fd, 1023L, 1); printf("nuovo valore di seek %d\n", skval); } Sistemi Operativi

18 close close(fd); Se il reference count presente nella entry della tabella degli inode è > 1, decrementa il contatore e termina. Se il reference count = 1, il kernel libera l’entry e rilascia l’inode allocato in memoria durante la open (iput). Quando la close termina rilascia anche la entry della tabella dei descrittori ed il descrittore associato non ha più alcun significato, finché non sarà riassegnato (attenzione non tutti i sistemi annullano la entry). Quando un processo esegue exit, il kernel esegue close su tutti i descrittori di quel processo ancora attivi in modo che nessun file possa essere tenuto aperto dopo il completamento del processo. Sistemi Operativi

19 fd = creat (pathname, modo);
Se il file non esiste, il kernel lo crea con il nome ed il modo specificati Se il file già esiste viene troncato rilasciando tutti i blocchi dati e ponendo la dimensione del file uguale a 0. Il kernel analizza il pathname tramite la procedura namei e quando raggiunge l’ultima componente, salva il nome all’interno della prima entry libera presente nell’ultima directory incontrata nel pathname. Se non esiste alcun file con il nome desiderato, il kernel assegna un inode libero al nuovo file e crea una entry nella directory nella quale inserisce il nome del file ed il numero dell’inode appena allocato. Se il file già esisteva, il kernel cercando il nome trova il suo inode, inizializza la dimensione a 0 e libera i suoi blocchi di dati in modo che il file appaia come uno appena creato. Sistemi Operativi

20 creat Se il processo che chiama creat ha i diritti di scrittura ed il file già esiste, l’owner ed i diritti di accesso del file non cambiano. Inoltre il kernel non controlla neppure che la directory padre del file esistente abbia i permessi di scrittura in quanto il contenuto della directory non cambia. Sistemi Operativi

21 creat procedura creat input: nome file, permessi
output: descrittore file { prende inode per nome file (procedura namei); if (file già esistente){ if (accesso non permesso){ rilascia inode (procedura iput); return (errore); } Sistemi Operativi

22 creat else { /* file non esistente */
assegna inode libero da file system (ialloc); crea nuova entry nella directory (include nomefile e numero inode appena assegnato); (notare: prima si scrive su disco l’Inode, poi si scrive nella directory) } alloca entry di tabella dei file per l'inode, inizializza count; if (file esistente alla creazione) libera tutti i blocchi di disco (procedura free); unlock inode; return (descrittore file utente); Sistemi Operativi

23 mknod (pathname, tipo e permessi, dispositivo);
pathname è il nome del file da creare, tipo e permessi rappresentano il tipo di file da creare ed i permessi associati dispositivo specifica il major e il minor number del dispositivo Sistemi Operativi

24 chdir chdir ( pathname );
pathname è il percorso delle directory che dovrà diventare quella corrente. chdir cerca innanzitutto l’Inode nella directory destinataria mediante namei e controlla che il file sia una directory e che il processo abbia i diritti per accedervi. Rilascia il blocco dell’Inode e dopo aver decrementato il contatore di riferimenti della vecchia directory corrente, memorizza il nuovo Inode della directory corrente nella u-area. L’Inode della directory corrente viene rilasciato dopo che il processo ha effettuato una nuova chdir oppure una exit. Sistemi Operativi

25 chroot chroot (pathname);
Serve per cambiare la directory root del File System. Il kernel mantiene una variabile globale che punta all’inode della radice del File System, la quale viene usata ogni qualvolta un pathname inizia con un ”/”. Per mezzo di chroot tale variabile punta ad una nuova directory e che il processo e tutti i suoi discendenti vedono come root del File System. Sistemi Operativi

26 chown (pathname, proprietario, gruppo); chmod (pathname, nodo);
chown - chmod chown (pathname, proprietario, gruppo); chmod (pathname, nodo); Il cambiamento di proprietario o modo (permessi di accesso) di un file sono operazioni sull’Inode e non sul file stesso Per cambiare il proprietario di un file, il processo deve essere il superuser o il proprietario del file. Tramite namei il pathname viene convertito nel relativo Inode, nel quale viene inserito il nuovo proprietario e gruppo o il nuovo insieme di diritti di accesso. Sistemi Operativi

27 stat (pathname, buffer);
stat - fstat stat (pathname, buffer); fstat (fd, buffer); pathname è il nome del file fd è il suo descrittore buffer è l’indirizzo di una struttura dati adatta a contenere le informazioni di ritorno Consentono ai processi di leggere lo stato di un file, restituendo informazioni come il tipo del file, il proprietario, i permessi di accesso, la dimensione, il numero di link, il numero dell’Inode ed le date di accesso, e modifica al file. Sistemi Operativi


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