Di fronte allo sgomento suscitato dalle immagini di dolore e solitudine di un posto che sembra abbandonato anche dalla speranza, sorgono allora delle domande: perché dobbiamo ricordare? E che cosa bisogna ricordare? Bisogna ricordare il Male nelle sue estreme efferatezze e conoscerlo bene anche quando si presenta in forme apparentemente innocue: quando si pensa che uno straniero, o un diverso da noi, e' un Nemico si pongono le premesse di una catena al cui termine, scrive Levi, c'e' il Lager, il campo di sterminio.
È iniziato un nuovo millennio, ma la memoria dellolocausto non deve mai finire. Giovanni Paolo II ha detto: Molti piansero, allora, e ancora oggi udiamo l'eco del loro lamento ma il loro gemito non morirà con loro. Esso si alza potente, agonizzante, va dritto al cuore e dice: Non dimenticateci! È indirizzato a ognuno e a tutti. Dobbiamo veramente ricordare. È necessario ricordare. Ma ricordare non basta