Arguello Chiesa di S. Frontiniano La chiesetta, antica parrocchiale, è realizzata in pietra: la sua datazione è imprecisata, ma sembra risalire al XII secolo, probabilmente fondata dal monaci benedettini dell’abbazia di S. Frontiniano presso Alba. Sono evidenti alcuni rifacimenti di epoca successiva (XVII secolo), in particolare il ribaltamento di facciata: il vecchio accesso, ora murato, è comunque riconoscibile. Questo fenomeno non è un caso isolato, ma si riscontra in altri edifici sacri della zona, ad esempio a Gorzegno. La chiesa si distingue nel complesso per un’architettura semplice e sobria, con la facciata attuale a capanna decorata da semplici elementi geometrici, come lunette semicircolari e nicchie. A sinistra si erge il campanile, a pianta quadrata, con ampie aperture nella parte alta. 1
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Gottasecca Pieve di S. Maria La pieve di Gottasecca – «plebs Sanctae Mariae in Gudega» – è indicata nei diplomi imperiali di Ottone III ed Enrico I, con cui gli imperatori confermano numerose donazioni e possessi ai vescovi di Savona, nel 998, 999 e È indicata come pieve reggente ancora nella metà del XV secolo fino almeno all’inizio del Seicento. Nel 1649 risulta già annessa alla vicaria di Cortemilia. Realizzata in pietra locale, la costruzione odierna, in stile barocco, è il risultato di consistenti rifacimenti del Seicento: il campanile a due ordini di arcate, la facciata scandita da otto lesene (quattro per parte) che poggiano su uno zoccolo di pietra e l’interno ad un’unica navata. 3
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Gorzegno Chiesa di S. Giovanni La vecchia parrocchiale, titolata a San Giovanni Battista, sorgeva fuori dall’attuale centro: la costruzione dell’edificio risalirebbe all’XI secolo, mentre i rivestimenti murari esterni si daterebbero al secolo successivo. Subì modifiche strutturali nel corso del Settecento, tra cui la più rilevante risulta l’inversione di orientamento in senso est-ovest. Tuttavia sono ancora ben distinguibili chiari elementi stilistici romanici, in particolare l’antica facciata (ora murata) a capanna e con archetti pensili. L’edificio è nel complesso in buone condizioni; la muratura è in pietra, piuttosto irregolare, mentre la superficie esterna si presenta rinzaffata, probabilmente a causa dei restauri settecenteschi. L’interno della chiesa è scandito da tre navate, coperte da volte a vela e a botte. 6
Gorzegno – Chiesa di S. Giovanni 7
Saliceto S. Martino di Lignera Linee romaniche sono visibili nelle forme del campanile, unico elemento rilevante dell’epoca di fondazione (XII secolo). Questo è a pianta quadrata, interamente in pietra a vista: è stato realizzato secondo modelli romanici lombardi, caratterizzato da tre ordini, uno con monofore e due con bifore. L’edificio presenta una facciata a capanna suddivisa in tre parti; sono evidenti rifacimenti, databili al Seicento. Sulla parte centrale si può notare una finestra a mezzaluna, le due parti laterali corrispondono alle due cappelle poste ai lati dell’entrata. Ulteriori rimaneggiamenti seicenteschi sono visibili all’interno; l’edificio venne ampliato, i volumi modificati: il presbiterio è ora definito da un arco ogivale ed è coperto da una volta a crociera; questo presenta ancora pitture di gusto gotico, di scuola monregalese della metà del Quattrocento: vi sono raffigurati scene che riguardano la vita di San Martino, l’Annunciazione; spiccano poi un Cristo Pantocratore, gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e i Santi. 8
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Monesiglio Pieve di S. Maria dell’Acquadolce Eretta nel XI secolo in stile romanico, l’edificio si presenta in eccellente stato di conservazione, specialmente in seguito a recenti lavori di restauro. La facciata è a capanna, con archetti pensili intervallati da lesene, che si prolungano anche nella sezione sommitale del claristorio. Concludono l’edificio tre absidi semicircolari, anch’esse decorate con archetti pensili; quella centrale presenta anche una serie di logge cieche. L’interno si presenta a tre navate, sostenute da pilastri, riplasmato in epoca barocca. I lavori di restauro hanno inoltre portato alla luce pregiati affreschi romanico- bizantini posti sull’abside centrale, risalenti probabilmente al XII secolo e raffiguranti un Cristo Pantocratore circondato dai simboli dei quattro Evangelisti. Sulla parete destra si può invece ammirare una Madonna con Bambino circondata da San Giovanni Battista e Sant’Antonio Abate (risalente verosimilmente al XV secolo). 11
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Sale S. Giovanni – Pieve di S. Giovanni Uno degli edifici più interessanti è rappresentato dalla pieve di S. Giovanni, l’antica parrocchiale. Venne eretta all’inizio dell’XI secolo in pietra lavorata, secondo lo stile romanico-lombardo (i ritrovamenti più antichi lasciano però ipotizzare una frequentazione anteriore). La costruzione presenta tre navate con muri di pietra lavorata a scalpello, inizialmente su due livelli, modificata nel Seicento con la sopraelevazione dei muri laterali e la costruzione di un unico tetto a due falde, retto da travi a vista. Sono ancora visibili i corpi absidali con la tipica decorazione ad archetti pensili. Il campanile è anch’esso in pietra scalpellata e termina con una cuspide di forma ottagonale. 14
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Priero – S. Maria del Poggio (resti) - Sul colle a sud del centro odierno (località Castello e Madonna del Poggio). Qui rimangono oggi alcuni resti materiali, vale a dire strutture pertinenti alle prime fortificazioni e soprattutto significative strutture relative a un antico edificio di culto, la pieve di S. Maria: si tratta con ogni probabilità di una delle pievi più antiche dell’area. -La pieve ha pianta rettangolare con dimensioni di 25 per 7 metri circa. Le strutture attualmente emergenti si presentano molto degradate. Rimangono oggi la facciata, le pareti laterali e l’abside, costruite in pietra da spacco di buona qualità; soltanto nell’abside, di forma rettangolare, si denota una qualità inferiore, con una tessitura muraria piuttosto irregolare: per questo motivo è verosimile che sia stata ricostruita in un momento successivo e che dovesse avere in origine la caratteristica forma semicircolare. - La facciata, in pessime condizioni, evidenzia profonde spaccature lungo la tessitura muraria, buchi e lacune diffuse. La superficie si presenta inoltre coperta in diversi punti da malta e intonaco. 16
Priero – S. Maria del Poggio (resti) 17
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