Cantico delle creature (Laudes creaturarum)

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Transcript della presentazione:

Cantico delle creature (Laudes creaturarum) Altissimu, onnipotente, bon Signore, 1 Lode a Dio (vv. 1 – 22) tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, 5 spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle: 10 in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento. Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, 15 la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Cantico delle creature (Laudes creaturarum) Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, 20 la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amor Preghiera penitenziale et sostengo infirmitate et tribulatione. (vv. 23 -33) Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace, 25 ka da te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a•cquelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati, 30 ka la morte secunda no ‘l farrà male. Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate.  

Cantico delle creature (Laudes creaturarum) In italiano moderno: Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono la lode, la gloria, l’onore ed ogni benedizione. A te solo Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di pronunciare il tuo nome. Tu sia lodato, mio Signore, insieme a tutte le creature specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu attraverso di lui ci illumini. Ed esso è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia te, Altissimo. Tu sia lodato, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle. Tu sia lodato, mio Signore, per fratello vento, e per l’aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno e ogni tempo tramite il quale dai sostentamento alle creature. Tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura. Tu sia lodato, mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. E’ bello, giocondo, robusto e forte. Tu sia lodato, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento, ci mantiene e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba. Tu sia lodato, mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore e sopportano malattie e sofferenze. Beati quelli che le sopporteranno in pace, perché saranno incoronati. Tu sia lodato, mio Signore, per la nostra morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scappare: guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale. Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà, perché la seconda morte, non farà loro male. Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.

Cantico delle creature (Laudes creaturarum) Data di composizione: 1224 Metrica: Lauda lirica 12 strofe con prosa ritmica e assonanze Strofe di due, tre, cinque versetti su esempio dei salmi biblici Lingua: volgare umbro (Caratteristiche) finale delle parole in u Verbi alla terza persona plurale in ano Scelte lessicali: volgare umbro francesismi (messor, mentovare, allumini…) latinismi (frate, clarite, aere…) Sintassi: struttura paratattica aggettivazione non ricercata ma efficace Temi: Lode rivolta a Dio dall’uomo e da tutte le creature Distinzione tra morte corporale e morte spirituale Valore del cum causale: per aver creato complemento d’agente: da, corrispondente al francese par complemento di mezzo (valore strumentale): attraverso Modelli: Salmo CXLVIII

Cantico delle creature (Laudes creaturarum) SALMO 148. L’intero creato lodi Iddio, 1 ALLELUIA. Lodate il Signore dal cielo; lodatelo ne’ luoghi altissimi. 2 Lodatelo voi, suoi Angeli tutti. Lodatelo voi, suoi eserciti. 3 Lodatelo, sole e luna; lodatelo voi, stelle lucenti tutte. 4 Lodatelo voi, cieli de’ cieli; e voi, acque che siete di sopra al cielo. 5 Tutte queste cose lodino il nome del Signore; perciocchè al suo comandamento furono create. 6 Ed egli le ha stabilite per sempre ed in perpetuo; egli ne ha fatto uno statuto, il qual non trapasserà giammai. 7 Lodate il Signore della terra, balene, ed abissi tutti; 8 Fuoco, e gragnuola; neve, e vapore, e vento tempestoso ch’eseguisce la sua parola; 9 Monti, e colli tutti; alberi fruttiferi, e cedri tutti; 10 Fiere, e bestie domestiche tutte; rettili, ed uccelli alati; 11 Re della terra, e popoli tutti; principi, e rettori della terra tutti; 12 Giovani, ed anche vergini; vecchi, e fanciulli; 13 Lodino il Nome del Signore; perciocchè il Nome di lui solo è innalzato; la sua maestà è sopra la terra, e sopra il cielo. 14 Ed ha alzato un corno al suo popolo, il che è materia di lode a tutti i suoi santi: A’ figliuoli d’Israele, suo popolo prossimo. Alleluia. Breve commento: Primo testo religioso in volgare italiano Atto di nascita della poesia italiana Le creature sono disposte in modo che al vertice ci sia, circondato dalla luna e dalle stelle, il sole; seguono i quattro elementi dell’antica concezione dell’universo: aria, acqua, fuoco, terra (radici di Empedocle) Critica: Casella: rifiuto del contemptus mundi; le cose sono viste come simbolo della realtà trascendente di Dio. Spitzer: visione antropocentrica; sono lodati quelli ke perdonano (l’uomo è l’unica creatura che, contaminata dal peccato originale, può scegliere tra salvezza o dannazione. Getto: visione di un mondo armonioso e pacificato