Il Telelavoro nel Politecnico di Bari Comitato per le pari opportunità
Di telelavoro si parla fin dal 1970, inizialmente negli Stati Uniti ad opera di Jack Nilles che introduce i concetti di: Telecommuting Telework
Il Telelavoro è una modalità di lavoro che permette di svolgere parte della propria attività lavorativa presso il proprio domicilio o altro domicilio, indicato dal dipendente. Tale modalità lavorativa si rivela particolarmente utile qualora sia necessario conciliare vita professionale e familiare perché consente di mantenere continuo e pieno servizio (differentemente da altre forme di lavoro flessibile come il part-time), senza avere l’obbligo di recarsi giornalmente nel proprio ufficio di Ateneo.
Quadro Normativo P.A. - Legge 16 giugno 1998, n. 191 (Bassanini ter) art. 4 Lavoro a distanza - D.P.R. 8 marzo 1999 n. 70 Regolamento recante disciplina del telelavoro nella pubbliche amministrazioni a norma dell’art. 4, comma 3 della legge 16 giugno 1998 n Accordo quadro nazionale ARAN - OO.SS. 23 Marzo 2000 sul telelavoro nelle P.A. - Deliberazione AIPA 31 maggio 2001 n. 16 Regole tecniche per telelavoro ai sensi art. 6 D.P.R. 70/1999
Accordo collettivo quadro cita all’art.4 co.3 “L’assegnazione a progetti di telelavoro non muta la natura del rapporto di lavoro in atto. Con il telelavoro non si instaura un nuovo e diverso rapporto lavorativo, quanto,piuttosto, si dà vita ad una mera variazione organizzativa di quello già in atto, modificando semplicemente le modalità di svolgimento della prestazione”
Obiettivi dell’Amministrazione : - razionalizzare l’organizzazione del lavoro - realizzare economie di gestione Il TL è strumento tipico di flessibilità di impiego della forza lavoro
Requisiti : 1. delocalizzazione della prestazione 2. utilizzazione di una ICT 3. collegabilità del telelavoratore con l’amministrazione di appartenenza 4. prevalenza della tecnologia in tutti i momenti di effettuazione della prestazione sia durante la fase esecutiva, sia nel far affluire i dati verso l’amministrazione di appartenenza
Confronto dei vantaggi Lavorator* - Diminuzione tempi/denaro x spostamenti -Lavoro x obiettivi -Lavoro più autonomo (possibile aumento motivazione e produttività individuale ) -X lavoratrici madri: alternativa(retribuita) all’aspettativa (non retribuita o con retribuzione ridotta) -Opportunità lavoro x categorie deboli -Utilizzo strumenti informatici ed informativi -Migliore gestione del tempo(più tempo x altro: hobbies, famiglia …) Ente -Diminuzione assenze x malattie, aspettative x gravidanza -Modo x non perdere professionalità (riduzione trasferimenti o dimissioni) -Aumento della produttività e della motivazione -Aumento opportunità di impiego x categorie con difficoltà negli spostamenti o in relazione orari di servizio -Vantaggio sociale sulla diminuzione del traffico e pendolarismo (sprechi energetici e riduzione inquinamento) -Maggiore flessibilità organizzativa
Confronto degli Svantaggi Lavorator * -Rischio di isolamento -Minore visibilità e carriera -Rischio minor accesso alla formazione professionale, opportunità, tutela sindacale -Dover dare disponibilità di spazi idonei nella propria abitazione -Implicazioni psicologiche legate al fatto di rimanere molto tempo a casa -Rischio di perdita del senso di appartenenza all’Ente Ente -Costi di allestimento postazioni di lavoro -Costi formazione su utilizzo attrezzature e dei gruppi di collaboratori che interagiscono con loro -Problemi di controllo presenze e tempo lavorato -Problema tutela privacy, riservatezza dei dati -Timore di perdere il controllo diretto sul lavoratore -Rischio di perdita del senso di appartenenza all’Ente
Assoluta parificazione tra telelavoratore e dipendente interno. -Retribuzione: quella prevista dalla contrattazione collettiva nazionale, integrativa decentrata (art8,co.1) che si applica ai lavoratori del comparto (art.6,co.4) -Carriera -Progressione economica -Partecipazione ad iniziative formative e di socializzazione (art.4,co.2),formazione (art.5,co.6) Previsto rientro periodico (art.5 co.4) presso la sede di lavoro per avere istruzioni,contattare colleghi, ecc.
Verifica dell’adempimento Art.7 del Regolamento stabilisce che il progetto di TL preveda dei criteri utili per l’individuazione degli standard qualitativi e quantitativi della prestazione, utilizzati dal dirigente per la verifica,ma all’art.5co.3 stabilisce anche che “Nessun dispositivo di controllo può essere attivato all’insaputa dei lavoratori”
Telelavorando a :
Dati Telelavoro nelle Università Italiane Rilevazioni su 15 Università 1.Cà Foscari (Ve) 2.Cagliari 3.Cassino 4.Insubria (Va) 5.Modena e Reggio 6.Padova 7.Parma 8.Piemonte Orientale 9.Pisa 10.Politecnico Torino 11.Roma Tre 12. Siena 13.Torino 14.Udine 15.Verona
Fonti delle informazioni Regolamenti interni (Cagliari, Insubria, Roma Tre, Cassino, Cà Foscari) Bandi (Modena Reggio, Verona, Parma, Insubria, Roma Tre, Udine, Cà Foscari) Contrattazione Collettiva interna (Pisa, Siena, Udine) Circolari interne (Pisa) Schede “Call Donne PA 2010” (Cagliari*, Insubria*, Roma Tre*, Politecnico Torino°, Parma°) *Segnalazione particolare per flessibilità orario °Rispondono esigenze donne con situazioni familiari difficili
Fonti delle informazioni Depliant presentazione progetto TELUP (Padova) Lettera CPO per Finanziamento progetto e relazione descrittiva (Torino) “Repertorio Buone Pratiche” come relazione finale di finanziamento (Piemonte Orientale)
SCHEDA di PROGETTO Università Cà Foscari (Ve) -Obiettivo: Armonizzazione tempi casa-lavoro e sostegno genitorialità e famiglia -Durata: dal 1999 – Annuale salvo particolari casi di patologia e disabilità -N. Postazioni: 21 Bando 2010 – previsione di autorizzare richieste fino al limite max 4% dell’organico PTA a tempo indeterminato -Rientri: Periodici e concordati per la verifica del corretto svolgimento dell’attività
SCHEDA di PROGETTO Politecnico di Torino -Obiettivo: Strumenti di benessere e conciliazione in alternativa congedo facoltativo per maternità o al Part – time. -Dal 2001 estesa a situazioni di temporanea difficoltà fisiche personali o di parenti prossimi -Durata: dal 1999 – Autorizzata da CdA sulla base di progetto che preveda equilibrato contemperamento interessi Ateneo - Dipendente -N. Postazioni: dal 2001 ad oggi coinvolte 15 dipendenti esclusivamente donne -Rientri: definiti in funzione degli impegni che richiedono la presenza fisica in sede, in particolare per le attività collegiali
SCHEDA di PROGETTO Università di Verona (1) -Obiettivo: IRIDE conciliazione tra vita professionale e vita privata -Durata: dal1999 CPO -FSE Regione Veneto- n. limitato persone e periodo; dal 2002/2003 – Annuale; n.18; CPO trasferisce organizzazione e gestione a Direzione personale -N. Postazioni: 18 da Bando 2011/2012 -Rientri: almeno 60% orario settimanale, con possibilità di richiedere il telelavoro anche per un minimo di 1 ora al giorno.
SCHEDA di PROGETTO Università di Verona (2) -Obiettivo: Mobilità sostenibile per percorrenze abitazione-sede lavoro superiore ai 30 km -Durata: Annuale -N. Postazioni: 5 Bando 2011/2012 -Rientri: almeno 60% orario settimanale, senza possibilità richiesta per frazioni di giornata
SCHEDA di PROGETTO Università di Parma -Obiettivo: TELELAVORANDO – conciliazione tra vita professionale e familiare -Durata: dal 2009 – 6 mesi prorogabili una sola volta per altri 6 mesi -N. Postazioni: 10 Bando 2009 per 4 amministrativi, 2 bibliotecari, 2 informatici, 2 tecnici. 15 Bando 2010/2011 Rientri: periodici e frequenza stabiliti nel progetto, con un massimo di 4 giornate in telelavoro
SCHEDA di PROGETTO Università di Torino -Obiettivo: conciliazione tra lavoro ed esigenze di cura con riserva di posti a favore disabili -Durata: da 2005 – dato non disponibile -Finanziamento: Programma Operativo Regionale FSE per l’Obiettivo 3, 2000/2006 della Regione Piemonte nell’ambito misura E1 -N. Postazioni: 9/10 PAP 2004 in poi con riserva di quota minima pari a 1/3 destinata a lavorator* disabili -Rientri: almeno 16 ore la settimana
SCHEDA di PROGETTO Piemonte Orientale -Obiettivo: ESTER esigenze di conciliazione vita e lavoro (50% cura figli piccoli e anziani) e mobilità (60% riduzione pendolarismo) per docenti e tecnici da svolgersi nella sede dell'Università più vicina o da casa propria -Durata: sperimentazione del 2005 – 6 mesi -Finanziamento: Programma Operativo Regionale FSE per l’Obiettivo 3, 2000/2006 della Regione Piemonte nell’ambito misura E1 -N. Postazioni: 24 postazioni remote allestite e connesse alla rete -Rientri: gestione estremamente flessibile nella scelta dell'articolazione della propria giornata/settimana lavorativa, alternando lavoro in sede e lavoro a distanza
SCHEDA di PROGETTO Università di Roma Tre -Obiettivo: CRETA come realizzare telelavoro in Ateneo -Durata: dal annuale -N. Postazioni: 12 Bando Bando Bando 2010 per personale in servizio presso Facoltà Dipartimenti Centri e SBA -Scheda forum PA: “Attualmente risulta in telelavoro il 6,5% del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario dell’Ateneo (circa 700 unità di personale)” -Rientri: Pianificabili in base al servizio, non meno di 1 giorno a settimana. Possibilità di convocazione per riunioni e incontri specifici, previo congruo preavviso
SCHEDA di PROGETTO Università di Modena e Reggio -Obiettivo: fronteggiare situazioni di disagio lavorativo -Durata: dal 2011 – minima 9 mesi massima 12 mesi - -N. Postazioni: 10 Bando 2011, quelle non utilizzate nell’anno verranno assegnate il successivo -Rientri: da ¼ a ¾ dell’orario settimanale con possibilità di convocazione per riunioni e incontri specifici, previo congruo preavviso.
SCHEDA di PROGETTO Università di Cagliari -Obiettivo: Sperimentazione per favorire flessibilità di orario e di organizzazione lavoro -Durata: N.D. verrà precisata nel Bando -N. Postazioni: 2 amministrativi con problemi di disabilità e salute. Possibilità da Regolamento di presentare in qualsiasi momento candidature in caso di situazioni gravi o improvvise -Rientri: 18 ore a settimana
SCHEDA di PROGETTO Università Insubria (Va) Obiettivo: -Obiettivo: Conciliazione tra compiti professionali e responsabilità familiari -Durata: da 2007 – biennio 2011/2012 -N. Postazioni: 2 Bando 2007 ;4 Bando 2011 con facoltà di aumentare le postazioni -Rientri: pianificabili in base alle esigenze della struttura di riferimento contenute nel progetto
SCHEDA di PROGETTO Università di Udine -Obiettivo: criteri generali e modalità per la realizzazione di progetti di telelavoro -Durata: dal Triennale -N. Postazioni: 2 elevabili a 3 Bando Rientri: Non disponibile, si rinvia ad atti normativi e contrattuali in vigore in materia nelle P.A
SCHEDA di PROGETTO Università di Cassino -Obiettivo: Attività di telelavoro proposte dai dipendenti e approvate dal Direttore Amministrativo -Durata: dal biennale -N. Postazioni: Non Disponibile, il Regolamento dispone che vengano deliberate dal Consiglio d’Amministrazione con apposito Bando -Rientri: pianificabili in base al servizio da un minimo di 1 ad un massimo di 3 giorni
SCHEDA di PROGETTO Università di Pisa -Obiettivo: Contratto Collettivo Integrativo in materia di telelavoro Durata: dal 2005 – legata alla durata del progetto, in ogni caso ricompresa tra uno e due anni -N. Postazioni: 8 Graduatoria 2010 redatta in base alle richieste ricevute sulla base di Nota direttoriale del Rientri: pianificabili in base al servizio da un minimo di 1 ad un massimo di 3 giorni
SCHEDA di PROGETTO Università di Siena -Obiettivo: esigenze temporanee che impediscono lo svolgimento del lavoro presso la sede di appartenenza. L’Amministrazione agevolerà domande di mobilità interna, anche temporanea, in caso di parere negativo del responsabile. -Durata: dal 2006 – non inferiore ad un mese e non superiore ad un anno, rinnovabile fino ad un massimo di 3 anni N. Postazioni: 8 Contrattazione Collettiva integrativa dicembre Rientri: pianificabili in base al servizio da un minimo di 1 ad un massimo di 3 giorni
SCHEDA di PROGETTO Università di Padova -Obiettivo: TELUP conciliazione tra vita privata e professionale. -Studio sperimentale del 2011 indirizzato a favore delle dipendenti donne in rientro dalla astensione obbligatoria per maternità con previsione di estensione al personale che richiede maggiore flessibilità nelle prestazioni di lavoro
Atenei Pugliesi - Università degli Studi di Bari : NO - Università degli Studi del Salento: in fase di avvio con comunicazione, tramite lettera a tutti i lavoratori del Direttore generale, inviata il 21 /06/2012, scadenza il 06/07/ Università degli studi di Foggia: fase di studio
Il Progetto (Dip. /A. / Dip. E A. ) L’organo di Governo del Politecnico individua gli obiettivi raggiungibili mediante il TL e vi destina apposite risorse. Il progetto deve indicare: - obiettivi - attività interessate e le tipologie professionali, il numero di lavoratori di cui si prevede il coinvolgimento -le tecnologie da utilizzare (Regolamento AIPA costantemente aggiornate) -sistemi di aiuto in linea all’attività del dipendente -tempi e modi di realizzazione del progetto -costi e benifici -eventuali modifiche di tipo organizzativo -modalità di semplificazione di procedure e attività
- tipologia, durata, metodologie degli interventi di formazione (iniziale) e aggiornamento (periodici)da destinare sia ai potenziali interessati sia a chi già telelavora - periodo minimo prima della richiesta del telelavoratore di rientro in sede -modalità di comunicazione tra telelavoratore e contesto organizzativo -criteri di verifica dell’adempimento della prestazione Il progetto è oggetto di partecipazione sindacale
- Hardware e software : fornito, installato, collaudato da parte dell’A. che ne sopporta le spese - Spese di manutenzione e gestione dei sistemi di supporto che garantiscono assistenza nei confronti dei dipendenti, i collegamenti telematici necessari per effettuare la prestazione a carico della A. -Attrezzature in comodato gratuito (ex art.1803 c.c.), salvo diverso accordo, per tutta la durata del progetto. - Il sistema hardware deve consentire la realizzazione di canali di comunicazione criptati in grado di garantire il trasporto sicuro delle informazioni attraverso Internet e quindi l’accesso ai dati di Ateneo in maniera completa e protetta
Il C.P.O. del Politecnico propone di avviare il TL inizialmente in forma sperimentale (anche 2 soli dipendenti)per testare le modalità organizzative, gestionali e tecniche per l’attuazione di questa modalità di lavoro flessibile e poterla riprodurre negli anni successivi con eventuale possibilità di accesso a più soggetti, purché nelle condizioni di cui al dettato legislativo. FASE 1: RILEVAZIONE INTERESSE ( entro 31 luglio) FASE 2 : PROGETTO >BANDO X SPERIMENTAZIONE FASE 3: AVVIO SPERIMENTAZIONE FASE 4: VERIFICA ESITI SPERIMENTAZIONE FASE 5: REGOLAMENTO INTERNO >PROGETTO/I > BANDO/I