Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE POLITICITA E TECNICITA DELLA GESTIONE INTEGRATA DELLE AREE COSTIERE.

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La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza - Milano, 20 Maggio 2005 La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza.
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Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE POLITICITA E TECNICITA DELLA GESTIONE INTEGRATA DELLE AREE COSTIERE TRA DIRITTO ED INTERESSI Seminario introduttivo del II Master Valutazioni, strategie e strumenti per la gestione integrata delle aree costiere Roma, 11 Novembre 2008 ASSOCOSTIERI

Maria Rosaria Di Somma Direttore Generale Assocostieri La nuova normativa degli impianti costieri di prodotti oli minerali

CENSIMENTO 2008

SITUAZIONE NAZIONALE

LEGGE 23 AGOSTO 2004, n. 239: Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia. Nellambito dei principi derivanti dallordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali, sono principi fondamentali in materia energetica, ai sensi dellart. 117, terzo comma della Costituzione, quelli posti dalla presente legge. Oli minerali: greggi, residui delle loro distillazioni e tutte le specie e qualità di prodotti petroliferi derivati ed assimilati, compresi il gpl e il biodiesel

Gli obiettivi e le linee della politica energetica nazionale, nonché i criteri generali per la sua attuazione a livello territoriale, sono elaborati e definiti dallo Stato che si avvale anche dei meccanismi di raccordo e di cooperazione con le autonomie regionali previsti dalla presente legge.

Circolare 9 del 18 Novembre 2005 Demanio Marittimo – Stabilimenti e Depositi Costieri Semplificazione procedure autorizzative Articolo 52, 2° comma Cod. Nav.: Per limpianto e lesercizio di stabilimenti o di depositi costieri di sostanze infiammabili o esplosive è richiesta lautorizzazione del Ministero dei Trasporti e della Navigazione Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per le Infrastrutture della Navigazione Marittima ed Interna DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA

Attività che richiedono la presentazione/rinnovo della D.I.A. 1)Installazione ed esercizio di nuovi stabilimenti di lavorazione e di stoccaggio. 2)Dismissione degli stabilimenti di lavorazione e stoccaggio. 3)Variazione della capacità complessiva di lavorazione degli stabilimenti. 4)Variazione di oltre il 30% della capacità complessiva autorizzata di stoccaggio. 5)Nuovi oleodotti ed interventi di modifica a linee di oleodotti esistenti, quali varianti del tracciato per una lunghezza superiore a km 5 (cinque). 6)Modifiche soggettive nella titolarità dello stabilimento o nellaffitto del medesimo. 7)Modifica nella destinazione duso dei serbatoi di stoccaggio e degli impianti di lavorazione relativamente allintero stabilimento. 8)Installazione nuovi terminali per lo sbarco e limbarco di nuovi prodotti situati sia allinterno degli ambiti portuali che off-shore.

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione generale per le infrastrutture della navigazione marittima ed interna Modello D.I.A.Roma, ………………… Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione generale per le infrastruttre della navigazione marittima ed interna Viale dellArte, 16 – ROMA OGGETTO: Dichiarazione di inizio attività ___________________________ ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, articolo 19, così come modificato dalla legge 14 maggio 2005, n. 80 – di conversione, con modificazioni, del decreto legge 14 marzo 2005, n. 35 – articolo 3, relativa allautorizzazione di cui allarticolo 52, 2° comma del codice della navigazione e, per conoscenza: AllAutorità Portuale di ( se lattività ricade nella sua giurisdizione) __________________________________ Alla Capitaneria di Porto di ____________________________ Alla Regione/provincia territorialmente competente ( solo per le casistiche previste dallart. 1, comma 56 della Legge 23 Agosto 2004, n. 239)

Opere e/o interventi che comportano il collaudo ai sensi dellarticolo 48 del Regolamento di esecuzione al Cod. Nav. 1)Installazione ed esercizio di nuovi stabilimenti di lavorazione e di stoccaggio. 2)Dismissione degli stabilimenti di lavorazione e stoccaggio. 3)Variazione in aumento della capacità complessiva di lavorazione degli stabilimenti. 4)Variazione in aumento di oltre il 30% della capacità complessiva autorizzata di stoccaggio. 5)Nuovi oleodotti e varianti del tracciato per una lunghezza superiore a Km. 5 (cinque). 6)Variazioni in aumento della capacità complessiva autorizzata di stoccaggio nei limiti compresi: superiore al 5% ed inferiore al 30%.

ASSOCOSTIERI 7)Adeguamenti tecnologici dello stabilimento di lavorazione mediante linstallazione, modifica, sostituzione di processi di lavorazione e/o di apparecchiature, senza variazione della capacità complessiva di lavorazione degli stabilimenti. 8)Installazione impianti depurazione acque reflue. 9)Modifica nella destinazione duso dei serbatoi di stoccaggio e degli impianti di lavorazione relativamente allintero stabilimento. 10)Modifica della destinazione duso dei serbatoi di stoccaggio e/o lavorazione di categoria inferiore a categoria superiore ai fini della sicurezza. 11) Installazione nuovi terminali per lo sbarco e limbarco di prodotti situati sia allinterno degli ambiti portuali che off-shore.

STATOREGIONI RIPARTO COMPETENZE STATO-REGIONI Corte dei Conti – Sentenza 14/2006/P del 18 Dicembre 2006 Appare ragionevole assicurare nella materia, in ossequio al principio leale di collaborazione tra Stato e Regioni, richiamato dalla Corte Costituzionale, la continuità dellazione amministrativa in atto svolta in via transitoria dal Ministero dei Trasporti nel settore della portualità dovendosi riconoscere, in linea con la giurisprudenza costituzionale, cessata lintestazione di dette competenze in capo allo Stato

Ministero dei Trasporti – Direzione Generale dei Porti – Circolare 17/04/2008 Riparto di competenze Stato-Regioni. Conferimento di funzioni nei porti, nel demanio marittimo e nel mare territoriale. Revisione D.P.C.M. 21/12/1995 Devono essere mantenute allo Stato le funzioni amministrative in materia di demanio solo nelle sottoelencate tipologie di porti: 1) porti rientranti nella giurisdizione territoriale delle Autorità Portuali; 2) porti militari, per intero o in parte, per tali intendendosi anche le aree portuali destinate unicamente alla difesa militare ed alla sicurezza dello Stato, nonché gli specchi collegati funzionalmente con i suddetti porti ed aree non permanentemente sottesi agli usi pubblici; 3) aree e specchi acquei, interni ai porti, nonché opere, ivi insistenti, destinate ai compiti di difesa e di sicurezza dello Stato perseguiti dalle Forze armate, dal Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia costiera, dalle Forze dellordine, dai Vigili del Fuoco, ovvero oggetti di consegna per i medesimi compiti; ASSOCOSTIERI

4) aree e specchi acquei, interni ai porti, nonché opere, ivi insistenti, destinate alla realizzazione del sistema VTS ed alla sicurezza della navigazione in genere; 5) porti non rientranti nella giurisdizione territoriale delle Autorità Portuali, ma ascritti alla competenza statale, in quanto movimentano un volume di prodotti petroliferi e combustibili pari o superiore a cinquecentomila tonnellate per anno, dovendo per tale ragione essere considerati prevalentemente destinato allapprovvigionamento di energia; 6) aree demaniali marittime, specchi acquei e opere funzionali allapprovvigionamento di energia.

QUADRO INCOMPLETO PER MANCANZA DI: a)Classificazione dei porti di cui alla legge 84/94; b)definizione categoria dei porti di rilevanza economica regionale e interregionale.