La crisi del 1929.

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Transcript della presentazione:

La crisi del 1929

Finiva il sogno americano: “land of opportunities” FENOMENO ECCEZIONALE LUNGHEZZA INTENSITA’ VASTITA’ CONSEGUENZE (economiche, politiche, sociali) E’ ANCHE UNA CRISI IDEALE E MORALE (Steinbeck, Chaplin, F. Capra) Finiva il sogno americano: “land of opportunities”

1923 – 1929: vertiginosa crescita Riconversione industriale Innovazione tecnologica Nuova organizzazione del lavoro: operazioni semplici manovalanza non qualificata salari bassi SPETTRO DELLA SOVRAPPRODUZIONE (eccedenza di prodotti invenduti – in seguito alla ripresa europea)

SVILUPPO USA 1922 - 1929 PRODUZIONE INDUSTRIALE + 64 % REDDITO NAZIONALE + 4 % ANNUO PROFITTI + 76 % PRODUTTIVITA’ + 43 %

La ripresa del dopoguerra Dal 1922, trainata dagli USA, si verificò una ripresa globale dell’economia. (“Anni dell’euforia”, con i REPUBBLICANI AL POTERE) DOLLARO: moneta forte dell’economia mondiale BORSA di N.Y.: più importante di quella di Londra Non senza fattori problematici: Le difficoltà della Sterlina a conservare il ruolo di moneta di riferimento. Lo stretto legame tra Europa e USA creato dalla guerra e dalle riparazioni (Piano Dawes 1924).

Il boom economico USA Gli USA vivono una fase di enorme espansione: Razionalizzando la produzione industriale, secondo i criteri teorizzati da Taylor, si ottengono costi più contenuti; diminuisce il numero degli occupati nell’industria aumenta il numero degli occupati nel terziario I salari crescono, aumentando il potere di acquisto degli operai (“fordismo”); Le vendite rateali consentono a tutti di acquistare automobili e elettrodomestici (beni di consumo durevoli)

Società di massa

INFORMAZIONE E PROPAGANDA SOCIETA’ DI MASSA Produzione di massa Nuova organizzazione del lavoro Radio e cinema: importanza economica culturale politica INFORMAZIONE E PROPAGANDA

Radio Cinema Aumenta La produttività del lavoro Il potere d’acquisto

Stabilire il tempo “giusto” di produzione THE ONE BEST WAY Tanti modi per fare una cosa; solo una è la migliore Stabilire il tempo “giusto” di produzione Premiare gli operai più solerti Eliminare sprechi, lentezze, polemiche, ingiustizie Frederick Taylor

Chaplin (1936) – Tempi moderni Ambivalenza del progresso L’uomo: Migliora le condizioni materiali Viene stritolato da macchine sempre più funzionali e sofisticate

Aumenta il numero dei Colletti bianchi Chiamati così per distinguerli dagli operai: “COLLETTI BLU”

Gold exchange standard Sterlina e dollaro fungevano da moneta di riserva: erano convertibili in oro

Il modello T della Ford fu prodotto tra il 1908 e il 1927 in 15 milioni di esemplari

Euforia borsistica I successi produttivi si riflettono sul mercato borsistico, in crescita costante dal 1926. L’andamento positivo attira in borsa sempre più acquirenti (acquisto di azioni a credito). L’aumento di valore dei titoli perde ben presto rapporto con le capacità produttive delle imprese che hanno ormai saturato il mercato.

La crisi – Crollo di W. S. Il 24 ottobre 1929 (giovedì nero) e il 29 ottobre (martedì nero) un forte calo delle quotazioni di Wall Street porta ad una corsa alla svendita delle azioni. La caduta dei prezzi provoca il blocco degli investimenti e licenziamenti.

Indice borsa Dow Jones 1924 106 punti 1928 331 1929 448 1932 58 DALL’EUFORIA AL PANICO

Indice Dow Jones

5.000 banche chiudono agricoltori privati Crisi di liquidità Riducono finanziamenti a industrie agricoltori privati Crisi di liquidità Recessione economica Protezionismo

BANCHE PRESE D’ASSALTO

LA CODA PER IL PANE

Miseria e fame durante la grande crisi

DISOCCUPAZIONE

Nel 1932, durante la grande depressione, a Los Angeles si svolge una maratona di danza dov'è in palio un premio di millecinquecento dollari. impressionante ricostruzione d'epoca grande metafora sull'America

CONSEGUENZE La crisi travolge speculatori, industriali, agricoltori, banche. Ridotti i prestiti USA in Europa; Rigido protezionismo (autarchia) Fine del Gold Standard (svalutazione della Sterlina e altre monete) Gravi conseguenze in Germania

La crisi mondiale Produzione industriale -47 % Investimenti -55 % Commercio -70 % Disoccupati 1932 13 milioni (solo in USA) 15 milioni (in Europa)

Conseguenze politiche La crisi travolge i repubblicani (presidente HOOVER), sostenitori del liberismo, che dal 1921 controllavano la presidenza. Alle elezioni del 1932 vince il democratico F.D. Roosevelt che ha presentato un programma innovativo che prevede un forte intervento dello stato per tamponare gli effetti della crisi e ricreare la circolazione del denaro.

LA SOLA COSA DI CUI DOBBIAMO AVERE PAURA E’ LA PAURA STESSA F. D. Roosevelt presidente degli USA dal 1933 al 1945, anno della sua morte. LA SOLA COSA DI CUI DOBBIAMO AVERE PAURA E’ LA PAURA STESSA

ROOSEVELT PARTITO DEMOCRATICO vincere gli egoismi e valorizzare la solidarieta’ conferenze stampa Brain trust

Brain trust

Programma di Roosevelt Far ripartire l’economia con rilancio della domanda interna: dare più reddito ai cittadini americani. Lo Stato deve essere, nei momenti di crisi, regolatore dell’economia ed intervenire con grandi opere pubbliche

F. D. Roosevelt NEW DEAL (nuovo corso, patto) definisce un’intera epoca

Il “New deal” Il programma economico di Roosevelt prevede: Assistenza ai disoccupati e opere pubbliche per creare posti di lavoro. (contratti a termine, sempre meglio che stare a casa) Sostegno alle imprese che assumono. Accordi tra imprese per stabilizzare i prezzi. Aumento dei salari. Svalutazione del dollaro.

Eleonore Roosevelt Discorsi al caminetto American Way of life

Guardare avanti 1933 Ottimismo Fiducia Grande comunicatore

Rimboschimento Canalizzare Dighe Centrali idroelett. Industrializzazione

Agricultural Adjustment Act (1933) Diminuire la produzione agricola. Incentivi per le nuove produzioni

NIRA (1933) National Industrial Recovery Act Diminuire la concorrenza tra le Industrie. Assicurare un salario minimo agli operai

ricostruzione

DIALOGO CON TUTTI Lo Stato considera suoi interlocutori non solo l’élite economica – finanziaria – industriale (WASP), ma anche i sindacati (concertazione)

Welfare State (Stato del benessere o sociale) rilevante presenza pubblica in importanti settori quali la previdenza, assistenza sociale, assistenza sanitaria, istruzione, edilizia popolare Contratti collettivi di categoria Politica tributaria progressiva AUMENTA IL DEFICIT STATALE

1936 Roosevelt rieletto a grande maggioranza Aumenta anche la spesa pubblica per il riarmo. “America arsenale della democrazia”

J. M. Keynes 1883 – 1946

RAZIONALIZZARE IL CAPITALISMO INTRODURRE CORRETTIVI: pur credendo nella bontà del sistema capitalistico, lo sottopone ad una revisione critica. 1936: TEORIA GENERALE DELL’OCCUPAZIONE, DELL’INTERESSE E DELLA MONETA

RUOLO ATTIVO DELLO STATO Lo Stato deve avere come obiettivo la piena occupazione. Abbandonare il laissez-faire, per accrescere i consumi (meglio opere di pubblica utilità piuttosto che scavare buche e riempirle, ma di per sé è indifferente)

La teoria di Keynes Grandi lavori pubblici Intervento dello stato Deficit del bilancio dello stato Intervento dello stato Aumento entrate fiscali Stato Sociale Sussidi ai disoccupati Equilibrio bilancio Aumento redditi famiglie, diminuzione disoccupazione assunzioni Incremento consumo Incremento produzione