Due poli estremi nel rapporto con il consumo: a. il rifiuto ideologico b. ladesione incondizionata Terza opzione: una prospettiva analitica che ne ricostruisca il percorso storico
Michelangelo Antonioni, Zabriskie Point 1970 Scena finale
Consumo come fenomeno sociale e culturale complesso per capire il quale è necessario: - una prospettiva di lungo periodo - una prospettiva globale - Punti di vista diversi (teorie, luoghi, pratiche) - spostare lo sguardo dalla sfera dellofferta (la rivoluzione industriale) a quella della domanda (la rivoluzione dei consumi) - mettere a fuoco il problema del TEMPO - una prospettiva di lungo periodo - una prospettiva globale - Punti di vista diversi (teorie, luoghi, pratiche) - spostare lo sguardo dalla sfera dellofferta (la rivoluzione industriale) a quella della domanda (la rivoluzione dei consumi) - mettere a fuoco il problema del TEMPO
Le principali cesure di una storia dei consumi 1. Il Settecento inglese e la popolarizzazione di alcuni beni 2. Il secondo Ottocento: nuovi luoghi e nuove pratiche di consumo La società di consumo di massa 1. Il Settecento inglese e la popolarizzazione di alcuni beni 2. Il secondo Ottocento: nuovi luoghi e nuove pratiche di consumo La società di consumo di massa
Rivoluzioni commerciali secoli XVII-XVIII Formazione dei circuiti commerciali transoceanici e ridefinizione delle mappe dei commerci Arrivo in occidente di prodotti sconosciuti: a.Bevande (the caffè cioccolata) b.tabacco c.Tessuti e tinture Non un pacifico allargamento dei mercati ma campagne di conquista che si accompagnano a conflitti
La diaspora africana Tra XVI e XIX secolo 11 milioni di schiavi verso le Americhe
Dei sei milioni di deportati nel corso del Settecento 40% su navi inglesi 20% su navi francesi 30% su navi portoghesi 6% su navi olandesi 40% su navi inglesi 20% su navi francesi 30% su navi portoghesi 6% su navi olandesi
Montesquieu I popoli dEuropa, avendo sterminato i popoli dAmerica, hanno dovuto mettere in schiavitù quelli dAfrica per dissodare tutte queste terre. Lo zucchero sarebbe troppo caro se la pianta che lo produce non fosse coltivata da schiavi