ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ripasso di grammatica elementare I pronomi.
Advertisements

Incontri di vocali e loro esiti
Le caratteristiche delle lettere d’amore: I REGISTRI
Definizioni di paratassi e ipotassi da Wikipedia
Istituzioni di linguistica
Istituzioni di linguistica
I segni diacritici fondamentali, gli accenti e la prosodia in Greco
Enclitiche e proclitiche
LE PAROLE LATINE Un elemento fondamentale delle parole latine è l'accento. In italiano distinguiamo tra sillabe toniche (con accento) e àtone (senza accento).
Le scale Musicali Le scale Maggiori
Il pronome.
Uso dei modi e dei tempi del verbo
Leggere e capire il testo poetico
I Pronomi personali Pronomi personali soggetto Io Tu Egli, esso, lui
COMPLEMENTI INDIRETTI
Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano
Istruzioni per l’uso L’accento Daniela Di Donato.
Come scrivere e studiare all’Università
Ripasso Predicato nominale e predicato verbale
ATTENTI A NON FARE ORRORI A CURA DI SAVOI ALESSANDRO
Los Accentos GLI ACCENTI
Coniugazioni del neogreco
L'INFLUENZA DI LUCIO - Ti va di venire con me? - Dove? - Volevo andare a trovare il nostro amico Lucio. - Che gli è successo? - Eh, è influenzato.
Il verso è l’unità fondamentale della poesia. LEZIONE 1 – IL VERSO E LE SILLABE METRICHE Il verso è l’unità fondamentale della poesia. Nella poesia.
Elisione, troncamento e apocope
IL VERBO I modi & I tempi Antonio D’ Alterio & Raffaele Errichiello
Le caratteristiche potenzianti della Voce
La fonetica La fonetica è la disciplina della linguistica che tratta la componente fisica della comunicazione verbale La fonetica si suddistingue.
Perché non preparate quindi alcune semplici schede di autovalutazione in cui gli alunni riflettano su quali sono, secondo loro, gli aspetti su cui vorrebbero.
Discipline linguistiche
Il Comparativo di maggioranza
LA LINGUA ARABA.
Morfologie italštiny III (2)
(dal greco ORTHOS, ‘corretta’
IL NUMERO DEI NOMI SINGOLARE E PLURALE.
2. La struttura del periodo coordinazione e subordinazione
La sintassi della frase complessa
Coordinazione e subordinazione
L’intonazione.
I pronomi personali complemento
Grammatica italiana per il biennio.
Modulo Fonetica e Fonologia
Michele A. Cortelazzo Sintassi \ 1.
SI ADESSO SUONIAMO Suoniamo la nota SI Indice sinistro Pollice
GLI ACCENTI.
CONGIUNZIONI COORDINANTI SEGNI DI PUNTEGGIATURA
Domande e risposte sulla storia della lingua latina
La trascrizione fonetica
IL LINGUAGGIO fasi sviluppo 0 / 6ANNI
IL VERBO Lavoro realizzato dagli alunni: Colucci Domenico
Come si impara a leggere e a scrivere? Ogni insegnante ha un suo metodo di insegnamento ed è convinto della sua efficacia. Certamente metodi appropriati.
Elementi di linguistica italiana. Le strutture dell italiano.
Le parti del discorso A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda.
Apostrofo: regole d’uso nell’italiano scritto
Masarykova Univerzita – Filozofická Fakulta – Ústav románských jaziků a literatur, 3 květen 2016 Norma e variazione della pronuncia dell'italiano. IV.
Dove usare il CONGIUNTIVO
Fonetica e pronuncia della lingua inglese Sillabe e accento tonico.
I pronomi, gli avverbi, le congiunzioni
COME SI SCRIVE? Errori ortografici più comuni in italiano!
ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus
Reglas de acentuación.
I segni diacritici fondamentali, gli accenti e la prosodia in Greco
L’accento Istruzioni per l’uso.
Gianni Rodari Il libro degli errori Ortografia e punteggiatura
I segni diacritici fondamentali, gli accenti e la prosodia in Greco
ORTOGRAFIA PRONTUARIO.
I SUONI e LE LETTERE Liceo Morgagni, Prof.ssa Pozzi.
L’ACCENTO E L’APOSTROFO PP
Transcript della presentazione:

ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus L’accento ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus

Cos’è l’accento? l'aumento di intensità della voce nel pronunciare una sillaba (accento tonico) oppure la variazione di tono (grave o acuto) di una sillaba (accento musicale) Quando si scrive l’accento di una parola, viene detto accento grafico. In italiano è maggiormente rilevante l’accento tonico, avvertito da tutti i parlanti, mentre in altre lingue (per es. lo svedese e il cinese) è l’accento musicale a essere fondamentale.

Perché si usa l’accento grafico? L’accento si usa per vari motivi: per indicare la corretta pronuncia di una parola per distinguere due parole omografe (scritte nello stesso modo ma con diverso significato, per es. dà e da) per indicare un cambiamento all’interno di una parola (ad es. fé=fede, piè=piede)

Tipi di accento ` grave: indica un suono largo e aperto ´ acuto: indica un suono stretto e chiuso ^ circonflesso : si utilizza per indicare un suono prolungato (es. principî= principii). Note riguardo l’italiano In italiano si distingue unicamente tra «e aperta» (è) ed «e chiusa» (é), tra «o aperta» (ò) e «o chiusa» (ó). Generalmente si la «o» in fine di parola ha l’accento grave (ad es. amò, verrò). Nella nostra lingua si usa l’accento grave anche per ì e ù, nonostante siano suoni chiusi.

Secondo la posizione dell’accento, le parole si dividono in tronche (accento sull’ultima sillaba: farò, sarà) piane (accento sulla penultima sillaba: lùna, sàla, tèrra) sdrucciole (accento sulla terzultima sillaba: ràpido) bisdrucciole (accento sulla quartultima sillaba: andàtevene) trisdrucciole (accento sulla quintultima sillaba: òrdinamelo)

L'accento sulla vocale finale e (www.wikipedia.it) Qui di seguito sono elencate le parole più comuni che richiedono l'accento acuto sulla e finale: Affinché, benché, cosicché, finché, giacché, macché, nonché, perché, poiché, purché, sicché e tutti i composti di che; inoltre, lo stesso ché nel significato di perché (o affinché); Né (= e non o simili); Sé, usato come pronome; Ventitré e tutti i composti analoghi di tre (trentatré, quarantatré, centotré, ecc.); Credé (= credette) e tutte le terze persone singolari del passato remoto in -é (rifletté, dové, ecc.; eccezione: diè, per cui vedi sotto); Scimpanzé, nontiscordardimé, mercé, testé, fé (per fede e per fece), affé, autodafé, viceré.

L'accento sulla vocale finale e (www.wikipedia.it) È, voce del verbo essere, e il suo composto cioè vogliono invece l'accento grave, come anche certe altre parole, soprattutto d'origine straniera e non recenti: ahimè (e ohimè), diè (antiquato o letterario per diede), piè (= piede), tè e caffè, coccodè, bebè, cabarè, bignè, canapè, gilè, lacchè, narghilè, purè, Noè, Mosè, Giosuè, Averroè, Salomè, Tigrè, ecc.

L’accento grafico è obbligatorio sulle parole di due o più sillabe se tronche (ad es. città, impartì, perché...) sui monosillabi può, più, già, giù, ciò su monosillabi che, senza accento, si confonderebbero con altri di significato diverso

Parole da non confondere Parole con accento grafico Parole senza accento grafico dà (3a persona sing. , indicativo pres., dal verbo «dare) da (preposizione) dì («giorno») di (preposizione) è (3a persona sing., indicativo pres. dal verbo «essere») e (congiunzione) lì (avverbio) li (pronome) là (avverbio) la (pronome)

Parole da non confondere Parole con accento grafico Parole senza accento grafico né (congiunzione) ne (pronome) sé (pronome) se (congiunzione condizionale) sì (avverbio affermativo) si (pronome) ché (congiunzione causale= «perché»; è una forma rara, propria dell’italiano antico) che (congiunzione o pronome) tè («the», infuso) te (pronome) Nota: generalmente si omette l’accento in «sé» se seguito da «stesso» (ad es. «Marco fece del bene a se stesso»). Tuttavia non è errato accentare «sé» anche in questo caso.

Parole che NON hanno l’accento grafico: qui, qua fu, fa sto, sta so, sa re, tre me, mi no Tradizionalmente non si accenta neanche «do»; tuttavia secondo alcuni grammatici bisognerebbe accentarlo quando è 1a persona sing., pres. indic. dal verbo dare (dò), per non confonderlo con la nota musicale (do).

Link utili accento (Zanichelli), con test