Le eredità della guerra Usa centro economico e politico del mondo Potenze europee indebitate nei confronti degli Stati Uniti Grande guerra primo conflitto veramente totale Fine dell’egemonia in Europa - Inflazione, causata dall’eccessiva emissione di moneta - Indebitamento pubblico - Riconversione produttiva dalla produzione bellica a quella civile Crisi del dopoguerra
Crisi di legittimazione delle istituzioni liberali Sistemi politici basati su governi e parlamenti che rappresentavano gli interessi di ristrette élite dirigenti Mobilitazione politica delle masse Maturazione della coscienza collettiva Grave disagio economico e sociale dei ceti medi Rafforzamento del movimento operaio e contadino: Intensi conflitti Imponenti scioperi Nazionalismo radicale Sindacalismo soreliano Spirito di crociata Manipolazione e controllo dell’opinione pubblica
Mito della rivoluzione 1919: Terza internazionale (Lenin) “Mito politico” della Russia Quadro europeo: Francia e Gran Bretagna: istituzioni liberal-democratiche Portogallo, Germania, Italia, Grecia: regimi non democratici Grande Guerra: scopi illimitati. Solo obiettivo era la vittoria totale Democratizzazione della guerra (Hobsbawun) Nessuna grande guerra in cui si fa appello a sentimenti nazionali di massa può avere carattere limitato come lo avevano le guerre aristocratiche
Quattordici punti del presidente Wilson (1918) Diritto all’autodeterminazione dei popoli Impossibile da praticare Europa: presenza di stati multietnici Mondo coloniale: egoismi nazionali Libertà di commercio e abolizione delle barriere doganali Riduzione degli armamenti al minimo necessario Creazione di un organismo sovranazionale (ONU) - per la mancanza della partecipazione degli Stati Uniti - Disinteresse del Giappone - Esclusione della Russia e della Germania Nasce debole
Conferenza di pace di Parigi (gennaio-giugno 1919) Ridisegnare carta politica d’Europa sconvolta dalla crisi di quattro grandi imperi multinazionali: Impero austro-ungarico Reich tedesco Impero ottomano Impero russo Crollati nel 1918 sotto i colpi della sconfitta Agonizzante e privo di qualsiasi autorità Abbattuto nella rivoluzione del 1917
Vincitori Usa: Woodwow Wilson Francia: George Clemenceau Gran Bretagna: David Lloyd George Italia: Vittorio Emanuele Orlando
I trattati di pace Versailles (28 giugno 1919) Relativo alla Germania Perdite territoriali (Ansazia-Lorena e colonie) Gravoso carico di risarcimento dei danni di guerra Creazione di nuovi stati multietnici: Yugoslavia, Cecoslovacchia, Polonia Spartizione tra Francia e Gran Bretagna delle aree mediorientali in precedenza dell’impero ottomano Santi-Germain (10 settembre 1919) Relativo all’Austria: ridotta ad un piccolo regno
Neuilly (27 novembre 1919) Trianon (4 giugno 1920) Relativo alla Bulgaria Trianon (4 giugno 1920) Relativo all’Ungheria Divenne indipendente Sèvres (10 agosto 1920) Relativo alla Turchia Perdita dei territori balcanici Nascita del Regno serbo-croato-sloveno Slovacchia - unificò due nazionalità diverse boema e slovacca - Incorporò la regione dei Sudeti (appartenente all’impero austro-ungarico e abitata principalmente da tedeschi)