Delle malattie non chirurgiche dell’apparato locomotore e delle malattie sistemiche del tessuto connettivo La Reumatologia è la Specialità che si occupa.

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delle malattie non chirurgiche dell’apparato locomotore e delle malattie sistemiche del tessuto connettivo La Reumatologia è la Specialità che si occupa

Malattie Reumatiche APP. LOCOMOTORE articolazionitessuto osseo infiammatoriedegenerative osteoporosi paget CONNETTIVITI LES Vasculiti Sclerosi Sistemica Progressiva Polimiosite Polimialgia Reumatica

Articolazione mobile

segni e sintomi ARTRALGIA DEFORMITA’ ENTESITE - PERIARTRITE ARTRITE (dolor, rubor, calor, tumor, functio laesa)

EO generale particolare attenzione a: cute mucose occhi unghie temperatura malessere generale

segni e sintomi (muscoli) ASTENIA DOLORE TONO FORZA TROFISMO

PRINCIPALI ARTRITI Artrite Reumatoide Spondiloartriti Sieronegative (Artrite Psoriasica, Spondilite Anchilosante) Reumatismo Articolare Acuto Gotta

ARTRITE (dolor, rubor, calor, tumor, functio laesa) rigidità, crepitii, scrosci, stabilità Localizzazione Distribuzione Andamento Durata Fattori scatenanti/riducenti (riposo,…)

ARTROSI Definizione L’Artrosi è una malattia di natura degenerativa che origina dalla perdita dell’equilibrio tra fenomeni di produzione e di riassorbimento a livello della cartilagine articolare. La malattia coinvolge anche l’osso subcondrale, la membrana sinoviale e determina uno scompenso globale nell’articolazione. Sul piano clinico si manifesta con dolore, deformità e disabilità. Può essere primitiva o secondaria

CARTILAGINE ARTICOLARE MATRICE: rete di collageno, aggregati di proteoglicani CELLULE: condrociti

Fattori di rischio per l’Artrosi Età Razza Fattori geografici Assetto genetico Sesso e fattori ormonali Obesità Fattori metabolici Fattori meccanici (traumi, anomalie di sviluppo) Pregresse malattie articolari infiammatorie

Sintomo/segnoInfiammazioneMeccanico Rigidità mattutina> 1 ora≤ 30 min AsteniaSignificativaTrascurabile AttivitàMigliora i sintomiPeggiora i sintomi RiposoPeggiora i sintomiMigliora i sintomi Sintomi generaliPresentiAssenti Risposta al cortisonePresenteSolitamente assente

Problematiche del paziente con Artrosi Cronicità della malattia Dolore/impotenza funzionale Fasi infiammatorie (incremento indici di flogosi) Qualità della vita Compliance

Terapia OA Chirurgia Cox inibitori Cox2 inibitori Analgesici Misure non farmacologiche e FKT IntrarticolareIntrarticolareIntrarticolareIntrarticolare CondroprotettoriCondroprotettoriCondroprotettoriCondroprotettori

CONNETTIVITI MALATTIE AUTOIMMUNI SISTEMICHE Gruppo di malattie, di interesse reumatologico, che colpiscono il tessuto connettivo, ad eziologia spesso ignota, impegno pluridistrettuale e forme cliniche assai varie, a patogenesi autoimmune. Autoimmune significa che c’è una disfunzione del sistema immunitario che invece di proteggere il corpo da virus, batteri e agenti estranei, attacca i propri componenti

1. Lupus eritematoso sistemico 2.Sindrome da Abantifosfolipidi 3.Sclerosi sistemica 4.Miositi 5.Sindrome di Sjögren 6.Connettivite mista 7.Connettiviti indifferenziate Lo spettro delle connettiviti

Criteri ACR per la classificazione del LES* 1.Rash malare 2.Rash discoide 3.Fotosensibilità 4.Ulcere orali 5.Artrite 6.Sierosite 7.Disturbi renali 8.Disturbi neurologici 9.Alterazioni ematologiche 10.Disordini immunologici (anti-DNAn, anti-Sm, anticardiolipina) 11.Anticorpi antinucleo (titolo elevato ANA  1:160) _______________________________________________________ * Devono essere soddisfatti almeno 4 degli 11 criteri

POLIMIOSITE/DERMATOMIOSITE GRUPPO ETEROGENEO DI MALATTIE INFIAMMATORI MUSCOLARI ACQUISITE CARATTERIZZATE DA UN PROCESSO INFIAMMATORIO, AD EZIOLOGIA IGNOTA, A CARICO DELLA MUSCOLATURA SCHELETRICA La PM si caratterizza per un processo infiammatorio a carico dei muscoli con conseguente debolezza muscolare e sintomatologia dolorosa. La DM si distingue dalla PM per la comparsa di manifestazioni tipiche sulla pelle. Entrambe le malattie sono rare

Criteri per la diagnosi di miopatie idiopatiche infiammatorie (IIM) (Targoff IN et al, 1997) ______________________________________________ 1.Debolezza muscolare simmetrica, prossimale 2.Incremento enzimi sierici (CK, aldolasi, GOT, GPT, LDH) 3.Anomalie alla EMG 4.Caratteristiche bioptiche tipiche di miopatie infiammatorie 5.Almeno uno degli anticorpi miosite-specifici 6.Rash cutaneo tipico della DM ______________________________________________ 2 criteri: possibile IIM 3 criteri: probabile IIM 4 criteri: certa IIM

Sclerosi Sistemica (Sclerodermia) PATOLOGIA INFIAMMATORIA CRONICA DEL TESSUTO CONNETTIVO CARATTERIZZATA DA UNA VASCULOPATIA DIFFUSA ISPESSIMENTO E FIBROSI DELLA CUTE E DA INTERESSAMENTO DI ALCUNI ORGANI INTERNI

SCLERODERMIA CLINICA Esordisce nella maggior parte dei casi con il FENOMENO DI RAYNAUD cioè una ischemia acrale parossistica, scatenata dal freddo o dalle brusche variazioni della temperatura o dallo stress, e che si manifesta con una variazione del colorito cutaneo( bianco-blu-rosso)

ULCERE DIGITALI LESIONI LOCALIZZATE DISTALMENTE A LIVELLO DELLE DITA O SOVRASTANTI STRUTTURE OSSEE PROMINENTI MANIFESTAZIONE DI UNA GRAVE DISFUNZIONE VASCOLARE

QUALI I TRATTAMENTI? TERAPIA LOCALE TERAPIA SISTEMICA TERAPIA COMBINATA

TERAPIA LOCALE OBIETTIVI Controllo del dolore Migliorare/incrementare la circolazione…O2…etc Controllo dell’infezione Stimolare i processi rigenerativi

MATERIALI SOLUZIONE FISIOLOGICA ANESTETICO LOCALE(impacco con anestetico:lidocaina liquida al 2% o al 4%; lidocaina in crema) DISINFETTANTI(si a soluzione ipoclorata al 5% o clorexidina; no a ac.acetico e iodio povidone) MEDICAZIONI AVANZATE BISTURI E FERRI CHIRURGICI MATERIALE DI SUPPORTO

FASI DI UNA MEDICAZIONE 1.Rimozione della medicazione precedente senza procurare traumi 2.Detersione della lesione con fisiologica mediante siringa 10 ml; disinfezione con soluz. Cloridrata al 5%; detersione con soluz. fisiologica 3.Applicazione di presidi avanzati 4.Bendaggio

SCELTA DEI MATERIALI E’ STRETTAMENTE CORRELATA ALLE CARATTERISTICHE DELL’ULCERA 1.Tess. Devitalizzato T 2. Infezioni I 3.Macerazione M 4.Epitelio E

–Matrice (50%) –Collagene, proteoglicani, osteocalcina (BGP) –Fase minerale (47%) –Cristalli impuri di idrossiapatite –Cellule (3%) –Osteoblasti, osteoclasti, osteociti –Consensus Development Conference, Am J Med 1993 Componenti del tessuto osseo (corticale e trabecolare)

Nutrienti coinvolti nella patogenesi dell’osteoporosi con evidenza clinica e sperimentale Calcio Vitamina D

Calcium intake adult age Optimal intake: 1000 – 1500 mg/day NIH Consensus Conference, 1994 Dietary reference intake: 1200 – 1300 mg/day National Academy of Sciences, 1997

Principali alimenti contenenti vitamina D (U.I. Vit.D/100 gr) Latte vaccino1 - 4 Sardine in scatola250 Tuorlo d’ uovo350 Salmone in scatola500 Salmone fresco650 Anguilla fresca5000 Anguilla affumicata6400 Olio di fegato di merluzzo8500

Quantita' da assumere Ogni giorno con gli alimenti Vitamina D 200 I.U.200 I.U I.U I.U. in assenza della descritta esposizione al sole

FATTORI CHE ALTERANO L’OMEOSTASI = FATTORI DI RISCHIO PER L’OSTEOPOROSI NON MODIFICABILI Sesso Età Menopausa Eredità Razza Costituzione fisica MODIFICABILI Alimentazione Fumo Attività fisica Farmaci (cortisonici) Comorbilità

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da 1) ridotta massa ossea 2) deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo 3) conseguente aumento della fragilità ossea e predisposizione alle fratture Consensus Development Conference, Am J Med 1993 Osteoporosi

VES, PCR, Reuma test, (TAS) Emocromo, AST, ALT, creatinina QPE Fosfatasi alcalina, calcio, fosforo Uricemia, glicemia LDH Es.urine (proteinuria 24h)

ANA (anticorpi antinucleo) ENA, anti-dsDNA Anticitrullina Anticardiolipina ANCA Crioglobuline Frazioni del complemento

FANS Cortisonici Idrossiclorochina Metotressato Altri immunosoppressori Bisfosfonati PRINCIPALI FARMACI Indicazioni, precauzioni, effetti collaterali, allerta

Problematiche del paziente reumatico barriere architettoniche ridotta attività fisica igiene Inappetenza (difficoltà nella deglutizione) difficoltà nella manualità (es. assunzione di compresse) malattie concomitanti

Controllo del dolore Controllo della rigidità Controllo della astenia Cura della propria persona Funzione motoria ottimale Informazioni adeguate Combattere disagio e insoddisfazione Stima di sè Obiettivi standard per la reumatologia Am. Nurses Association