Il seguente “Rapporto” è stato richiesto a tutti gli stati da ILO (International Labour Organization) nell’ambito della convenzione generale sulla sicurezza e la salute sul luogo di lavoro Ogni stato ha utilizzato gli stessi parametri per definire le condizioni di disagio al lavoro 15 settembre 2010 Il disagio nelle relazioni lavorative Anni settembre 2010
Il disagio nelle relazioni lavorative comprende: -IL COMPORTAMENTO VESSATORIO: si riferisce alla percezione da parte delle persone di aver subito un comportamento con un inequivocabile intento persecutorio o discriminatorio, ripetuto nel tempo, con una frequenza superiore o uguale a più volte al mese, e di durata sufficientemente lunga (superiore almeno ai sei mesi). L’autore dei comportamenti può essere sia un datore di lavoro che un collega o un sottoposto; - IL DEMANSIONAMENTO, il quale si verifica quando, ad esempio, il lavoratore è privata all’improvviso del personale che aveva sempre gestito e di ruoli per lei importanti, come quelli di gestione o di coordinamento di attività, quando viene spostata a fare cose non di sua competenza o, addirittura, privata di qualsiasi compito svolto in precedenza.
LA RILEVAZIONE persone con un’età compresa tra 15 e 70 anni. sono state effettuate interviste con stima di risultato per 29 milioni 128 mila lavoratori Destinatari sono persone che, nel corso della vita lavorativa, hanno avuto superiori o colleghi o hanno lavorato con persone di grado inferiore Esperienza riferita a : - l’intero arco della vita lavorativa - gli ultimi tre anni - gli ultimi 12 mesi
PRINCIPALI RISULTATI il 9 % (2 milioni 633mila) degli intervistati dichiara di aver sofferto, nel corso della vita, di condizioni di disagio quali vessazioni o demansionamento o privazione dei compiti. GENERE A subire di più sono le donne, con il 9,9% nel corso della vita
ATTACCHI ALLA SFERA DELLA COMUNICAZIONE Critiche prive di motivo e/o incolpati di qualunque errore o problema80,1% Scenate e/o sfuriate62,7% Minacce verbali e/o scritte16,1% ATTACCHI ALLA QUALITÀ DELLA SITUAZIONE PROFESSIONALE Messo a lavorare in condizioni estremamente disagevoli/senza gli strumenti necessari per il proprio lavoro 37,0% Affidamento temporaneo di mansioni inferiori/superiori per umiliare o mettere in difficoltà 32,4% Impedimento nell’ottenere incentivi/promozioni/riconoscimenti assegnati ad altri colleghi 29,7% Controlli o sanzioni disciplinari immotivati11,0% PRINCIPALI CONDIZIONI DI DISAGIO AL LAVORO
ATTACCHI ALL’IMMAGINE SOCIALE Umiliato, preso a parolacce35,2% Calunniato, deriso, oggetto di scherzi pesanti38,7% Fatto offese/offerte sessuali inopportune07,1% Attaccato per le proprie opinioni politiche/religiose18,1% ATTACCHI ALLA RELAZIONE SOCIALE Impedimento ad incontrare, parlare con i colleghi21,7% Privazione della parola26,6% Esclusione da occasioni di incontro, cene sociali, riunioni di lavoro27,1% ATTACCHI ALLA SALUTE E ALTRO Aggressioni2,2% Altro0,5%
I DESTINATARI DELLE CONDIZIONI DI DISAGIO NELLE RELAZIONI DIRIGENTI 1,9 % IMPRENDITORI 0,1 % LIBERI PROFESSIONISTI 2,1 % QUADRI 5,8 % IMPIEGATI49,5 % OPERAI34,0 % LAVORATORI IN PROPRIO E COADIUVANTI 6,5 % PRINCIPALI RISULTATI
TIPOLOGIA DI AZIENDA / ATTIVITA’ ECONOMICA IN CUI AVVENGONO VESSAZIONI, DEMANSIONAMENTO O PRIVAZIONE DEI COMPITI NELL’ULTIMO ANNO Agricoltura, caccia, pesca 0,5 % Estrazione energia 0,9 % Industria ed attività manufatturiere18,5 % Costruzioni 4,1 % Commercio all’ingrosso ed al dettaglio13,5 % Alberghi e ristoranti 6,1% Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 4,8% INTERMEDIAZIONI MONETARIE E FINANZIARIE (BANCHE, ASSICURAZIONI, ECC.) 4,0% Attività immobiliari, noleggio, informatica ed altre attività professionali ed imprenditoriali 6,0% Pubblica amministrazione e difesa 8,3% Istruzione 5,5% Sanità ed altri servizi sociali 9,0% Ricerca 0,5% Altri servizi18,1%
QUALI SONO LE PRINCIPALI CAUSE LEGATE AL LAVORO Rinnovo aziendale, volontà dell’azienda/ente di svecchiare l’organico, non era adeguato al nuovo stile della nuova dirigenza 22,3 % Riduzione del personale 10,7 % Non era allineato con le modalità di lavoro dell’azienda/ ente/capo (es. non faceva straordinari…..) 7,1 % Perché vi era un’alta competitività 9,2 % Perché la sua situazione lavorativa era precaria 7,3 % Perché lo stile di lavoro del capo era piuttosto autoritario/ incapace di gestire il gruppo/ mi ha usato come capro espiatorio 19,3% Erano gelosi del suo lavoro, delle sue capacità, del suo rapporto con i capi 15,3% Perché avevano paura che facesse carriera 5,4% Sovraccarico di lavoro 0,4% …….
QUALI SONO LE CAUSE LEGATE ALLA PERSONA Per motivi religiosi1,5 % Per motivi politici6,7 % Perché aveva un’età differente (anziano/giovane)5,4 % Perché uomo/donna3,3 % Perché omosessuale0,3 % Perché straniero1,0 % Per antipatia/invidia della sua vita privata16,0 % Per diversità di carattere, cattiveria, divertimento28,9 % Maternità 0,7 % No, nessuna causa è legata alla sfera personale41 %
CONSEGUENZE CONSEGUENZE PER LA SALUTE FISICA TOT Emicranie\ mal di testa6,5 % Palpitazioni e tachicardia\disturbi al cuore4,8 % Gastrite, colite spastica, disturbi intestinali8,0 % CONSEGUENZE PER LA SALUTE MENTALE TOT Confusione/disorientamento/problemi di memoria e di concentrazione 2,2 % Apatia e scarsa iniziativa 3,6 % Annebbiamento della vista, capogiri, svenimenti 0,2 % Ansia, assenza di respiro14,4 % Tensione nervosa\rabbia21,4 % Depressione\la vita perde di senso\pensieri di suicidio\pianti improvvisi 8,0 % Incubi ricorrenti\insonnia 3,0 %
CONSEGUENZE NELLE RELAZIONI IN FAMIGLIA E SOCIALI TOT Intrattabilità in famiglia\ litigi frequenti a causa del suo nervosismo 9,1 % Minor tempo dedicato ai figli e\o al partner 1,6 % Colleghi\amici non sopportano più il suo umore depresso 0,9 % Il partner\amici lo considerano un fallito 0,2 % Altro 0,7 % No 52,9% CONSEGUENZE SUL MODO DI LAVORARE TOT Non sono motivato\ non ho voglia di lavorare\ investo meno nel lavoro20,5 % Voglio cambiare lavoro \ voglio andarmene15,7 % Adesso ho un lavoro che non mi piace \ è meno interessante 4,0 % Altro 0,9 % No 57,1% CONSEGUENZE