Il lampo (ballata piccola) GIOVANNI PASCOLI, Il lampo (ballata piccola) E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d’un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s’aprì si chiuse, nella notte nera. CLIMAX E N J A M B T CLIMAX OSSIMORO ALLITTERAZIONE N
Climax La climax (dal greco klímax, «scala»), detta anche gradazione (“gradatio” in latino) è una figura retorica che consiste nell'usare più termini o locuzioni con intensità crescente. Se l'intensità è decrescente si parla di anticlimax o climax discendente o gradazione discendente.
di due termini in forte antitesi tra loro. Ossimoro L'ossimoro (pronunciabile tanto ossimòro quanto ossìmoro, dal greco ξύμωρον, composto da ξύς «acuto» e μωρός «sciocco») è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini in forte antitesi tra loro.
Allitterazione L'allitterazione è una figura retorica che consiste nella ripetizione di una lettera, di una sillaba o più in generale di un suono all'inizio o all'interno di parole successive
Enjambement L'enjambement è la figura retorica che si ha quando la frase non termina col verso, ma si protrae in quello successivo.
Ballata La ballata, chiamata anche canzone a ballo perché destinata al canto e alla danza, è un componimento poetico composto da una o più strofe, chiamate stanze, e da un ritornello, detto ripresa, che veniva cantato all'inizio della ballata e ripetuto dopo ogni stanza. Gli endecasillabi misti a settenari sono i versi maggiormente usati nella ballata e le rime possono essere disposte in modo differente con la regola che l'ultimo verso della stanza faccia rima con l'ultimo verso della ripresa. La ballata viene chiamata grande se la ripresa è formata da quattro versi, mezzana se ha tre versi, minore se ne ha due, piccola se la ripresa è costituita da un verso endecasillabo, minima se è costituita da un verso quinario o settenario o ottonario.