Centro Culturale Milano 15 maggio 2008 Oriente cristiano, terra di mezzo. Letteratura siriaca e scuola di Antiochia Centro Culturale Milano 15 maggio 2008
1. Oriente cristiano 2. Scuola di Antiochia 3. Letteratura Siriaca
Oriente cristiano
VS Antiochia Alessandria
L’esegesi allegorica (Alessandria) Dal visibile all’invisibile Vangelo temporale Realtà Divine Mysteria (Vangelo eterno Ap 14,16) LEGGE UNICO VANGELO OMBRA della realtà IMMAGINE VERA realtà Sacramento
Storia e contemplazione: la theoria (Antiochia) Salomone – Gesù Davide – Gesù Evento storico A Evento futuro messianico A’ A: A’ = Abbozzo: Quadro finito Theoria Modo di conoscere A’ attraverso A
Il “terzo polmone”: il mondo siriaco ahla arb tyvrb Il siriaco Efrem di Nisibi
Cosa è il siriaco? Dialetto dell’aramaico (che è la lingua di Gesù nella Palestina del I sec.) parlato ad Edessa (attuale Urfa, in Turchia). E’ ancora usato oggi come lingua liturgica in due Chiesa: Chiesa dell’Est (“Assira”) Chiesa Siro-Ortodossa (ancora un poco dai Maroniti)
Antica cristianità siriaca Perché studiare il siriaco? Studi biblici -traduzione dell’AT dir. dall’ebraico e legata ai Targumim - Diatessaron e “testimone antico” Studi patristici Studi liturgici Addai e Mari - Qui nasce la poesia liturgica - Battesimo siriaco molto vicino ai riti giudaici Antica cristianità siriaca - unico resto di cristianità genuinamente semitica
Ponte di culture Perché studiare il siriaco? Cristiani siri nella Baghdad del IX secolo Ponte di culture Traduzioni all’arabo (ma anche Armeno, Georgiano, Sogdiano, Medio-persiano, Copto, Etiopico, Cinese…
Periodizzazione essenziale ETA’ D’ORO: fino al VII secolo: periodo più creativo Periodo ARABO: fino al XIV secolo: consolidamento e compilazione (Gregorio Abu’l Fara= Barhebraeus, +1286) “Decadenza”: dal XIV secolo a oggi: diminuizione, ma non totale scomparsa. In ambito SyrOcc ci sono tentativi di lingua letteraria, alcuni circoli monastici; il Neo Aramaico
Efrem il Siro: elementi del suo mondo * Poeta teologo. Non “definizioni” (che agli occhi di Efrem erano bestemmie) ma piuttosto un approccio simbolico basato su giochi di paradossi A B’ B A’
Efrem il Siro: elementi del suo mondo * Scrittura e Creazione sono un tutto che rivela il mistero di Dio. Per mezzo dei simboli e dei tipi si scoprono le relazioni tra il mondo celeste e quello terrestre. Lo Spirito le rinnova sempre per chi le contempla: Benedetto è il Misericordioso che vide la spada di fronte al paradiso che sbarrava la strada all’Albero della vita; Egli venne e prese per sé un corpo che fu ferito, così che con l’apertura del suo fianco Egli poté aprire la strada al paradiso (Inni sulla Natività, 8,4)
Efrem il Siro: elementi del suo mondo La vita cristiana, è vista essenzialmente come un processo di riacquisizione del paradiso celeste, reso di nuovo accessibile all’umanità grazie alla morte di Cristo sulla croce. L’umanità è ancora una volta resa capace, nel battesimo, di indossare il “manto di lode” e così di unirsi agli angeli nel cantare l’inno trisagio. La lode è la nota dominante della poesia di Efrem: le sue ampie meditazioni sulla creazione e la Scrittura vogliono suscitare, nella profondità del cuore, questo senso di meraviglia e di timore che dà vita alla vera celebrazione del Creatore di tutto
Lo Spirito Santo fuoco Lo Spirito Santo-fuoco è presente e agisce nei sacramenti come in tutti gli avvenimenti della intera storia della salvezza Dallo Spirito che “covava” (rhp) sulle acque in Genesi alla “nuova era” dell’Incarnazione, Battesimo e Pentecoste Lo Spirito agisce nei “misteri”: così si mischia alla materia, è un processo di tangibilità dell’invisibile
Lo Spirito scende sui doni: essendo AMORE li cova come una chioccia essendo FUOCO li scalda, vi insuffla vita, fecondità e calore, nel trasformarli in corpo e sangue di Cristo
Lo Spirito Fuoco purifica e dà la vita a tutto: è immagine della santificazione del credente Il pane cotto dal calore, l’acqua scaldata per il battesimo: lo Spirito si “mischia” con la creazione per trasformarla in mezzo di salvezza
L’Eucaristia è il Pane di vita che contiene lo Spirito Fuoco: l’uomo mangia il Fuoco divino! Il fuoco che consumava i sacrifici (1Re 18,38), puniva i peccati (Gn 19,24), … ed ora è fuoco di misericordia Fuoco e Spirito: umanità e divinità di Cristo. Per mezzo dei Sacramenti, presenza dello Spirito Fuoco nella creazione, noi siamo uniti a Cristo e dunque al Padre.
Ha mischiato in essi Fuoco e Spirito Per renderli, dal di dentro, Fuoco e Spirito Fuoco e Spirito sono nel grembo di lei che ti ha portato, Fuoco e Spirito sono nel fiume in cui sei stato battezzato, Fuoco e Spirito sono nel nostro battesimo, e nel Pane e nel Calice ci sono Fuoco e Spirito Santo
Riassumiamo Efrem utilizza il discorso poetico nella teologia, affrontando le stesse questioni che, contemporaneamente i Cappadoci (ad esempio) affrontano con il logos Lo Spirito Fuoco è un’immagine (biblica) potente (e teologicamente correttissima) con la quale Efrem ci fa sentire la presenza di Dio nella creazione; ci illustra una efficace teologia sacramentaria; ci spiega la divinizzazione dell’uomo come partecipazione alla vita trinitaria per mezzo dell’unione a Cristo operata dallo Spirito.