MANIFESTAZIONI CLINICHE & COMPLICANZE DELLO SCOMPENSO CARDIACO CASO CLINICO MANIFESTAZIONI CLINICHE & COMPLICANZE DELLO SCOMPENSO CARDIACO
DATI ANAMNESTICI 1 Donna 61 anni Nota per: - HCV - Psoriasi - Ipotiroidismo (in terapia sostitutiva)
DATI ANAMNESTICI 2 Fattori di rischio cardiovascolari (stadio A ACC/AHA): - Ipertensione arteriosa - Ipercolesterolemia - Obesità - IRC moderata - Diabete mellito tipo 2 - Iperuricemia - Anemia sideropenica (Hb 8.5 g/dL)
DECORSO CLINICO 1 IMA anteriore (1997) Angioplastica percutanea Il trattamento non medico della malattia coronarica prevede 2 possibilità l’angioplastica o il bypass aorto-coronarico. Rispetto alla terapia medica entrambe le procedure sono più efficaci nel controllo dei sintomi ed in alcuni sottogruppi nel migliorare la prognosi a distanza. L’angioplastica è attualmente molto più utilizzata del bypass. Attraverso una puntura dell’arteria femorale viene inserito un catetere che inietta mezzo di contrasto nelle coronarie per visualizzare le stenosi (coronarografia). Una volta individuata la/le stenosi si valuta se sia possibile effettuare l’angioplastica oppure si debba ricorrere alla chirurgia. La possibilità di effettuare l’angioplastica dipende dall’anatomia coronarica e dall’abilità dell’operatore. Una volta deciso per l’angioplastica viene inserito un altro catetere che all’estremità distale è dotato di un palloncino che viene tenuto sgonfio per permettere l’introduzione percutanea. Il catetere in scopia viene avanzato fino al tratto stenotico. Il materiale della placca viene ridistribuito nella parete lungo l’asse longitudinale del vaso. Il risultato viene stabilizzato dall’inserzione di uno stent, una maglia metallica che ha lo scopo di mantenere aperto il vaso ed evitare la restenosi. L’efficacia della procedura è intorno al 95-100%. Le complicanze sono rare e dipendono dall’esperienza dell’operatore e del centro, dall’anatomia coronarica, dalle caratteristiche del malato. La complicanza acuta più temibile, la trombosi acuta dello stent, è oggi rara grazie al trattamento antiaggregante (aspirina e clopidogrel)
DECORSO CLINICO 2 Nel 2004, in seguito a IMA, la paziente sviluppava: Insufficienza mitralica plastica mitralica Fibrillazione atriale ablazione intraoperatoria
DECORSO CLINICO 3 Controllo ecocardiografico postoperatorio (2004): Cardiopatia dilatativa ipocinetica (FE 28%) Lieve insufficienza mitralica residua Insufficienza tricuspidalica moderata Ipertensione polmonare lieve Permaneva FA cronica impostata TAO
FISIOPATOLOGIA: il rimodellamento cardiaco
DECORSO CLINICO 4 SC refrattario alla terapia: ripetuti ricoveri Ultimo ecocardiogramma transtoracico (4-09): - FE 25% - Insufficienza mitralica lieve - “Stenosi mitralica moderata” - Dilatazione atriale sx - Insufficienza tricuspidale moderata - Ventricolo dx normofunzionante
DECORSO CLINICO 5 Nelle settimane successive: Ricovero Incremento ponderale Aumento della circonferenza addominale Dispnea Ortopnea Edemi declivi Ricovero
TERAPIA Terapia scompenso: Impostata tp con furosemide + supplementazione di potassio miglioramento del quadro clinico Trattamento anemia sideropenica ( Hb 8.5 g/dl): Trasfusione 2 sacche di emazie concentrate Rialzo e stabilizzazione dei valori di Hb (10.5g/dl)
TRASFERIMENTO IN CARDIOLOGIA RIABILITATIVA EO all’ingresso (5-5-09): - Pz asintomatica e emodinamicamente stabile - PA 120/70 - FC 74 ar - SatO2 95% aa - Cuore: toni validi, aritmici, pause libere - Torace: MV su tutto l’ambito. No segni di stasi né broncostasi - Arti inferiori: edemi declivi (fovea +),varici, polsi femorali presenti, polsi pedidei e poplitei mal valutabili per edemi - Non soffi carotidei
TERAPIA LASIX FUROSEMIDE DIURETICO DILATREND CARVEDILOLO BETA-BLOCCANTE LANOXIN DIGOSSINA GLICOSIDE CARDIOATTIVO SINTROM ACENOCUMAROLO ANTICOAGULANTE TRIATEC RAMIPRIL ACE-INIBITORE ZYLORIC ALLOPURINOLO IPOUREMICIZZANTE LENTO-KALIUM POTASSIO-CLORURO INTEGRATORE LANTUS INSULINA ANTIDIABETICO
….CONCLUDENDO IMA Disfunzione ventricolare sx Insufficienza mitralica FA SCOMPENSO CONGESTIZIO Dispnea, ortopnea Congestione polmonare Sovraccarico ventricolare dx Edemi declivi Aumento ponderale Insufficienza tricuspidale