1835 Valdicastello (Versilia toscana – Lucca) Infanzia a Bolgheri in Maremma 1848 Dopo i moti si trasferisce a Firenze Inizia lo studio dei classici 1856 Frequenta la Scuola Normale di Pisa Si laurea in Lettere Pubblica le sue prime opere 1860 Università di Bologna. Insegna Eloquenza 1890 Viene nominato senatore 1906 Riceve il Premio Nobel per la letteratura 1907 Muore a Bologna
- Per le raffinatezze di stile Si avvicina, talora, ai simbolisti e parnassiani francese - Per le raffinatezze di stile - Per il senso di disfacimento e di tedio
medievale reale Amore per la natura Amore Per la storia Amore per la libertà medievale in senso politico e morale reale
Poeta artiere Contrapposizione all’arte come espressione immediata e spontanea dei sentimenti Artisti non si nasce non è sufficiente dare libero sfogo alla fantasia perché l’ispirazione giunga spontaneamente L’inclinazione naturale vale poco se non è: accompagnata dalla lettura dallo studio attento ai grandi artisti del passato dalla sperimentazione oggettiva di temi, motivi, tecniche Dalla costante revisione e miglioramento della resa espressiva
Proposizione di un modello poetico “maschio e virile” Autarchia culturale Opposizione alla tendenza di imitare le opere “forestiere” Definisce “vile” il XVIII secolo: francesizzato, tedeschizzato, anglicizzato Difende l’italianità dell’arte I maestri si trovano nella tradizione italiana No all’imitazione degli scrittori stranieri: imbastardiscono la lingua e la privano delle sue specifiche qualità Proposizione di un modello poetico “maschio e virile” Poesia imperniata sul realismo tematico, senza cedimenti estetizzanti o sentimentalismi Preferenza per la scrittura in versi Abbandono della prosa dei romanzi e della memorialistica tipica della letteratura del primo '800
Il ripiegamento intimo Analisi dei momenti di sconforto e tedio esistenziale Angoscia per l’incombere della morte Nostalgia dell’infanzia e della giovinezza Tendenza evasiva Influenza del classicismo del Secondo Impero (classici come paradiso perduto) Risente delle tematiche baudelairiane (spleen) Depressione, noia e disgusto per la vita moderna Missione del poeta Confortare gli uomini con le immagini dell’ armonia e del bello Accendere gli animi agli ideali religiosi e patriottici Carducci <il poeta vate>, cioè simbolo della nazione italiana Valore dei modelli classici: contro i fautori della strofa e del verso libero
Iuvenilia (1857) Levia Gravia (1861-1871) Inno a Satana (1863 p. 1865) Giambi ed epodi (1882) Rime nuove (1861-1887) Odi barbare (1877-1889) Rime e ritmi (1899) Epistolario (oltre seimila lettere) Discorsi Scritti critici: Dello svolgimento della letteratura nazionale
Considerato traditore ed assassino Chiesa tre gravi colpe: Aver ostacolato il processo di unificazione Aver ostacolato la diffusione della cultura e di nuove idee Non aver combattuto fino in fondo il fatalismo e la superstizione Napoleone III Considerato traditore ed assassino Traditore del popolo: creatore di un impero sensa il popolo Nuova classe dirigente italiana Composta da burocrati che hanno defraudato l’Italia del destino di gloria e di grande potenza
Non sono diversi per ispirazione e forme - Sei libri (versi giovanili di Carducci) Programma essenzialmente classicistico Derivazione dalla “società dei pedanti” Lotta contro il romanticismo sentimentale e le mode straniere Ispirazione lirica italiana delle origini, seria e giocosa Classici più recenti Alfieri, Parini, Monti, Foscolo, Leopardi Forme classicheggianti ma anche sentimento romantico già presente nelle esperienze del classicismo e del neoclassicismo sette-ottocentesco Versi d’ispirazione risorgimentale e politica Radicali e anticlericali Non sono diversi per ispirazione e forme Mescolano temi seri e gravi e versi celebrativi di nozze o donne il libro II racchiude versi d’ispirazione politica legati all’attualità di quegli anni (Roma o morte, Dopo Aspromonte) Nel complesso risultato mediocre
Disdegno della superstizione religiosa Carducci fino a quel momento era moderato nella scelta di motivi e forme si fa ora cantore di Satana Satana simbolo: della scienza libera della ragione L’anticlericalismo di Carducci: affermazione di una nuova etica fondata sulla ragione Disdegno della superstizione religiosa
Raccolta politica polemica Il nome deriva da due forme metriche antiche, spesso dedicate alla satira politica e di costume, all’invettiva al sarcasmo Il giambo: verso per eccellenza della poesia d’invettiva L’epodo: ode a carattere politico-satirico o morale Poesia corposamente realistica Con reminiscenze classiche e romantiche Nucleo centrale Insofferenza partecipazione politica del poeta: poesie del periodo 1864-1870 delusione per gli sviluppi politici e militari ingloriosi dopo l’unità d’Italia ritorno di un nuovo clericalismo rievocazioni storiche di tempi eroici come: - Rivoluzione francese