Il 1848 in Italia Elezione di Pio IX che si dimostrò un papa liberale sembra realizzare il sogno del neoguelfismo: amnistia, Guardia civica, Consulta di Stato e libertà di stampa. Libertà di stampa anche in Toscana e nel Regno di Sardegna. Lega doganale (1847) tra Toscana, Piemonte e Stato pontificio.
Inizio della rivolta Il Regno delle Due Sicilie non toccato dalle riforme insorge: il 12 gennaio Palermo si ribella e il re Ferdinando II di Borbone concede la Costituzione e l’elezione di un Parlamento. Anche la Toscana e il papa concedono la Costituzione. In Piemonte Carlo Alberto una Costituzione nota come Statuto Albertino Le rivoluzioni di Parigi (22-23 febbraio) e Vienna (13 marzo) Il 17 marzo Venezia insorge e viene costituito un governo provvisorio. 18-22 marzo a Milano si combattono le “Cinque giornate” e l’esercito austriaco si ritira nel “quadrilatero”
Le tappe del ’48 in Italia
La I guerra di Indipendenza 1/2 Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria. Dalla Toscana, da Roma e da Napoli i sovrani inviano aiuti ai Piemontesi = fronte unitario Sconfitte austriache a Curtatone, a Montanara (studenti toscani) e a Goito I governi provvisori a Milano, Venezia, Modena e Parma proclamano l’annessione al Regno di Sardegna. Carlo Alberto viene abbandonato dagli alleati Il 25 luglio l’esercito piemontese viene sconfitto a Custoza e viene firmato l’armistizio.
La I guerra di Indipendenza 2/2 Dopo un anno di armistizio la guerra riprende Sconfitta definitiva dei Piemontesi a Novara il 24 marzo 1849. Carlo Alberto abdica. Nuovo re Vittorio Emanuele II che mantiene lo Statuto Albertino, ma tutti i territori occupati tornano all’Austria
Bilanci della guerra Tutte le conquiste territoriali vennero annullate La repressione austriaca fu molto dura (soprattutto a Roma dove era stata instaurata la Repubblica e a Venezia) Le divisioni in Italia apparvero chiare Ma fu anche la prima volta che un monarca si impegnava contro l’Austria Si capì che era necessario l’aiuto di altre potenze straniere