Università della Terza Età e del Tempo Disponibile – San Martino Buon Albergo Docente: prof. Cecilia Chiumenti a.a Natalia Levi Ginzburg
Ho dei fratelli molto maggiori di me e quando ero piccola se parlavo a tavola mi dicevano di tacere. Così mi son abituata a dir sempre le cose in fretta in fretta, e col minor numero di parole, sempre con la paura che gli altri riprendessero a parlare tra loro e smettessero di darmi ascolto.
La vita: Natalia Levi nacque a Palermo nel 1916 da famiglia ebraica borghese, che si trasferì nel 1919 a Torino. Questa fu la città della giovinezza e della formazione di Natalia. A 18 anni pubblicò sulla rivista fiorentina «Solaria» alcuni racconti. Nel 1938 sposa Ginzburg e assieme a lui e a Giulio Einaudi lavorarono alla fondazione della nota casa editrice. Due anni dopo il marito viene condannato all'esilio per motivi politici e razziali, per cui Natalia e i figli lo seguono a Pizzoli, in Abruzzo. Il loro trasferimento forzato finisce nel L'anno dopo Leone Ginzburg viene nuovamente arrestato e imprigionato nel carcere romano di Regina Coeli. Dopo aver subito continue e atroci torture, Leone muore nello stesso anno. Questo evento drammatico è molto doloroso per Natalia che deve crescere da sola i suoi tre bambini. Dopo aver lasciato Roma torna in Piemonte, a Torino, dove inizia a lavorare per Einaudi. Nel 1950 sposa Gabriele Baldini, docente universitario di letteratura inglese e direttore dell'Istituto Italiano di Cultura avente sede a Londra. Dalla loro unione nascono due bambini. Negli anni Cinquanta e Sessanta scrive moltissimo: racconti, romanzi, saggi, commedie. Negli ultimi anni si impegna in politica, nelle fila del Partito Comunista.
Lessico famigliare vinse nel 1963 il Premio Strega. Le piccole virtù (1962) raccoglie testi di tipo biografico, altri di riflessione morale, altri ironici. Ti ho sposato per allegria è una commedia che ebbe molto successo, cui seguirono altri testi teatrali
Le piccole virtù, testi tra autobiografia e saggi etico-politici. 11 modi di sentire fatti, cose, gesti, voci Pagine di memorie dolorose (come Inverno in Abruzzo), ritratti di amici come Cesare Pavese (Ritratto di un amico), riflessioni sulla propria vocazione (Il mio mestiere), pagine singolari e attualissime sull’educazione dei figli (Le piccole virtù). Letture: p. 55; 68-9 (il mio mestiere) p (le piccole virtù)
Lessico famigliare, 1963 Una singolare autobiografia famigliare: i ritratti del padre, della madre, dei fratelli Gino, Mario, Alberto Paola, delle nonne, degli amici di famiglia emergono attraverso le parole, i modi di dire di ciascuno di loro. Il racconto procede in modo apparentemente casuale, senza un rigore cronologico, ma sostanzialmente va dall’infanzia di Natalia fino ai matrimoni dei vari fratelli, attraversando gli anni difficili del fascismo, poi delle leggi razziali (1938), i ripetuti arresti dei vari membri della famiglia, fino all’arresto e all’uccisione di Leone Ginzburg (febbraio 1944 e oltre) al periodo del dopoguerra, quando anche Natalia entrerà a lavorare alla casa editrice Einaudi per mantenere i suoi figli. Ritratti: Turati, Olivetti, Vittorio Foa, Giulio Einaudi, Cesare Pavese Letture: pag. 9 (incipit) p.146-7; p. 154 (Leone); p. 198 (sul neorealismo); p. 202 (Olivetti); p. 237 (Pavese)
Ti ho sposato per allegria, 1964 commedia in 3 atti Pietro e Giuliana sono sposati da una settimana, dopo solo un mese che si conoscono. Pietro, avvocato, è di solida estrazione sociale, abituato a una vita borghese, pacata e regolare, mentre Giuliana è una spiantata, indolente e pasticciona, scappata di casa a diciassette anni, un po’ svitata ma simpatica. Pietro ha invitato a pranzo per l’indomani sua madre, affinché metta da parte tutte le riserve sul conto di Giuliana e accetti lo stato di fatto. Un pranzo famigliare che sarà una prova del fuoco per la loro vita coniugale. « Ti ho sposato per allegria è una commedia felice, forse perché è un addio alla giovinezza. Per l’ultima volta la Ginzburg si specchia nella propria energia, nella pienezza dell’età in compendio, un attimo prima di essere risucchiata da un’età diversa, della propria persona e dei tempi che incombono” (Domenico Scarpa). Con leggerezza e ironia l’Autrice affronta temi come il matrimonio, il divorzio, l’aborto.