Consumo critico Gruppo di Padova
CONSUMISMO n. m. sing., tendenza ad acquistare in larghissima misura quei beni economici che la moderna industria immette nel mercato per soddisfare bisogni spesse volte artificiosi, indotti da insidiose e martellanti campagne pubblicitarie.
ANALISI DEL PREZZO DI UN PAIO DI SCARPE NIKE: % Materiali Manodopera Trasporti Spese amministrazione/ commerciali Profitti azionisti Pubblicità Varie fabbricante IVA e Imposte Dettagliante 12,8 1,7 2,2 7,4 3,5 4,4 6,2 20,4 41,4
Standardizzazione: Processo di mercato che si basa sulla produzione seriale di beni di consumo con il duplice scopo dell’abbassamento dei costi e della conquista di una più vasta area di consumatori.
MULTINAZIONALE n. f. sing., società che è presente in più nazioni con proprie filiali produttive e non solo con una propria rete commerciale.
Sfruttamento del lavoro Delocalizzazione decentramento di filiali produttive allo scopo di ottenere costi di produzione inferiori. Sfruttamento del lavoro (manodopera a basso costo, inesistenza di leggi per la tutela del lavoratore, mancanza di sindacati, sfruttamento minorile).
NIKE Nata nel 1972 a Beaverton, Oregon (U.S.A.) Fondatore: Philip H. Knight Fatturato 1991: 3.000.000.000 $ Fatturato 2003: 10.415.050.000 $ Fatturato 2004: 12.253.000.000 $ (+15%)
NIKE Mercato Euro-Asiatico: 8.036.000.000 $ (2003) 8.036.000.000 $ (2003) 9.800.000.000 $ (2004) Nel mondo il marchio conta un effettivo di 25.000 lavoratori con un’età media di 29 anni ed un giro di affari superiore ai 12 miliardi di dollari.
ADIDAS Fondata nel 1936 sulle sponde del fiume Aurach in Germania. Fondatore: Adolf Dassler, detto “Adi” Sponsorizza varie squadre calcistiche (Francia,Milan) e gruppi musicali (Missy Elliot, Jonathan Davis)
ADIDAS Fatturato 2003: 1.623.000.000 $ Fatturato 1°trimestre 2004: 72 milioni di $ Fatturato 2004: 6.000.000.000 $
ADIDAS Adidas Italia: abbigliamento giovanile: +56% settore calcio: +36,6% Il marchio Adidas conta 15000 dipendenti nelle sue industrie con un fatturato annuo superiore ai 6 miliardi di dollari.
PUMA Nata nel 1948 sull’altra sponda del fiume Aurach in Germania Fondatore: Rudolf Dassler, detto “Rudi”; fratello di “Adi” Dassler. La Puma attualmente sponsorizza la nazionale di calcio della Giamaica e del Camerun.
PUMA Fatturato annuo 1997: 1.000.000.000 $ Dipendenti azienda (1997): 2200 Dal 1997: aumento annuo fatturato +30% Fatturato 2003: 4.826.800.000 $ Fatturato 2004: 6.274.850.000 $
REEBOK Fondata in Gran Bretagna Fatturato 2003: 3.458.000.000 $
CONSUMO INSOSTENIBILE Conseguenza del consumismo tendente a creare disordini a livello ambientale e socio-economico, che spesso si manifestano sotto forma di: disagi sociali, guerre, inquinamento dovuto ad un’alta produzione di rifiuti, carestie e condizioni di vita sub-umane.
Differenze fra consumi prodotto % consumata nel Nord % consumata nel Sud Alluminio 86 14 Carta 81 19 Legno 76 24 Energia 75 25 Carne 61 39 Fertilizzanti 60 40 Cereali 48 52 Acqua potabile 42 58
Diminuzione della durata Aumento quantità Perdita qualità Diminuzione della durata Ri-acquisto
Se tutti gli abitanti della terra consumassero quanto consumiamo noi ci vorrebbero altri sei pianeti da utilizzare come fonti di materie prime e come discariche di rifiuti.
Giochi Gestalt
…Conoscere per cambiare…
8 miliardi di $ : spesa per i cosmetici negli USA Rapporti UNDP
12 miliardi di $ : spesa per i profumi in Europa e negli Stati Uniti Rapporti UNDP
50 miliardi di $ : spesa per le sigarette in Europa Rapporti UNDP
105 miliardi di $ : spesa per gli alcoolici in Europa Rapporti UNDP
17 miliardi di $ : spesa per cibo per animali domestici in Europa e negli Stati Uniti Rapporti UNDP
839 miliardi di $ : spesa militare mondiale nel 2001 Rapporti UNDP
10 miliardi di $ sarebbero necessari per garantire l’istruzione universale Rapporti UNDP
Il consumo pro-capite di un nord americano è 31 volte più alto di quello di un africano : se tutti i cittadini del mondo consumassero come i nord- americani le risorse mondiali di petrolio si esaurirebbero in 8 anni anziché in 50
Inquinamento cerebrale E’ la capacità altrui di condizionare fortemente il pensiero critico di ognuno di noi
Impronta ecologica E’ la superficie utilizzata dalle funzioni produttive degli ecosistemi per la nostra esistenza
Spazio ambientale E’ la quantità di acqua, energia, territorio, materie prime non rinnovabili e legname che può essere utilizzata senza mettere a rischio il diritto delle generazioni future ad utilizzare le medesime risorse
I percorsi verso una minore insostenibilità e quindi verso un minore impatto ambientale, economico, sociale e culturale vanno nella chiara direzione della necessità di vivere entro i limiti della natura
LE 5 “R” R… idurre iciclare iutilizzare iparare isparmiare
…scelta di quantità e di qualità: Ridurre… …scelta di quantità e di qualità: rispetto ai prodotti veramente utili si pone il problema della quantità:mangiamo troppo e buttiamo troppi avanzi, accumuliamo troppi vestiti e ne buttiamo troppi, usiamo l’auto anche quando potremmo andare a piedi o in bici se selezioniamo i prodotti in base alla qualità ci accorgiamo che molti van scartati perché dannosi, altri perché inutili
Riciclare Le risorse della terra non sono infinite e a questo ritmo di consumo saranno rapidamente esaurite: RICICLARE è un modo per evitare l’esaurirsi delle risorse, e risolve parzialmente anche il problema dello smaltimento dei rifiuti
Riutilizzare Non buttare ciò che non è più di moda o all’avanguardia con la tecnologia Ricorrere di più al mercato dell’usato Evitare di comperare prodotti usa-e-getta Scegliere prodotti con confezioni leggere e in materiale riciclato Preferire bevande in bottiglie di vetro Acquistare prodotti sfusi anziché confezionati
Riparare Per tentare di prolungare l’uso di un oggetto (sebbene sia più difficile rispetto ad anni fa poiché i prodotti sono costruiti per essere sostituiti, non riparati)
Risparmiare Energia: Acquistando prodotti locali Spegnendo le luci quando non servono Acqua: Chiudendo il rubinetto mentre ci si lava i denti
Produrre e consumare localmente, perchè Per non sprecare mezzi ed energia facendo venire da fuori ciò che può esser prodotto localmente L’energia pulita è quella che viene dal sole, dal vento, dalle cascate, dalle maree: risorse che devono essere sfruttate laddove esistono In passato, quando i bisogni eran soddisfatti con la legna del luogo, con l’acqua del luogo, col cibo del luogo, la gente aveva interesse a curare i boschi, a tenere puliti i fiumi, a mantenere i campi in buone condizioni, perché la sopravvivenza dipendeva dal benessere della natura: l’ambiente sarà rispettato solo se nasce uno stretto legame fra la gente e il proprio territorio
SOBRIETA` Stile di vita che si organizza a livello collettivo per garantire a tutti il soddisfacimento dei bisogni fondamentali con il minor dispendio di energia, che dà alle esigenze del corpo il giusto peso senza dimenticare le esigenze spirituali, affettive, intellettuali e sociali della persona umana
Come vivere bene pur disponendo di meno: Il benessere si raggiunge solo in parte con la disponibilità di beni, e molto di più organizzando il tempo in modo da lasciare più spazio alle relazioni familiari e sociali, garantendo un bagaglio di conoscenze che consenta a ciascuno di realizzare tutto sè stesso
Commercio equo e solidale I principi di fondo e gli obiettivi sono: uscire dal circuito delle multinazionali garantire ai produttori del Sud del mondo un compenso equo per il loro lavoro assicurare tramite monitoraggi più diretti la salvaguardia dell’ambiente
Ecologia quotidiana Rispetto dell’ambiente nella nostra giornata ( a casa, al lavoro, negli spostamenti, negli acquisti,…)
Consumo critico Atteggiamento costante di chi si chiede cosa c’è dietro al prodotto che sta per acquistare, qual è il suo carico sociale e ambientale, e sceglie di conseguenza È un modo per segnalare alle imprese quali prodotti e quali comportamenti vogliamo
Occorre vivere più semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere
Bibliografia G. Bologna, F. Gesualdi, F. Piazza, A. Saroldi, Invito alla sobrietà felice, EMI, 2003. Centro nuovo modello di sviluppo, Nuova guida al consumo critico