Complicanze della TAO Complicanze emorragiche

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
GUIDA PER I PAZIENTI ANTICOAGULATI
Advertisements

Scenario clinico 1 Vengo chiamato in consulenza dal Nido.
La Traumatologia E’ una branca dell’Ortopedia
La Traumatologia E’ una branca dell’Ortopedia
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIRURGICO
ALTERAZIONI DELLA COAGULAZIONE
GUIDA DI PRIMO SOCCORSO
ALTERAZIONI EMATOLOGICHE IN CORSO DI NEOPLASIE
UC: TERAPIA MEDICA (I) Attacco lieve 5-ASA clisma o per os.
TERAPIA CHIRURGICA DELLE VALVULOPATIE
COMPLICANZE CHIRURGICHE IMA
Università di Genova Cattedra e Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia Direttore Prof. Giancarlo Passerone.
“ Il medico di famiglia e la gestione della TAO”
Divisione di Cardiologia Ospedale di Careggi- Firenze
La patologia tromboembolica postchirurgica: problematiche valutative
Paziente chirurgico: stratificazione del rischio emorragico
Profilassi e terapia antitrombotica nelle cardiopatie emboligene
TERAPIA DELLE EMERGENZE CARDIOLOGICHE
Indicazioni cliniche per prescrizioni di ecocolor Doppler cardiaco
Lo Piano M., Siracusano B., Rizzotti A., Carditello A., Oteri F..
I fattori di rischio per uno stato protrombotico sono dovuti alla stasi del circolo ed alla ipercoagulabilitàlegata sia a fattori congeniti che acquisiti.
LO STATO DI SHOCK.
Protocollo Pre-Operatorio
Complicanze post operatorie
La prevenzione secondaria nell’ictus cerebrale
Una malattia rara e quasi “sconosciuta”
L’emofilia.
IL MICROCLIMA.
LE VARICI DEGLI ARTI INFERIORI
Il documento regionale
nei pazienti in cura con
“ Porte aperte in Chirurgia”
Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico
Anticoagulanti orali e gestione della TAO: quale futuro?
Nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare
TRAUMI CRANICI INCIDENZA
Attività motoria e terapia insulinica multiniettiva
SANITA’ Elio Agostoni Dipartimento di Neuroscienze
LEZIONE 8 LE FERITE.
LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELL’ICTUS CEREBRALE ISCHEMICO
Caso clinico Donna 72 anni
TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE: GUIDA PRATICA PER IL PAZIENTE E I FAMILIARI Mantova, Gabriella Collina.
La TAO e gli interventi odontoiatrici
Trapianto di midollo osseo
OSSA E ARTICOLAZIONI ALCUNE MALATTIE.
Il pacchetto informativo
VALVULOPATIE Malattie causate dall’estensione al tessuto valvolare di processi infettivi od infiammatori sistemici.
Principali farmaci anticoagulanti orali in uso
Le Malattie Cardiovascolari
Le emorragie digestive
LINEE GUIDA DELLA SOCIETA' ITALIANA DI PEDIATRIA
Sindromi Ischemiche Acute degli Arti Cause
E allora perche’ quasi la metà dei pazienti con FA non assume anticoagulanti?
Problemi ematologici: la gestione degli eventi emorragici
Gestione emorragie - INR fuori range Terapia con Anticoagulanti Orali
LA VALUTAZIONE PREOPERATORIA DEL PAZIENTE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE CONNESSE ALL’IMPIANTO DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI.
Cosa fare in caso di …………..
Switching tra NAO ed altri anticoagulanti orali o parenterali
TIPO DI INTERVENTO CHIRURGICO. Predittori clinici di aumentato rischio cardiovascolare perioperatorio (morte, infarto miocardico, scompenso cardiaco)
La trombosi venosa (DVT) costituisce la complicanza tardiva più frequente dei CVC: 12%-74% Circa il 71% degli eventi trombotici è tuttavia asintomatico.
111 dott. BRUNO BASSETTO Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica – cell – tel/fax BLEFAROPLASTICA.
PIANO DI ASSISTENZA ALLA PERSONA CON INSUFFICIENZA VENOSA PERIFERICA: Trombosi venosa Trombosi venosa Ulcere vascolari Ulcere vascolari Menici Riccardo.
CROCE ROSSA ITALIANA SONDRIO A cura del Settore Formazione Cri Sondrio Istruttore Cri: Viganò Paola LE FERITE LE EMORRAGIE.
Ferita: definizione e differenze
36 anni, ♂ -Non copatologie -Anamnesi cardiologica: FRCV: ipertensione arteriosa, fumo, lieve dislipidemia in passato uso occasionale di stupefacenti (cocaina,
La gestione del paziente in TAO Modena, 12 settembre 2015
36 anni, ♂ -Non copatologie -Anamnesi cardiologica: FRCV: ipertensione arteriosa, fumo, lieve dislipidemia in passato uso occasionale di stupefacenti (cocaina,
Fattori di rischioPunteggio Cancro in fase attiva3 Pregresso TEV3 Mobilità ridotta*3 Conosciuta condizione trombofilica**3 Recente (≤1 mese) trauma e/o.
Emergenze ipertensive
RISCHIO EMORRAGICO CORSO TAO ASL
Transcript della presentazione:

Le complicazioni della terapia anticoagulante orale Mantova,01/06/2013 Teatro Bibiena Dr.P.Montorsi

Complicanze della TAO Complicanze emorragiche Complicanze non emorragiche Trombosi

Le trombosi Con TAO ben condotta e INR mantenuto nel range vi è protezione dalla formazione di trombi. Tuttavia può accadere che ,o per un cattivo controllo della terapia,o per la comparsa di altre condizioni di malattia prima non presenti,possano comparire sintomi riferibili alla formazione di trombi

Complicanze non emorragiche della TAO Necrosi cutanea(rara 0,1% dei casi,in genere accompagnato da deficit della proteina C e/o S o sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi)Piu’ frequente nelle donne Reazioni di ipersensibilità Eritemi cutanei Alopecia Sindrome del dito blu (microcristalli di colesterina)

Complicanze emorragiche Farmci anticoagulanti :ritardo del normale processo di coagulazione Possibile comparsa di emorragie,anche se nell’amito del range terapeutico non si hanno solitamente sanguinamenti Possibile comparsa di piccole emorragie alle gengive,dal naso,frequente comparsa di lividi anche per traumi di lieve entità

Complicanze emorragiche Nella norma,solitamente,i tempi per la riparazione di piccole ferite o escoriazioni. Normale svolgimento delle attività quotidiane Donne giovani in TAO:solo raramente il flusso mestruale aumenta lievemente di intensità.Emorragie importanti compaiono solo se vi sono alterazioni all’utero come ad es.fibromi:consultare il ginecologo

Traumi importanti In caso di traumi importanti è necessario controllare l’INR,anche se non si presentano sanguinamenti evidenti. Una lesione profonda può causare un’emorragia nascosta,per cui un INR troppo elevato in quel momento potrebbe essere più pericoloso di quanto non sarebbe nelle condizioni abituali.

Condotta terapeutica con INR elevato in assenza di emorragie Se l’INR è al di sopra del range terapeutico, ma inferiore a 5,0; senza emorragie né condizioni che richiedano un rapido ritorno al range: ridurre la dose. Se l’INR è superiore a 5,0, ma inferiore a 8,0, senza emorragie: la dose va sospesa e quindi ridotta; In alternativa, possono essere somministrati 2 mg di Vitamina K1 per os; questo approccio è preferibile quando l’INR sia > 7,0, nei pazienti a più alto rischio emorragico e ogniqualvolta sia indicato un rapido ripristino dei normali livelli di anticoagulazione (chirurgia, indagini invasive, ecc.). Valori di INR nel range terapeutico si ottengono abitualmente entro 24 h; in caso contrario si potrà dare una dose aggiuntiva di 2 mg di Vitamina K1. Per valori di INR superiori a 8, senza complicanze emorragiche si raccomanda la somministrazione di 3-5 mg di Vitamina K1 per os, con sospensione della dose per duegiorni e controllo entro 48 h con eventuale ulteriore somministrazione di Vitamina K1.

Condotta da tenere in caso di emorragia INR > 4,5; CON EMORRAGIE MINORI Sospendere la TAO per 1-3 gg qundi controllo; Somministrare vit. K1 0,5-2 mg per os (secondo alcuni e.v.); Controllo urgente emocromo. EMORRAGIE MINORI CON INR NEL RANGE TERAPEUTICO Prima di sospendere la TAO occorre ricercare una possibile patologia locale. EMORRAGIE MAGGIORI CON QUALSIASI INR Sospendere la TAO; normalizzare la coagulabilità del sangue somministrando vit.K1 5-10 mg e.v. lenta e/o plasma fresco congelato (ca. 150 ml/10 Kg) o, in alternativa, concentrati protrombinici (35-50 U FIX/Kg) + concentrato di FVII (20 U/Kg

Emorragie maggiori 1)Fatali:quando l’emorragia determina la morte 2)Tutti gli eventi emorragici che si verificano nelle seguenti sedi(indipendentemente dalla loro entità): intracranica(con conferma TAC e/o RMN) oculare(con riduzione del visus) nelle articolazioni maggiori retroperitoneale 3)Tutti gli eventi emorragici in cui è necessaria una soluzione chirurgica o comunque con manovre invasive 4) Gli eventi emorragici che hanno provocato una riduzione acuta di emoglobina >2g/dl,o per i quali è stato necessario trasfondere 2 o più unità di sangue

Emorragie minori Rientrano nelle emorragie minori tutti i fenomeni emorragici che non rientrano nelle categorie riportate tra le maggiori N.B.Non devono essere cosiderati eventi emorragici neppure minori le piccole ecchimosi(meno della gramdezza di una moneta e in numero inferiore a cinque),le epitassi saltuarie che non hanno richiesto un tamponamento e il sanguinamento emorroidario occasionale

Emorragie minori:Sedi di più frequente riscontro Cute:ecchimosi e petecchie,più frequenti nei pazienti anziani(nessun trattamento) Sottocute/muscolo:ematomi(in fase acuta applicazione borsa del ghiaccio) Naso:epistassi.Se la rinorragia è lieve,con gocciolamento lento:compressione manuale ala nasi,testa reclinata in avanti.Verificare l’esaurimento del sanguinamento dopo 10-15 minuti

Emorragie minori:Sedi di più frequente riscontro Rinorragia di entità medio-grave,con gocciolamento veloce o a fiotto: Tamponamento esterno con compressione ala nasi e testa reclinata in avanti.Tamponamento anteriore con batuffolo di cotone imbevuto di acqua fredda o garza di antifibrinolitico(Ac.tranexemico).Eventuale trattamento antifibrinolitico(ac.tranexemico per os,3 fiale 4 volte al giorno, per almeno 72 ore. Avvio del paziente a specialista ORL

Emorragie minori:altre sedi di frequente riscontro. Occhio Emorragia congiuntivale:nessun trattamento specifico.Se coesistono altri segni o sintomi (dolore,infiammazione,disturbo del visus)inviare ad uno specialista. Ecchimosi palpebrale:come per la cute. In tutte le altre emorragie:inviare a oculista

Emorragie minori:altre sedi di frequente riscontro. Orecchio:otorragia. In caso di traumatismo evidente(tipo introduzione di un corpo estraneo) nessun provvedimento. In assenza di traumatismo evidente,inviare dallo specialista ORL

Emorragie minori:altre sedi di frequente riscontro Ematesmesi o melena:non sono mai da considerarsi emorragie minori. Feci macchiate di sangue rosso:in presenza di emorroidi accertate nessun provvedimento specifico. In caso persistano dubbi sulla natura del sanguinamento,inviare dallo specialista

Emorragie minori:altre sedi di frequente riscontro Apparato genito-urinario. Ematuria microscopica:in fase acuta nessun provvedimento immediato,ma vanno indagate le cause. Ematuria macroscopica:valutare INR,e se elevato riportarlo al range,eseguire emocromo,valutare la presenza di altri sintomi urinari(stranguria,pollachuria),indagine anamnestica e di conseguenza altre indagini.

Emorragie minori:altre sedi di frequente riscontro Meno-metrorragia:se di lieve entità ed episodio isolato nessun provvedimento,in caso contrario inviare dallo specialista. Emospermia:nessun provvedimento immediato.Inviare alla visita specialistica urologica,specialmente in caso di episodi ripetuti.

Correzione dell’iperdosaggio asintomatico Con questo termine indichiamo il riscontro casuale di elevati valori di INR in assenza di manifestazioni emorragiche. Deve essere condotta un’adeguata indagine anmnestica per individuare le cause dell’iperdosaggio,spesso associate ad errori nell’assunzioni o a condizioni che possono influenzare la prosecuzione del trattamento.

Sospensione della terapia per interventi chirurgici o manovre diagnostiche Internenti chirurgici maggiori Endoscopia gastrointestinale Cataratta Chirurgia dermatologica Procedure urologiche Infiltrazioni in tessuti molli e articolari Procedure invasive cardiologiche Procedure odontoiatriche

Condizioni ad elevato rischio di tromboembolismo Fibrillazione atriale associata a valvulopatia mitralica Protesi meccaniche mitraliche Protesi meccaniche aortiche di prima generazione(prima del 2000) Trombosi venosa profonda recente(1- 3 mesi)

Condizioni a moderato o basso rischio di tromboembolismo Protesi meccaniche aortiche di nuova generazione Fibrillazione atriale non valvolare Trombosi venosa non recente

Fattori di rischio generici Età maggiore di 75 anni Ipertensione arteriosa Insufficienza ventricolare sx

Procedure raccomandate A) Rischio tromboembolico elevato: passaggio da TAO ed Eparina a dosi terapeutiche B) Rischio tromboembolico basso-moderato: passaggio da TAO ad Eparina a dosi profilattiche C) TAO con INR tra 2 e 3

Procedura A (I) Rischio tromboembolico elevato Giorno –5: sospensione TAO Giorno –4: inizio Eparina se Sintrom Giorno –3: inizio Eparina se Coumadin EBPM ogni 12 ore secondo peso <50 Kg Enoxaparina 2000U 50-69 Kg Enoxaparina 4000U 70-89 Kg Enoxaparina 6000U 90-110 Kg Enoxaparina 8000U > 110 Kg Enoxaparina 10000U il giorno precedente l’intervento : INR emocromo PLT, se INR>1,5 Konakion 2 gcc, controllo il mattino successivo Sospendere la somministrazione il giorno dell’intervento Embricare TAO dal Giorno +1

Procedura A (II) Giorno+1 : Enoxaparina + TAO dose abituale +50% Giorno +2: Idem Giorno +3: Enoxaparina + TAO alla dose abituale Sospensione Enoxaparina se INR >2 o 2,5 per due giorni consecutivi (secondo target)

Procedura B Rischio tromboembolico basso-moderato Giorno –5: sospensione TAO Giorno –4: inizio Eparina se Sintrom Giorno –3: inizio Eparina se Coumadin EBPM ogni 24 ore (Enoxaparina 4000U) il giorno precedente l’intervento : INR emocromo PLT, se INR>1,5 Konakion 2 gcc, controllo il mattino successivo Sospendere la somministrazione il giorno dell’intervento (con INR <1,5) Giorno +1: Enoxaparina + TAO dose abituale+50% Giorno +2: Idem Giorno +3: Enoxaparina + TAO alla dose abituale Sospensione Enoxaparina se INR >2 o 2,5 per due giorni consecutivi (secondo target)

Interventi e manovre invasive cui si applica la procedura C Chirurgia cutanea Cataratta con anestesia topica Artrocentesi ed iniezioni tessuti molli Punture di vene od arterie superficiali Puntura sternale e biopsia osteomidollare Procedure cardiologiche (eco transesofageo) Procedure odontoiatriche semplici (comprese le avulsioni dentarie)

Interventi e manovre invasive cui si applica la procedura C Chirurgia cutanea Cataratta con anestesia topica Artrocentesi ed iniezioni tessuti molli Punture di vene od arterie superficiali Puntura sternale e biopsia osteomidollare Procedure cardiologiche (eco transesofageo) Procedure odontoiatriche semplici (comprese le avulsioni dentarie)

Endoscopia gastrointestinale EGDS,Sigmoidoscopia,colonscopia con o senza prelievo bioptico,non richiedono sospensione TAO(INR in range il giorno della procedura). Polipectomia,sfintrectomia endoscopica,trattamento di varici esofagee:comportamento analogo a quello della chirurgia maggiore con sospensione 5 giorni prima.

Chirurgia dermatologica La maggior partedelle procedure chirurgiche dermatologiche non richiede la sospensione della Tao.Tuttavia è consigliabile verificare che INR sia nel range terapeutico,o comunque < 3,5

Cataratta Anestesia topica:no sospensione TAO Anestesia retrobulbare:sospensione della Tao 5 giorni prima e sostituzione con eparina

Infiltrazioni tessuti molli e articolari Non si hanno dati certi a questo proposito,anche se è probabile che non vi siano problemi a continuare la TAO

Procedure urologiche Cistoscopia:non necessita di interruzione TAO,ma INR in range nel giorno della procedura Litotrissia:rischio di ematoma renale di 4-6 ogni 1000 procedure.Pertanto occorre operare in sicurezza sospendendo la TAO

Procedure invasive cardiologiche Ecocardiografia per via transesofageo:non richiede sospensione TAO Cateterismo cardiaco,impianto di pace maker o defibrillatore,visto l’approccio chirurgico e quindi invasivo richiedono la sospensione della Tao e sostituzione con eparina a dosi legate al rischio TE del paziente.

Procedure odontoiatriche In caso di estrazione di un singolo dente valutare da caso a caso se sospendere o meno la TAO. In acso di estrazioni multiple o di interventi di chirurgia odontoiatrica più complessi, sospebere la TAO e sostituire con eparina.