La fine della indipendenza italiana. La crisi italiana Tra ’400 e ’500 l’Italia vive una fase di benessere economico e di sviluppo culturale: è un punto.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’IMPERATORE CARLO V E LA SECONDA FASE DELLE GUERRE ITALIANE
Advertisements

Parigi Luca IIB Emanuele Scalise IIB
APPUNTI DI STORIA DELLA CLASSE II A
IL PROGETTO DEL SACRO ROMANO IMPERO
150° ANIVERSARIO DELL’ UNITA’
Il Risorgimento italiano
La Riforma protestante
RISORGIMENTO E UNITA' D' ITALIA
Domande di storia 1- quando si tenne il congresso di Vienna? Che cosa stabilì? l ‘1 novembre 1814, stabilì: - la Francia tornò ai Borboni con Luigi XVIII.
Re dei Franchi e Imperatore del Sacro Romano Impero
LE GUERRE ITALIANE Quando? Tra il 1494 e il 1559.
NAPOLEONE PRIMO CONSOLE ( )
LE SIGNORIE E GLI STATI REGIONALI
Napoleone Bonaparte “Per essere dei grandi leader è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo che conosco è quello di conoscere la storia.
I COMUNI E LO SCONTRO CON L’ IMPERO
Le guerre tra la Francia e l’Impero
‘500 (XVI secolo) la prima metà del secolo
LA RESTAURAZIONE.
DAI COMUNI ALLE SIGNORIE
Le conseguenze politiche della Riforma
Il 17 marzo 2011 lItalia unita ha compiuto 150 anni.
Napoleone Bonaparte.
Il congresso di Vienna.
IL CONGRESSO DI VIENNA.
Carlo V Il sogno di una monarchia universale Carlo V è stato uno dei più grandi sovrani della storia moderna. Il suo impero era così vasto che si.
Firenze ( ) La nuova Roma.
LE SIGNORIE.
LA NASCITA DEGLI STATI REGIONALI ITALIANI TRA xiv E xv SECOLO
RESTAURAZIONE=dopo la sconfitta di Napoleone, i re vogliono tornare a prima della rivoluzione francese (antico regime) 1814: I paesi più forti (Austria,
L'impero di Carlo Magno.
Dalle guerre d’Italia alla pace di Cateau-Cambrésis
Le guerre d’Italia nel Cinquecento PROF.SSA PANZELLA SIMONA
L'EUROPA DOPO L'ETA' NAPOLEONICA
La Storia della Francia La storia della Francia può essere suddivisa in vari periodi, in funzione delle forme politico-istituzionali e degli avvicendamenti.
Dal Comune alla Signoria e dalla Signoria al Principato
Terra e Mare Compreso il nomos della terra e il nomos del marelo dobbiamo ora applicare alla nostra nazione. Medioevo.
I COMUNI E LO SCONTRO CON L’ IMPERO
L’Italia degli Stati Morte di Federico II, crisi potere imperiale - Papato e comuni Impossibile la formazione di uno stato nazionale (Francia, Inghilterra)
L’Italia del Quattrocento
L’Europa nel IX-X secolo
Memoria (culturale) comune
Guelfi bianchi e guelfi neri
L’Italia nella seconda metà del Duecento
Niccolò Machiavelli Biografia.
Gli stati italiani alla fine del 1400
Cap. 8 L’ITALIA DEGLI STATI
L’Italia del Quattrocento
Il Risorgimento italiano
L'Europa del Cinquecento
Cap. 9 L’ITALIA NEL ‘400 DIVISA E MINACCIATA DALLE GRANDI POTENZE
LE GUERRE D’ITALIA Un momento del più ampio conflitto tra le maggiori potenze europee.
L’Italia tra il XIV e il XV secolo
ITALIA ED EUROPA TRA ‘400 E ‘500
BONIFACIO VIII E IL DECLINO DEL PAPATO
Un momento del più ampio conflitto tra le maggiori potenze europee
Guerre italiane e Carlo V
Guerre d’italia
Le invasioni straniere in Italia ( ). Italia divisa: meta di conquista Al di là delle Alpi, secoli XIV-XV: Stati nazionali (Francia, Inghilterra,
Il fallimento del tentativo restauratore di Carlo V.
Gli antichi Stati italiani Lezioni d'Autore. Si distingue l’Italia del Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Sicilia, Sardegna. Nelle statistiche si distinguono.
LA DIFFUSIONE DEI REGIMI AUTORITARI IN EUROPA. LA GUERRA DI SPAGNA.
I conflitti del Settecento
L’autunno del Medioevo
La fine della indipendenza italiana. La crisi italiana Tra ’400 e ’500 l’Italia vive una fase di benessere economico e di sviluppo culturale: è un punto.
LA SITUAZIONE ITALIANA TRA TRECENTO E QUATTROCENTO
I conflitti del Settecento
Gli stati regionali in Italia
L’Italia: frammentazione politica e rinascita culturale
Il fallimento del tentativo restauratore di Carlo V.
Le mire espansionistiche
Transcript della presentazione:

La fine della indipendenza italiana

La crisi italiana Tra ’400 e ’500 l’Italia vive una fase di benessere economico e di sviluppo culturale: è un punto di riferimento per tutte le nazioni europee. Tuttavia:  La civiltà rinascimentale è un fenomeno elitario estraneo ai ceti popolari.  L’Italia è politicamente debole per il distacco dei principi dai governati, per la divisione e il particolarismo.

Carlo VIII ( ) “[…] piccolo e mal composto della persona, brutto di volto; ha gli occhi grossi e bianchi e molto più usi a veder poco che assai, il naso aquilino similmente grande e grosso molto più del dovere, i labbri eziandio grossi, i quali continuamente tiene aperti, ed ha, alcuni movimenti di mano spasmodici che paiono molto brutti a vedersi, ed è tardissimo nella locuzione. Per opinione mia, la qual potrebbe essere falsa, tengo per fermo che d’ingegno e di corpo poco valga; tuttavia è lodato da tutti a Parigi perchè è gagliardissimo a giocar a palla, a caccia, e alla giostra, nei quali esercizi o bene o male ci mette e distribuisce tempo assai.” Relazione dell’Ambasciatore Veneto Zaccaria Contarini

La discesa di Carlo VIII Nel 1494 Carlo VIII, re di Francia, scende in Italia rivendicando il trono di Napoli che era appartenuto agli Angioini. L’impresa, preparata sul piano diplomatico e militare, incontra pochissime resistenze.  Ludovico il Moro (Sforza) lo appoggia,  Alessandro VI Borgia è condiscendente,  anche Firenze cede all’invasore.

La repubblica a Firenze A Firenze la debolezza di Piero de’ Medici davanti a Carlo porta alla restaurazione della repubblica ( ). E’ una rivolta del popolo contro il dominio della borghesia mercantile che ha messo la città al servizio del proprio interesse. Sospinta anche dalla predicazione del domenicano Girolamo Savonarola.

I “roghi delle vanità” Savonarola predica una riforma religiosa e morale a Firenze e nella Chiesa. I suoi seguaci (i “piagnoni”) impongono un clima di intransigente moralismo. L’oligarchia dei banchieri e Alessandro VI reagiscono in difesa dei propri interessi Savonarola è scomunicato e messo a morte (1498).

Esiti del tentativo di Carlo Nel 1495 una lega che unisce Venezia, Milano, la Spagna e l’Imperatore Massimiliano costringe Carlo a ritirarsi. Anche se in apparenza tutto torna come prima, agli occhi dei contemporanei rimase impressa la facilità con cui aveva conquistato l’Italia. Il nostro paese si mostrava facile preda di qualunque monarca straniero.

“Franza o Spagna…” Il nuovo re francese Luigi XII occupa la Lombardia (1500) e tenta di spartire il sud Italia con la Spagna che riesce però a impossessarsi di tutto il regno di Napoli (1504).  Ludovico Il Moro è prigioniero in Francia;  Venezia ottiene Cremona;  gli svizzeri il Canton Ticino;  il papa un feudo per il figlio Cesare Borgia.

“La vita di questo gaudente dalla sensualità indomita fu in tutto opposta a Colui che doveva rappresentare sulla terra. Eppure, il modo con cui Alessandro VI amministrò gli interessi autenticamente religiosi non ha dato appiglio ad alcun biasimo. Con disinvoltura quel papa si abbandonò a una vita viziosa, ma la purezza della dottrina della Chiesa rimase intatta: in lui, la Provvidenza volle confermare che i Pastori possono danneggiare la Chiesa, non distruggerla.” Ludwig Pastor

Papa Giulio II della Rovere dipinto da Raffaello

Giulio II Alla morte di Alessandro VI diventa papa Giuliano della Rovere ( ), molto attivo anche su piano politico e militare. Tentò di ripristinare l’autorità del papa sullo stato pontificio:  Riconquistò il ducato che Cesare Borgia stava creando in Romagna con l’aiuto del padre.  Cacciò i Bentivoglio da Bologna.

Contro Venezia La Serenissima si era mostrata interessata ai domini romagnoli del papa. Giulio II coalizza nella Lega di Cambrai (1508) tutti i nemici di Venezia: Ferrara, Mantova, Impero, Francia, Spagna. Venezia è sconfitta (1509) ma si salva grazie alla fedeltà dei sudditi e alla abilità diplomatica.

[…] negli animi di questi contadini è entrato un desiderio di morire, e vendicarsi, che sono diventati più ostinati e arrabbiati contro a’ nemici de’ Viniziani che non erano i Giudei contro a Romani: e tutto dì occorre che uno di loro preso si lascia ammazzare per non negare il nome viniziano. E pure iersera ne fu uno innanzi a questo vescovo, che disse che era marchesco e marchesco voleva morire, e non voleva vivere altrimenti; in modo che il vescovo lo fece appiccare, né promesse di camparlo, né d'altro bene lo possè trarre di questa opinione; dimodochè, considerato tutto, è impossibile che questi re tenghino questi paesi con questi paesani vivi. Lettera di Machiavelli al governo Fiorentino (26 XI 1509)

Contro la Francia Nel 1510 Giulio II promuove una “lega santa” antifrancese:  Gli Sforza tornano a Milano (tutela svizzera).  I Medici a Firenze (Giovanni, poi Leone X). Morti il papa e Luigi XII, il nuovo re di Francia, Francesco I ( ) riconquista la Lombardia (1515) e si accorda con Carlo I di Spagna (Pace di Noyon, 1516) per tutelare lo status quo.

Carlo I (V) d’Asburgo e Francesco I di Valois-Angoulême