IL LAVORO Dalla Costituzione : “La Repubblica Italiana è fondata sul lavoro; è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza.

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IL LAVORO Dalla Costituzione : “La Repubblica Italiana è fondata sul lavoro; è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza fra i cittadini” “La Repubblica Italiana è fondata sul lavoro; è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza fra i cittadini”

Il lavoro assume nella nostra cultura molteplici significati che caratterizzano l’esistenza di ogni persona: COSTITUISCE LA FONTE ECONOMICA (REDDITO) COSTITUISCE LA FONTE ECONOMICA (REDDITO) STRUTTURA IL TEMPO STRUTTURA IL TEMPO PERMETTE E FACILITA I CONTATTI SOCIALI PERMETTE E FACILITA I CONTATTI SOCIALI CONTRIBUISCE ALLA CREAZIONE DEL RUOLO SOCIALE E DELL’IDENTITA’ CONTRIBUISCE ALLA CREAZIONE DEL RUOLO SOCIALE E DELL’IDENTITA’ SODDIFA LA DOMANDA DI SOCIALITA’ SODDIFA LA DOMANDA DI SOCIALITA’ COSTITUISCE UN’ OCCASIONE DI APPRENDIMENTO DI COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALE E DI ABILITA’ SOCIALI COSTITUISCE UN’ OCCASIONE DI APPRENDIMENTO DI COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALE E DI ABILITA’ SOCIALI

DISABILI e LAVORO

PER UN DISABILE IL LAVORO E’: UN DIRITTO Legge 104/92 ; Legge 68/99 UN VALORE: consente di sperimentare le proprie capacità, ha come fine ultimo il benessere di chi lo compie e di quelli che ne fruiscono; UNO STRUMENTO DI RIABILITAZIONE, DI INSERIMENTO SOCIALE, DI CRESCITA E MATURAZIONE; UNA MODALITA’ PER EVITARE L’INGRESSO E FACILITARE L’USCITA DAL CIRCUITO ASSISTENZIALE

IN ITALIA DISABILITÀ FA RIMA CON DISOCCUPAZIONE. ALMENO PER CHI VIVE IN FAMIGLIA. SECONDO UNA RECENTE INDAGINE ISTAT INFATTI SOLO IL 3,5% DELLE PERSONE DISABILI CHE RISIEDE TRA LE MURA FAMILIARI È EFFETTIVAMENTE OCCUPATA MENTRE LO 0,9% È ALLA RICERCA DI UN LAVORO. IL REDDITO PER LE PERSONE CON HANDICAP VIENE GARANTITO DALLE PENSIONI NELL'85% DEI CASI. COME SPESSO ACCADE POI SONO LE DONNE AD AVERE LA PEGGIO: SOLO L'1,82% DELLE DISABILI LAVORA A FRONTE DEL 6,82% DEGLI UOMINI.

In Europa le cose vanno forse un po' meglio, ma resta ancora molto da fare. Se si pensa che una famiglia europea su 4 ha un disabile a carico e che il 62% dei disabili hanno redditi fra i più bassi in Europa, la questione si pone in maniera urgente sia sotto il profilo sociale che economico. Per questo l'European Disability Forum spiega che l'Europa ha bisogno anche delle persone portatrici di handicap, per crescere. Per questo l'European Disability Forum spiega che l'Europa ha bisogno anche delle persone portatrici di handicap, per crescere.

Ma si è ancora lontani da una vera e propria parità: se il 18% di tutti gli abitanti dell'Unione Europea frequenta l'università, i disabili fanno registrare una frequenza di solo il 9%, cioé la metà esatta. Inoltre, mentre il 69% dei cittadini europei ha un lavoro, la quota si abbassa sensibilmente per i portatori di handicap, che si attestano a un misero 29%.

LE STATISTICHE In Italia Dati CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali): La popolazione italiana conta abitanti, il numero dei disabili è di di cui sono in età lavorativa.

Dati ISTAT (Istituto centrale di Statistica): Questi dati tengono conto solo dei disabili che fruiscono dell’assistenza sanitaria continua, pertanto differiscono dai dell’assistenza sanitaria continua, pertanto differiscono dai precedenti contando circa di disabili; precedenti contando circa di disabili; di questi il 34% di età compresa tra 25 e 44 anni vive con i genitori e il 17% di essi con un solo genitore. e il 17% di essi con un solo genitore.

Il lavoro in cifre…. Nonostante le innovazioni legislative in tema di inserimento lavorativo (L.68/99) e le molte iniziative attivate anche grazie a progetti e finanziamenti europei, tutt'oggi in Italia si rilevano livelli di occupazione dei disabili ancora piuttosto bassi.

Il tasso di occupazione fra i disabili è infatti pari al 21%, meno della metà di quello pari al 21%, meno della metà di quello rilevato fra i non disabili. Occorre tuttavia considerare che fra i disabili in età considerare che fra i disabili in età lavorativa circa il 27% è del tutto inabile al lavoro. lavoro.

Le donne disabili sono notevolmente svantaggiate rispetto agli uomini: le prime hanno un tasso di occupazione dell'11% e i secondi del 29%; tale svantaggio esiste secondi del 29%; tale svantaggio esiste anche fra i non disabili, sebbene l'entità delle differenze fra maschi e femmine non sia così elevata.

Collocamento obbligatorio Al 31 dicembre 2007 risultano iscritti al collocamento obbligatorio persone di cui il 48% donne. Nello stesso anno sono stati rilevati avviamenti al lavoro. (Isfol-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, 2009).

LE LEGGI E’ importante sapere che esistono delle norme che tutelano e promuovono il collocamento dei disabili al lavoro. Riportiamo di seguito un elenco delle leggi più importanti in materia, nell’ambito della normativa italiana.

Legislazione italiana relativa sul collocamento dei disabili L’ integrazione nella vita lavorativa e l’indipendenza economica sono molto importanti per l’inclusione sociale dei disabili.

La legge n° 68/99 “Regole che regolamentano il diritto al lavoro dei disabili“ Promuove l’inclusione e l’integrazione lavorativa dei disabili nella vita lavorativa attraverso servizi di supporto e uffici specifici. Promuove l’inclusione e l’integrazione lavorativa dei disabili nella vita lavorativa attraverso servizi di supporto e uffici specifici. Cita una serie di strumenti tecnici e di supporti che valorizzano i disabili nelle loro abilità lavorative inserendole in postazioni lavorative adeguate alle loro potenzialità. Cita una serie di strumenti tecnici e di supporti che valorizzano i disabili nelle loro abilità lavorative inserendole in postazioni lavorative adeguate alle loro potenzialità. Permette di risolvere problemi connessi all’ambiente di lavoro analizzando le postazioni lavorative ed usando diversi tipi di supporti tecnici. Permette di risolvere problemi connessi all’ambiente di lavoro analizzando le postazioni lavorative ed usando diversi tipi di supporti tecnici.

Cosa dice la legge ……… Stabilisce una convenzione tra il datore di lavoro pubblico o privato ed il lavoratore disabile, che prevede un piano di inserimento secondo le esigenze di entrambi ; Stabilisce una convenzione tra il datore di lavoro pubblico o privato ed il lavoratore disabile, che prevede un piano di inserimento secondo le esigenze di entrambi ; Prevede un progetto personalizzato che prende in considerazione abilità e disabilità; il lavoratore è seguito da un tutor attraverso diversi controlli e supervisioni ; Prevede un progetto personalizzato che prende in considerazione abilità e disabilità; il lavoratore è seguito da un tutor attraverso diversi controlli e supervisioni ; La convenzione è stipulata attraverso l’individuazione del disabile da inserire, scegliendolo da una lista unica. La convenzione è stipulata attraverso l’individuazione del disabile da inserire, scegliendolo da una lista unica.

Cosa dice la legge……… I lavoratori devono rispettare le norme di sicurezza. I lavoratori devono rispettare le norme di sicurezza. La legge riduce i contributi per i lavoratori che assumono La legge riduce i contributi per i lavoratori che assumono i disabili. Prevede delle sanzioni per i lavoratori che non rispettano la legge. Prevede delle sanzioni per i lavoratori che non rispettano la legge. E’ previsto un obbligo di assunzione per le aziende pubbliche o private che hanno più di 15 dipendenti E’ previsto un obbligo di assunzione per le aziende pubbliche o private che hanno più di 15 dipendenti Vi è un obbligo specifico di non licenziare le persone che hanno subito infortuni sul lavoro e di collocarli in altri uffici. Vi è un obbligo specifico di non licenziare le persone che hanno subito infortuni sul lavoro e di collocarli in altri uffici.

Cosa dice la legge ……… I lavoratori che assumono disabili possono beneficiare di facilitazioni economiche significative, come l’esenzione dalle tasse sociali per i dipendenti disabili, al 100% per otto anni per i lavoratori con disabilità oltre il 79% e per i disabili fisici e mentali, al 50% per la durata di cinque anni per le persone disabili con invalidità tra il 67% e 79%. I lavoratori che assumono disabili possono beneficiare di facilitazioni economiche significative, come l’esenzione dalle tasse sociali per i dipendenti disabili, al 100% per otto anni per i lavoratori con disabilità oltre il 79% e per i disabili fisici e mentali, al 50% per la durata di cinque anni per le persone disabili con invalidità tra il 67% e 79%. E’ previsto un rimborso parziale forfettario dei costi che l’azienda ha sostenuto per adeguare il luogo di lavoro a personale con una disabilità superiore al 50%. E’ previsto un rimborso parziale forfettario dei costi che l’azienda ha sostenuto per adeguare il luogo di lavoro a personale con una disabilità superiore al 50%.

La competenza istituzionale dell’integrazione dei disabili nella vita lavorativa è della Commissione provinciale per le politiche del lavoro e dei Centro per l’impiego. La competenza istituzionale dell’integrazione dei disabili nella vita lavorativa è della Commissione provinciale per le politiche del lavoro e dei Centro per l’impiego. Presso gli uffici competenti c’è una lista di disabili disoccupati con le loro qualifiche, competenze, esperienze lavorative e con la descrizione del tipo e della gravità del loro handicap e del tipo di lavoro adatto per ognuno di essi. Presso gli uffici competenti c’è una lista di disabili disoccupati con le loro qualifiche, competenze, esperienze lavorative e con la descrizione del tipo e della gravità del loro handicap e del tipo di lavoro adatto per ognuno di essi.

VANTAGGI PER L’ASSUNZIONE DI LAVORATORI DISABILI BENEFICI ECONOMICI BENEFICI ECONOMICI E’ previsto un totale o parziale risarcimento dei costi sostenuti per l’adattamento del posto di lavoro o per la rimozione delle barriere architettoniche sul posto di lavoro e per l’allestimento delle posizioni di telelavoro, in altre parole un rimborso dei costi necessari per adattare l’ambiente di lavoro alle abilità operative del lavoratore disabile.

VANTAGGI CONTRIBUTIVI E’ prevista una esenzione totale, per un periodo di massimo otto anni, dalle tasse sociali e dai contributi per ogni lavoratore disabile con una percentuale di disabilità superiore al 79%; la stessa esenzione è prevista per gravemente disabili gravi in conseguenza di incidenti gravi, militari disabili e lavoratori con un handicap mentale e intellettuale, indipendentemente dalle percentuali di invalidità. E’ prevista una esenzione totale, per un periodo di massimo otto anni, dalle tasse sociali e dai contributi per ogni lavoratore disabile con una percentuale di disabilità superiore al 79%; la stessa esenzione è prevista per gravemente disabili gravi in conseguenza di incidenti gravi, militari disabili e lavoratori con un handicap mentale e intellettuale, indipendentemente dalle percentuali di invalidità.

E’ prevista una esenzione per un periodo di massimo cinque del 50% dei contributi sociali per ogni lavoratore disabile che abbia una invalidità tra il 67 eil 79%. E’ prevista una esenzione per un periodo di massimo cinque del 50% dei contributi sociali per ogni lavoratore disabile che abbia una invalidità tra il 67 eil 79%. Questi benefici sono finanziati dal Fondo Nazionale per il Diritto al Lavoro del lavoratore disabile, I cui fondi sono annualmente divisi tra le Regioni. Questi benefici sono finanziati dal Fondo Nazionale per il Diritto al Lavoro del lavoratore disabile, I cui fondi sono annualmente divisi tra le Regioni.

BENEFICI SOCIALI: E’ necessario considerare che I disabili sono persone capaci di prendersi responsabilità, decisioni relative alla vita quotidiana, di fare scelte lavorative e professionali. E’ necessario considerare che I disabili sono persone capaci di prendersi responsabilità, decisioni relative alla vita quotidiana, di fare scelte lavorative e professionali. Stiamo parlando di un cambiamento dall’ottica dell’integrazione e quella dell’inclusione nella vita quotidiana, anche attraverso l’inclusione lavorativa della persona disabile; per esempio, cerchiamo di riflettere sulle implicazioni che un lavoro può avere sul miglioramento della qualità della vita e sulla disabilità: essi possono conseguire ed incrementare le capacità di gestione della comunicazione, delle relazioni e dello stress. Stiamo parlando di un cambiamento dall’ottica dell’integrazione e quella dell’inclusione nella vita quotidiana, anche attraverso l’inclusione lavorativa della persona disabile; per esempio, cerchiamo di riflettere sulle implicazioni che un lavoro può avere sul miglioramento della qualità della vita e sulla disabilità: essi possono conseguire ed incrementare le capacità di gestione della comunicazione, delle relazioni e dello stress. Questa strada consente di ridurre I costi necessari a sostenere I supporti necessari specializzati (medici, terapeutici, sociali)che la disabilità comporta. Questa strada consente di ridurre I costi necessari a sostenere I supporti necessari specializzati (medici, terapeutici, sociali)che la disabilità comporta.

BENEFICI PRODUTTIVI E DI IMMAGINE La disabilità è anche una risorsa se siamo capaci di superare il pregiudizio conseguente a una visione di “costo improduttivo”: l'aumento della produttività dal punto di vista quantitativo e qualitativo è strettamente legato alla motivazione del personale disabile. La disabilità è anche una risorsa se siamo capaci di superare il pregiudizio conseguente a una visione di “costo improduttivo”: l'aumento della produttività dal punto di vista quantitativo e qualitativo è strettamente legato alla motivazione del personale disabile. Al fine di stimolare le aziende e incoraggiarle ad assumere persone disabili, è utile anche attivare processi in grado di garantire un profitto in termini di immagine per le imprese che assumo persone disabili; in questo modo, si cerca di promuovere un cambiamento di mentalità nelle stesse imprese, al punto che possano considerare l'integrazione delle persone disabili come un'opportunità piuttosto che come un ostacolo. Al fine di stimolare le aziende e incoraggiarle ad assumere persone disabili, è utile anche attivare processi in grado di garantire un profitto in termini di immagine per le imprese che assumo persone disabili; in questo modo, si cerca di promuovere un cambiamento di mentalità nelle stesse imprese, al punto che possano considerare l'integrazione delle persone disabili come un'opportunità piuttosto che come un ostacolo.

LEGGI CONTRO LA DISCRIMINAZIONE DEI LAVORATORI CON DISABILITA’ LEGGI CONTRO LA DISCRIMINAZIONE DEI LAVORATORI CON DISABILITA’ La Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità richiama più volte il concetto di discriminazione. Nell’articolo 27, in particolare, viene sancito il divieto di «discriminare sulla base della disabilità con riguardo a tutte le questioni concernenti ogni forma di occupazione, incluse le condizioni di selezione, assunzione e impiego, mantenimento dell’impiego, avanzamento di carriera e le condizioni lavorative sicure e salubri». La Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità richiama più volte il concetto di discriminazione. Nell’articolo 27, in particolare, viene sancito il divieto di «discriminare sulla base della disabilità con riguardo a tutte le questioni concernenti ogni forma di occupazione, incluse le condizioni di selezione, assunzione e impiego, mantenimento dell’impiego, avanzamento di carriera e le condizioni lavorative sicure e salubri».

Il Decreto Legislativo 9 Luglio 2003 n.216 una disposizione di attuazione della Direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. richiama il concetto di discriminazione diretta o indiretta a causa della religione, degli handicap, dell’età e dell’orientamento sessuale. ART. 2 DICRIMINAZIONE DIRETTA: quando per religione, per handicap,per orientamento sessuale, una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia stata, sarebbe trattata in un’altra in situazione analoga DICRIMINAZIONE DIRETTA: quando per religione, per handicap,per orientamento sessuale, una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia stata, sarebbe trattata in un’altra in situazione analoga DISCRIMINAZIONE INDIRETTA: quando una prassi, un comportamento, un criterio possono mettere le persone portatrici di handicap, o che professano una certa religione in una situazione di svantaggio rispetto ad altre persone. DISCRIMINAZIONE INDIRETTA: quando una prassi, un comportamento, un criterio possono mettere le persone portatrici di handicap, o che professano una certa religione in una situazione di svantaggio rispetto ad altre persone.

Decreto legislativo 216/2003 L’ ART. 3 PREVEDE: l’accesso all’occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione; l’accesso all’occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione; l’occupazione e le condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni di licenziamento; l’occupazione e le condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni di licenziamento; l’accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali; l’accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali; l’affiliazione e l’attività svolta nell’ambito di organizzazioni di lavoratori, di datori di lavoro o di organizzazioni professionali e le prestazioni erogate dalle medesime organizzazioni; l’affiliazione e l’attività svolta nell’ambito di organizzazioni di lavoratori, di datori di lavoro o di organizzazioni professionali e le prestazioni erogate dalle medesime organizzazioni;

ALTRE LEGGI LEGGE 1° MARZO 2006 N.67 “MISURE PER LA TUTELA GIUDIZIARIA DELLE PERSONE CON DISABILITA’ VITTIME DI DISCRIMINAZIONE Il lavoratore – sia esso disabile o meno – che ritiene di essere vittima di una discriminazione può ricorrere, avvalendosi di un avvocato esperto di diritto del lavoro, alla magistratura per ottenere un provvedimento di cessazione del comportamento illegittimo. Il lavoratore – sia esso disabile o meno – che ritiene di essere vittima di una discriminazione può ricorrere, avvalendosi di un avvocato esperto di diritto del lavoro, alla magistratura per ottenere un provvedimento di cessazione del comportamento illegittimo.

Il giudice, qualora accolga il ricorso, oltre a provvedere – se richiesto – al risarcimento del danno anche non patrimoniale, «ordina la cessazione del comportamento, della condotta o dell’atto discriminatorio, ove ancora sussistente, nonché la rimozione degli effetti», e può disporre, al fine di impedire la ripetizione delle discriminazioni, l’adozione di un piano di rimozione delle discriminazioni accertate oltre alla pubblicazione della sentenza – a spese del convenuto – per una sola volta su un quotidiano di tiratura nazionale (D. Lgs. 216/2003, art. 4, commi 5 e 7). Il giudice, qualora accolga il ricorso, oltre a provvedere – se richiesto – al risarcimento del danno anche non patrimoniale, «ordina la cessazione del comportamento, della condotta o dell’atto discriminatorio, ove ancora sussistente, nonché la rimozione degli effetti», e può disporre, al fine di impedire la ripetizione delle discriminazioni, l’adozione di un piano di rimozione delle discriminazioni accertate oltre alla pubblicazione della sentenza – a spese del convenuto – per una sola volta su un quotidiano di tiratura nazionale (D. Lgs. 216/2003, art. 4, commi 5 e 7). Le organizzazioni sindacali, le associazioni e le organizzazioni rappresentative del diritto o dell’interesse leso sono legittimate ad agire, in nome e per conto o a sostegno del soggetto passivo della discriminazione, contro la persona fisica o giuridica cui è riferibile il comportamento o l’atto discriminatorio. Le organizzazioni sindacali, le associazioni e le organizzazioni rappresentative del diritto o dell’interesse leso sono legittimate ad agire, in nome e per conto o a sostegno del soggetto passivo della discriminazione, contro la persona fisica o giuridica cui è riferibile il comportamento o l’atto discriminatorio.

IL MERCATO DEL LAVORO I disabili che cercano lavoro devono necessariamente iscriversi presso i Centri per l’Impiego, aventi un’unica graduatoria, in cui si tiene conto delle attitudini e capacità del soggetto attraverso lo strumento del Collocamento Mirato.

I CENTRI PER L’IMPIEGO Sono costituiti a livello provinciale e nella stessa Provincia possono operare più centri per l’impiego. Attraverso essi sono erogati i servizi riguardanti il collocamento. Hanno compiti di : Programmazione, attuazione, verifica degli interventi d’inserimento lavorativo del disabile Programmazione, attuazione, verifica degli interventi d’inserimento lavorativo del disabile Avvio al lavoro Avvio al lavoro Tenuta delle liste Tenuta delle liste Rilascio delle autorizzazioni, degli esoneri Rilascio delle autorizzazioni, degli esoneri Stipula delle convenzioni Stipula delle convenzioni Attuazione del collocamento mirato Attuazione del collocamento mirato

NOTA: la vecchia legge 113/85 che obbligava tutti i disabili ad iscriversi negli Uffici di Collocamento, al fine di ricevere l’assegno di invalidità, è stata abolita. La nuova legge 247/2007 ha permesso lo sfoltimento della graduatoria in cui attualmente risultano iscritti solo i soggetti che aspirano ad un lavoro. la vecchia legge 113/85 che obbligava tutti i disabili ad iscriversi negli Uffici di Collocamento, al fine di ricevere l’assegno di invalidità, è stata abolita. La nuova legge 247/2007 ha permesso lo sfoltimento della graduatoria in cui attualmente risultano iscritti solo i soggetti che aspirano ad un lavoro. È importante sottolineare che in queste liste può essere iscritto anche un invalido al 100%, a cui la Commissione medica abbia riconosciuto capacità residue in determinate attività. È importante sottolineare che in queste liste può essere iscritto anche un invalido al 100%, a cui la Commissione medica abbia riconosciuto capacità residue in determinate attività.

La legge 68/99 obbliga tutte le aziende, con almeno 15 dipendenti (vedi tabella), ad assumere disabili. Inoltre nel 2009 è nata la Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro. I Ministeri delle Pari Opportunità e del Lavoro hanno preso come riferimento la Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità.

TABELLA LEGGE 68/99 Numerodipendenti Disabili da assumere Da 15 a 35 1 Da 35 a 50 2 Oltre 50 7% dei dipendenti

I possibili datori di lavoro sono: Istituzioni (Ministero, Regioni, Province, Comuni) Istituzioni (Ministero, Regioni, Province, Comuni) Aziende pubbliche e private Aziende pubbliche e private Servizi sociali, sanitari, educativi e formativi Servizi sociali, sanitari, educativi e formativi Cooperative sociali Cooperative sociali Cooperative di tipo B Cooperative di tipo B Scuole Scuole Associazioni Associazioni Media Media

COOPERATIVE SOCIALI Legge 8 Novembre 1991 n°381 ART.1 “Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso: La gestione dei servizi socio.sanitari ed educativi La gestione dei servizi socio.sanitari ed educativi Lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali, o di servizi- finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate Lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali, o di servizi- finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate

PERSONE SVANTAGGIATE “gli invalidi fisici, psichici, e sensoriali, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati alle misure alternative alla detenzione. “gli invalidi fisici, psichici, e sensoriali, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati alle misure alternative alla detenzione. “Le persone svantaggiate devono costituire almeno il trenta per cento dei lavoratori della cooperativa ed essere soci della coop.va stessa. La condizione di persona svantaggiata deve risultare da documentazione proveniente dalla pubblica amministrazione” “Le persone svantaggiate devono costituire almeno il trenta per cento dei lavoratori della cooperativa ed essere soci della coop.va stessa. La condizione di persona svantaggiata deve risultare da documentazione proveniente dalla pubblica amministrazione”

COLLOCAMENTO AL LAVORO DI PERSONE CON DISABILITÀ IPOTESI DI PROCESSO A REGIME LA PERSONA CON DISABILITÀ se ritiene di avere i requisiti di invalidità utili per riconoscimento si presenta a: A.S.L. competente per territorio Servizio di Medicina Legale per ritirare i moduli necessari ad avviare la pratica successivamente si reca dal proprio MEDICO DI BASE Che redige la diagnosi con tale documento si presenta alla A.S.L. competente per territorio Servizio di Medicina Legale Che Attraver so la Commis sione invalidi effettua accertamento Diagnosi e rilascia CERTIFICATO DI INVALIDITÀ CIVILE (diagnosi e percentuale di invalidità)

La persona con disabilità, con la documentazione ASL (Relazione conclusiva) si presenta al CENTRO PER L’IMPIEGO territorialmente competente per: ISCRIZIONE A COLLOCAMENTO ORDINARIO Documenti necessari: - libretto di lavoro - documento d’identità Con l’iscrizione il nominativo della persona entra nella lista per il collocamento L’interessato può iscriversi a due tipi di liste: 1) per il collocamento ordinario 2) per l’avviamento a selezione nelle Pubbliche Amministrazioni (per l’iscrizione è necessario possedere i requisiti per l’accesso al pubblico impiego: - 18 anni di età - possesso del titolo di scuola dell’obbligo. Alla persona iscritta viene attribuito un punteggio. La graduatoria viene aggiornata una volta l’anno ISCRIZIONE AL COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO L’iscrizione al collocamento ordinario è indispensabile per potersi iscrivere al collocamento obbligatorio. L’iscrizione può essere contestuale Documenti necessari: - Certificato di invalidità civile (con percentuale pari o superiore al 46%) oppure - Certificato di invalidità del lavoro (con percentuale pari o superiore al 33%) - Libretto di lavoro - Tesserino di disoccupazione La persona interessata deve fare una dichiarazione delle proprie disponibilità in merito alle eventuali proposte di collocazione

Il Collocamento Obbligatorio prevede due tipi di liste: AZIENDE PRIVATE – AZIENDE PUBBLICHE Ogni lista ha un diverso criterio di graduatoria AZIENDE PRIVATE - l’anzianità decorre dal giorno d’iscrizione al collocamento obbligatorio AZIENDE PUBBLICHE Requisiti: - Titolo di studio: scuola dell’obbligo - Età minima 18 anni L’iscritto: - l’anzianità decorre dal giorno di iscrizione all’obbligatorio; - entra in graduatoria l’anno successivo all’iscrizione. Successivamente IL CENTRO PER L’IMPIEGO Invita l’iscritto ad un COLLOQUIO INFORMATIVO E DI ORIENTAMENTO

LE OPPORTUNITA’ Allo scopo di migliorare e favorire le condizioni di lavoro dei disabili si è dovuto intervenire sui fattori ambientali, facendo riferimento all’ICF (International Classification of Funcioning, Disability and Health). Allo scopo di migliorare e favorire le condizioni di lavoro dei disabili si è dovuto intervenire sui fattori ambientali, facendo riferimento all’ICF (International Classification of Funcioning, Disability and Health). Per i datori di lavoro sono previsti, inoltre, incentivi per l’acquisto di tecnologie assistive. Il superamento delle “Barriere Architettoniche Digitali” è possibile grazie all’ausilio di dispositivi elettronici come braille, screen reader, ingranditori di schermo, programmi di sintesi vocale. Per i datori di lavoro sono previsti, inoltre, incentivi per l’acquisto di tecnologie assistive. Il superamento delle “Barriere Architettoniche Digitali” è possibile grazie all’ausilio di dispositivi elettronici come braille, screen reader, ingranditori di schermo, programmi di sintesi vocale.

L’ADATTAMENTO DEL LUOGO DI LAVORO La legge 68 prevede incentivi per l’adeguamento del posto di lavoro dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50 %. La legge 68 prevede incentivi per l’adeguamento del posto di lavoro dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50 %. Il Decreto legislativo 626/94 prevede l’obbligo di adeguare le porte,le vie di circolazione,le scale, le docce, i gabinetti e i posti di lavoro utilizzati ed occupati dai lavoratori portatori di handicap. Il Decreto legislativo 626/94 prevede l’obbligo di adeguare le porte,le vie di circolazione,le scale, le docce, i gabinetti e i posti di lavoro utilizzati ed occupati dai lavoratori portatori di handicap.

TIPOLOGIE DI INTERVENTO ADATTAMENTO DEL POSTO DI LAVORO ADATTAMENTO DEL POSTO DI LAVORO Interventi di ristrutturazione, acquisto di arredi ergonomici; ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE adeguamento di macchinari e attrezzature di lavoro e per la formazione, adeguamento mezzi di trasporto collettivi; adeguamento di macchinari e attrezzature di lavoro e per la formazione, adeguamento mezzi di trasporto collettivi; INTRODUZIONE DI TECNOLOGIE DI TELELAVORO INTRODUZIONE DI TECNOLOGIE DI TELELAVORO Acquisto di hardware/software/reti; INTRODUZIONE DI TECNOLOGIE ASSISTIVE INTRODUZIONE DI TECNOLOGIE ASSISTIVE Soluzioni tecniche che permettono di superare o ridurre le condizioni di svantaggio. Sono mezzi che aiutano una persona a svolgere in modo più agevole le attività richieste dalla vita quotidiana.

AUSILI TECNOLOGICI (alcuni esempi) - amplificatori vocali per tutti quei casi in cui si articola bene, ma non si riesce a parlare ad alta voce; - amplificatori vocali per tutti quei casi in cui si articola bene, ma non si riesce a parlare ad alta voce; - ausilio informatico a controllo oculare grazie al quale una persona con disabilità motorie gravi può accedere ad una serie di applicazioni tramite lo sguardo; - ausilio informatico a controllo oculare grazie al quale una persona con disabilità motorie gravi può accedere ad una serie di applicazioni tramite lo sguardo; - comunicatori vocali, attrezzature che permettono la comunicazione interpersonale attraverso un'emissione di voce registrata o di sintesi vocale; - comunicatori vocali, attrezzature che permettono la comunicazione interpersonale attraverso un'emissione di voce registrata o di sintesi vocale; - display braille; - display braille; - tastiera braille; - tastiera braille;

stampante braille; stampante braille; - telefoni adattati a particolari esigenze; - telefoni adattati a particolari esigenze; - emulatori di mouse che permettono di muovere il puntatore del mouse con una leggera pressione del pollice o con l'utilizzo della bocca; - emulatori di mouse che permettono di muovere il puntatore del mouse con una leggera pressione del pollice o con l'utilizzo della bocca; - lenti di ingrandimento e videoingranditori per agevolare la lettura da parte delle persone ipovedenti; - lenti di ingrandimento e videoingranditori per agevolare la lettura da parte delle persone ipovedenti; sistema di lettura che permette di acquisire documenti in formato cartaceo e vocalizzarli; sistema di lettura che permette di acquisire documenti in formato cartaceo e vocalizzarli; - voltapagine che permette di sfogliare le pagine tramite l'azionamento di un singolo tasto. - voltapagine che permette di sfogliare le pagine tramite l'azionamento di un singolo tasto.