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FIGURA RETORICA Si indica col termine figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto.

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Presentazione sul tema: "FIGURA RETORICA Si indica col termine figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto."— Transcript della presentazione:

1 FIGURA RETORICA Si indica col termine figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto.

2 Testo Sono Solo Parole Noemi
ACCUMULAZIONE Consiste nel mettere insieme una serie di termini linguistici in modo più o meno ordinato o anche in modo caotico e senza un percorso strutturale o logico predefinito. Testo Sono Solo Parole Noemi Avere l'impressione di restare sempre al  Punto di partenza  E chiudere la porta per lasciare il mondo  Fuori dalla stanza  Considerare che sei la ragione per cui io  Vivo  Questo è o non è  Amore  Cercare un equilibrio che svanisce ogni  Volta che parliamo  E fingersi felici di una vita che non è come  Vogliamo

3 Caduta di una vocale o sillaba a inizio di parola.
AFERESI Caduta di una vocale o sillaba a inizio di parola. MALATIA A. Romeo Cchiù 'e na passione tu si' pe' stu core, cchiù forte 'e n'ammore tu si' pe' me...

4 ALLEGORIE È la sostituzione di un oggetto ad un altro che non si basa sul piano emotivo bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. La Divina Commedia, I Trionfi di Petrarca, La Fattoria degli animali di Orwell, le favole di Esopo e di Fedro. Per correr miglior acque alza le vele / omai la navicella del mio ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele (Dante)

5 ALLITTERAZIONE Bolle mille bolle blu; Mina.
Consiste nella ripetizione di una lettera, di una sillaba o più in generale di un suono all'inizio di parole successive. Bolle mille bolle blu; Mina. Blll... le mille bolle blu Blll... le vedo intorno a me Blll... le mille bolle blu Che volano... e volano... e volano

6 ANACOLUTO Combinazione di due espressioni linguistiche, collegate tra loro per il senso ma non armonizzate sintatticamente, così che la prima resta come sospesa. Noi qui dentro si vive in un lungo letargo, si vive afferrandosi a qualunque sguardo. Testo “Canzone per Alda Merini” Roberto Vecchioni

7 ANAFORA Figura retorica consistente nella ripetizione di una o più parole all'inizio di frasi o parti di frasi o versi consecutivi Testo “sulla mia strada” Ligabue ..sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza comunque vada sempre sulla mia strada...

8 ASSONANZA È l'uguaglianza, fra due parole, delle sole vocali, a contare dalla vocale tonica in poi. Testo “A te” Jovanotti A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei A te che sei Essenzialmente sei Sostanza dei sogni miei Sostanza dei giorni miei

9 E' un dovere essere educati, essere rispettati è un diritto
CHIASMO Consiste nella disposizione incrociata degli elementi costitutivi di una frase, in modo da cambiarne l'ordine logico. Esempio di uso comune E' un dovere essere educati, essere rispettati è un diritto

10 CLIMAX ASCENDENTE CLIMAX DISCENDENTE
Disposizione di parole e frasi, secondo una gradazione sempre più in crescita. Ascendente Il rombo cresce, mi percuote, mi assorda (D'Annunzio) Discendente Quivi sospiri, pianti e alti guai (Dante)

11 DIALEFE Figura metrica che consiste nella mancata fusione, nel computo, di una sillaba di fine parola con un'altra di inizio parola. Bolle mille bolle blu; Mina. Blll... le mille bolle blu Blll... le vedo intorno a me Blll... le mille bolle blu

12 "la somma sapïenza e 'l primo amore" (Dante, Inferno)
DIERESI È la separazione di due vocali di un dittongo, che vengono a costituire due sillabe anziché una sola. "la somma sapïenza e 'l primo amore" (Dante, Inferno) la parola sapienza costituisce normalmente un trisillabo (sa / pien / za). In questo caso però l'autore, aggiungendo quel particolare accento che è la dieresi (ï ), ha inteso suddividere la sillaba in due, troncando proprio dove si trova la vocale: sapienza diventerà dunque un quadrisillabo (sa / pi / en / za ).

13 EPITETO Figura che consiste nell'addizione di alcuni elementi a singole parole o nomi. Iliade/odissea Omero, Achille piè veloce

14 Sei la cosa più bella del mondo.
IPERBOLE Consiste nell'esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino. Sei la cosa più bella del mondo. Testo “Sei la cosa più bella del mondo” Raf

15 non si trattava di un missionario.
LITOTE Dare un giudizio negandone il contrario. non si trattava di un missionario. Testo “Bocca di Rosa” Fabrizio de Andrè

16 È la sostituzione di un termine proprio con uno figurato.
METAFORA È la sostituzione di un termine proprio con uno figurato. chiara come un ABC Testo “Bella” Jovanotti

17 Il proprietario per la cosa posseduta= Giuseppe va a 200 all'ora
METONIMIA La metonimia è una figura retorica che consiste nel sostituire una parola con un'altra che abbia con la prima una certa relazione, ad esempio di contiguità logica o materiale. Il proprietario per la cosa posseduta= Giuseppe va a 200 all'ora

18 Veniva una voce dai campi: chiù (G.D'Annunzio)
ONOMATOPEA L'onomatopea riproduce, attraverso i suoni linguistici di una determinata lingua, il rumore o il suon o associato a un oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare riferimento. Veniva una voce dai campi: chiù (G.D'Annunzio)

19 Ossimoro: agghiacciando io arsi
L'ossimoro consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro. Quand'io mi volgo indietro a mirar gli anni ch'ànno fuggendo i miei penseri sparsi, e spento 'l foco ove agghiacciando io arsi, e finito il riposo pien d'affanni, [...] (F. Petrarca, Canzoniere,) Ossimoro: agghiacciando io arsi

20 PARAGONE Chiarisce un concetto paragonandolo a qualcuno o a qualcosa di ben noto, purché i termini di confronto siano intercambiabili. “e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre” (D'Annunzio, Pioggia nel pineto

21 PARONIMIA La paronimia è lo scambio -voluto o accidentale- di parole somiglianti nella forma, ma diverse nel significato: spiccicare-spiaccicare, infettare-infestare, eccetera. “e non mi si partia dinanzi al volto anzi 'mpediva tanto il mio cammino ch'i' fui per ritornar più volte volto." (Dante nella Divina Commedia Inferno Canto I verso 36)

22 Personificazione: rabbrividì...
I galli, rabbrividì l'aria, s'empì di scalpicci la via; da lungi squillò solitaria la voce dell'Avemaria. (Giovanni Pascoli, Il sogno della vergine, 71 – 80) Personificazione: rabbrividì...

23 PLEONASMO Il pleonasmo è la figura retorica per cui si ha un'aggiunta di parole o elementi grammaticali esplicativi a un'espressione già compiuta dal punto di vista sintattico. "Io il mare l'ho sempre immaginato come un cielo sereno visto dietro dell'acqua" (Cesare Pavese, Feria d'agosto).

24 PROLESSI La prolessi consiste nell'anticipazione di una parte della proposizione o del periodo che nella costruzione normale andrebbe dopo, per mettere in evidenza un concetto o una parola. In ambito narrativo, consiste nell'evocazione più o meno ampia di un evento successivo al tempo della storia in cui ci si trova, ed è detta anche flash-forward. La morte è quello che di cotanta speme oggi m'avanza (Leopardi, Canti, «Le ricordanze», 91-92)

25 REITERAZIONE La reiterazione è una figura retorica consistente nel ripetere uno stesso concetto con altre parole, o nell'esprimere approvazione verso un concetto già formulato in precedenza. Introdotta di frequente con espressioni tipo cioè, - In altre parole, - ovvero

26 RIPETIZIONE La ripetizione è una figura retorica che produce una successione di membri uguali o solo leggermente variati nella forma, nella funzione sintattica o nel senso. Esempio: Va l'Asia tutta e va l'Europa in guerra: (T. Tasso, Gerusalemme liberata, XVI, st. 32, 2)

27 SIMILITUDINE Consiste nel paragonare persone, animali, cose, sentimenti per associazione di idee; è introdotta da come, sembra, pare, è simile, somiglia, ecc… Nella destra scotea la spaventosa peliaca trave; come viva fiamma, o come disco di nascente Sole balenava il suo scudo… (Omero, Iliade, Libro XXII, ; traduzione di V. Monti)

28 « mi ritrovai per una selva oscura »
SINALEFE La sinalèfe è quella figura metrica in cui nel computo delle sillabe di un verso sono unificate in una sola posizione la vocale finale d’una parola e quella iniziale della parola successiva. Esempio: « mi ritrovai per una selva oscura » (Dante, Inferno I, 2)

29 staccio per setaccio; - spirto per spirito; - Gianni per Giovanni
SINCOPE Consiste nell’eliminazione di una lettera o di una sillaba all’interno della parola. staccio per setaccio; - spirto per spirito; - Gianni per Giovanni

30 SINEDDOCHE La sineddoche è un procedimento linguistico espressivo e una figura retorica che consiste nell'uso, in senso figurato, di una parola al posto di un'altra mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. E quando la fatal prora d’Enea per tanto mar la foce tua cercò,… (G. Carducci, Agli amici della Valle Tiberina, 45-46)

31 SINERESI La sineresi , nella pronuncia di una parola, è la realizzazione in un'unica unità sillabica di un nesso vocalico in iato. Si tratta dunque, nella pronuncia corrente, di una certa oscillazione tra iato e dittongo. e fuggiano e pareano un corteo nero (Giosuè Carducci, Davanti San Guido, 75)

32 (Giovanni Pascoli, Novembre)
SINESTESIA La sinestesia è una figura retorica che prevede l'accostamento di due termini appartenenti a due piani sensoriali diversi. L'odorino amaro (Giovanni Pascoli, Novembre)

33 Sitografia: http://www.poetare.it/esempi.html


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