L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), le norme internazionali del lavoro, le imprese multinazionali, il lavoro dignitoso Luigi Cal, Direttore Ufficio ILO per l’Italia e San Marino Sapienza - Università di Roma Dipartimento di Scienze Politiche 24 ottobre 2013
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) L’ILO è stata fondata nel 1919 Agenzia specializzata della Nazioni Unite: 1946 Mandato: promuovere la giustizia sociale e il lavoro dignitoso per tutti 185 Stati membri (2013) Struttura tripartita unica nel sistema internazionale: ogni Stato è rappresentato da governo, datori di lavoro e sindacati
Funzionamento ed attività dell’ILO Struttura operativa: Conferenza Internazionale del Lavoro Consiglio di Amministrazione Ufficio Internazionale del Lavoro Attività: attività legislativa: le norme internazionali del lavoro cooperazione tecnica: al servizio dell’applicazione delle norme e della diffusione del lavoro dignitoso ricerca, formazione, informazione: una necessità per fondare un discorso credibile ed avanzare delle soluzioni condivisibili ed efficaci
Le norme internazionali del lavoro A che servono ? migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori, consolidare la pace sociale, rendere compatibili tra loro le condizioni della concorrenza internazionale Cosa sono ? Convenzioni: trattati internazionali, adottati dalla Conferenza Internazionale del Lavoro, aperti alla ratifica degli Stati membri, strumenti vincolanti se ratificati (in altri casi sono fonte di ispirazione) Raccomandazioni: strumenti non vincolanti
Contenuto delle norme internazionali del lavoro Convenzioni fondamentali: diritto sindacale e contrattazione collettiva (C87, C98) lavoro forzato (C29, C105) lavoro minorile (C138, C182) parità di opportunità e di trattamento (C100, C111) Altre convenzioni e raccomandazioni: amministrazione del lavoro; ispezione del lavoro; sicurezza e salute sul lavoro; marittimi e pescatori; protezione della maternità; lavoratori domestici; ecc.
Applicazione delle norme internazionali del lavoro Meccanismo di controllo: rapporto periodico sull’applicazione delle convenzioni ratificate, con i commenti delle parti sociali rapporto della Commissione di esperti casi più seri discussi dalla Commissione tripartita durante la Conferenza Internazionale del Lavoro: proposte concrete ai governi. Anche per le imprese multinazionali: su base volontaria, le imprese si possono ispirare ai principi contenuti nelle norme nelle loro operazioni
L’ILO e le imprese multinazionali Iperglobalizzazione: Aumento Investimenti Diretti Esteri dal 10% primi anni ‘90 al 30% del PIL globale nel 2010; 80% commercio mondiale si concentra nelle catene di valore legate a multinazionali Concentrazione industriale e posizione dominante imprese: 2 in fabbricazione grandi aereombobili commerciali e bibite gassate; 3 in infrastrutture telecomunicazione mobile e smartphone; 4 in birra, ascensori, camion grande tonnellaggio e PC; 6 in camere digitali e 10 in veicoli a motore e prodotti farmaceutici. Tra le 1400 imprese più importanti del mondo, solo 100 rappresentano oltre 3/5 spesa totale in ricerca e sviluppo. Nel 2012 le entrate di 5 imprese equivalevano a 2,9% PIL globale, una di queste ha registrato entrate superiori a PIL di 171 paesi.
L’ILO e le imprese multinazionali Imprese produttive, redditizie e sostenibili hanno ruolo chiave per sviluppo economico sostenibile e creazione di occupazione. La creazione di un ambiente istituzionale ed economico nel quale tutte le imprese sono sostenibili è parte inetegrante dell’Agenda del lavoro dignitoso e del mandato dell’ILO (Dich. ILO Giustizia sociale, 2008) Dichiarazione Tripartita (MNE Declaration), 1977: orientamenti precisi su come imprese possono massimizzare lo contributo a sviluppo socio-economico e minimizzare effetti negativi loro attività. Dichiarazione su principi e diritti fondamentali del lavoro, 1998 Coerenza delle politiche internazionali: OECD, EU, ISO, UN Global Compact, UN Business and Human Rights Framework e Guidelines Studi orientati all’azione sul settore privato e le politiche di sviluppo ILO Helpdesk for Business Training e Capacity Building ITC-Torino, Global Business Schools Progetti di cooperazione tecnica e networks
Rana Plaza, Bangladesh 24 aprile 2013 1.130 morti, 2.500 feriti L’ILO ha contribuito a promuovere: Pacchetto leggi riforma codice lavoro (C87, 98) Esame sicurezza edifici entro 2013 con risorse adeguate Programma formazione professionale per i 2500 feriti Assunzione 200 ispettori e risorse assunzione altri 800 l’anno Piano d’azione con controllo semestrale su progressi fatti Invito a multinazionali a non lasciare Bangladesh
Concetto del lavoro dignitoso Nel 1999 il Direttore Generale dell’ILO, Juan Somavia, ha presentato alla Conferenza Internazionale del Lavoro il Rapporto Decent Work all’interno del quale afferma per la prima volta: “oggi l’obiettivo primario dell’ILO è garantire che tutti gli uomini e le donne abbiano accesso ad un lavoro produttivo, in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana”. Nasceva così, il concetto di lavoro dignitoso.
Il lavoro dignitoso: 4 obiettivi strategici La realizzazione universale del lavoro dignitoso passa attraverso il perseguimento di quattro obiettivi strategici, a cui si aggiunge l’obiettivo trasversale dell’uguaglianza di genere: Creare opportunità di occupazione e remunerazione per tutti; Garantire i principi e diritti fondamentali nel lavoro (libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, eliminazione del lavoro forzato e del lavoro minorile, non discriminazione in ambito lavorativo e professionale); Rafforzare ed estendere la protezione sociale; Promuovere il tripartismo e il dialogo sociale.
Il lavoro dignitoso per un nuovo modello di sviluppo più giusto, inclusivo e sostenibile Il lavoro dignitoso offre una valida risposta a molteplici priorità dell’agenda sociale, economica e politica del sistema internazionale: Globalizzazione equa - L’attuale modello di sviluppo non produce sufficienti posti di lavoro. La crescita mondiale deve essere riformulata affinché possa garantire maggiori opportunità di lavoro dignitoso, specialmente per i giovani. Riduzione della povertà – La creazione di occupazione di qualità e la riduzione della povertà sono strettamente collegate, il lavoro dignitoso rappresenta la strada principale per uscire dalla povertà. Sicurezza – Una comunità che lavora è una comunità in pace a livello locale, nazionale, regionale e globale. Inclusione sociale – Garantire le pari opportunità e lottare contro ogni forma di discriminazione sul lavoro è fondamentale per sfruttare a pieno le capacità di tutti. Dignità – Il lavoro non è una merce. Gli esseri umani, per i quali il lavoro è una fonte di dignità e di benessere familiare, possiedono dei diritti che devono essere rispettati. Il lavoro non può essere considerato semplicemente un costo di produzione. Diversità – Le politiche devono adattarsi alle esigenze specifiche di ogni singolo paese. Non esiste un modello universale di sviluppo.
Lavoro dignitoso: Decent Work Country Programmes (DWCP) Cosa sono? supporto dell’ILO ai paesi per promuovere il lavoro dignitoso nelle strategie nazionali di sviluppo, attraverso l’attività dei costituenti tripartiti contributo specifico dell’ILO ai programmi paese dell’ONU ogni programma è organizzato intorno ad alcune priorità nazionali di sviluppo; i risultati vanno monitorati con indicatori determinati in funzione di ogni singolo progetto
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