Modulo di Esercitazioni di Chimica Analitica

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Dal 1961 si usa una scala basata sul carbonio-12 ossia sull'isotopo 12C A tale isotopo è stata arbitrariamente assegnata una massa di 12 unità di massa.
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Transcript della presentazione:

Modulo di Esercitazioni di Chimica Analitica Obiettivi formativi Il corso di Chimica Analitica fornisce allo Studente le nozioni fondamentali di chimica analitica utili all'espletamento ed alla valutazione dei controlli dei medicamenti ed alla comprensione degli studi di validazione dei farmaci. In particolare fornisce gli strumenti per poter valutare criticamente (anche per via statistica e chemiometrica) sia i risultati sperimentali ottenuti che quelli riportati negli studi di applicazione dei farmaci e nel controllo di qualità dei medicinali e prodotti per la salute. Il programma del corso consente inoltre di acquisire le conoscenze culturali necessarie per affrontare i corsi degli anni seguenti, in particolare dei laboratori di analisi. Prerequisiti Chimica generale: Nomenclatura dei composti inorganici. Reazioni chimiche, coefficienti stechiometrici. Classificazione delle reazioni chimiche, Reazioni di ossidoriduzione, Numeri di ossidazione, Ossidazione e riduzione, Bilanciamento delle reazioni di ossidoriduzione, Soluzioni, L'acqua come solvente, Elettroliti e non-elettroliti, Solubilità, Processo di solubilizzazione, Attività e concentrazione, Concentrazione percentuale, Molarità o concentrazione molare, Definizioni di peso equivalente, Definizione di acidi e basi, Sistemi acido-base in acqua, Espressione dell’equilibrio chimico, costanti di equilibrio. Autoprotolisi dell'acqua, Costanti di dissociazione acida e basica, pH delle soluzioni acquose. Matematica:Logaritmi: significato, uso e calcoli, Calcolo con numeri esponenziali, Equazioni di secondo grado. Contenuto del corso Calcoli applicati alla chimica analitica, equilibri chimici in soluzione, risoluzione di problemi di equilibrio per sistemi complessi. Titolazioni, teoria delle totolazioni di neutralizzazione, curve di titolazione per sistemi acido-base complessi, applicazioni delle titolazioni di neutralizzazione. Titolazioni di precipitazione, titolazioni con formazione di complessi. Introduzione all’elettrochimica, curve di titolazione redox, potenziometria. Testi di riferimento Chimica Analitica. Una Introduzione. D.A. Skoog, D.M. West, F.J. Holler. Fondamenti di Chimica Analitica D.A. Skoog, D.M. West, F.J. Holler. Orario Mercoledì, ore 11-13. Dipartimento di Biochimica, Aula A, Via Irnerio 48.

Metrologia in chimica analitica Obiettivi del modulo Metrologia in chimica analitica Impostazione e risoluzione di problemi analitici quantitativi. Calcoli stechiometrici. Equilibri in soluzione e speciazione Applicazione delle leggi dell’equilibrio chimico alla chimica analitica. Soluzione di problemi di equilibrio per la determinazione delle specie in soluzione. Metodi di titolazione Metodi analitici assoluti per la determinazione della concentrazione di analiti in soluzione.

Strumenti matematici per la soluzione di problemi analitici. Struttura del modulo/1 Strumenti Strumenti matematici necessari per il trattamento dell’equilibrio chimico. Strumenti matematici per la soluzione di problemi analitici. Unità di misura e loro conversione.

Struttura del modulo/2 Equilibrio chimico Concetti fondamentali per comprendere i metodi di titolazione: - pH - costanti di equilibrio - bilanci materiali - tamponi

Struttura del modulo/3 Metodi di titolazione I metodi di titolazione per la risoluzione di problemi analitici: - principi - esercizi numerici (svolti in classe durante il corso, approfondimento a fine corso, esercizi dai testi)

Struttura del modulo/4 Metodi di titolazione L’equilibrio chimico nei metodi di titolazione: - equilibrio titolante/titolato - funzionamento degli indicatori - curve di titolazione

Testi consigliati Testi/Bibliografia: - Lucidi delle lezioni prelevabili dal sito: http://scienzeanalitiche.ciam.unibo.it/teaching/ - Chimica Analitica: una Introduzione, D.A. Skoog, D.M. West, F.J. Holler (EdiSES). - Elementi di Chimica Analitica, Daniel C. Harris (Zanichelli Editore). - Chimica Analitica, teoria e pratica, F.W. Fifield, D. Kealey (Zanichelli Editore). - Chimica Analitica Quantitativa, Daniel C. Harris (Zanichelli Editore). - Fondamenti di Chimica Analitica D.A. Skoog, D.M. West, F.J. Holler (EdiSES, S.r.l., 1998, Napoli). Esercizi: - Esercizi di Chimica Analitica, P. Manzini, CEDAM.

Appelli aperti con data di apertura comune Modalità dell’esame/1 I due moduli si possono sostenere lo stesso giorno, oppure in appelli o sessioni diverse. Non è previsto un ordine in cui sostenere i due moduli (Girotti/Zattoni). Appelli aperti con data di apertura comune Iscrizione su Uniwex sulle liste di Girotti (anche per chi vuole sostenere solo il modulo di Esercitazioni) All’apertura dell’appello si comunica quale modulo si vuole sostenere

Modulo di Esercitazioni di Chimica Analitica Modalità dell’esame/2 Modulo di Esercitazioni di Chimica Analitica Risoluzione di un problema analitico di titolazione Domande su: - equilibrio chimico - aspetti generali delle titolazioni (indicatori, reagenti, principi dei metodi, ecc…) - teoria delle titolazioni (equilibrio chimico applicato alle titolazioni, curve di titolazione, ecc…)

Ricevimento e Contatti Ricevimento su appuntamento Tel. 051 2099581 e.mail: andrea.zattoni@unibo.it. Dipartimento di Chimica “Ciamician” Via Selmi, 2 - Bologna Link altre eventuali informazioni: http://scienzeanalitiche.ciam.unibo.it/teaching/

Calcoli applicati alla chimica analitica La chimica analitica scienza metrologica Unità di misura del Sistema Internazionale Soluzioni e loro concentrazioni Stechiometria chimica

Chimica analitica e metrologia Scelta e corretto utilizzo degli strumenti di misurazione, trattamento delle grandezze fisiche e delle unità di misura per ottenere il dato analitico (misura). Corretto trattamento del dato secondo le leggi della statistica per fornire un risultato analitico significativo.

Unità di misura SI Il Sistema Internazionale delle Unità (SI) è un sistema standardizzato per esprimere le misure, che sono il risultato del processo di misurazione. Il sistema SI è basato su 7 unità fondamentali. Unità di base SI Quantità fisica Nome dell’unità Abbreviazione Massa chilogrammo kg Lunghezza metro m Tempo secondo s Temperatura kelvin K Quantità di sostanza mole mol Corrente elettrica ampere A Intensità luminosa candela cd Le altre unità SI sono derivate da queste. Ad esempio, il litro è un’unità di misura SI derivata dal metro, e definita come 10-3 m3.

Prefissi per le unità SI Unità di misura SI Prefissi per le unità SI Prefisso Abbreviazione Moltiplicatore tera- T 1012 giga- G 109 mega- M 106 chilo- k 103 etto- h 102 deca- da 101 deci- d 10-1 centi- c 10-2 milli- m 10-3 micro- µ 10-6 nano- n 10-9 pico- p 10-12 femto- f 10-15 atto- a 10-18

Massa e peso sono correlati dalla relazione p = mg La massa è una misura invariabile della quantità di materia in un oggetto. L’unità SI della massa, il chilogrammo, è definita come la massa di uno standard di Pt-Ir conservato presso l’Istituto internazionale dei pesi e delle misure di Sèvres (Francia). Il peso è la forza di attrazione gravitazionale tra un oggetto e la materia vicina (normalmente la Terra). Massa e peso sono correlati dalla relazione p = mg dove g è l’accelerazione di gravità.

Massa e peso I risultati di un’analisi chimica devono sempre essere espressi in massa, per essere indipendenti dalla località. Il processo di pesata viene eseguito per confronto tra un oggetto di massa nota e l’oggetto di cui determinare la massa. Poiché g è costante per i due oggetti, dai pesi misurati con la bilancia è possibile ricavare la massa dell’oggetto incognito.

Quantità di sostanza La mole (mol) è l’unità SI usata per esprimere la quantità di una specie chimica. Una mole è definita come la quantità di sostanza che contiene tante unità quanti sono gli atomi di 0,012 kg 12C. Se la sostanza è una specie chimica, le unità a cui ci si riferisce sono gli atomi o le molecole.

Mole e numero di Avogadro In 1 mol di una specie chimica vi sono approssimativamente 6,022 141 99 x 1023 molecole. Il numero di molecole in 1 mol è detto numero di Avogadro. In chimica analitica, per comodità, si usa spesso un sottomultiplo della mole, la millimole (mmol) pari a 10-3 mol.

Massa molare La massa molare (M) di una sostanza è la massa (espressa in g) di 1 mol di quella sostanza. La massa molare si esprime quindi in g oppure in g/mol. Le masse molari dei composti si calcolano sommando le masse molari di tutti gli atomi che ne costituiscono la formula chimica.

Massa molare La massa molare relativa (Mr) di una sostanza è il rapporto tra la massa di 1 mol di quella sostanza e 1/12 della massa di 1 mol di 12C. La massa molare relativa è quindi un numero adimensionale (non ha unità di misura). Poiché 1/12 della massa di 1 mol di 12C è, per definizione, uguale a 1 g, la massa molare e la massa molare relativa sono numericamente uguali.

Calcolo della quantità di moli di una sostanza Massa molare Calcolo della quantità di moli di una sostanza Esempio: Calcolare quante moli e millimoli sono contenute in 2,00 g di acido benzoico (C6H5COOH). M = 122.1 g/mol.

Concentrazione delle soluzioni La concentrazione molare (cx) di una soluzione della specie chimica X è il numero di moli di quella specie contenute in un litro di soluzione. L’unità di misura della concentrazione molare è la molarità (M), che ha le dimensioni di mol L-1.

Concentrazione delle soluzioni La concentrazione molare analitica (o molarità analitica) di una sostanza in soluzione indica il numero totale di moli di un soluto (a prescindere dal suo stato chimico) in un litro di soluzione. La molarità analitica è utile per esprimere le modalità di preparazione di una soluzione, in quanto ad es. permette di calcolare la pesata corretta da effettuare per prelevare la quantità desiderata di una specie solida prima di aggiungerla alla soluzione. La concentrazione molare analitica è anche detta concentrazione formale (F)

Concentrazione delle soluzioni La concentrazione molare di equilibrio è la concentrazione molare di una specie in una soluzione all’equilibrio chimico. Per calcolare la molarità di equilibrio di una specie in soluzione, nota la molarità analitica della sostanza da cui ha origine la specie, è necessario conoscerne le proprietà chimiche in soluzione. Le concentrazioni molari di equilibrio sono rappresentate ponendo tra parentesi quadre la formula chimica della specie: [X].

Concentrazione delle soluzioni Ad esempio, se prepariamo una soluzione di acido solforico (H2SO4) disciogliendo 1,00 mol di H2SO4 per litro di soluzione: La concentrazione analitica di H2SO4 sarà pari a 1,00 mol/L, cioè 1,00 M (o 1,00 F). Poiché la specie H2SO4 in soluzione acquosa si dissocia completamente in ioni HSO4-, SO42- e H+, note le costanti di dissociazione si può calcolare che: [H2SO4] = 0,00 M [HSO4-] = 0,99 M [SO42-] = 0,01 M [H+] = 1,01 M

Concentrazione delle soluzioni Calcolo della quantità di moli di una sostanza Esempio: Calcolare le concentrazioni molari analitiche e di equilibrio della specie Cl3CCOOH in una soluzione acquosa contenente 285 mg di acido tricloroacetico (Cl3CCOOH, M = 163,4 g/mol) in 10,0 mL. L’acido tricloroacetico si dissocia al 73% in Cl3CCOO- e H+.

Concentrazione delle soluzioni Definizioni di concentrazione percentuale

Concentrazione delle soluzioni Uso delle concentrazioni percentuali La concentrazione in % w/w è spesso usata per definire la concentrazione di reagenti commerciali, perché è indipendente dalla temperatura. Con le % v/v e w/v si specifica la preparazione di soluzioni rispettivamente per aggiunta di soluti liquidi o solidi.

Concentrazione delle soluzioni Parti per milione (ppm) e parti per miliardo (ppb) (ppb = parts per billion)

Concentrazione delle soluzioni Conversione fra unità di misura della concentrazione Esempio Un campione di siero contiene 85 µg di Ca per mL. Esprimere la concentrazione di Ca come: Molarità; % p/v mg/dl (unità di misura usata nell’analisi clinica). Mr (Ca) = 40.08

Concentrazione delle soluzioni Rapporto di volume soluzione:diluente La concentrazione di una soluzione si può specificare a partire da quella di una soluzione più concentrata, indicando quanti volumi di solvente aggiungere alla soluzione concentrata. Ad es. 1:4 indica 1 volume di soluzione concentrata e 4 volumi di solvente. Questa notazione può essere ambigua perché a volte per 1:4 si intende 1 volume di soluzione concentrata in 3 volumi di solvente (4 volumi in totale)

Concentrazione delle soluzioni Una notazione analoga al rapporto di volume è quella in rapporti percentuali (ad es. 1:4  20%:80%) che ha il pregio di essere meno ambigua. Funzioni p La funzione p esprime una concentrazione come il logaritmo in base 10 cambiato di segno. La notazione p ha il vantaggio di esprimere le piccole concentrazioni come piccoli numeri positivi. Nota: se X è uno ione, in pX la carica si omette sempre. Es. – log[H+] = pH; – log[Ca2+] = pCa

Concentrazione delle soluzioni Proprietà della funzione p La funzione p ha le stesse proprietà algebriche del logaritmo: La funzione p di un prodotto è la somma delle funzioni p dei fattori. La funzione p di una potenza è la funzione p della base moltiplicata per l’esponente.

Densità e gravità specifica La densità di una sostanza è la sua massa per unità di volume, e si esprime solitamente in kg/L o g/mL. Espressa in queste unità la densità delle soluzioni acquose diluite è circa uguale a 1 (l’unità di misura SI sarebbe kg/m3). La gravità specifica è il rapporto tra la massa di una sostanza e la massa di un ugual volume di acqua. E’ un numero adimensionale.

Stechiometria chimica La stechiometria è la relazione quantitativa tra specie chimiche che reagiscono tra di loro.

Stechiometria chimica Calcoli stechiometrici Esempio: Quale massa di AgNO3 (M = 169,9 g/mol) è necessaria per trasformare 2,33 g di Na2CO3 (M = 106,0 g/mol) in Ag2CO3? Quale massa di Ag2CO3 (M = 275,7) si formerà? Na2CO3(aq) + 2AgNO3(aq)  Ag2CO3(s) + 2NaNO3(aq)