Furio Bednarz Validare gli apprendimenti acquisiti Lesperienza svizzera Furio Bednarz (Panel discussion, Genova )
Furio Bednarz Indice PARTE PRIMA – il quadro di riferimento Di cosa parliamo? Il sistema VET svizzero: struttura, attori, qualche dato Aspetti di interesse del sistema, in riferimento al contesto trentino PARTE SECONDA – Procedure, strumenti e gestione della VAE Breve excursus storico La validazione degli apprendimenti: le basi legali Le fasi del dispositivo Gli elementi chiave Gli attori Altri campi di applicazione della VA (cenni)
PARTE PRIMA – il contesto Di cosa parliamo? LE COMPETENZE, GLI APPRENDIMENTI VALORIZZARE RICONOSCERE VALIDARE CERTIFICARE ACCREDITARE
LE COMPETENZE, GLI APPRENDIMENTI COMPETENZE E EMPOWERMENT COMPETENZE E OCCUPABILITÀ COMPETENZE E ASSESSMENT VALIDATION DES ACQUIS COMPETENZE E ACCESSO AL LIFELONG LEARNING PARTE PRIMA – il contesto Di cosa parliamo?
Furio Bednarz IL SISTEMA
Furio Bednarz Qualche dato (stand al 2012)
Furio Bednarz
Il quadro istituzionale – attori e ruoli
Furio Bednarz Lesperienza svizzera: elementi di interesse (pensando a Trento) Lautonomia locale in un paese a struttura federale: come organizzare un sistema «nazionale», attraverso una governance che individua responsabilità complementari di attori e livelli territoriali Il modello duale (alternanza scuola-lavoro) e il prestigio della FP: comprenderne le condizioni, come valorizzare il lavoro come fonte di apprendimento Il consenso sociale attorno al valore del VET system e il riconoscimento dei titoli La permeabilità tra percorsi di formazione e istruzione professionale e percorsi accademici Una solida relazione tra istruzione, formazione e competitività del sistema paese
Furio Bednarz PARTE SECONDA – Procedure, strumenti e gestione della VAE Verso un sistema di apprendimento permanente
Furio Bednarz Verso un sistema di apprendimento permanente La validazione delle competenze come via complementare
Furio Bednarz Lapertura alla validazione: un percorso durato 15 anni…. Anni 90 – le esperienze pionieristiche (in anticipo sui tempi) –Il CH-Q (progetto pilota per costruire un Portfolio nazionale… oggi rimane un metodo e unAssociazione) –Il Bilancio-Portfolio dellAssociazione Effe 1999: la legge sulla VA del Cantone di Ginevra (lapripista) Inizio anni 2000: le prime esperienze di formazione professionale superiore modulare, con la possibilità di riconoscere gli apprendimenti acquisiti 2003 (entrata in vigore ): varo della nuova Legge federale sulla formazione professionale (crea basi legali certe ) 2005/2006: iniziano i lavori della Platform VA 2007/2009: sperimentazione delle Linee Guida… 2010 ….: si diffondono le procedure a livello territoriale e settoriale
Furio Bednarz La validazione delle competenze: un campo assai preciso LE BASI LEGALI – LA NUOVA LFP ( ) Capitolo 5: Procedure di qualificazione, attestati, certificati e titoli Sezione 1: Disposizioni generali Art. 33 Esami e altre procedure di qualificazione Art. 34 Esigenze relative alle procedure di qualificazione Art. 35 Promozione di altre procedure di qualificazione Art. 36 Protezione dei titoli
Furio Bednarz La validazione delle competenze: un campo assai preciso Art. 33 Esami e altre procedure di qualificazione Le qualifiche professionali sono provate mediante un esame complessivo, un insieme di esami parziali o altre procedure di qualificazione riconosciute dallUfficio federale. Art. 34 Esigenze relative alle procedure di qualificazione 1. Il Consiglio federale disciplina le esigenze relative alle procedure di qualificazione. Garantisce la qualità e la comparabilità delle procedure di qualificazione. I criteri di valutazione utilizzati nelle procedure di qualificazione devono essere oggettivi e trasparenti e garantire pari opportunità. 2 Lammissione alle procedure di qualificazione non è vincolata alla frequentazione di cicli di formazione determinati. LUfficio federale disciplina le condizioni di ammissione.
Furio Bednarz La validazione delle competenze: un campo assai preciso
Furio Bednarz Verso un sistema di apprendimento permanente? La validazione delle competenze come via complementare
Furio Bednarz Una procedura in 5 (4 + 1) fasi FASIFUNZIONE DOCUMENTI IN USCITA Informazione e consulenza Fornire informazioni sulla possibilità di acquisizione di un titolo e sulla procedura di Validazione degli apprendimenti - Bilancio Identificare analizzare e documentare le competenze operative personali e la cultura generale che la persona ritiene di possedere Dossier personale di validazione Valutazione Determinare, attraverso la valutazione del Dossier e almeno un colloquio, se e in che misura le competenze operative e della cultura generale della persona soddisfino i criteri necessari per lacquisizione di un titolo Rapporto di valutazione Convalida Stabilire quali competenze operative e quali requisiti in materia di cultura generale sono stati raggiunti e quale formazione complementare o pratica professionale deve ancora svolgere il candidato per ottenere il titolo scelto. Certificato degli apprendimenti acquisti CertificazioneRilascio della certificazione formaleTitolo/Qualifica
Furio Bednarz Una procedura in 5 (4 + 1) fasi FASI STRUTTURE RESPONSABILI PER IL SERVIZIO E LATTUAZIONE Informazione e consulenza Servizi cantonali di riferimento (sede ufficiale e obbligatoria), Agenzie e Enti emanazione delle parti sociali Bilancio Centri di orientamento o centri di bilancio istituiti dai Cantoni (es. Ginevra, Ufficio Cantonale di Orientamento) o centri privati designati dai Cantoni Valutazione Periti riconosciuti dai Cantoni e nominati dalle Organizzazioni del Mondo del Lavoro, assegnati alla procedura dalle autorità cantonali della formazione professionale Convalida Organi (commissioni) costituiti dai Cantoni e composti da rappresentanti istituzionali e delle parti sociali Lorgane de validation se compose au minimum : - de représentants de lautorité compétente en matière dexamens; - de représentants de lOrtra des domaines de formation concernés ; - dexperts agréés par lassociation professionnelle du domaine de formation concerné et dexperts de la culture générale. CertificazioneAutorità cantonali della formazione professionale
Furio Bednarz Gli elementi chiave del dispositivo (formazione di base) –I profili di qualificazione: cosa sono, come si costruiscono, chi li definisce, chi li approva e attribuisce loro valore normativo –Le condizioni di riuscita (standard): cosa sono, come si definiscono, chi le definisce, chi le approva e attribuisce loro valore normativo –La cultura generale: cosa si intende e quali sono le modalità di accertamento
Furio Bednarz Il profilo di qualificazione Deve essere coerente con lOrdinanza di Professione; comprende: I. Profilo professionale (testo, max. due pagine A4): –definizione del campo di lavoro (gruppi target, interlocutori, clienti); –principali competenze operative professionali (ev. informazioni relative a indirizzi professionali); –esercizio della professione (autonomia, creatività / innovazione, ambiente di lavoro, condizioni di lavoro); –contributo della professione a favore di società, economia, ambiente e cultura (sostenibilità). II. Panoramica delle competenze operative professionali III. Livello richiesto per lesercizio della professione Il livello richiesto per lesercizio della professione è fissato nel piano di formazione (Parte A: competenze operative) ed è definito da obiettivi operativi suddivisi in livelli tassonomici dettagliati (K1 – K6).
Furio Bednarz Il profilo di qualificazione Panoramica delle competenze operative professionali
Furio Bednarz Il profilo di qualificazione Esempio: impiegato di commercio
Furio Bednarz Le condizioni di riuscita Devono essere coerenti con lOrdinanza di Professione e il regolamento della formazione: Le condizioni di riuscita illustrano con chiarezza i requisiti necessari per superare la procedura di qualificazione e sono formulate in modo comprensibile. La ponderazione delle competenze operative e degli ambiti delle competenze operative deve essere rispettata. Se del caso, le competenze e i campi determinanti devono essere definiti in modo chiaro e corrispondere a quelli delle procedure di qualificazione tradizionali. Il numero minimo delle competenze operative richieste per la riuscita in un campo deve essere definito. Il numero minimo delle competenze operative richieste per il conseguimento del titolo professionale deve essere definito. Le condizioni di riuscita sono conformi alla validazione (senza note, ma con criteri predefiniti).
Furio Bednarz Le condizioni di riuscita Esempio: muratore
Furio Bednarz Il percorso di approvazione (se esiste la Commissione Sviluppo Professionale e Qualità) Commissione costituita dalle parti sociali
Furio Bednarz La cultura generale La cultura generale è parte integrante della formazione professionale di base. ( ordinanza dellUFFT del 27 aprile 2006 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base e al programma quadro del 2006 per linsegnamento della cultura generale Basi Nellordinanza dellUFFT sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base sono riportati gli obiettivi degli apprendimenti di cultura generale La procedura di validazione per la cultura generale deve accertare che le […] competenze fondamentali per orientarsi nella vita e nella società e per superare sfide sia nella sfera privata sia in quella professionale corrispondano al livello AFC o CFP che si intende conseguire e possano essere sottoposte a verifiche analoghe. È fondamentale includere i requisiti per la cultura generale nella valutazione complessiva del dossier. Strumenti di validazione per la cultura generale In analogia al profilo di qualificazione relativo alle competenze operative, per la cultura generale lo strumento di validazione concepito è il profilo di cultura generale.
Furio Bednarz La cultura generale Il profilo di Cultura Generale (Febbraio 2010)
Furio Bednarz La cultura generale Strumenti di validazione per la cultura generale In analogia al profilo di qualificazione relativo alle competenze operative, per la cultura generale lo strumento di validazione concepito è il profilo di cultura generale. Durante il colloquio i periti non verificano che determinati concetti siano stati assimilati, bensì che le prove presentate nel dossier soddisfino i requisiti determinanti e il livello dell'AFC che si intende conseguire. Prove relative ai requisiti determinanti I candidati dimostrano il possesso dei requisiti determinanti mediante la descrizione di situazioni concrete ed esperienze del loro vissuto personale, professionale o sociale. In particolare conta la capacità di far fronte alla situazione reale avvalendosi delle competenze personali, sociali e metodologiche nonché linguistiche e comunicative dei campi di valutazione. Funge da ausilio una lista di situazioni definite sulla base del programma quadro. Se le prove non possono essere addotte in altra maniera, lUFFT raccomanda quale metodo supplementare di verifica la redazione di un elaborato su tematiche relative al contesto lavorativo della pro-fessione da validare, di cui si richiede anche la presentazione orale.
Furio Bednarz Gli attori La governance Le organizzazioni del mondo del lavoro (partner sociali) Le istituzioni (Confederazione e Cantoni) Limplementazione (gestione) I servizi (pubblici e privati) Gli specialisti nellaccompagnamento Gli esperti (periti di esame) come valutatori
Furio Bednarz La governance istituzionale Confederazione La Confederazione è responsabile della garanzia di qualità e dello sviluppo del sistema Cantoni I Cantoni sono responsabili di attuare le procedure di qualificazione: realizzare le strutture in base ai criteri della presente guida; designare i servizi responsabili; garantire la qualità delle procedure (sulla base dellindirizzo confederale check list…); attestare le qualifiche; rilasciare i titoli federali; indicare le vie legali; partecipare allo sviluppo continuo; istituire le formazioni complementari. La Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale (CSFP) si occupa del coordinamento e dello scambio di esperienze tra Cantoni.
Furio Bednarz Le organizzazioni del mondo del lavoro Le organizzazioni del mondo del lavoro sono responsabili dei contenuti delle formazioni professionali di base. Come enti responsabili di tali formazioni figurano le organizzazioni operanti a livello nazionale le quali coordinano la loro attività con quelle regionali. Le organizzazioni del mondo del lavoro regionali trovano i periti per la validazione degli apprendimenti acquisiti e collaborano con i Cantoni tramite gli organi di convalida. Nellambito delle relative ordinanze sulla formazione professionale di base, le organizzazioni del mondo del lavoro nazionali elaborano il profilo di qualificazione e fissano le condizioni di riuscita per la procedura di validazione. La commissione di riforma della professione o la commissione per lo sviluppo professionale e la qualità emana entrambi gli strumenti di validazione prima dell'inoltro all'UFFT. Qualora questi organi non esistessero, l'UFFT richiede alla commissione per lo sviluppo professionale della CSFP di emanare una raccomandazione sul profilo di qualificazione e sulle condizioni di riuscita
Furio Bednarz Passaggi chiave: il dossier Marzo 2013
Furio Bednarz Passaggi chiave: la valutazione 1. Verifica delle attestazioni: verificare se le attestazioni presentate sono rilevanti, attendibili e significative (valutazione contenutistica del dossier e plausibilità dellautovalutazione, analisi di eventuali equipollenze) 2. Comparazione tra le competenze operative e la cultura generale e i criteri per lottenimento di un titolo. La valutazione deve verificare se i criteri sono soddisfatti. Svolgimento - Studio del dossier di validazione - Colloquio con il candidato - Redazione di un rapporto di valutazione
Furio Bednarz Passaggi chiave: la valutazione
Furio Bednarz Oltre lacquisizione di un titolo: altri possibili sbocchi per la VA in Svizzera 1. Pratiche di bilancio e uso del Portfolio per lo sviluppo professionale (lesperienza CH-Q, lesperienza di ARRA – Effe…) 2. La rilevazione delle competenze come strumento per la pianificazione del reinserimento professionale (misure attive del mercato del lavoro) 3. Laccesso alla formazione terziaria. Prime esperienze: la partnership Università di Ginevra – HES