Il rimedio ad una vergogna italiana? Adottiamo un albero! Il rimedio ad una vergogna italiana? Adottiamo un albero!

Ricordo il profumo delle arance di quando ero bambina. Allora non erano sulla tavola tutti i giorni, tempi diversi e quegli spicchi di sole del sud e quegli spicchi di sole del sud erano rari qui, erano rari qui, nelle nebbie del nord. nelle nebbie del nord. Ora sui banchi dei supermercati, ci sono sempre, estate e inverno. Arrivano a poco prezzo da paesi stranieri, belle, grandi, ben lucidate, schizzate da prodotti che ne evitano il deterioramento e le muffe, custodite per mesi nei frigoriferi… Mentre quelle italiane sono vendute a prezzi proibitivi… Dove sono finiti il profumo e il sapore, dei frutti di stagione colti dall’albero? AL MACERO, ecco dove finiscono!

Scrivo “alberi di arance” ma quanta della nostra frutta e verdura italiana, per leggi, leggine, leggione varie e scellerate (che non sto a sciorinare tanto ne siamo a conoscenza tutti) viene lasciata marcire sugli alberi? Perché quando il prodotto finito viene pagato con prezzi ridicoli, raccogliere quelle primizie diventa quasi una scelta “coraggiosa”.

Certo, compriamo italiano! Se non fosse che arance e limoni italiani, arrivano nei banchi dei supermercati a 3, 50 euro al kg, arrivano nei banchi dei supermercati a 3, 50 euro al kg, mentre quelle estere le paghi 99 centesimi. Compriamo italiano? Compriamo italiano? Se non fosse che… Se non fosse che stiamo tirando la cinghia, perchè non abbiamo gli stipendi e le pensioni d’oro dei vari ministri… Dei vari paperoni… Dei vari magna-magna… Quindi milioni di tonnellate di prodotti italiani vengono mandate al macero ogni anno, o restano addirittura li, sotto gli alberi…

Se le trovassi ad un prezzo abbordabile, magari non perfette o identiche, ma profumate e saporite, come potrei non acquistarle??? Pensare che una simile bontà possa restare invenduta perché per i prezzi bassissimi, siamo costretti a comprare agrumi del Marocco, Israele, Tunisia, o peggio, fare a meno della frutta mi fa andare in bestia! che ci permettiamo di distruggere… E’ l’ennesimo sfregio a una specialità italiana, meridionale, ad un qualcosa che abbiamo a due passi, Di calpestare… Ci permettiamo di “sputarci sopra”… È una vergogna!

Adottiamo un albero di arance? Basterebbero 90 mg di acido ascorbico al giorno (l’equivalente di un’arancia media), (l’equivalente di un’arancia media), per poter usufruire di tutti i benefici della vitamina C. per poter usufruire di tutti i benefici della vitamina C. Ma arance VERE, senza l’etichetta con scritto: “buccia non commestibile” (chissà perché???) (chissà perché???)

Mancanza di rispetto dei ritmi naturali, stagionali e della crescita delle piante prezzi assurdi, globalizzazione… globalizzazione… I coltivatori non ce la fanno più! Volendo continuare con un'agricoltura che non rincorre il prezzo più basso e il prodotto esteticamente perfetto, ma ricca di sapore e priva di fitofarmaci… Non riuscendo a mantenere i metodi di coltivazione e restare sul mercato perché stritolati da multinazionali (ecc...!) qualcuno ha pensato di proporre questa iniziativa che consiste “nell'adozione” di alberi di agrumi, in modo da offrire a persone che chiedono qualcosa di più della semplice perfezione estetica, un prodotto autentico e genuino.

Perché adottare un albero di arance? per consumare un prodotto sicuro per avere un prezzo onesto per ritornare a seguire il ritmo delle stagioni, per essere proprietario di un albero di agrumi e disporre dei suoi frutti Per essere certi di avere frutti al naturale appena raccolti dall'albero senza spazzolature, cerature o trattamenti antimuffa!

Ho già adottato il mio albero di arance ad un prezzo che finalmente posso permettermi: ad un prezzo che finalmente posso permettermi: equo per chi compra e non vergognoso per chi lavora. La mia scorta di genuini spicchi di sole siciliano per il prossimo inverno, ce l’ho e sulla serietà del progetto io ci metto la faccia e la firma. ! Volete sapere come ho fatto? Scrivetemi e vi spiego tutto, sarò felice di sostenere questa iniziativa! Basta con i prodotti italiani al macero: adottiamo un albero! rights rights reserved Sonoro: Giuseppe Santonocito Tarantelle siciliane adattate alla presentazione